ottobre 2024
04ott21:00BENEDETTO LUPO, PIANOFORTESolisti
Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano,
Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Baltimore Symphony, l’Orchestre Symphonique de Montréal, la Seattle Symphony, la Vancouver Symphony, la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Rotterdam Philharmonic, l’Hallé Orchestra, la Deutsches Sym-phonie-Orchester di Berlino, l’Orquesta Nacional de España, l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, l’Orchestre Philharmonique de Liège, la Bergen Philharmonic, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, su invito di direttori quali Yves Abel, Vladimir Jurowski, Bernard Labadie, Juanjo Mena, Kent Nagano, solo per citarne alcuni. La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali fra cui il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Festival di Tanglewood, il Festival Internazionale di Istanbul, il Festival “Enescu” di Bucarest e il Tivoli Festival di Copenaghen. Tra i momenti salienti della stagione 2018-19 ricordiamo il debutto con l’Orchestra Nazionale della RTVE di Madrid, la tournée con l’Orchestra da Camera di Mantova nei concerti di Salieri, Mozart e Beethoven; l’acclamato ritorno con la London Philharmonic nel Concerto per la mano sinistra di Ravel, e i recital monografici dedicati a Debussy, in Italia e all’estero, fra cui alla National Gallery di Washington nel giorno del centenario della morte del compositore. «Il recital Debussy di Benedetto Lupo è stato un’esperienza musicale, sensuale e sonora assolutamente eccezionale» (Le Devoir) «Le interpretazioni di Lupo, libere da qualsiasi prevedibilità e routine, sono interamente personali, meditate e fresche. Durante l’intero concerto, il pubblico lo ha ascoltato in quel rapito silenzio, riservato al miglior modo di far musica» (Washington Post). Nel 2019 è tornato, fra l’altro, alla Società del Quartetto di Milano e con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Stanislav Kochanovsky. Oltre alle registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Benedetto Lupo ha inciso per TELDEC, BMG, VAI, NUOVA ERA, nonché l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS. Nel 2005 è uscita una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”. Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, perfezionandosi successivamente con Marisa Somma, Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentato le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia. Dopo il debutto a tredici anni con il Primo Concerto di Beethoven, si è anche affermato in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot”, “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e nel 1992 con il Premio “Terence Judd” a Londra. Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; tiene master class presso importanti istituzioni internazionali, è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali e, dall’anno accademico 2013/14, è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
N. Rota
15 Preludi
N. Rota
Due Valzer sul nome BACH
A. Casella
Due Ricercari sul nome “B.A.C.H”
A. Skrjabin
24 Preludi op.11
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Gino Saladini, autore e voce narrante Marco Guidolotti, sassofoni e clarinetto Felice Tazzini, pianoforte Francesco Pierotti, contrabbasso Valerio Vantaggio, batteria Uno spettacolo di teatro canzone dove la musica jazz si fa tutt’uno con la pittura
Gino Saladini, autore e voce narrante
Marco Guidolotti, sassofoni e clarinetto
Felice Tazzini, pianoforte
Francesco Pierotti, contrabbasso
Valerio Vantaggio, batteria
Uno spettacolo di teatro canzone dove la musica jazz si fa tutt’uno con la pittura di Vincent Van Gogh. La vita del grande pittore, raccontata in forma di monologo, scandita da brani jazz di grande impatto emotivo, mentre alle spalle scorre un video con le immagini dei quadri del grande artista olandese.
Lo scrittore Gino Saladini e il quartetto di Marco Guidolotti portano l’ascoltatore nel particolare mondo di Vincent Van Gogh, attraversando la sua vita con musiche originali e pagine tratte dal repertorio del jazz dei primi anni del Novecento. Saranno proiettate immagini e video di otto grandi opere di Vincent Van Gogh, animate con un programma di effettistica multimediale ed accompagnate dalla musica del quartetto.
Marco Guidolotti è uno dei più interessanti sassofonisti del panorama musicale italiano. Nel 2010 si laurea in musica jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, con i maestri Paolo Damiani e Danilo Rea, con il massimo dei voti. Vanta collaborazioni internazionali con artisti come Ennio Morricone, Woody Allen, Andrea Bocelli, David Foster, Luis Bacalov, solo per citarne alcuni. Collabora stabilmente con la RAI e Mediaset, ed ha registrato più di 90 colonne sonore come solista per il cinema e la televisione italiana. Nel 2010 ha vinto il premio “Massimo Urbani”. Ha all’attivo diversi dischi come leader, tra cui un progetto dedicato a Gerry Mulligan, intitolato “‘S Wonderful”, con il quale si è esibito in alcuni teatri del mondo.
Gino Saladini, medico legale, criminologo, opinionista per Rai, Mediaset e Sky, è autore, insieme a Vincenzo Mastronardi, del thriller storico “Hypnos” (Sonzogno 2019). Ha pubblicato anche i romanzi “Omicidi a margine di qualcosa di magico – Sincro” (Gangemi 2004) e “L’uccisore” (Rizzoli 2015) e, insieme a Christian Lucidi, “Roma Giungla” per Marsilio editore nel 2020.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
18ott21:00ANDREI GAVRILOV, PIANOFORTESolisti
Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello
Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello stesso anno ha debuttato al Festival di Salisburgo sostituendo Sviatoslav Richter. Da allora ha avuto un’impressionante carriera internazionale che ha incluso esibizioni con le più grandi orchestre del mondo. Nel 1984 ha presentato con successo una petizione per la libertà a Mikhail Gorbaciov, diventando il primo artista sovietico a cui è stato concesso il permesso di rimanere in Occidente senza dover chiedere asilo politico. Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1985, si è esibito in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose con direttori quali Abbado, Haitink, Muti, Ozawa, Svetlanov, Tennstedt, Rattle e Neville Mariner, tra gli altri. È stato artista esclusivo EMI, vincendo numerosi premi internazionali. Nel 1998 Andrei Gavrilov è stato incluso nella collezione “Great Pianists of the Twentieth Century” di Philips. Tra i suoi successi c’è anche il Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana assegnatogli nel 1989, quando la giuria di critici musicali lo ha proclamato “il più grande pianista del mondo”. Tra il 1994 e il 2001 Andrei Gavrilov si è preso una pausa di 7 anni, durante i quali non ha tenuto quasi nessun concerto, dedicandosi agli studi di filosofia e religione e alla ricerca di nuove idee e nuovi approcci alla musica. Nel 2001 ha fatto il suo ritorno trionfale con una tournée in Russia dove ha suonato 4 concerti per pianoforte in una sola serata al Conservatorio di Mosca. Da allora si è esibito sempre più regolarmente in tutto il mondo, con un successo senza precedenti. Nel febbraio 2010 è stato invitato alla Sala d’Oro della Filarmonica di Vienna per suonare 4 concerti di fila. Nell’aprile 2013 Andrei Gavrilov ha realizzato il suo sogno di lunga data di dirigere lui stesso tutti i concerti per pianoforte. Nel 2019 Andrei Gavrilov ha fondato la propria etichetta discografica UCM con cui ha registrato la rivoluzionaria serie di registrazioni “consapevoli”, “Musica come coscienza vivente”.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J. S. Bach
Cinque Preludi e Fuga dal Clavicembalo ben temperato
M. Mussorgsky
Quadri di un’esposizione
S. Prokofiev
Sonata n 8
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
22ott21:00LA COSCIENZA DI ZENOdi Italo Svevo
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio Regia Paolo Valerio Adattamento Monica Codena e Paolo Valerio Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio
Regia Paolo Valerio
Adattamento Monica Codena e Paolo Valerio
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production
Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, “La Coscienza di Zeno” ha celebrato nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia lo porta in scena per la regia di Paolo Valerio in un nuovo allestimento – prodotto assieme a Goldenart Puroduction – nell’ambito di un ricco percorso di ricerca dedicato agli importantissimi giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio. La figura monumentale di Italo Svevo ed il suo straordinario romanzo psicanalitico vi rappresentano un momento di profondo, universale significato.
