ottobre 2018
12ott21:00FRANÇOIS-JOEL THIOLLIER, pianoforteClaude Debussy Centennial (1918-2018)
François-Joel Thiollier è uno dei più completi pianisti e musicisti contemporanei. Franco-americano di nascita, ha assimilato il meglio di diverse culture; nato a Parigi, ha dato il suo
François-Joel Thiollier è uno dei più completi pianisti e musicisti contemporanei. Franco-americano di nascita, ha assimilato il meglio di diverse culture; nato a Parigi, ha dato il suo primo concerto a New York all’età di 5 anni. Ha proseguito gli studi musicali in Francia sotto la guida di Robert Casadesus. Successivamente si è perfezionato negli Stati Uniti con Sascha Gorodnitzki alla Juilliard School of Music, laureandosi con il massimo dei voti in tutte le materie sia accademiche che musicali all’età di 18 anni. Thiollier ha vinto 8 «Grands Prix», risultato senza precedenti in concorsi internazionali, fra cui “Reine Elisabeth” del Belgio e “Tchaikowski” di Mosca.
Il suo vastissimo repertorio, la sua eccezionale cultura musicale e la sua padronanza della tastiera sono la chiave del suo successo internazionale. Thiollier suona oggi in più di 40 Paesi con le più prestigiose orchestre (Filarmonica di Leningrado e Mosca, Concertgebouw di Amsterdam, Residentie Orkest dell’Aja, Orchestra della Rai di Torino, Santa Cecilia, Orchestre de Paris, Orchestre National de France, London Symphony Orchestra), e nelle sale più importanti (Théatre des Champs Elysées, Berliner Philharmonie e Konzerthaus, Bunka Kaikan e Suntory Hall Tokyo, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Auditorium di Madrid, La Scala, La Fenice, la Sydney Opera House Concert Hall).
La sua interpretazione del Concerto di Busoni alla Philharmonie di Berlino è stata così recensita: “Thiollier, un pianista al di sopra di ogni paragone, ha stupefatto ed affascinato il pubblico con una tecnica pazzesca, una raffinata eleganza, un compiuto senso del suono e, infine, qualità non delle minori, con una musicalità piena di generosità». Thiollier è stato promosso “Cavaliere Grande Ufficiale” nell’ordine Francese “Arti e Lettere” nel 2003.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
«I quattro Temperamenti»
Il Primo Debussy: Debussy “russo”
Rêverie – Danse Bohemienne – Ballade – Mazurka – Valse Romantique – Danse
Debussy Esotico
2 Arabesques – La plus que lente – Soiree dans Grenade – Les collines d’Anacapri
Debussy Notturno
Nocturne – La terrasse des audiences du Clair de Lune – Clair de Lune
Debussy Acquatico
Reflets dans l’eau – Jardins sous la pluie – Ondine – Poissons d’or – L’Isle joyeuse
19ott21:00KODÁLY PHILHARMONIC ORCHESTRA DEBRECENOrchestre e Complessi
Dániel Somogyi-Tóth, direttore Erica Piccotti, violoncello La Kodály Philharmonic è l’orchestra della città di Debrecen, seconda città ungherese, dopo Budapest. Il primo concerto risale al 13 maggio 1923 con
Dániel Somogyi-Tóth, direttore
Erica Piccotti, violoncello
La Kodály Philharmonic è l’orchestra della città di Debrecen, seconda città ungherese, dopo Budapest. Il primo concerto risale al 13 maggio 1923 con la denominazione di Debrecen MAV Philharmonic Orchestra ed in breve tempo divenne una delle principali orchestre ungheresi sotto la guida di Emil Abrányi.
Nel 1951 Vilmos Rubányi fu nominato direttore e, oltre ai concerti organizzati in tutta l’Ungheria, partecipa alle rappresentazioni del lirico Teatro Csokonai. Negli anni ‘90 il Comune di Debrecen ha riconosciuto l’alto valore e fondamentale ruolo nella vita culturale della città e della regione ed ne ha assunto il sostegno e patricinio. L’orchestra collabora con frequenza con il Coro Femminile Kodály, fondato da Gyorgy Gulyás. L’orchestra è stata guidata da direttori ungheresi di fama come János Ferencsik, Adam Medveczky, János Kovács, András Ligeti, Tamás Vásáry e Zoltán Kocsis, e da diversi famosi direttori internazionali come Carlo Zecchi, Lamberto Gardelli, Carlo Dutoit, Karel Ancerl e Kobayashi Ken-Ichiro. Oltre che con solisti ungheresi come Annie Fischer, Dezso Ránki, Zoltán Kocsis, Miklòs Perényi, Jeno Jandò e Gergely Bogányi, l’orchestra ha effettuato concerti con la partecipazione di Gidon Kremer, Martha Argerich, Gyorgy Sándor, Sándor Végh, Lazar Berman ed Igor Oistrakh.
Dal 2011 l’orchestra si esibisce, con il permesso della signora Kodály, Sarolta Péczely, con la denominazione attuale di Kodály Philharmonic Debrecen. Dallo stesso 2011 Dániel Somogyi-Tòth è il Direttore generale ed artistico con l’obiettivo di dare all’orchestra maggiore reputazione e fama e sostenere la missione artistica del compositore ungherese con l’esecuzione di tutte le sue opere. L’orchestra è stata invitata più volte in Francia, Italia, Germania, Svizzera, Austria, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Romania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Corea del Sud e Marocco. Recentemente ha collaborato con Ravenna Festival alla realizzazione del trittico “Lungo il Danubio”.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Schubert
Ouverture nello stile italiano in do magg. op. 17
R. Schumann
Concerto in la min. op. 129 per violoncello e orchestra
F. Schubert
Sinfonia n. 5 in si bem. magg. D. 485
23ott21:00QUARTETdi Ronald Harwood
con Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e con Erica Blanc Scene Fabiana Di Marco Costumi Teresa Acone Regia Patrick Rossi Gastaldi Una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi
con Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e con Erica Blanc
Scene Fabiana Di Marco
Costumi Teresa Acone
Regia Patrick Rossi Gastaldi
Una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo.
Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”?
Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo.
Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.
Dalla commedia di Harwood è stato tratto nel 2012 un film di grande successo diretto da Dustin Hoffman, al suo esordio nella regia. Tra gli interpreti, Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connolly, Michael Gordon, Pauline Collins.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
24 ottobre 2018 17:00
26ott21:00SHLOMO MINTZ, violino
SANDER SITTING, pianoforteSolisti
Critici, colleghi e pubblico sono concordi nel considerare Shlomo Mintz uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, stimato per la sua impeccabile musicalità, versatilità stilistica e padronanza tecnica.
Critici, colleghi e pubblico sono concordi nel considerare Shlomo Mintz uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, stimato per la sua impeccabile musicalità, versatilità stilistica e padronanza tecnica. Nato a Mosca nel 1957, due anni dopo è emigrato con la famiglia in Israele dove ha iniziato a studiare con Ilona Feher. A undici anni ha debuttato con la Israel Philharmonic Orchestra e a sedici anni ha debuttato alla Carnegie Hall di New York con la Pittsburgh Symphony Orchestra, suo mentore fu il grande violinista Isaac Stern. Ha poi continuato gli studi con Dorothy DeLay alla Julliard School of Music di New York. Ha collaborato con direttori storici come Sergiu Celibidache, Pablo Casals, Eugene Ormandy, Claudio Abbado, Lorin Maazel, Mistislav Rosptropovich, Carlo Maria Giulini e continua a collaborare con le orchestre più celebri e i direttori più noti della scena internazionale, esibendosi in recital e concerti di musica da camera in tutto il mondo. E’ attivo anche come violista, esibendosi con i migliori quartetti d’archi ed ensemble da camera e in recital. Ha vinto numerosi premi quali il Premio Accademia Musicale Chigiana di Siena, il Diapason d’Or, il Grand Prix du Disque, il Gramophone Award e l’Edison Award. Nel 2006 ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università Ben-Gurion di Beersheba. Oltre ad essere violinista e violista Shlomo Mintz ha aggiunto al suo curriculum artistico il ruolo di direttore d’orchestra dirigendo le più importanti orchestre internazionali. E’ patrono e uno dei fondatori del Keshet Eilon International Violin Mastercourse in Israele (un programma estivo di livello avanzato per giovani violinisti di talento che da tutto il mondo convergono a Kibbutz Eilon). Dal 2013 tiene regolari masterclass a Crans Montana in Svizzera, dove è anche direttore artistico del festival. Ha fatto parte della giuria di importanti concorsi internazionali di violino, come il Tchaikovsky di Mosca e il Queen Elisabeth International Music Competition di Bruxelles.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Sonata in si bem. magg. K 454 per violino e pianoforte
E. Chausson
Poème op.25
J. Brahms
Sonata n. 3 in re min. op.108 per violino e pianoforte
P. Sarasate
Capriccio basco op. 24 per violino e pianoforte
Carmen Fantasy op. 25
novembre 2018
02nov21:00ENRICO DINDO, violoncello
ANDREA DINDO, pianoforteSolisti
Enrico Dindo nasce a Torino da una famiglia di musicisti. Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso “Rostropovich” di Parigi, da quel momento inizia un’attività da solista che
Enrico Dindo nasce a Torino da una famiglia di musicisti. Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso “Rostropovich” di Parigi, da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi in moltissimi paesi, con orchestre prestigiose, al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Järvj, Valery Gergev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich. Nel 2010 e nel 2013 è stato in tournée con la Leipziger Gewandhaus Orchester, diretta da Riccardo Chailly con concerti a Lipsia, Parigi, Londra e Vienna, ottenendo un notevole successo personale. E’ ospite in numerosi festival prestigiosi e sale da concerto di tutto il mondo; ha partecipato allo Spring Festival di Budapest, alle Settimane Musicali di Stresa, al Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo.