“La Coscienza di Zeno”, d’altra parte, possiede anche una propria vivace teatralità, per la sperimentazione di una scrittura innovativa e per il suo essere dominata dalla coinvolgente, complessa e attualissima figura di Zeno Cosini. Il romanzo infatti sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S cercando, per quella via, di risolvere il suo mal di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Il suo percepirsi inetto e malato, ed i suoi ostinati – ma mai del tutto convinti – tentativi di cambiare e guarire, portano Zeno ad attraversare l’esistenza intrecciando sorprendentemente quotidianità borghese ad episodi surreali ricchi di humour e di verità, e ad illuminazioni che possiedono una forza che ancora ci scuote.
“La Coscienza di Zeno” è stata sempre interpretata da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Alberto Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione
Nota di Regia
Come scrive Giorgio Strehler, “La Coscienza di Zeno” è «una pietra nel cuore di tutti i triestini» e per me è una sfida davvero particolare. Ho affrontato questo lavoro privilegiando fortemente la narrazione di Svevo: ho voluto racchiudere in questa esperienza teatrale alcune pagine che trovo straordinarie, indimenticabili, costruendo un altro Zeno accanto all’Io narrante. Quindi Zeno – interpretato da Alessandro Haber – si racconta e si rivive attraverso il corpo di un altro attore. Zeno ci rivela l’inciampo, l’umanità… E anche il personaggio di Alessandro Haber s’intreccia a questa inettitudine e talvolta, durante lo spettacolo, si sovrappone l’uomo all’attore, per sottolineare “l’originalità della vita”.
Zeno ci appartiene, racconta di noi, della nostra fragilità, della nostra ingannevole coscienza, della voce che ci parla e che nessuno sente e che ci suggerisce la vita. Attraverso l’occhio scrutatore del Dottor S. ho cercato di restituire la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, immersa nell’atmosfera della sua Trieste e di tutti gli straordinari personaggi che la vivono. Un immaginario il cui respiro cerebrale dialoga con il mondo dell’arte, con la psicoanalisi e dove ho cercato di rendere con forza la dialettica fra “esterno e interno” nella spietata analisi che Zeno fa della propria esistenza, lasciando costantemente aperta una finestra sul proprio mondo interiore.
Grazie a tutti gli attori, ai collaboratori e grazie alla passione di Alessandro Haber, il nostro spettacolo vorrebbe essere proprio così, come dice Zeno Cosini: «La vita non è né bella né brutta, ma è originale. La vita mi pareva tanto nuova come se l’avessi vista per la prima volta con i suoi corpi gassosi fluidi e solidi. Se la raccontassimo a qualcuno che non ci fosse abituato rimarrebbe senza fiato dinanzi all’enorme costruzione priva di scopo. Mi avrebbe domandato: ma come l’avete sopportata? E dopo essersi informato di ogni singolo dettaglio, da quei corpi celesti appesi lassù perché si vedano ma non si tocchino, fino al mistero che circonda la morte, avrebbe certamente esclamato: Molto originale!»
Paolo Valerio
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
23 ottobre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
25ott21:00NORTH CZECH PHILARMONIC TEPLICEOrchestre e Complessi
Alfonso Scarano, direttore Giulia Rimonda, violino L’atto di fondazione della Severoceská Filharmonie Teplice, la più importante orchestra stabile del nord della Repubblica Ceca, è datato febbraio 1838. Nella sua lunga storia ha
Alfonso Scarano, direttore
Giulia Rimonda, violino
L’atto di fondazione della Severoceská Filharmonie Teplice, la più importante orchestra stabile del nord della Repubblica Ceca, è datato febbraio 1838. Nella sua lunga storia ha avuto ospiti importanti personalità della scena musicale, da Eugen d’Albert a Richard Strauss, da Ferruccio Busoni a Emil Sauer, da Pablo de Sarasate a Eugene Ysaye e Fritz Kreisler. Sono centinaia i concerti eseguiti nei centri culturali delle principali città europee. Nell’autunno del 2013 la Severoceská Filharmonie Teplice è stata impegnata in un lungo tour in Asia e nella primavera 2017 è stata protagonista di un lungo tour in Sud America. Dal 1964 la Severoceská Filharmonie Teplice è anche responsabile del Festival Ludwig van Beethoven in ricordo delle regolari visite del compositore alle famose terme della città, dove scrisse tra l’altro alcune delle sue più famose sinfonie. Dal 1997 al 2012 il canadese Charles Olivieri Munroe è stato Chief Conductor. Nel 2013 l’italiano Alfonso Scarano è stato nominato Chief Conductor, posizione che ha mantenuto fino al 2018
Nata a Torino nel 2002, Giulia Rimonda ha debuttato nel 2023 all’Anfiteatro Richelieu di Parigi e alla Royal Opera House di Muscat. La violinista ha già vinto numerosi premi tra cui il Premio Giovanna Maniezzo e il Premio Roscini-Padalino, ed è stata artista in residenza presso la Società dei Concerti di Milano. Attualmente è allieva di Boris Garlitsky a Parigi. Ha iniziato gli studi con il padre all’età di 4 anni e si è diplomata a 17 anni con lode e menzione d’onore, studiando parallelamente con Pavel Berman alla Fondazione Accademia Perosi di Biella, all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, all’Accademia Chigiana di Siena e Accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo. Ha partecipato a masterclass con Leonidas Kavakos, Gil Shaham e Sergey Khachatryan. Suona un violino Domenico Montagnana del 1720 che alterna con un Dario Vernè del 1983 intitolato “Al tuo cammino”, donatole dalla famiglia Vernè.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L. V. Beethoven
Egmont, ouverture in Fa min., op. 84 per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe
M. Bruch
Concerto in Sol min per violino e orchestra n. 1, op. 26
F. Mendelssohn Bartholdy
Sinfonia n. 3 in La min. per orchestra “Scozzese”, op. 56 (MWV N 18)
Antonin Dvorak
Czech Suite in Re magg., Op. 39, B 93
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
di Tommaso Mattei (da William Shakespeare) con Alessandro Preziosi e Nando Paone Opere in scena Michelangelo Pistoletto Regia Alessandro Preziosi “Ho immaginato un Re non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un
di Tommaso Mattei (da William Shakespeare)
con Alessandro Preziosi e Nando Paone
Opere in scena Michelangelo Pistoletto
Regia Alessandro Preziosi
“Ho immaginato un Re non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un passo anagraficamente dalla morte, ma piuttosto spinto dalle circostanze e dalla trama a cercare nella maturità, e non nell’età, il tassello conclusivo della propria vita. L’impazienza che accompagna il rocambolesco circolo di eventi in cui Re Lear travolge prima di tutto sé stesso e quindi gli altri, mi ha suggerito di creare uno spazio mentale teatralmente e scenicamente reso materico dalle opere in scena”.
Alessandro Preziosi
Aspettando Re Lear è un adattamento da Shakespeare con un evidente richiamo a Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno spettacolo sul difficile rapporto tra padri e figli, sulla relazione tra Uomo e Natura e sulla perdita e il ritrovamento dei valori. Nello spettacolo si parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine di caos dentro e fuori, “l’unico ordine possibile” per Michelangelo Pistoletto. E in scena ci sono le opere e i costumi del maestro, costumi iconici realizzati dal collettivo Fashion B.E.S.T. con materiali sostenibili, come anche delle musiche composte da Giacomo Vezzani sono ispirate ad opere dell’artista. Parlando di questa commistione multidisciplinare tra arte contemporanea e teatro, commenta Alessandro Preziosi in veste di regista: “A teatro ho condiviso la messa in scena dei presupposti del Terzo Paradiso, la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la Natura. L’uomo deve cercare di non essere debitore alla Natura di ciò che indossa: il senso dell’abito, del superfluo, dello stretto necessario sono tematiche di Michelangelo Pistoletto che porto a teatro. L’uomo nella sua nudità trova sé stesso, e così anche noi attori durante lo spettacolo veniamo privati dei vestiti, per farci vedere per quello che siamo” L’adattamento di Tommaso Mattei, si concentra sul momento chiave della tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga alla mercè degli eventi atmosferici dopo disastro combinato con ognuna delle “amate” figlie.
Lear, accompagnato dal conte di Kent, sotto le mentite spoglie del servo Caio, e dal fedele Fool, a sua volta “interpretato” con arguzia della figlia Cordelia amorevolmente impegnata a farlo rinsavire, sembra assistere inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale fino all’inaspettato finale.
Re Lear è la metafora della condizione umana: caduta e creazione. Ama solo sé stesso, la mancanza d’amore l’ha portato alla follia e alla solitudine; vaga in una landa di nulla con cui il sovrano senza più corona dovrà fare i conti. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade “dopo che il vecchio cade”.
A pagare le conseguenze della “cecità” dei padri, dovranno essere i figli?
Sul palcoscenico ad accompagnare gli attori alcune opere di Michelangelo Pistoletto, materiali di scena per raccontare il rapporto tra padri e figli, la relazione tra tradizione e innovazione, tra uomo e natura. È il caso, parola cardine della filosofia pistolettiana, l’artefice dell’incontro tra Michelangelo Pistoletto e Alessandro Preziosi complice la mostra personale del maestro biellese “Infinity” presso il Chiostro del Bramante di Roma. Michelangelo Pistoletto è nato a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. Precursori e protagonista dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967) a partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
30 ottobre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
novembre 2024
01nov21:00THE SWINGERS ORCHESTRAJAZZ'N FALL 2024
Paolo Tomelleri, clarinetto Bepi D’Amato, clarinetto Emilio Soana, tromba Rudy Migliardi, trombone Gianni Oddi, sax alto Paolo Barbieri, sax tenore Renato Gattone, contrabbasso Stefano Caniato, pianoforte Claudio Bonora, batteria Delio Barone, chitarra La nuova edizione di Jazz’n Fall si sviluppa
Paolo Tomelleri, clarinetto
Bepi D’Amato, clarinetto
Emilio Soana, tromba
Rudy Migliardi, trombone
Gianni Oddi, sax alto
Paolo Barbieri, sax tenore
Renato Gattone, contrabbasso
Stefano Caniato, pianoforte
Claudio Bonora, batteria
Delio Barone, chitarra
La nuova edizione di Jazz’n Fall si sviluppa attraverso un omaggio alle grandi figure della storia del jazz. Capiscuola e “Unsung Heroes”, musicisti presenti nei lavori più importanti e nell’immaginario collettivo di questa musica e personaggi non meno importanti anche se messi ingiustamente in secondo piano da alterne fortune e dal susseguirsi delle diverse correnti.
Artie Shaw e Benny Goodman hanno segnato l’epoca dello swing come vere e proprie superstar. Artefici insieme della definizione di un vocabolario espressivo pronto ad attingere tanto ai ritmi afroamericani quanto alle soluzioni melodiche provenienti dai diversi folklori europei. Un vocabolario che viene ripreso da The Swingers Orchestra in un omaggio concepito nel senso più tradizionale e con la lunga esperienza maturata dai suoi membri nel corso del tempo: musicisti come Paolo Tomelleri o Emilio Soana fanno parte delle prime generazioni di jazzisti italiani e hanno maturato un vocabolario estremamente solido e concreto, prendendo le mosse dai dischi arrivati in Italia dopo la guerra. Più giovane è senz’altro Bepi D’Amato che, allo stesso modo, ha preso i maestri del clarinetto statunitense – Goodman e Shaw, certo, ma anche Sydney Bechet, Tony Scott e Buddy De Franco – come numi tutelari per costruire la sua voce e il suo stile musicale.
Il concerto pescarese di The Swingers rappresenta inoltre una vera e propria reunion di grandi musicisti che hanno suonato nelle orchestre RAI di Roma – come Gianni Oddi – e Milano – come Rudy Migliardi, Emilio Soana e Paolo Barbieri. Il concerto è dedicato a due clarinettisti storici dell’era dello swing, Benny Goodman e Artie Shaw e per questo motivo alla formazione abituale della Swingers avrà l’aggiunta di due due virtuosi dello strumento come Paolo Tomelleri e Bepi D’Amato.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
04nov21:00CHRISTIAN MCBRIDE TRIOJAZZ'N FALL 2024
Christian McBride Remembering Ray Brown with Benny Green and Greg Hutchinson Christian McBride, contrabbasso Benny Green, pianoforte Greg Hutchinson, batteria Christian McBride si concentra sulla musica e sulla figura artistica di Ray Brown trovando
Christian McBride Remembering Ray Brown with Benny Green and Greg Hutchinson
Christian McBride, contrabbasso
Benny Green, pianoforte
Greg Hutchinson, batteria
Christian McBride si concentra sulla musica e sulla figura artistica di Ray Brown trovando una sintesi tra l’approccio classico del piano trio e la sua forte personalità musicale. Una traiettoria rivolta a trovare agganci tra passato e presente per proiettare verso il futuro alcuni degli elementi centrali del jazz. Ray Brown è stato protagonista di una carriera fondamentale nella storia del jazz, al fianco di uno spettro estremamente ampio di musicisti che va dai mostri sacri agli alfieri del be-bop e ai grandi direttori d’orchestra, un percorso che si è aperto infine, con la fortunata serie di dischi “Some of my best friends are…”, ai musicisti delle generazioni successive come Roy Hargrove, Joshua Redman, Nicholas Payton, Ulf Wakenius, il nostro Dado Moroni e, appunto, Benny Green e Gregory Hutchinson che ritroviamo al fianco di Christian McBride. Un testimone raccolto in maniera naturale da McBride che, dal canto suo, ha suonato con i grandi maestri venuti alla ribalta a partire dagli anni Sessanta, con lo stesso Ray Brown e con i grandi nomi della musica internazionale come Sting, James Brown, Paul McCartney, The Roots e Queen Latifah. Percorsi, collaborazioni, idee e intuizioni che, oltre a certificare il valore di entrambi i contrabbassisti, stabiliscono un filo unitario, utile per far evolvere i linguaggi del jazz verso nuove possibilità espressive.