È ospite regolare dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Giulio Castagnoli, Carlo Boccadoro, Carlo Galante e Roberto Molinelli. Con la fondazione dell’Ensemble I Solisti di Pavia, Enrico Dindo inizia nel 2001 un percorso di avvicinamento alla direzione d’orchestra che lo ha portato a collaborare recentemente con l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra della Svizzera Italiana e con la Filarmonica della Scala. Nel 2014 è stato nominato direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria. Insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e presso la Pavia Cello Academy ed ai corsi estivi dell’Accademia T. Varga di Sion. Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia. Nello stesso anno la Chandos ha pubblicato i concerti di Shostakovich, incisi con la Danish National Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, riscuotendo un immediato consenso della critica internazionale. Enrico Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
12 Variazioni in fa magg. op. 66 per violoncello e pianoforte sul tema Ein Madchen oder Weibchen dall’opera “Die Zauberflote” di Mozart
F. Schubert
Sonata in la min. D. 821 per arpeggione e pianoforte
C. Debussy
Sonata
S. Prokofiev
Sonata op. 119
09nov21:00BUSTRIC E IL PICCOLO PRINCIPEProgetti speciali
Libero adattamento dal racconto di Antoine de Saint-Exupéry uno spettacolo di e con Bustric (Sergio Bini) e con il Duo pianistico Paola Biondi, Debora Brunialti La musica è come l’acqua, prende
Libero adattamento dal racconto di Antoine de Saint-Exupéry
uno spettacolo di e con Bustric (Sergio Bini)
e con il Duo pianistico Paola Biondi, Debora Brunialti
La musica è come l’acqua, prende la forma del recipiente dove la si mette pure restando sempre acqua. Con questo gioco di parole Bustric ci informa che la musica rende liberi gli spettatori e gli attori, perché pure essendo uguale per tutti, è diversa per ognuno. Ognuno la può interpretare come vuole. La musica è un compagno di viaggio capace di divenire protagonista in ogni istante senza mai essere prevaricatrice. Da molti anni Bustric compone e gioca con storie e personaggi che con la musica dialogano. Il suo mondo fatto di magia, giochi di prestigio, giocolerie, pantomima e parole, si sposa magnificamente bene con questa antichissima arte che, certo, è nata con l’uomo.
Questo Piccolo Principe liberamente ispirato all’opera di Antoine de Saint-Exupéry ne è una prova. Il racconto che tutti conoscono diviene spunto di scene che si dilatano e creano sorprese. Del Piccolo Principe si cerca qui la meraviglia nascosta dietro le parole. È una rappresentazione libera e leggera, dove la scena semplice per scelta e necessità si trasforma a seconda del momento, divenendo ogni volta paesaggio e spazio magico, diverso. Il gioco stesso racconta e diviene storia.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Musiche di
Claude Debussy
George Bizet
Maurice Ravel
Aurelio Canonici
13nov21:00A TESTA IN GIÙdi Florian Zeller
con Emilio Solfrizzi, Paola Minaccioni e con Bruno Armando e Viviana Altieri Scene Andrea Taddei Costumi Barbara Bessi Luci Carlo Signorini Regia Gioele Dix Note di regia - Da tempo desideravo
con Emilio Solfrizzi, Paola Minaccioni
e con Bruno Armando e Viviana Altieri
Scene Andrea Taddei
Costumi Barbara Bessi
Luci Carlo Signorini
Regia Gioele Dix
Note di regia – Da tempo desideravo lavorare con e per Emilio Solfrizzi. Ci unisce un’antica amicizia e una comune, istintiva fiducia nell’arte della commedia. Ed ecco l’occasione: un nuovo testo di Zeller che sembra scritto apposta per esaltare le sue qualità di comico naturale e di raffinato interprete.
“A testa in giù” è costruito sull’idea che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra loro, esprimano ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri. L’effetto è dirompente e trasforma una comune vicenda in un formidabile e spassoso labirinto di gesti e parole. Per le attrici e gli attori si tratta di recitare su un doppio binario, una prova al tempo stesso complicata ed esaltante. Emilio Solfrizzi è un esilarante Daniel, editore colto e maturo, le cui certezze improvvisamente si sgretolano di fronte alla scelta di Patrick (l’ottimo Bruno Armando), amico di un vita, che decide di abbandonare la moglie per mettersi con Emma (la bravissima Viviana Altieri), giovane aspirante attrice. Un avventato e inopportuno invito a cena trasforma l’innocua serata in una sorta di regolamento di conti fra gaffe, equivoci e incomprensioni. E Daniel si ritroverà ben presto a mettere interiormente in discussione gran parte della propria esistenza. Ma sarà la moglie Isabelle, con le sue brillanti doti di saggezza e di acuminata ironia, a salvarlo dal preoccupante precipizio.
Nel difficile ruolo della coprotagonista c’è per fortuna Paola Minaccioni, fuoriclasse del teatro comico e non solo, attrice sensibile e versatile, una garanzia. “A testa in giù”, uno spettacolo originale e sorprendente che non potrà non piacervi, se amate le commedie intelligenti.
(Martedì) 21:00 PST
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
14 novembre 2018 17:00
14nov21:00ANTONIO SANCHEZ & MIGRATIONJAZZ'N FALL 2018
Antonio Sanchez, batteria Chase Baird, sassofoni John Escreet, pianoforte Orlando le Fleming, contrabbasso Thana Alexa, voce Da quando è arrivato a New York alla fine del 1990, Antonio Sanchez ha subito fatto
Antonio Sanchez, batteria
Chase Baird, sassofoni
John Escreet, pianoforte
Orlando le Fleming, contrabbasso
Thana Alexa, voce
Da quando è arrivato a New York alla fine del 1990, Antonio Sanchez ha subito fatto capire quali fossero le sue capacità. Sanchez estrae un’incredibile varietà di colori della batteria, straordinari cambiamenti dinamici, suggestioni sottili, metriche complesse e un modernissimo uso delle clave. Sanchez non solo abbaglia con la sua tecnica ma, fatto più importante, swinga secondo il senso che la parola ha nella vecchia scuola. Attraverso registrazioni come quelle realizzate con Chick Corea, Michael Brecker, Gary Burton, Avishai Cohen, Miguel Zenon, Donny McCaslin e Pat Metheny, il pubblico del jazz hapotuto conoscere la brillante evoluzione di un batterista di un livello assoluto. L’album di debutto di Sanchez “Migration” (Cam Jazz, 2007) ha ottenuto una calorosa accoglienza dalla critica specializzata collocandosi fra i lavori più acclamati di quell’anno grazie alla partecipazione di vecchi amici (Corea e Metheny), a una musicalità eccezionale e a melodie memorabili che lo rendono tecnicamente avvincente e facilmente fruibile.
Antonio Sanchez è nato a Città del Messico il primo novembre 1971, nipote di una leggenda del cinema messicano, Ignacio Lopez Tarso. Si interessa alla batteria precocemente suonando rock con diversi gruppi locali. Dopo la scuola si iscrive al conservatorio conseguendo la laurea per poi tesferirsi a Boston dove vince diverse borse di studio, in particolare il Memorial Scholarship Buddy Rich e il Premio Zildjian. Nel 1997 il suo insegnante Danilo Perez lo consiglia a Paquito D’Rivera per la Dizzy Gillespie Orchestra delle Nazioni Unite. Più tardi, quello stesso anno, entra a far parte del trio acustico di Danilo Perez col quale parte per un intenso tour internazionale e con lui realizza l’album “Motherland” che riceve una nomination per il Grammy. Pochi anni dopo Sanchez incontra Pat Metheny che lo invita a unirsi al suo gruppo. Il debutto di Sanchez con il Pat Metheny Group avviene con l’album “Speaking of Now” del 2002, vincitore del Grammy Award nella categoria “Best Contemporary Jazz Album” Da allora, Sanchez è membro stabile dei gruppi di Metheny. Oggi, Sanchez è uno dei batteristi più richiesti della scena jazz internazionale. Ha collaborato con mostri sacri come Chick Corea, Gary Burton, Kenny Werner, Charlie Haden, Dee Dee Bridgewater, Dianne Reeves, e Toots Thielmans e ondivide il percorso della nuova generazione di musicisti che comprende Joshua Redman, Chris Potter, John Patitucci, David Sanchez, Marcus Roberts, Avishai Cohen, Miguel Zenon, Scott Colley, Dave Samuels, Luciana Souza, Billy Childs, e Claudia Acuña, per citarne solo alcuni. Nel 2007 ha pubblicato “Migration” il suo primo album per CamJazz al quale sono seguiti “Live in New York at Jazz Standard” (2010), “New Life” (2013), “Three Times Three”(2014), tutti molto interessanti. Nel 2015 ha vinto il Golden Globe per la colonna sonora del film “Birdman”di Alejandro Gonzales Inarritu. In questi giorni, sempre per CamJazz, viene pubblicato “Lines In The Sand”, il nuovo lavoro di Antonio Sanchez & Migrations.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
15nov21:00EMILIA ZAMUNER QUARTET
NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRAJAZZ'N FALL 2018
EMILIA ZAMUNER QUARTET Emilia Zamuner, voce Mino Lanzieri, chitarra Antonio Napolitano, contrabbasso Massimo Del Pezzo, batteria NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRA diretta da Mario Corvini “Our Monk” special guest Vittorio Cuculo Emilia Zamuner e Massimo Moriconi,
EMILIA ZAMUNER QUARTET
Emilia Zamuner, voce
Mino Lanzieri, chitarra
Antonio Napolitano, contrabbasso
Massimo Del Pezzo, batteria
NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRA
diretta da Mario Corvini
“Our Monk”
special guest Vittorio Cuculo
Emilia Zamuner e Massimo Moriconi, rispettivamente voce e contrabbasso, affrontano un repertorio che svaria tra composizioni inedite e celebri brani della canzone e del jazz: un percorso compiuto con arrangiamenti nuovi, moderni ed originali e con l’attitudine, allo stesso tempo, solida e divertita che accomuna i due musicisti.