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
08nov21:00TONY PANCELLA, UNSUNG HEROES 5ET
SPECIAL GUEST MAX IONATAJAZZ'N FALL 2024
Tony Pancella, pianoforte Max Ionata, sax tenore Fabio Della Cuna, sax tenore Jordan Corda, vibrafono Pietro Pancella, contrabbasso Marcello Di Leonardo, batteria La scelta di Tony Pancella riflette diverse dinamiche tra quelle citate prima. Con alcuni
Tony Pancella, pianoforte
Max Ionata, sax tenore
Fabio Della Cuna, sax tenore
Jordan Corda, vibrafono
Pietro Pancella, contrabbasso
Marcello Di Leonardo, batteria
La scelta di Tony Pancella riflette diverse dinamiche tra quelle citate prima. Con alcuni dei suoi “unsung heroes” ha suonato, con altri ha costruito rapporti di amicizia, altri ancora sono stati oggetto di studio e ammirazione. Il pianista realizza questo nuovo progetto con un quintetto formato da giovani musicisti e con la presenza come ospite di uno dei protagonisti più solidi e importanti del panorama italiano, vale a dire il sassofonista Max Ionata. Nella musica proposta da Pancella si incrociano le possibilità timbriche dell’incontro tra sassofoni, pianoforte e vibrafono, la propulsione ritmica messa al servizio di una visione complessiva coerente e ricercata, la scelta di un repertorio capace di attraversare le diverse stagioni della storia del jazz per rendere omaggio a musicisti meno celebrati ma non per questo meno significativi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
12nov21:00MCCOY TYNER LEGENDS BANDJAZZ'N FALL 2024
Avery Sharpe, contrabbasso Antonio Faraò, pianoforte Ignacio Berroa, batteria Chico Freeman, sassofoni Steve Turre, trombone McCoy Tyner non è solamente stato il pianista del quartetto storico di John Coltrane e il musicista che ha
Avery Sharpe, contrabbasso
Antonio Faraò, pianoforte
Ignacio Berroa, batteria
Chico Freeman, sassofoni
Steve Turre, trombone
McCoy Tyner non è solamente stato il pianista del quartetto storico di John Coltrane e il musicista che ha disegnato in modo funzionale e creativo gli aspetti armonici di un discorso unico ed estremamente seminale per le evoluzioni del jazz. Nella sua lunga e fertile carriera, terminata di fatto con la sua scomparsa avvenuta nel marzo 2020, ha portato poi avanti con coerenza e personalità gli spunti scaturiti dall’esperienza con Coltrane, alla ricerca di una sintesi tra lirismo ed energia, tra riflessione e spinte verso le avanguardie. Avery Sharpe, Antonio Faraò, Ignacio Berroa, Chico Freeman e Steve Turre si confrontano con la grande eredità lasciata dal pianista nelle sue composizioni originali così come nelle sue interpretazioni e nei suoi interventi come sideman, mettendo in gioco stile e caratteristiche espressive, percorsi ormai consolidati con maturità e spessore interpretativo. Una vera e propria all star band in cui si intrecciano approcci diversi alla musica di improvvisazione in una condivisione pensata e realizzata nel nome delle esperienze compiute al fianco del pianista statunitense.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
15nov21:00ARSENII MOON, PIANOFORTESolisti - Premio Busoni 2023
Arsenii Moon è il vincitore assoluto del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023. Il pianista si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di
Arsenii Moon è il vincitore assoluto del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023. Il pianista si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di verdetto uìnanime della giuria, caso piuttosto raro visto che questo riconoscimento non veniva concesso da quasi tre decenni. Inoltre, è stato votato online da una stragrande maggioranza di spettatori da tutto il mondo, aggiudicandosi il Premio del Pubblico.
Arsenii Moon è nato a San Pietroburgo nel 1999. All’età di sei anni ha iniziato a studiare pianoforte con Elena Zyabreva. Nel periodo 2010-2017 ha studiato con Alexander Sandler, inizialmente presso la Scuola Secondaria Speciale di Musica del Conservatorio Statale Rimsky-Korsakov di San Pietro-burgo e successivamente presso il conservatorio stesso. Attualmente è iscritto alla Juilliard School of Music di New York, dove prosegue la sua formazione con Sergei Babayan. Nel 2009 ha debuttato con un’orchestra sinfonica alla Filarmonica di San Pietroburgo e nel 2014 ha tenuto il suo primo recital alla Mozarthaus di Vienna.
Il pianista si è esibito sotto la guida di importanti direttori, quali Valery Gergiev, Stanislav Kochanovsky, Mei-Ann Chen e Ian Hobson. Ha suonato al Festival internazionale di musica Yuri Bashmet di Minsk, al Festival internazionale di pianoforte Mariinsky e ai festival Larisa Gergieva and Friends (Vladikavkaz). Fino al 2022, ha suonato regolarmente nella sua città natale San Pietroburgo. Si è presentato con l’Orchestra da Camera di Tallinn, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica di Stato Novaya Rossiya, l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra dell’Ermitage, l’Orchestra Sinfonica di Fort Worth, l’Orchestra del Minnesota e l’Orchestra Sinfonica del Nord. Si è esibito in importanti sedi in Russia (Sala Concerti del Teatro Mariinsky). A partire dal 2022, ha suonato in molte città americane ed europee, tra cui il Centro Krannert per le Arti dello Spettacolo nell’Illinois e la Salle Cortot di Parigi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Busoni
Fantasia nach Bach
W.A. Mozart
Sonata KV332
F. Chopin
Andante spianato &
grande polonaise brillante
A. Scriabin
Sonata n. 2 “Fantasia”
M. Ravel
Gaspard de la nuit
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Compagnia Corrado Abbati Adattamento e regia di Corrado Abbati Se ancora oggi La Vedova Allegra è uno degli spettacoli più rappresentati al mondo, se ancora oggi riempie i teatri, se ancora oggi
Compagnia Corrado Abbati
Adattamento e regia di Corrado Abbati
Se ancora oggi La Vedova Allegra è uno degli spettacoli più rappresentati al mondo, se ancora oggi riempie i teatri, se ancora oggi il pubblico si diverte e applaude con calore, qualcosa di speciale deve avere. Costruita su una fertilissima inventiva musicale, con brani iconici come la marcia “Donne, donne eterni dei…”, poggia sulla simpatia di un testo intriso di tematiche che ancora oggi sono tanto care al pubblico: potere, denaro, gelosie, amore. Una vedova miliardaria viene spinta al matrimonio dalla ragione di stato, ma lei sceglierà l’amore, proprio come nelle cronache mondane di oggi.
Questa moderna edizione si fa forte dell’innato senso teatrale e di quella narrativa dinamica che contraddistinguono gli spettacoli di Corrado Abbati, nonché di una colorata e attuale messinscena che mette in risalto l’eleganza delle musiche di Lehár con le sue tinte cangianti e romantiche e l’indiavolato tripudio ritmico.
All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Anna Glavari, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova e questo per conservare i milioni di dote della signora, in patria. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione per una simile impresa ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo ma lui non ne vuole sapere. Tra Danilo e Anna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane mogliettina di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne ed a sostituirla con Anna.
La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Anna e Danilo il loro reciproco amore. La patria è salva. D’ora in poi la signora Glavari non sarà più “La vedova allegra” ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
20 novembre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
22nov21:00CYRUS CHESTNUT TRIOJAZZ'N FALL 2024
Cyrus Chestnut, pianoforte Georgios Antoniou, contrabbasso Esteve Pi, batteria Nella stessa scia, si inserisce infine il percorso tracciato da Cyrus Chestnut. I grandi maestri del pianoforte, una formazione semplicemente basilare nella storia del
Cyrus Chestnut, pianoforte
Georgios Antoniou, contrabbasso
Esteve Pi, batteria
Nella stessa scia, si inserisce infine il percorso tracciato da Cyrus Chestnut. I grandi maestri del pianoforte, una formazione semplicemente basilare nella storia del jazz come il piano trio, un approccio del tutto spontaneo e naturale alle tante anime della musica afroamericana. Un dialogo, quello innescato da Chestnut, rivolto tanto ai nomi più illustri quanto ai “musician’s musicians”, musicisti che esercitano un’influenza tanto sottile quanto preziosa, nelle pieghe più intime, il lavoro dei musicisti che li seguono nel tempo. Un trio solido quello di Chestnut, abile nel portare la sua voce e i risultati del dialogo che si diceva sopra in un repertorio vario che abbraccia gli spiritual e i Beatles, gli standard e gli accenti del blues e del latin jazz.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
26nov21:00MICHAEL BARENBOIM, VIOLINO
NATALIA PEGARKOVA-BARENBOIM, PIANOFORTESolisti
Nato a Parigi e cresciuto a Berlino, Michael Barenboim ha studiato musica alla Hochschule di Rostock e filosofia all’Università Paris-Sorbonne. Accanto al grande repertorio, coltiva un forte interesse per la
Nato a Parigi e cresciuto a Berlino, Michael Barenboim ha studiato musica alla Hochschule di Rostock e filosofia all’Università Paris-Sorbonne. Accanto al grande repertorio, coltiva un forte interesse per la musica contemporanea grazie anche alla profonda relazione con Pierre Boulez, che ha affiancato in numerose collaborazioni nei suoi ultimi anni di vita.