Nata a Napoli nel 1993, Emilia Zamuner ha già collezionato collaborazioni importanti e un’intensa attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in Italia e all’estero. Nel 2016 si classifica al primo posto del “Premio Internazionale Massimo Urbani”. Massimo Moriconi ha registrato in oltre trecento dischi – una trentina quelli realizzati con Mina – ed è stato, a partire dagli anni ’80, il bassista dell’Orchestra dei Ritmi Leggeri della RAI di Roma, esperienza che gli ha dato modo di suonare, tra gli altri, con Jerry Lewis e Liza Minnelli. Per fare solo alcuni nomi tra le sue collaborazioni in ambito jazzistico, si possono citare artisti del calibro di Tal Farlow, Lee Konitz e Chet Baker.
“Our Monk” è il progetto musicale dedicato dalla New Talents Jazz Orchestra al genio di Thelonious Monk, artista eclettico e originale. Dagli anni ’40 ad oggi, le sue composizioni sono tra le più suonate nel repertorio jazz, ma gli arrangiamenti, pensati e realizzati ad hoc dai giovani talenti della band, daranno una visione della sua musica fuori dagli schemi strutturali. Il materiale compositivo di Thelonious Monk è il punto di partenza delle composizioni originali realizzate dall’orchestra, che opera trasformando i pattern e i riff originari in opere nuove, così da mantenere una linea stilistica unica, rendendo l’opera fluida e innovativa. Il progetto “Our Monk” è promosso da Fondazione Musica per Roma con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
La New Talents Jazz Orchestra è diretta da Mario Corvini ed è formata da alcuni tra i talenti più significativi del panorama romano e nazionale. Come solista per il concerto in programma nell’ambito di Jazz ‘n Fall, la formazione presenta il giovane e talentuoso sassofonista Vittorio Cuculo.
con il sostegno del MiBAC e di SIAE
nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“Voce di terra” Musica e direzione Paola Crisigiovanni "Voce di Terra" è il concerto composto e diretto da Paola Crisigiovanni che vede sul palcoscenico del Teatro Massimo il Fabrizio
“Voce di terra”
Musica e direzione Paola Crisigiovanni
“Voce di Terra” è il concerto composto e diretto da Paola Crisigiovanni che vede sul palcoscenico del Teatro Massimo il Fabrizio Bosso Quartet e l’Estro String Orchestra. Paola Crisigiovanni dirige l’Estro String Orchestra (Prisca Amori, violino di spalla) e suona il pianoforte. Il Fabrizio Bosso Quartet è invece composto da Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.
“Voce di terra” è la voce dell’uomo. Dell’uomo consapevole di vivere ogni momento come unico, irripetibile, nel “qui ed ora”. Uomo cosciente di essere fatto anche di storia, vissuto e ricordo. Nella musica ciò diventa creazione istantanea, improvvisazione sovrapposta a composizioni che, pur se generate in questo periodo storico, mantengono volutamente la memoria della musica composta nei secoli passati. Molteplici gli spazi sonori appartenenti a linguaggi che per molti anni hanno mantenuto collocazioni lontane a causa delle loro distanze geografiche, temporali e socio-culturali; qui sovrapposti, coesistenti e che mantengono a tutto tondo le loro caratteristiche. L’organico prevede strumenti e solisti che saranno in grado di trasportare l’ascoltatore in luoghi dove, senza che nulla venga strappato dalla propria natura, senza aperture forzate di varchi tra uno spazio e l’altro, in una sorta di coesistenza di “mondi paralleli”, il viaggio musicale avrà come caratteristica la libertà improvvisativa entro forme compositive strutturate, la ricerca del suono concepito nella scrittura cameristica insieme alle estemporanee dinamiche del gruppo jazz. Perché è nell’unità che troviamo le infinite forme e trasformazioni; nell’unità si ritrovano le voci empatiche dei singoli. E come ogni singola nota è la risultante di “invisibili” armoniche così ogni voce di terra porta con sé la vita di un’intera umanità.
Alessandro Lanzoni è uno dei talenti più interessanti del panorama jazzistico italiano, capace di farsi vale anche sui palchi europei più prestigiosi. L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento, attribuito dai più qualificati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz, colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano e testimonia la crescita artistica di un musicista emerso sin da giovanissimo con la vittoria, a soli 14 anni, del Premio Internazionale Massimo Urbani (2006) e proseguita col Primo Premio al “Luca Flores” di Firenze (2008), fino all’assegnazione del premio “Best Young Soloist” al prestigioso concorso “Martial Solal” di Parigi (2010). Dopo i primi Album realizzati con Philology, con l’uscita di “Dark Flavour” ha iniziato una collaborazione con l’etichetta CAMJazz, con cui ha inciso anche “Seldom” – che vede oltre al trio formato con Matteo Bortone ed Enrico Morello, anche la prestigiosa presenza del trombettista statunitense Ralph Alessi – e “Diversions” in piano solo Presente fin da giovanissimo nei cartelloni dei più importanti Festival italiani, la sua attività lo ha portato a suonare al fianco di prestigiosi musicisti, tra cui Kurt Rosenwinkel, Lee Konitz, Aldo Romano, Roberto Gatto, Enrico Rava, Jeff Ballard, Larry Granadier, Ambrose Akinmusire.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
20nov21:00LE SIGNORINEdi Gianni Clementi
con Isa Danieli, Giuliana De Sio Regia Pierpaolo Sepe Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di
con Isa Danieli, Giuliana De Sio
Regia Pierpaolo Sepe
Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita. Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario, cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Anche l’uso del televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare un diverbio. Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’, ormai ben oltre l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione. L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi. Rosaria domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata l’occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni…
Le Signorine è una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e le miserie delle due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate. Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti.
(Martedì) 21:00 PST
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
21 novembre 2018 17:00
22nov21:00INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D”Progetti speciali
INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D” Fantasia dantesca/lisztiana per trio e terzine dantesche di e con Luigi Maio “il Musicattore”® e Piero Binchi, violino Alfonso Patriarca, fagotto Annamaria Piva, pianoforte Inferno da Camera
INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D”
Fantasia dantesca/lisztiana per trio e terzine dantesche
di e con Luigi Maio “il Musicattore”®
e
Piero Binchi, violino
Alfonso Patriarca, fagotto
Annamaria Piva, pianoforte
Inferno da Camera è una fantasia teatral cameristica che vede Luigi Maio, nelle vesti di Musicattore®, dialogare con un Trio composto da Pianoforte, Violino e Fagotto. Ad esso Maio affida una partitura dove, alla recitazione di alcuni suggestivi passi dell’Inferno dantesco, alterna brani da lui composti in stile lisztiano/paganiniano e citazioni originali delle opere più emblematiche di Franz Liszt, di cui Maio ha curato la riscrittura per trio: alla “bufera infernal che mai non resta”, farà eco il turbinio cromatico della “Dante Symphonie”. Alle malizie di Malebranche e Barattieri risponderanno gli sberleffi dell’Allegro scherzando del “Concerto n. 1” o della “Mephisto Polka”. Ai sospiri di Ulisse si uniranno i singhiozzi dell’incipit del “Concerto n. 2”.
Le grida rabbiose del “mal seme d’Adamo” cozzeranno contro la solennità della “Totentanz”. Sarà concessa anche qualche ironica ‘intrusione’: una Barcarola in minore à la Offenbach accompagnerà la remata di Caronte, mentre quel ‘folletto’ di Gianni Schicchi, azzannando rabbioso i compagni di pena, addolcirà un po’ il suo mordente nelle pagine dell’omonima opera di Puccini, di cui il genovese Musicattore® ne canterà l’aria unendo la sua voce baritonale alla personale riduzione strumentale del brano pucciniano… L’intento, infine, è quello di offrire nuovamente al pubblico più trasversale un gioco ludico e didattico, la prima mappa teatral-musicale dell’Inferno dantesco (o la prima mappa dantesca della musica classica) in cui Liszt fa quasi le veci di Virgilio e dove la poesia dell’Alighieri si sposa alle note di un artista romantico in perpetua oscillazione tra Dante, Goethe e Paganini.
Con Inferno da Camera Luigi Maio è stato ospite all’Ambasciata Italiana a Londra, ha ricevuto il Premio del Centro Internazionale di Studi Italiani, nonché la definizione di «Dante in “3D”» da parte del noto medievista Prof. Mosetti-Casaretto, il quale afferma che: «è la prima volta che mi capita di assistere a uno spettacolo, in cui non ci si limita a leggere la Commedia, ma la si recita come una partitura drammatica: ciò significa che a ciascun personaggio viene data una singola espressività, ogni personaggio viene rilevato per così dire in “3D” perché intagliato e definito “a tutto tondo”; scontornato espressivamente dalla parte narrativa del testo, emerge quindi come voce singola e, dunque, come persona individuale e come anima».
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
30nov21:00QUARTETTO LYSKAMMOrchestre e Complessi
Cecilia Ziano, violino Clara Franziska Schötensack, violino Francesca Piccioni, viola Giorgio Casati, violoncello Il Quartetto Lyskamm (una delle vette del Monte Rosa) è stato fondato nel 2008
Cecilia Ziano, violino
Clara Franziska Schötensack, violino
Francesca Piccioni, viola
Giorgio Casati, violoncello
Il Quartetto Lyskamm (una delle vette del Monte Rosa) è stato fondato nel 2008 al Conservatorio di Milano ed è composto da quattro musicisti italiani under 35. In pochi anni ha raccolto consensi unanimi e riconoscimenti internazionali; risale al 2016 il prestigioso premio speciale per la musica da camera intitolato alla memoria di Claudio Abbado assegnato dal Borletti Buitoni Trust. Negli anni precedenti il quartetto ha ricevuto il secondo premio e il premio speciale Pro Quartet al concorso internazionale Franz Schubert und die Musik der Moderne di Graz, il premio Vittorio Rimbotti dell’Accademia Europea del Quartetto, il premio della Jeunesse Musicale Deutschland, la borsa di studio della Ad Infinitum Foundation ed il primo premio al concorso della Possehl Stiftung di Lubecca.
Nel settembre 2017 il quartetto ha vinto il primo premio al Gianni Bergamo Classic Music Award di Lugano. Il Lyskamm sceglie fin dalla nascita di affidarsi a insegnanti di prestigio. Dal 2009 al 2011 è stato allievo del Quartetto Artemis all’Università delle Arti di Berlino e in seguito ha partecipato al circuito ECMA (European Chamber Music Academy). Ha poi proseguito il proprio perfezionamento sotto la guida di Heime Müller presso l’università di Lubecca e con i componenti del Cuarteto Casals. È stato ospite di numerose società concertistiche in Italia e in Europa, tra le quali la Società del Quartetto di Milano, l’Unione Musicale e Lingotto Musica a Torino, il Teatro Verdi di Trieste, il Ravenna Festival, il Teatro Principal Ourense e il Conde Duque Cultural Center di Madrid (Spagna), il Festival internazionale Quatuor a Bordeaux (Francia), l’Aldeburgh Music Festival (Gran Bretagna), il Brahms Festival di Lubecca e il Rheingau Musik Festival (Germania). Ha collaborato in quintetto con Mario Brunello, Alessandro Taverna, Simone Rubino, Gabriele Carcano e con l’attore Giuseppe Cederna in uno spettacolo dedicato a Franz Schubert e Giacomo Leopardi. Dal 2014 il Quartetto Lyskamm è impegnato nei progetti di circuitazione promossi in Italia e in Europa dal Cidim.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F.J. Haydn
Quartetto n. 3 in do magg. op. 76
W.A. Mozart
Quartetto in re min. K 421
J. Brahms
Quartetto in si bem. magg. op. 67
dicembre 2018
04dic21:00PENSACI GIACOMINOdi Luigi Pirandello
con Leo Gullotta e con Federica Bern, Francesco Maccarinelli, Bruno Conti, Rita Abela, Sebastiano Tringali, Sergio Mascherpa, Chiara Cavalieri Scene e costumi Angela Gallaro Musiche Germano Mazzocchetti Luci Umile Vainieri Regia Fabio Grossi
con Leo Gullotta
e con Federica Bern, Francesco Maccarinelli, Bruno Conti, Rita Abela, Sebastiano Tringali, Sergio Mascherpa, Chiara Cavalieri
Scene e costumi Angela Gallaro
Musiche Germano Mazzocchetti
Luci Umile Vainieri
Regia Fabio Grossi
Note di regia – “Pensaci Giacomino” nasce in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in questa opera. Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo e sempre pronto ad esibirsi. La storia racconta di una fanciulla che rimasta incinta del suo giovane fidanzato non sa come poter portare avanti questa gravidanza, il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Finale pirandelliano pieno di amara speranza, dove il giovane Giacomino prenderà coscienza del suo essere, del suo essere uomo, del suo essere padre e andrà via da quella casa che lo tiene prigioniero, per vivere la sua vita con il figlio e con la giovane madre. Da qui si desume quanto tutto questo possa svolgere il pensiero pirandelliano nei confronti di una società che allora era misogina opportunista e becera. Racconta di uno Stato patrigno nei confronti dei propri cittadini soprattutto nei confronti della casta degli insegnanti, sottopagati e bistrattati. Grande bella qualità del premio Nobel di Agrigento nel prevedere il futuro e come raccontava Giovan Battista Vico corsi e ricorsi storici, cioè nulla cambia nulla si trasforma: ancora oggi si veste dei soliti cenci, unti e bisunti. Una società quindi letta con la mostruosità di giganti opprimenti presenti determinanti dequalificanti.
(Martedì) 21:00 PST
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
5 dicembre 2018 17:00
07dic21:00ARS TRIO DI ROMAClaude Debussy Centennial (1918-2018)
Laura Pietrocini, pianoforte Marco Fiorentini, violino Valeriano Taddeo, violoncello Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti
Laura Pietrocini, pianoforte
Marco Fiorentini, violino
Valeriano Taddeo, violoncello
Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti del panorama italiano. Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nello stesso anno l’Ars Trio consegue il 1° Premio assoluto nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” di Trieste, ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento. Da allora l’Ars Trio è stato ospite di importanti e prestigiose associazioni concertistiche italiane. Per Radio3 Rai si è esibito nella rassegna “I Concerti del Quirinale”, trasmessi in diretta radiofonica nazionale ed europea.
Intensa anche l’attività all’estero: nel 2002, su invito del Cidim, il Trio è stato impegnato in una lunga tournée in Sud America (Cile, Argentina, Uruguay e Brasile), dove si è esibito in grandi teatri, con diretta radiofonica nazionale a Montevideo e diretta televisiva per la Radio Televisione brasiliana Tv Globo di Rio de Janeiro. Negli anni successivi il Trio è stato invitato ad esibirsi presso prestigiose sale e in importanti festival europei. Forte di un repertorio completo che spazia dal classico al moderno (Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorak, Ravel, Shostakovic) il Trio è da sempre molto attento anche alla musica contemporanea, eseguendo regolarmente autori come Copland, Shchedrin, Kagel e Henze; nel 2005 ha eseguito in prima esecuzione assoluta il Triplo Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro, composizione espressamente dedicata al Trio.
Nel 2007 ha eseguito in prima italiana il Segundo Trio di Luis De Pablo. Nel 2006 la rivista Amadeus gli ha dedicato la propria copertina per l’incisione dell’integrale delle opere per trio di Shostakovic pubblicata dal mensile. Dal 2005 il Trio è coinvolto nella promozione e diffusione musicale, anche come direzione artistica, di “Musica in Ateneo – dal Barocco a oggi”, rassegna espressamente rivolta al mondo giovanile per una fruizione gratuita e di qualità della musica classica e contemporanea negli spazi dell’Università.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“Soirèe parisienne”
C. Debussy
Sonata per violino e pianoforte
Trio per pianoforte, violino, violoncello
M. Ravel
Sonata per violino e violoncello
Trio per pianoforte, violino, violoncello
11dic21:00SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTOLA BELLA ADDORMENTATABALLETTO DI SAN PIETROBURGO
Musiche di P.I. Ciaikovskij Coreografie M. Petipa Tra i capolavori ballettistici dell’ottocento, La Bella Addormentata rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con più
Musiche di P.I. Ciaikovskij
Coreografie M. Petipa
Tra i capolavori ballettistici dell’ottocento, La Bella Addormentata rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con più risalto alla danza pura rispetto alle vicende narrative.
Fiore all’occhiello per il Balletto di San Pietroburgo con le favolose e incantate scenografie e costumi e le stupende musiche di P.I. Ciaikovskij, con le coreografie originali di Marius Petipa, La bella addormentata è considerato uno dei più grandi balletti della Russia imperiale.