Il concerto del 1995 alla Philharmonie di Colonia, con in programma il Concerto per violino di Schoenberg diretto da Pierre Boulez e Michael Barenboim solista, è stato l’inizio di una carriera straordinaria.
Dopo l’importante debutto, Michael ha infatti eseguito il concerto di Schoenberg con le orchestre ed i direttori più importanti quali Filarmonica di Vienna e Daniel Barenboim, la Chicago Symphony e Asher Fisch, la Filarmonica di Israele e Zubin Mehta, la Filarmonica di Berlino se Vasily Petrenko e la Los Angeles Philharmonic e Gustavo Dudamel. Come solista ha poi lavorato con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, la Philharmonia Orchestra di Londra, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, l’Academy of St Martin in the Fields, l’Orchestre de Paris e l’Orchestra Nazionale Spagnola.
I recital solistici vedono regolarmente Michael Barenboim esibirsi nelle sale più famose per le stagioni e festival più rinomati come la Wigmore Hall di Londra, la Elphilharmonie di Amburgo, la Sydney Opera House, il Teatro di San Carlo di Napoli ed il Festival di Lucerna. Con opere selezionate di Pierre Boulez, con cui, negli ultimi anni di vita ha instaurato un rapporto artistico molto stretto, ha tenuto recital alla Philharmonie di Berlino, alla Carnegie Hall, alla Konzerthaus di Dortmund, al Barbican Centre di Londra, all’Opéra national de Paris e al Festival di Salisburgo.
La musica da camera è una parte fondamentale dell’attività di Michael Barenboim. Tiene regolarmente concerti cameristici al Jerusalem Chamber Music Festival, al Verbier Festival, alla Beethovenhaus di Bonn, alla Mendelssohn-Haus di Lipsia, alla Philharmonie di Parigi e al Musikverein di Vienna. Tra i suoi partner abituali figurano musicisti del calibro di Pinchas Zukerman, Daniel Hope, Elena Bashkirova, Kian Soltani, Daniel Barenboim, Jörg Widmann e altri.
Michael Barenboim è profondamente convinto che il mondo dell’arte e della musica presentino in ogni ambito sfide costanti, aprendo nuove prospettive su brani del grande repertorio passato come del futuro. Per questo motivo è intensamente coinvolto nella musica contemporanea: l’interpretazione di brani del XX e XXI secolo gioca un ruolo fondamentale nel suo lavoro, sia come solista con orchestra (Widmann, Dutilleux, Ligeti) sia nella musica da camera. Michael ha infatti già eseguito in prima assoluta numerose nuove composizioni, tra cui opere di Jörg Widmann, Kareem Roustom, Matthias Pintscher e altri.
Ma non è solo la musica contemporanea, tuttavia, a trovare spazio nel suo lavoro: Michael ama alimentare il suo spirito musicale con brani delle epoche più diverse. Oltre ai suoi intriganti programmi da concerto, anche le sue registrazioni testimoniano questo costante impulso al rinnovamento. Nei suoi ultimi album per Accentus si è dedicato a opere di Bach, Bartók, Boulez, Tartini, Berio, Paganini e Sciarrino. Inoltre, tra il 2018 e il 2020, Deutsche Grammophon ha pubblicato i quartetti e i trii per pianoforte di Mozart e l’integrale dei trii per pianoforte di Beethoven insieme a Kian Soltani e Daniel Barenboim.
Nel settembre 2023 Michael Barenboim ha pubblicato su Linn Records una registrazione del Concerto per violino di Elgar con la Philharmonia Orchestra London diretta da Alessandro Crudele, mentre le “Songs without Words” di Mendelssohn, in un arrangiamento di Ferdinand David, con Natalia Pegarkova-Barenboim al pianoforte seguiranno, per la stessa etichetta, nella primavera del 2024.
Per Michael Barenboim, insegnare non significa solo impartire una tecnica strumentale perfetta, ma si preoccupa in modo particolare della formazione universale e culturale dei suoi studenti dell’Accademia Barenboim-Said in vari campi umanistici. Dopo aver presieduto il dipartimento di musica da camera ed aver ricoperto il ruolo di rettore per alcuni anni, attualmente è titolare della cattedra di violino e di musica da camera.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M. Ravel
Sonata Postuma
G. Fauré
Berceuse, Romance, Andante
L. Boulanger
3 Stücke
E. Chausson
Pièce op. 39 (viola and piano)
H. Vieuxtemps
Sonata per Viola
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
29nov21:00CLARISSA BEVILACQUA, VIOLINO
MARTINA CONSONNI, PIANOFORTESolisti
Clarissa Bevilacqua è una violinista capace di incantare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità, contagiosa ed ispiratrice, e all’abilità tecnica sorprendente. Il suo album di debutto “Dream Catcher” ha
Clarissa Bevilacqua è una violinista capace di incantare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità, contagiosa ed ispiratrice, e all’abilità tecnica sorprendente. Il suo album di debutto “Dream Catcher” ha riscosso lusinghieri riconoscimenti a livello internazionale ed è stato raccomandato da Gramophone Magazine e The Strad, che hanno elogiato il suo modo di suonare come “splendidamente elevato” ed “elegante e spigliato”. Ha debuttato al Pritzker Pavilion di Chicago di fronte a diecimila persone quando aveva nove anni e da allora si è esibita in recital da solista e concerti in tutto il mondo. Come solista, Clarissa ha suonato con Orchestre Philarmonique de Monte-Carlo, BBC National Orchestra of Wales, Thailand Philharmonic Orchestra, Filarmonica Arturo Toscanini, El Sistema Orchestra e al concerto di apertura della Mozartwoche 2023 con la Mozarteum Orchestra Salzburg. Ha ricevuto il Primo Premio, il Premio del Pubblico e il Premio Speciale Bärenreiter al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo. Nel 2023 vince il prestigioso concorso Classeek Ambassador Program acquisendo il diritto di far parte del loro roster di artisti per la stagione 2023-2024. È anche Affiliate Artist del Guarneri Hall Program di Chicago. Clarissa ha pubblicato il suo album di debutto per la Nimbus Records, con le opere complete per violino solo di Augusta Read Thomas e il Concerto per violino n. 3 “Juggler in Paradise” con la BBC National Orchestra of Wales diretta da Vimbayi Kaziboni. Clarissa è la direttrice artistica del DYNAMIKfest, un festival di musica da camera classica e contemporanea nel cuore di Salisburgo, in Austria. Clarissa ha conseguito il Bachelor of Music all’età di sedici anni, laureandosi con lode. Ha completato poi il Master of Music in Violin Performance alla Mozarteum University di Salisburgo con Pierre Amoyal. La sua attuale mentore è Antje Weithaas, presso la Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino. A quattordici anni è stata la violinista più giovane ad essere selezionata per esibirsi regolarmente con la preziosa collezione di strumenti storici del Museo del Violino di Cremona. Oggi suona un violino di Zosimo Bergonzi, Cremona c.1748, per gentile concessione di Guarneri Hall NFP e Darnton & Hersh Fine Violins, Chicago.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
C. Schumann
3 Romanze, Op. 22
R. Schumann
Sonata per Violino n. 1 op. 105
L. Janacek
Sonata per Violino
C. Debussy
Sonata per Violino in Sol min.