Questa produzione è entusiasmante, con il suo finale romantico con tutti i personaggi delle fiabe che si possano immaginare. La Bella Addormentata è proiettata in un futuro meraviglioso, ora come prima, quando si addormentò, più di cento anni fa.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
17dic21:00LORNA WINDSOR, soprano
ANTONIO BALLISTA, pianoforteClaude Debussy Centennial (1918-2018)
Le melodie - Debussy era poco più che un ragazzo, studiava al Conservatorio di Parigi senza troppo successo ma, quasi in segreto, scriveva delle liriche di rara bellezza
Le melodie – Debussy era poco più che un ragazzo, studiava al Conservatorio di Parigi senza troppo successo ma, quasi in segreto, scriveva delle liriche di rara bellezza destinate ad una dama della buona borghesia parigina fornita di una bellissima voce di soprano leggero e di uno charme un po’ civettuolo che riuscì a incatenare il cuore e i sensi di quel musicista in erba. Tra queste liriche, che paiono spesso frementi dichiarazioni d’amore, si trovano i primi capolavori di Debussy. Vi si riconosce qualcosa di inconfondibilmente fluido ed elegante che irradia già un poco di quello splendore che avvolgerà parecchi anni dopo i capolavori di “Claude de France”. Queste liriche , e naturalmente quelle che sarebbero seguite negli anni, costituiscono una specie di diario intimo e profondo che vale la pena di narrare, rievocare ed ascoltare, poiché sorpresa e meraviglia ci attendono ad ogni battuta.
Lorna Windsor comincia i suoi studi musicali fin dall’infanzia con lo studio del pianoforte e della viola. Studia successivamente pianoforte e canto alla Guidhall School of Music and Drama di Londra con Ellis Keeler e Johanna Peters. In Francia studia con Gérard Souzay e si perfeziona presso Graziella Sciutti per il repertorio mozartiano e italiano. Lorna Windsor dedica una gran parte della sua attività concertistica alla musica da camera, il Lied, la melodia francese e le canzoni americane. È insegnate al conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Antonio Ballista, pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra, ha studiato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano nella classe di Antonio Beltrami. Si è esibito in duo con Bruno Canino per oltre 50 anni. Per via della sua predilezione per il repertorio vocale da camera, Antonio Ballista è uno degli accompagnatori più apprezzati dai cantanti in Italia. Alla ricerca di un ensemble che gli permettesse di proporre la musica più significativa del XX° secolo, Ballista ha fondato il gruppo NovecentoeOltre, costituito da musicisti eccellenti, per proporre delle esecuzioni piene di poesia e immaginazione.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Nuit d’étoiles (1880)
L’âme évaporée (1891)
Chansons de Bilitis (1897)
La Flûte de Pan
La Chevelure
Le tombeau des Naïades
Fêtes Galantes I (1882)
En sourdine
Fantoches
Clair de lune
Ariettes oubliées (1903)
C’est l’extase langoureuse
Il pleure dans mon coeur
L’ombre des arbres
Paysages belges – Chevaux de bois
Trois poèmes de Stéphane Mallarmé (1913)
Soupir
Placet futile
L’éventail
Noël des enfants qui n’ont plus de maison (1915)
gennaio 2019
11gen21:00KRYSTIAN ZIMERMAN, pianoforteSolisti
La vittoria del Grand Prix al Concorso Chopin del 1975 ha aperto a Krystian Zimerman le porte di una brillante carriera internazionale che lo vede protagonista con i più
La vittoria del Grand Prix al Concorso Chopin del 1975 ha aperto a Krystian Zimerman le porte di una brillante carriera internazionale che lo vede protagonista con i più celebri direttori e orchestre e sui palcoscenici delle più importanti sale da concerto. Importanti anche gli incontri con i più grandi musicisti di oggi in formazioni cameristiche. Nel 2013, in occasione del 100° anniversario della nascita di Lutoslavski, Zimerman ha suonato il Concerto per pianoforte, a lui dedicato, con le più importanti orchestre internazionali, e lo ha inciso con i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle per la DGG.
Da molte stagioni viaggia con il suo pianoforte: l’essere completamente tranquillo per ciò che riguarda lo strumento, gli ha permesso di eliminare o di ridurre al minimo tutto ciò che potrebbe distrarlo da questioni puramente musicali. Ha sviluppato un analogo approccio nei confronti della registrazione discografica. Durante i 30 anni di collaborazione con la Deutsche Grammophon, ha inciso numerosi dischi che hanno ricevuto importanti premi. Nel 1999 ha registrato i Concerti di Chopin con un’orchestra costituita appositamente per questo progetto. Tra le esecuzioni storiche che lo hanno posto per sempre nell’olimpo della musica classica, ci sono quella con i Wiener Philharmoniker il 10 febbraio 1985, la sua interpretazione del Concerto per pianoforte di Robert Schumann sotto la direzione di Herbert von Karajan, e i Concerti n. 3, 4 e 5 di Beethoven nel settembre 1989 sotto la direzione di Leonard Bernstein. Ultimo CD pubblicato: Lutoslawski Concerto per pianoforte – Berliner Philharmoniler/Sir Simon Rattle.
Nel corso degli anni Zimerman ha ricevuto numerosi premi internazionali: la Legione d’Onore francese, il Premio dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena e il Leonie-Sonning Prize. Gli è stato conferito il Dottorato Honoris Causa dell’Università di Katowice e la prima e più alta onorificenza per personaggi non legati al Corpo militare, la croce al merito con stella. Zimerman divide il suo tempo tra la famiglia, l’attività concertistica e cameristica. Si è posto il limite di 50 concerti all’anno ed ha un’aderenza totale alla sua professione: organizza personalmente la gestione della sua carriera, studia l’acustica delle sale da concerti, le ultimissime tecnologie di registrazione e della costruzione degli strumenti. E’ inoltre appassionato di psicologia e computer.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
25gen21:00ACCADEMICI ITALIANIOrchestre e Complessi
Filippo Pantieri, pianoforte Gabriele Betti, flauto Luciano Franca, oboe Massimo Mondaini, corno Alfonso Patriarca, fagotto L’Ensemble Accademici Italiani, diretta emanazione della omonima Associazione, è formato esclusivamente da strumentisti di
Filippo Pantieri, pianoforte
Gabriele Betti, flauto
Luciano Franca, oboe
Massimo Mondaini, corno
Alfonso Patriarca, fagotto
L’Ensemble Accademici Italiani, diretta emanazione della omonima Associazione, è formato esclusivamente da strumentisti di chiara fama e docenti di Conservatorio.
Come da statuto della Associazione, che si occupa prevalentemente della riscoperta del patrimonio musicale italiano meno frequentato, l’ensemble accanto a brani di compositori più noti inserisce nelle proprie programmazioni musiche di uno o più autori italiani meno eseguiti.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Quintetto per pianoforte, oboe, clarinetto, corno, fagotto
M. Agostini
Sestetto per pianoforte, flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto
F. Poulenc
Sestetto per pianoforte, flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto
29gen21:00VINCENT VAN GOGH - L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCOdi Stefano Massini
con Alessandro Preziosi e con Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi, Vincenzo Zampa Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta Disegno luci Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta Musiche Giacomo Vezzani Regia Alessandro Maggi È
con Alessandro Preziosi
e con Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi, Vincenzo Zampa
Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
Disegno luci Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta
Musiche Giacomo Vezzani
Regia Alessandro Maggi
È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire dalle austere mura del manicomio di Saint Paul. La sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare…
Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, interpretato da Alessandro Preziosi, lo spettacolo di Khora.teatro in coproduzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo e per la regia di Alessandro Maggi, è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Il testo vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la “…scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” (dalla motivazione della Giuria) firmato da Stefano Massini con la sua drammaturgia asciutta ma ricca di spunti poetici, offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
30 gennaio 2019 17:00
febbraio 2019
01feb21:00QUINTETTO ELISEOrchestre e Complessi
Judith Hamza, violino Stefania Franchini, violino Silvio Di Rocco, viola Stefano Morgione, viola Massimo Magri, violoncello Il Quintetto Elise è formato da musicisti che hanno condiviso un tratto significativo
Judith Hamza, violino
Stefania Franchini, violino
Silvio Di Rocco, viola
Stefano Morgione, viola
Massimo Magri, violoncello
Il Quintetto Elise è formato da musicisti che hanno condiviso un tratto significativo del loro percorso professionale in due tra le più rappresentative compagini cameristiche del panorama nazionale e internazionale come I Musici di Roma e I Solisti Aquilani.
Il programma prevede un’opera giovanile di Donizetti, e due capisaldi del repertorio per questa formazione come l’op. 29 di Beethoven e l’op. 88 di Brahms.
Il quintetto per archi in do maggiore di Donizetti, che risente molto della formazione classica ricevuta da padre Stanislao Mattei al Liceo Musicale di Bologna, è caratterizzata da temi cristallini e una scrittura sobria ma agile e gioiosa.
Composizione stranamente poco eseguita ma vero capolavoro ricco di tematiche affascinanti e complesse, il Quintetto in do maggiore op. 29 “La Tempesta” di L.V. Beethoven è l’unico dei quattro quintetti per archi che nasce espressamente per tale organico. Le altre opere sono infatti rifacimenti di altre composizioni. Alcuni critici ritengono che Beethoven abbia adottato questa tipologia a cinque non tanto per esigenze compositive, quanto per ottenere col raddoppio della viola, una colorazione strumentale più efficace ed una maggiore sonorità. Il quintetto in do maggiore è soprannominato “La Tempesta” per l’impetuoso movimento finale e fu dedicato dall’autore nel 1801 al Conte Moritz von Fries.
Il Quintetto n. 1 in fa maggiore op. 88 fu scritto da Brahms quasi di getto nella primavera dell’estate del 1882 ad Ischl. Già alla fine di giugno di quell’anno la musica di questo lavoro fu data in lettura da Brahms all’amico Theodor Billroth, che in una lettera inviata il 24 ottobre 1882 a Clara Schumann, dice «…ogni tempo è datato “primavera 1882”, e davvero tutto ha suono e soffio di primavera… euforia, gioia, musica di bellezza raffaellesca! Eppure, in tanta semplicità, tutto s’impronta di splendida maestria. Tre tempi concisi, e in ognuno l’arte contrappuntistica conferisce alla bellezza del suono musicale; tutto fluisce con tanta naturalezza da sembrare necessario e inevitabile. Non si può dire che un tempo sia più bello o più significativo, interessante, artistico dell’altro».
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
G. Donizetti
Quintetto in do magg.
L.V. Beethoven
Quintetto per archi in do magg. op. 29 “La Tempesta”
J. Brahms
Quintetto per archi in fa magg. op. 88
07feb21:00ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO “L. D’ANNUNZIO” DI PESCARAProgetti speciali
Patrick De Ritis, direttore Sandra Buongrazio, soprano La ricorrenza dei 50 anni dalla statizzazione del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara è l’occasione per dare vita ad una
Patrick De Ritis, direttore
Sandra Buongrazio, soprano
La ricorrenza dei 50 anni dalla statizzazione del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara è l’occasione per dare vita ad una iniziativa istituzionale di grande prestigio che coinvolge le Istituzioni cittadine e, più in generale, abruzzesi sia amministrative di governo che musicali. In 50 anni di attività il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” con la sua presenza costante nel territorio della provincia di Pescara, ha formato generazioni di musicisti, sia professionisti che “semplici” amatori, contribuendo, in stretto contatto con le istituzioni cittadine, ad arricchirne la scena culturale sempre ponendosi al servizio della cittadinanza fino a diventare un punto di riferimento artistico e identitario della Città. In questo contesto si inserisce con particolare rilievo la duratura e proficua collaborazione con la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”, una sinergia che rappresenta l’ideale momento di sintesi della “missione” culturale dei due enti e che, in questa specifica circostanza, si traduce in sempre nuovi e interessanti eventi che verranno realizzati durante tutto l’arco dell’anno.
L’Orchestra del Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara nasce nel 2008 con lo scopo di offrire agli studenti sia un approfondimento didattico, sia l’opportunità di un’esperienza formativa a diretto contatto con il mondo del lavoro. Composta da studenti, ex studenti e docenti del Conservatorio, l’Orchestra con la sua regolare attività riempie oggi nel contesto culturale cittadino uno spazio importante, quello dei concerti sinfonico-corali, altrimenti vuoto ed offre anche la possibilità ai giovani talenti del Conservatorio di confrontarsi con un repertorio, quello del solista con l’orchestra, altrimenti di difficile esperienza. È stata ospite del Festival delle Orchestre Giovanili di Ischia e della “Settimana Mozartiana” di Chieti oltre che nelle stagioni delle principali associazioni concertistiche abruzzesi nonchè di alcune delle Marche e del Lazio. Nel suo repertorio – oltre ai brani sinfonici e sinfonico-corali tra cui spicca il “Requiem” di Verdi eseguito per le celebrazioni del bicentenario verdiano e i “Carmina Burana” di Orff – è presente anche l’opera lirica: ha eseguito “Don Pasquale” di Donizetti, “Il Barbiere di Siviglia”, “Il signor Bruschino” e “Cenerentola” di Rossini, “Gianni Schicchi” e “Madama Butterfly” di Puccini, “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Traviata” di Verdi.
(Giovedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
G. Mahler
Sinfonia n. 4 in sol magg. per orchestra e soprano solo
12feb21:00APPUNTI DI VIAGGIOscritto, diretto e interpretato da Lina Sastri
con Lina Sastri con i musicisti Filippo D’Allio chitarra Gennaro Desiderio violino Salvatore Minale percussioni Gianni Minale fiati Salvatore Piedepalumbo fisarmonica e tastiere Luigi Sigillo contrabbasso Lina Sastri porta in scena un racconto libero e
con Lina Sastri
con i musicisti
Filippo D’Allio chitarra
Gennaro Desiderio violino
Salvatore Minale percussioni
Gianni Minale fiati
Salvatore Piedepalumbo fisarmonica e tastiere
Luigi Sigillo contrabbasso
Lina Sastri porta in scena un racconto libero e inedito della sua vita artistica. Sulla scena nuda dominata dalla scultura di Pulcinella, creazione preziosa del maestro Alessandro Kokocinski, proiezioni e immagini della lunga carriera dell’artista si alternano a brani musicali e teatrali eseguiti dal vivo. Un viaggio, sempre nuovo, nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, gli incontri indimenticabili con le grandi personalità artistiche del nostro paese (da Eduardo a Patroni Griffi, da Roberto De Simone ad Armando Pugliese), con i poeti e i drammaturghi, gli autori e i registi come Nanni Moretti, Nanni Loy, Carlo Lizzani, Woody Allen, Giuseppe Tornatore. Il racconto dell’incontro fatale e improvviso con la musica risveglia ricordi antichi di infanzia: la madre forte e melodiosa, il padre partito per il Sudamerica. Tutto liberamente proposto da Lina Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti capaci sempre di cogliere l’attimo, seguire o anticipare il racconto musicale della sua vita.
I brani musicali vanno da “Madonna de lu Carmine” scritta da Roberto De Simone per lo spettacolo Masaniello, alla “Taranta del Gargano”, da “Canzone Appassionata” a “Bammenella”, da “A vita è comme ‘o mare” a “Assaje”, scritta proprio per Lina da Pino Daniele per il film Mi manda Picone, da “La Profezia”, canzone del film “Li Chiamarono…Briganti” di Pasquale Squitieri a “Sud scavame ‘a fossa”, brano inedito di Pino Daniele cantato a rap, dall’inedito “Edua’”, dedicato a Eduardo De Filippo a “Uocchie c’arraggiunate”, da “Tammurriata nera” a “Amara terra mia” di Domenico Modugno. E ancora, i grandi classici napoletani e moltissimi altri brani che hanno segnato la carriera musicale e teatrale di Lina Sastri, tra cui Reginella, Maruzzella, fino all’indimenticabile Napul’è di Pino Daniele.
Uno spettacolo mai uguale a se stesso che riserva ogni sera piccole sorprese, un dialogo sincero e appassionato con il pubblico che ascolta pensieri, segreti, dolori e gioie di una grande artista. Un taccuino che si riempie ogni sera liberamente, sull’onda dell’emozione, delle parole e della musica. Un dialogo d’amore che rivela dell’artista molto più di quanto un semplice spettacolo possa mostrare. Un viaggio nell’anima che si presenta ogni sera diverso, perché questo è il teatro.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 febbraio 2019 17:00
15feb21:00IVAN KRPAN, pianoforteSolisti - Premio “F. Busoni” 2017
A soli vent’anni, nel 2017, Ivan Krpan si è aggiudicato il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, uno dei concorsi più prestigiosi al mondo. “Krpan è un
A soli vent’anni, nel 2017, Ivan Krpan si è aggiudicato il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, uno dei concorsi più prestigiosi al mondo.