F. Waxman
Carmen Fantasie
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
dicembre 2024
03dic21:00LA CIOCIARAdi Alberto Moravia
con Caterina Costantini e Lorenza Guerrieri
adattamento teatrale di Annibale Ruccello con Caterina Costantini e Lorenza Guerrieri Regia di Aldo Reggiani “La Ciociara” è forse uno degli spettacoli più cari a Caterina Costantini, mastodontica interprete che veste i panni della protagonista Cesira. Ruolo
adattamento teatrale di Annibale Ruccello
con Caterina Costantini e Lorenza Guerrieri
Regia di Aldo Reggiani
“La Ciociara” è forse uno degli spettacoli più cari a Caterina Costantini, mastodontica interprete che veste i panni della protagonista Cesira. Ruolo affidato a Sophia Loren nella pellicola del 1960 di Vittorio De Sica. Ad affiancare questa grande artista sul palco è un’altra grande interprete, Lorenza Guerrieri. Mentre per la prima volta in scena nella parte di Rosetta troviamo Flavia De Stefano che ne incarna tutta l’innocenza della fanciullezza.
“La Ciociara” è la rappresentazione più realistica e, mai come oggi, più attuale del tempo contemporaneo. Al centro c’è la guerra, i disordini politici e sociali dei bombardamenti, lo sbarco delle truppe alleate, i nemici, gli opportunismi, la resistenza. E ancora la lotta per la pace e per la conservazione dell’umanità e di quel che resta. Tutto è incerto, nessun futuro all’orizzonte. Solo speranze e un po’ dei bisogni necessari per vivere. È questa l’atmosfera che si respira seguendo le vicissitudini di Cesira e di sua figlia Rosetta. La prima è una contadina analfabeta che gestisce un negozio di alimentari nel quartiere Trastevere a Roma.
La seconda la ritroviamo anni dopo cambiata, più matura e più coscienziosa di quel che accade nel mondo che la circonda. Sì perché questa “Ciociara” inizia con un “dopo” la fine, come se lo spettacolo iniziasse al contrario. Una sorta di prologo che dà avvio alla storia vera e propria con la fuga di madre e figlia che scappano da Roma a causa dei bombardamenti. Per giungere infine a Fondi e trovare riparo in casa di Concetta. Ma, si sa, quando c’è di mezzo la guerra qualsiasi posto non è mai sicuro. Persino la stessa Concetta per salvare i propri figli dalla fucilazione per aver disertato il partito non esiterà a dare in pasto la dodicenne Rosetta al soldato tedesco. Non sarà questo l’avvenimento spiacevole, o almeno non l’unico, a cui madre e figlia dovranno sottostare. Quanto lo stupro che avviene per opera di alcuni marocchini durante il ritorno a Roma che cambierà profondamente l’animo della ragazza.
L’adattamento teatrale di Annibale Ruccello per la regia di Aldo Reggiani non si discosta molto dalla pellicola. La differenza sta nell’aver saputo rendere molto più riflessivo e mesto lo spirito dell’opera. Gli attori si susseguono sul palcoscenico in una scenografia fatta di buio e di ombre. Ma ciò che salta all’occhio dello spettatore non sono le loro figure ma quel che raccontano i loro personaggi con le loro disavventure, gli stati d’animo e le illusioni. È un testo triste che narra di solitudini, di povertà, di gente che si vede piovere addosso l’avvenimento più nefasto nelle proprie case: la guerra. Difficile non fare un paragone con quanto sta accadendo in questi ultimi mesi in Palestina e in territorio ucraino. E non volgere un pensiero all’orrore vissuto da queste popolazioni toccate dall’odio e dalla brama di potere della politica. La seconda guerra mondiale, periodo in cui è ambientata “La Ciociara“, sembra qualcosa di molto lontano nel 2023. Invece anche a teatro scopriamo che questi episodi di odio e di violenza sono sempre dietro l’angolo pronti a esplodere. In questa storia non c’è riscatto, niente volge a un lieto fine. Anche se il finale (l’abbraccio di Cesira con Rosetta) lascia sperare che il buono resta sempre buono nonostante il male, nonostante tutto. Perché quello che conta veramente resta. Sempre.
Note di Regia
La Ciociara, un romanzo, un film: la madre, la figlia, lo stupro… Tutto questo è diventato memoria collettiva. Riproporre oggi La Ciociara in teatro per me significa ripercorrere la memoria di un incubo. Che al risveglio lascia l’amaro in bocca, un senso di solitudine; lo spettacolo inizia con un “Dopo”. Dopo, quando l’acutezza delle sensazioni che si provano durante l’emergenza finisce e la piccola vita tutti i giorni frantuma l’esistenza in mille piccole fastidi, chi ha come Cesira vissuto un ritorno alle origini solide e contadine della propria cultura, non potrà più adattarsi e sarà condannata alla solitudine. Ecco allora affastellarsi nella mente i ricordi, le persone, gli episodi di un’odissea che culmina con l’episodio dello stupro della figlia Rosetta. Ma non c’è riscatto; mancano gli strumenti culturali per andare oltre il groppo in gola, oltre il fatalismo: “Tutta colpa della guerra”. Michele il giovane intellettuale, può spendere inutilmente il suo fiato; piccolo Pasolini ciociaro, per farci comprendere la parabola di Lazzaro, gli risponderà l’italietta che canta “Stessa spiaggia stesso mare”.
Aldo Reggiani e Caterina Costantini
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
4 dicembre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
06dic21:00CAMERATA DUCALE
Guido Rimonda, direttoreOrchestre e Complessi
Guido Rimonda ha esordito a tredici anni eseguendo le sonate di Arcangelo Corelli nello sceneggiato televisivo Rai Per Antonio Vivaldi di Alberto Basso dove interpretava la parte di Vivaldi fanciullo.
Guido Rimonda ha esordito a tredici anni eseguendo le sonate di Arcangelo Corelli nello sceneggiato televisivo Rai Per Antonio Vivaldi di Alberto Basso dove interpretava la parte di Vivaldi fanciullo. Durante gli studi al Conservatorio di Torino, rimane affascinato dalla figura di Giovan Battista Viotti. Dopo la specializzazione con Corrado Romano, a Ginevra, si dedica alla valorizzazione delle opere del compositore piemontese. Nel 1992 costituisce la Camerata Ducale e, nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è il fondatore del Viotti Festival, di cui è direttore musicale. Nel 2022 è fondatore e Presidente della Fondazione Viotti. Parallelamente alla stagione concertistica, è presente nelle più importanti sale concertistiche in Italia e all’estero e ha al suo attivo oltre mille concerti come violino solista e direttore. È stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento musicale di Saluzzo. È docente di violino presso il Conservatorio di Torino. Intensa anche la sua attività discografica che attualmente conta oltre 30 CD per Chandos, EMI, e Decca. Nel 2012 ha iniziato in esclusiva per Decca il Progetto Viotti: 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Parallelamente alle incisioni viottiane sono nati per Decca altri progetti discografici, come Le violon noir (2013-2017), Voice of peace (2015), Haydn Concertos (2017-2020), Smile Uno Stradivari al cinema (2020) e L’integrale delle Sonate per violino e clavicembalo di Bach con Ramin Bahrami (2021-2022). Molte sue incisioni, tra cui la sua versione del tema di Schindler’s list, fanno parte di diversi cofanetti Platinum collection editi dalla Deutsche Grammophon e distribuiti in tutto il mondo. L’impegno nella ricostruzione e nell’esecuzione dell’opera di Viotti lo porta inoltre anche nel campo editoriale: con le Edizioni Curci, e in collaborazione con CIDIM, è infatti iniziata nel 2021 la pubblicazione integrale, la prima in assoluto rivista e commentata secondo criteri moderni, delle partiture e relative riduzioni dei Concerti per violino viottiani. Suona lo Stradivari del 1721 Jean Marie Leclair (detto Le Noir) definito da G. B. Somis “La voce di un angelo”.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Vivaldi
Concerto per la Solennità della S. Lingua di S. Antonio in Padua RV 212
G. Tartini
Sonata per violino in Sol min. “Trillo del Diavolo”
G. B. Viotti
Rondò dal Concerto per violino e orchestra n. 25 in la minore, WI:25
Meditazione in preghiera
Tema e Variazioni 1781
N. Paganini
Tema e variazioni “La grand duchessa di Parma”
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
13dic21:00QUARTETTO ADORNOMusica da Camera
Edoardo Zosi, violino Liù Pelliciari, violino Benedetta Bucci, viola Francesco Stefanelli, violoncello Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale aggiudicandosi il Terzo Premio (con Primo non assegnato), il Premio del Pubblico
Edoardo Zosi, violino
Liù Pelliciari, violino
Benedetta Bucci, viola
Francesco Stefanelli, violoncello
Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale aggiudicandosi il Terzo Premio (con Primo non assegnato), il Premio del Pubblico e il Premio Speciale per la migliore esecuzione del brano contemporaneo di Silvia Colasanti nell’edizione 2017 del Concorso Inter-nazionale “Premio Paolo Borciani”. Nella storia trentennale del Concorso nessun quartetto italiano aveva ottenuto un riconoscimento così importante. Nel 2018 il Quartetto Adorno è vincitore della X Edizione del Concorso Internazionale per quartetto d’archi “V. E. Rimbotti” e diviene inoltre artista associato in residenza presso la Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Bruxelles. Nel 2019 il Quartetto Adorno riceve il prestigioso riconoscimento artistico “Una vita nella musica giovani”. Sempre dal 2019 il quartetto è supportato dal CIDIM.