“Krpan è un radicale pianista. Tutt’uno con lo strumento. Immerso in esso. Senza alcun contatto col mondo esterno che non sia musica. La sua interpretazione emana dallo strumento, non dalla persona. Quando con le lunghe mani cavalca sicuro la tastiera, sembra far affiorare con tranquillità qualcosa che è lì nascosto. Come farebbe un bambino setacciando tra le dita la sabbia, per trovare conchiglie” (Carla Moreni, Il Sole 24 Ore)
“Di Krpan ha impressionato subito la maturità, la disinvoltura e l’autorevolezza con cui ha proposto un programma interpretativamente – più ancora che tecnicamente – difficile, interamente dedicato a Schumann e Chopin […] il solista ha regalato un’interpretazione carica di ardore acceso, timbro controllato con rigore, cantabilità sorretta da un colore fluente e scorrevole” (Bernardino Zappa, L’Eco di Bergamo)
“…le sue grandi mani sembrano fatte apposta per accarezzare i tasti del pianoforte” (Arezzo Ora)
Nato a Zagabria in una famiglia di musicisti, Ivan Krpan inizia lo studio del pianoforte all’età di sei anni sotto la guida di Renata Strojin Richter. Attualmente si perfeziona all’Accademia di Musica della sua città, nella classe di Ruben Dalibaltayan. Già in giovane età si aggiudica importanti premi in concorsi nazionali ed internazionali a Bruxelles, Zagabria, Mosca e in Cina, nei Paesi Bassi e in Germania. Le Jeunesses Musicales in Croazia e la Zagreb Philharmonic Orchestra lo hanno eletto Giovane Musicista dell’anno. Si è inoltre aggiudicato una borsa di studio presso l’Accademia Internazionale di Musica in Liechtenstein. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento con docenti di fama internazionale. Il 2018 lo vedrà impegnato in concerti in Italia, Croazia, Norvegia, Russia, Corea del Sud, Hong Kong, e nel 2019 si esibirà in tournée che toccheranno varie città in Germania, Giappone, Italia e Corea del Sud per la seconda volta. Inoltre debutterà in grandi centri musicali quali Monaco di Baviera, Vienna e Londra.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Sonata in mi min. op. 90
Sonata in mi magg. op. 109
F. Busoni
Sonatina seconda
F. Liszt
Pensée des morts
Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata
19feb21:00SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTOCARMENBALLET FLAMENCO ESPAÑOL
Direzione, Regia & Light Designer Tito Osuna Ballerini Nadia Pascual, Daniel Arencibia, Pedro Sanchez, Lisiane Sfair, Pablo Fraile, Benjamin Leiva, Marta Agüero, Alejandra Rodriguez Musicisti Paco Soto, chitarra Pedro Esparza, flauto e sax
Direzione, Regia & Light Designer Tito Osuna
Ballerini
Nadia Pascual, Daniel Arencibia, Pedro Sanchez, Lisiane Sfair, Pablo Fraile, Benjamin Leiva, Marta Agüero, Alejandra Rodriguez
Musicisti
Paco Soto, chitarra
Pedro Esparza, flauto e sax
Cantanti Paz De Manuel, Desire Paredes
Costumi Marta Agüero
Nel 2017 Tito Osuna fonda il Ballet Flamenco Español per mostrare al mondo la danza spagnola: classica spagnola e flamenco. Nasce così l’idea di creare un balletto che mostri tutti gli stili della danza ispanica rappresentati in scena da solisti appartenenti alle migliori compagnie di flamenco del mondo. Ecco come viene creato lo spettacolo di Flamenco Live. Fin da subito nasce l’interesse da parte dei produttori da diverse parti del mondo.
Tito Osuna appartiene alla quarta generazione di una famiglia dedita al teatro e alle arti. Fin dalla tenera età, segue un percorso di preparazione e studio in diversi ambiti artistici: studia pianoforte con suo nonno Julio Osuna, professore e allievo preferito di Enrique Fernández Arbos, arpa con suo padre José Osuna, balletto classico con Angela Santos. Ha collaborato con numerose Compagnie quali, fra l’altro, Russian Ballet of Maya Plisetskaya, Balletto argentino di Julio Bocca, Balletto Nacional de Cuba, Balletto di Fernando Bujones, Ballet de Boston, Luisillo, Antonio Marquez, Paco de Lucia.
La Carmen, l’opera più suggestiva del compositore e pianista francese Georges Bizet incontra la musica popolare flamenca. Le note sensuali e armoniose sono rappresentate in scena con l’eleganza della danza classica spagnola e la forza pura del flamenco. Il soggetto della Carmen, tratto da una novella di Prosper Mérimée, viene qui interpretato mescolando diversi stili della danza ispanica esaltando il volto di una Spagna antica di toreri e di passionali gitani. Il colore, potente, frutto di una continua ricerca stilistica, impera ovunque sulla scena interpretando con audacia la maestosità dell’opera di Bizet.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
marzo 2019
01mar21:00LARRY WILLIS, TONY PANCELLA
Piano DuetJazz
Happy 120, Duke! Duke Ellington Billy Strayhorn songbook “Se il jazz è sinonimo di libertà creativa, il duetto ne è la manifestazione più intima e seducente. E due pianoforti -
Happy 120, Duke!
Duke Ellington
Billy Strayhorn songbook
“Se il jazz è sinonimo di libertà creativa, il duetto ne è la manifestazione più intima e seducente. E due pianoforti – nelle mani di due artisti sensibili – diventano l’iperbole della bellezza sonora”.
Stefano Zenni
Questo concerto rappresenta una occasione unica, il duo Larry Willis-Tony Pancella infatti rende omaggio a Duke Ellington (1899-1974), uno dei più grandi protagonisti del jazz, in occasione del 120° anniversario della sua nascita, eseguendo un programma interamente dedicato alle sue composizioni e a quelle del suo alter ego Billy Strayhorn. La scelta di ripercorrere il repertorio ellingtoniano nasce naturale e non è affatto nuovo per Willis e Pancella: oltre ad averlo da sempre proposto nei concerti, entrambi condividono un profondo rispetto ed amore per la tradizione del jazz, e il songbook di Ellington/Strayhorn è un veicolo esaltante ed ideale anche per gli elementi di modernità ed innovazione che i due pianisti amano esprimere.
Larry Willis e Tony Pancella iniziano a collaborare nel 2002 con una serie di concerti in Italia e all’estero e successivamente registrando un disco pubblicato dalla prestigiosa etichetta americana Mapleshade Records accolto con grande favore dalla critica internazionale: JazzTimes definisce il disco “intensamente swingante”, All About Jazz scrive “un disco di crescente bellezza di invenzioni e suoni”, Audiophile Audition “disco di gran classe”, Musica Jazz “Pancella e Willis riescono brillantemente nell’impresa grazie alla capacità di ascoltarsi l’un l’altro, capaci di raggiungere un respiro musicale comune”.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
08mar21:00ALEXANDER KOBRIN, pianoforteSolisti
Definito dalla BBC il “Van Cliburn dei nostri tempi”, il pianista Alexander Kobrin si colloca fra gli interpreti di primissimo piano oggi nel mondo. Il New York Times
Definito dalla BBC il “Van Cliburn dei nostri tempi”, il pianista Alexander Kobrin si colloca fra gli interpreti di primissimo piano oggi nel mondo. Il New York Times lo ritiene una preziosissima guida alle visioni ultraterrene e spirituali della musica di Schumann, in grado di esplorarne gli angoli più ombrosi così come le infiorescenze, il tutto riprodotto in lussuosi ritratti. L’esperienza di ascoltare Alexander Kobrin dal vivo è stata descritta al meglio da Nick Rogers: “L’abbagliante destrezza di Kobrin è sicuramente supernaturale da vedere, ma il suo talento e la sua esecuzione sono assolutamente umani”.
Kobrin è nato a Mosca nel 1980 e ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni alla celebre Scuola Speciale di Musica Gnessin, perfezionandosi successivamente al Conservatorio Tchaikovsky con eminenti docenti quali Tatiana Zelikman e Lev Naumov. Nel 2005 ha vinto il primo premio al Concorso Van Cliburn, dopo aver ottenuto lo stesso riconoscimento ai Concorsi Busoni di Bolzano, a Glasgow e all’Hamamatsu. Pochissimi pianisti al mondo possono vantare un Palmarès di questa natura. Da allora è ospite della New York Philarmonic, della Tokyo Philarmonic, della Russian National Orchestra, della Berliner Symphony, della BBC Symphony, collaborando con direttori quali Michail Pletnev, Vassily Petrenko, Yuri Bashmet, Mark Elder, Mikhail Jurowsky, James Conlon, Claus Peter Flor, Alexander Lazarev. Ha tenuto recital nelle più prestigiose sale del mondo ed è stato ospite dei più importanti Festival in Europa e in America. Kobrin ama dedicare una parte del proprio tempo anche all’attività didattica, svolta inizialmente all’Accademia Gnessin di Mosca, alla Columbus State University negli USA e attualmente alla Steinhardt School dell’Università di New York. Kobrin è stato invitato anche come membro di giuria nei Concorsi Busoni di Bolzano, al Prix Animato a Parigi, al Neuhaus International Piano Festival di Mosca.
Ha inciso vari Cd per le etichette Harmonia Mundi, Quartz e Centaur. Il Gramophone Magazine, recensendo un suo Cd per Harmonia Mundi dedicato alla Seconda Sonata di Rachmaninov, proposta nella revisione del 1931, ne elogia, al di là del virtuosismo tempestoso, la capacità di cogliere le più nascoste profondità ipnotiche della partitura.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Sonata n. 4 in mi bem. magg. op. 7
R. Schumann
Waldszenen (Scene della foresta) op. 82
J. Brahms
Sonata n. 3 in fa min. op.5
12mar21:00LA MENZOGNAdi Florian Zeller
con Serena Autieri, Paolo Calabresi Regia Piero Maccarinelli Note di regia - Vaudeville contemporaneo, Zeller prova la sua abilità con infinite varianti sul tema del desiderio, del tradimento, della
con Serena Autieri, Paolo Calabresi
Regia Piero Maccarinelli
Note di regia – Vaudeville contemporaneo, Zeller prova la sua abilità con infinite varianti sul tema del desiderio, del tradimento, della verità e della menzogna. Due coppie di amici, una cena convocata dopo molto tempo e un grande disagio che improvvisamente si presenta fra loro. Nulla di “nuovo” ma grande abilità nella declinazione delle varianti, fra le parole si nascondono frustrazioni e risentimenti, bugie e sensualità.