Fondato nel 2015, il nome del quartetto è un omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che, in un’epoca di declino musicale e sociale, individuò nella musica da camera una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano, secondo i valori del rispetto e dell’anelito alla perfezione.
Il Quartetto Adorno ha tenuto concerti per importanti Società Musicali italiane ed estere tra cui “London Chamber Music Society Series at Kings Place” e “Wigmore Hall” a Londra, “Ravenna Festival”, “La Società dei Concerti” a Milano e “Musikerlebnis” Monaco. La formazione ha completato l’esecuzione dell’integrale dei quartetti di Beethoven in diverse istituzioni musicali italiane. Nel 2019, per Decca Italia, esce il primo CD con il Quartetto No. 3 Op. 19 di A. von Zemlinsky e il Quintetto con Clarinetto di Brahms Op. 115 insieme ad Alessandro Carbonare. Nel 2021 esce il CD Decca Italia con il quintetto per chitarra e archi di M. Castelnuovo Tedesco insieme a Giampaolo Bandini e nel 2022 l’incisione del quartetto di C. Franck edito da Fuga Libera. Esce nel 2023 l’incisione dell’ottetto di G. Enescu Op. 7 per Fuga Libera e nel 2024 l’integrale dei quartetti di Castelnuovo-Tedesco per Naxos.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
AMERICAN ECHOES
S. Barber
Quartetto Op. 11 in Re magg.
M. Castelnuovo-Tedesco
Quartetto n. 3 op. 203
B. Hermann
Echoes per quartetto d’archi
A. Dvorak
Quartetto n. 12 op. 96 “Americano” in Fa magg.
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
20dic21:00LEONARDO PIERDOMENICO, PIANOFORTESolisti
Vincitore del “Raymond E. Buck” Jury Discretionary Award alla Van Cliburn international piano competition del 2017, Leonardo Pierdomenico è descritto da Patrick Rucker, di Gramophone UK come «un pianista in
Vincitore del “Raymond E. Buck” Jury Discretionary Award alla Van Cliburn international piano competition del 2017, Leonardo Pierdomenico è descritto da Patrick Rucker, di Gramophone UK come «un pianista in cui la tecnica altamente sviluppata e il suono colto si uniscono alla fantasia e alla musicalità approfondita e scrupolosa.»
A soli 18 anni, ha vinto anche il pri-mo premio della 28sima edizione del concorso pianistico “Premio Venezia”, tenutosi al Teatro La Fenice. Da qui la collaborazione con orchestre come la Fort Worth Symphony, l’Orchestra Sinfonica del Teatro La Fenice, l’Orchestra LaVerdi di Milano e la North Czech Philharmonic e con direttori come Yves Abel, Diego Matheuz e Nicholas McGegan. Il pianista è regolarmente invitato nelle più importanti sale da concerto e nei festival più prestigiosi in Italia e all’estero tra cui la Sala Verdi del Conservatorio e Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, la Salle Moliére di Lione, la Maison de la Radio di Parigi e il Festival Liszt a Utrecht.
Nel 2022, ha debuttato nella stagione di musica da camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la prima italiana della Sinfonia dei Salmi di Stravinskij nell’arrangiamento di Sho-stakovic per duo pianistico e coro, e la registrazione per Brilliant Classics di Dvoràk concerto per pianoforte con la Czech Philharmonic Chamber Orchestra diretta da Vahan Mardirossian.
Ha già pubblicato tre album con l’etichetta Piano Classics: il suo album d’esordio, dedicato alla musica di Liszt, gli è valso un Editor’s Choice dalla rivista Gramophone UK e una nomination al Preis der Deutschen Schall Plattenkritik.
Leonardo Pierdomenico ha studiato al Conservatorio di Pescara e nel 2017 ha concluso con il massimo dei voti il diploma di perfezionamento in pianoforte presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma nella classe del M° Benedetto Lupo. Nel 2016 vince una borsa di studio per frequentare la Music Academy of the West in California, collaborando con i Maestri Jeremy Denk, Jean–Yves Thibaudet, Jerome Lowenthal, Julian Martin e Leon Fleisher. Ha proseguito gli studi al Conservatorio di Foggia, sotto la guida del M° Alessandro Deljavan, ed è attualmente allievo di William Grant Nabore presso la Lake Como International Piano Academy. Fervente camerista, collabora stabilmente in duo con la violoncellista Erica Piccotti.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Sonata op.31 n. 3
O. Respighi/L. Pierdomenico
I Pini di Roma (trascrizione per pianoforte solo)
F. Liszt
Les Jeux D’Eau à la Villa D’Este S.163/4
Ballata n. 2 S.170a
S. Rachmaninov
Sonata n.2 Op.36
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
gennaio 2025
10gen21:00GAETANO DI BACCO, SASSOFONO
GIULIANO MAZZOCCANTE, PIANOFORTESolisti
Gaetano Di Bacco è uno dei più attivi sassofoni italiani. Inserito nel panorama concertistico internazionale dal 1984 ha suonato al Mozarteum di Salisburgo, al Palau de La Musica di Valencia,
Gaetano Di Bacco è uno dei più attivi sassofoni italiani. Inserito nel panorama concertistico internazionale dal 1984 ha suonato al Mozarteum di Salisburgo, al Palau de La Musica di Valencia, al Conservatoire National Superieur de Musique de Paris, alla Konzerthaus di Berna, alla Cappella Paolina del Quirinale. Ha collaborato con diverse orchestre sinfoniche e con importanti compositori italiani come Morricone, Gentile e Mannino. È dedicatario di oltre 70 composizioni delle quali ha tenuto la prima esecuzione. Membro di commissioni a concorsi internazionali di sassofono, ha inciso dodici dischi per Nuova Era, Dynamic e ha pubblicato per la Lemoine e la Billaudot.
Giuliano Mazzoccante ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte, avviando una riconosciuta attività concertistica che lo ha visto impegnato sia come solista sia in formazioni cameristiche presso importanti sedi italiane ed estere. Si è esibito come solista con l’orchestra della Camerata Baltica in collaborazione con la Philarmonica di Vilnius e con l’Orchestra Filarmonica di Kiev. Suona spesso in duo con il violinista Pavel Berman. È pianista ufficiale della Royal Academy of Dance. Ha inciso per la radio di Baviera e Phoenix Classics.