È una ridicola resa dei conti che mostra la falsa morale che si nasconde dietro le convenzioni, Paolo e Alice, Lorenza e Michele credono di vivere in un sistema di valori condivisi che si possono facilmente trasgredire, ma la dimensione non è psicologica, tutto è affidato alla parola, al teatro; si tratta di un abile gioco di maschere, un gioco divertente e crudele che rende confusi i confini fra la menzogna e la verità, il reale e l’immaginario. L’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della vita coniugale. Ma non è necessario distinguere così chiaramente la verità dalla menzogna.
La commedia costringe gli attori ad abbandonare l’arco psicologico o narrativo dei personaggi, perché di volta in volta ognuno di loro è chiamato a recitare o giocare un ruolo opposto a quello che ha vissuto nella scena precedente e deve farlo con molta leggerezza senza dare la sensazione che sta mentendo: è l’architettura della commedia che si fa carico della narrazione e l’attore deve sforzarsi di non essere più intelligente della situazione in cui si trova.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 marzo 2019 17:00
15mar21:00ANNA SEROVA & TANGO SONOSOrchestre e Complessi
Anna Serova, viola Antonio Ippolito, bandoneon Nicola Ippolito, pianoforte Gerardo Scaglione, contrabbasso La passionalità dell’opera italiana incontra gli appassionati ritmi del tango argentino. Le immortali arie, duetti e sinfonie
Anna Serova, viola
Antonio Ippolito, bandoneon
Nicola Ippolito, pianoforte
Gerardo Scaglione, contrabbasso
La passionalità dell’opera italiana incontra gli appassionati ritmi del tango argentino. Le immortali arie, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani, come Rossini, Verdi e Puccini, assumono un colore nuovo, vibrante ed originale, nelle rivisitazioni di Roberto Molinelli, affidate alla virtuosità della viola solista di Anna Serova, accompagnata da Tango Sonos Trio.
Anna Serova, figura unica nel panorama internazionale, ha ricevuto negli ultimi anni dediche da alcuni dei più importanti compositori contemporanei. Musicista eclettica, è anche straordinaria ed appassionata interprete e ballerina di Tango argentino.
Il progetto “Tango Sonos” è una realtà consolidata nel panorama tanguero internazionale. Ben conosciuti nelle stagioni concertistiche di tutta Europa, i Tango Sonos collaborano da anni con i più grandi ballerini (Miguel Angel Zotto & Daiana Guspero, Sebastian Arce & Mariana Montes, Neri Piliu & Yanina Quiñones, Pablo Moyano & Roberta Beccarini, Ruben Celiberti), musicisti (Anna Serova, Roberto Molinelli, Orchestra “Roma Sinfonietta”, Adrian Fioramonti, Ruben Peloni, Hyperion Ensemble) e con attori e registi di fama internazionale (Lindsay Kemp, Sebastiano Lomonaco, Arnoldo Foà, Nestor Saied). Dal 2015 fanno parte della celebre compagnia “Tango x 2” di Miguel Angel Zotto, con cui calcano i palchi dei più importanti teatri europei.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“Tango all’Opera”
El Tanguero de Sevilla (da “Il Barbiere di Siviglia”di G. Rossini)
Intermezzo (da “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni)
Coro a bocca chiusa (da “Madama Butterfly” di G. Puccini)
“Non più mesta” (da “La Cenerentola” di G. Rossini)
“Una furtiva lagrima” (da “L’Elisir d’Amore” di G. Donizetti)
“Brindisi” (da “Traviata” di G. Verdi)
“Una voce poco fa” (da “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini)
“O mio babbino caro” (da “Gianni Scicchi” di G. Puccini)
22mar21:00ANJA LECHNER, violincello
FRANÇOIS COUTURIER, pianoforteOrchestre e Complessi
Dopo un decennio di lavoro condiviso nel Tarkovsky Quartet e il recente lavoro su Pergolesi (con la cantante Maria Pia de Vito e il percussionista Michele Rabbia), la violoncellista
Dopo un decennio di lavoro condiviso nel Tarkovsky Quartet e il recente lavoro su Pergolesi (con la cantante Maria Pia de Vito e il percussionista Michele Rabbia), la violoncellista tedesca Anja Lechner e il pianista francese François Couturier presentano il loro duo. I percorsi che hanno avvicinato i due musicisti a questo progetto sono differenti.
La Lechner è una musicista classica con un forte interesse per l’improvvisazione e Couturier è un musicista jazz che viaggia sempre più al di fuori di questi confini. Su “Moderato cantabile” presentano i loro arrangiamenti di tre affascinanti compositori tenuti forse un pò al margine della “grande” storia della musica: G.I. Gurdjieff, Komitas e Federico Mompou. Per molti versi la loro musica rivela influenza dall’est, sia in termini di relazione con il folk tradizionale e la musica religiosa, sia da un punto di vista filosofico. Un’aria contemplativa pervade la musica. Il programma ha dei punti in comune con il lavoro che Anja Lechner aveva svolto sulla musica di Gurdjieff nel precedente Chants, Hymns and Dances (con Vassilis Tsabropoulos), ma questo duo ha una sua identità propria. Il tempo trascorso in Armenia dalla Lechner le ha fatto interiorizzare il contesto dal quale la musica emerge, facendo assumere al violoncello il ruolo di voce solista.
Le composizioni di Couturier, che tra l’altro ha una lunga esperienza sulla musica di Mompou, donano al contempo contrasto e complementarietà. Il pianista è stato inoltre influenzato dalle sonorità del medio oriente per via della sua collaborazione con Anouar Brahem. “Moderato cantabile” è un album sorprendente e insolito, registrato nello studio di Lugano nel 2013 e prodotto da Manfred Eicher.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“MODERATO CANTABILE”
Musiche di
Komitas Vardapet
Georges Ivanovic Gurdjieff
Federico Mompou
François Couturier
Sayyid Chant and Dance n. 3
Voyage
Chinar Es
Canciòn y danza Vi
Musica Callada XXVIII – Impresiones intimas I
Soleil rouge
Papillons
Hymn n. 8 – Night Procession
N.11
Fétes lontaines n. 3
Impresiones intimas VIII “Secreto”
26mar21:00IL POMO DELLA DISCORDIAscritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso
con Maria Nazionale e con Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti Claudiafederica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo e la partecipazione di
con Maria Nazionale
e con Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti Claudiafederica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo e la partecipazione di Gino Monteleone
Scene Gilda Cerullo e Renato Lori
Costumi Zaira De Vincentiis
Luci Francesco Adinolfi
Coreografie Elvira Zingone e Matteo Tugnoli
Musiche Sal Da Vinci
Note di regia – “Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!… La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.”
Tutto ciò, in breve, appartiene alla classica mitologia greca, ma proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente… E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora dichiarato gay, e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca… se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia, ed Oscar un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille… beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia… Omero mi perdoni!
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
27 marzo 2019 17:00
29mar21:00FRANCESCA DEGO, violino
MARTIN OWEN, corno
MARIA PERROTTA, pianoforteOrchestre e Complessi
La violinista Francesca Dego è considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, fin dal suo debutto discografico con i 24 Capricci di Paganini
La violinista Francesca Dego è considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, fin dal suo debutto discografico con i 24 Capricci di Paganini suonati sul Guarneri del Gesù appartenuto a Ruggiero Ricci si è imposta nel panorama musicale contemporaneo. Dal 2013 al 2015 si è dedicata all’incisione delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. In autunno 2017 è uscito il suo disco con concerti di Paganini e Wolf-Ferrari.
L’inglese Martin Owen è considerato uno dei maggiori suonatori di corno d’Europa. Si è esibito come solista e musicista da camera in tutto il mondo. Al momento è primo corno alla Bbc Symphony Orchestra; è stato per dieci anni primo corno alla Royal Philharmonic Orchestra e dal 2012 è stato nominato primo corno della Berliner Philharmoniker. È anche primo corno dell’ensemble di musica da camera californiano Camerata Pacifica e dei britannici Britten Sinfonia e Haffner Ensemble. Owen ha lavorato a oltre 300 colonne sonore di film, inclusi film di James Bond, Star Wars, Harry Potter, Il Gladiatore e Pirati dei Caraibi.
Maria Perrotta è applaudita dal pubblico e dalla critica come pianista particolarmente comunicativa e sensibile. Si afferma in importanti concorsi internazionali e presto si impone sulla scena internazionale come una significativa interprete bachiana. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di Bach ottiene l’entusiastico favore della critica specializzata (Amadeus, Musica, Suonare News, premio della critica 2012 promosso dalla rivista Musica & Dischi).
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
R. Schumann
Sonata n. 1 in la min. op. 105 per violino e pianoforte
G. Ligeti
Trio per violino, corno e pianoforte
“Homage to Brahms”
O. Messiaen
Appel Interstellaire per corno solo
J. Brahms
Trio in mi bem. magg. op. 40 per violino, corno e pianoforte