Il sassofono è uno strumento che come nessun altro evoca nell’immaginario collettivo la trasgressione ma non tutti sanno che fu brevettato nel 1846 a Parigi da Monsieur Adolphe Sax in pieno clima della Grand-Opera. Nel secolo successivo, con l’avvento della musica da ballo e del jazz, questo strumento dalle mille sfumature è stato travolto da questa nuova corrente musicale. Il nuovo linguaggio ha coinvolto i tanti musicisti “colti” che non hanno resistito a sperimentare le nuove armonie e i nuovi ritmi.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
FROM PARIS TO NEW YORK
C. Debussy
Rhapsodie Mauresque
D. Milhaud
Scaramouche
R. Bounty
Divertimento
P. Creston
Sonata
G. Gershwin
Rhapsodie in Blue Fantasy
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
14gen21:00LA STRANA COPPIAdi Neil Simon
con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia
di Neil Simon con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia Regia di Gianluca Guidi La Strana Coppia è un esempio come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della
di Neil Simon
con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia
Regia di Gianluca Guidi
La Strana Coppia è un esempio come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della seconda metà del ‘900, riesca sempre a trovare quel pizzico di simpatica follia nella vita di tutti i giorni. Si narra la difficile e complicata convivenza tra due uomini dalle personalità diametralmente opposte. Felix e Oscar accomunati da un divorzio alle spalle decidono di andare a vivere insieme in un appartamento situato in uno dei tanti grattacieli di New York, sulla Riverside Drive.
Questo incontro – scontro quotidiano darà vita a continue ed esilaranti gag garantendo sicuro divertimento nella versione teatrale proposta e interpretata da l’”inedita” coppia Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. A Oscar che gli propone di continuare a vedersi insieme agli altri amici per il solito pokerino, malgrado le ultime clamorose litigate, Felix risponde di non aver chiuso affatto con il poker, perché i matrimoni vanno e vengono, ma la partita è come lo show: deve continuare.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
17gen21:00ACCADEMIA D’ARCHI “ARRIGONI”Orchestre e Complessi
Celebrazione Anniversario Antonio Salieri
Giulio Arnofi, direttore Costantino Catena, pianoforte Celebrazione Anniversario Antonio Salieri L’Accademia d’Archi G. G. “Arrigoni” è un’Associazione Culturale con sede a San Vito al Tagliamento (PN) e deve il suo nome al musicista-compositore
Giulio Arnofi, direttore
Costantino Catena, pianoforte
Celebrazione Anniversario Antonio Salieri
L’Accademia d’Archi G. G. “Arrigoni” è un’Associazione Culturale con sede a San Vito al Tagliamento (PN) e deve il suo nome al musicista-compositore sanvitese Gian Giacomo Arrigoni (1597-1675). Dal 2009 persegue la missione di formare giovani musicisti nell’ambito della musica da camera e di quella orchestrale, proponendo corsi di perfezionamento con affermati docenti provenienti da tutto il mondo e valorizzandoli nell’attività in orchestra, al fianco di direttori e solisti di fama internazionale. L’orchestra giovanile annovera all’interno del proprio organico, la presenza di diversi vincitori di concorsi violinistici nazionali e internazionali.
Dal 2010 l’Accademia promuove la stagione musicale “San Vito Musica”, un ciclo di appuntamenti dove vengono proposti dei concerti in concomitanza con ricorrenze e temi importanti e dove i protagonisti del palcoscenico sono celebri solisti e direttori impegnati in ricercati repertori musicali. Tra le attività dell’Accademia dal 2016 spicca anche l’organizzazione del Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico”, destinato a giovani violinisti da ogni parte del mondo, fino ai 13 anni. L’evento, che si svolge a San Vito al Tagliamento durante la prima settimana di luglio, viene trasmesso in diretta streaming rappresentando così il Friuli (e l’Italia intera) nel mondo.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Salieri
Sinfonia in re maggiore “Veneziana” per orchestra da camera
Concerto per pianoforte e orchestra in Si bem. magg.
W. A. Mozart
Concerto per pianoforte e orchestra in Mi bem. magg. K271 “Jeunehomme”
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
24gen21:00JEAN-PAUL GASPARIAN, PIANOFORTESolisti
Nato nel 1995 a Parigi da genitori musicisti, Jean-Paul Gasparian è stato ammesso all’unanimità al CNSM di Parigi all’età di 14 anni, dove ha studiato con Olivier Gardon, Jacques Rouvier,
Nato nel 1995 a Parigi da genitori musicisti, Jean-Paul Gasparian è stato ammesso all’unanimità al CNSM di Parigi all’età di 14 anni, dove ha studiato con Olivier Gardon, Jacques Rouvier, Michel Béroff e Laurent Cabasso e ha conseguito brillantemente il Master nel 2015. Dopo un terzo ciclo al CNSMDP con Michel Dalberto e Claire Désert, e al Royal College of Music di Londra con Vanessa Latarche (Artist Diploma), si è perfezionato con Elisso Virsaladze in Italia. Da diversi anni, inoltre, riceve regolarmente consigli da Tatiana Zelikman durante le masterclass all’estero.
Appassionato di filosofia, nel 2013 ha ricevuto il 1° Premio per la Filosofia al Concours Général des Lycéens de France.
Jean-Paul è il vincitore di numerosi importanti concorsi, come il prestigioso Concorso Europeo di Brema, il Concorso Internazionale José Iturbi (Spagna) nel 2015, nel 2014 ha vinto il Premio della Fondazione Cziffra ed è diventato Lauréat della Fondazione Oro del Reno nell’ottobre 2016. Nel febbraio 2020 ha ricevuto il Premio Thierry Scherz ai Sommets Musicaux de Gstaad, che gli ha dato l’opportunità di registrare un CD con l’Orchestra Sinfonica di Berna per l’etichetta Claves, comprendente il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Rachmaninoff e la Ballade Héroïque di Arno Babadjanian (pubblicato nel 2022).
Nel 2021 Jean-Paul è stato nominato ai Victoires de la musique classique nella categoria Rivelazione solista strumentale.
Nel maggio 2022, ha debuttato alla Philharmonie de Paris, come solista con l’Orchestre National d’Ile-de-France. Nello stesso anno, ha pubblicato il suo terzo album da solista per Evidence Classics (“Un nouveau coup de maître” – Le Figaro), interamente dedicato a Rachmaninoff, compositore con il quale ha un’affinità elettiva da molti anni. Sempre per Evidence Classics in precedenza aveva pubblicato un disco dedicato a Chopin, accolto con entusiasmo dalla stampa internazionale.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
P.I.Tchaikovsky
Le Stagioni, op.37b (estratti)
Sonata in sol maggiore per pianoforte, op.37 “Grande Sonate”
A. Khachaturian
Adagio da Spartaco e Frigia
F.Liszt / R. Wagner
Tannhäuser, Recitativo e Romanza “O du mein holder Abendstern”, S.444
F. Liszt / G. Verdi
Rigoletto. Paraphrase de concert, S. 434
Miserere du Trovatore, Paraphrase de concert, S. 433
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
31gen21:00100 ANNI SENZA GABRIEL FAURÉPROGETTI SPECIALI
Direzione artistica e Regia: Anouscka Brodacz Direzione musicale: Simona Ampolo Rella Simona Ampolo Rella, pianoforte Fakizat Mubarak, violino Corrado Cieri, violoncello Musiche di Gabriel Fauré Il Gruppo Alhena in collaborazione con il Gruppo e-Motion di Francesca
Direzione artistica e Regia: Anouscka Brodacz
Direzione musicale: Simona Ampolo Rella
Simona Ampolo Rella, pianoforte
Fakizat Mubarak, violino
Corrado Cieri, violoncello
Musiche di Gabriel Fauré
Il Gruppo Alhena in collaborazione con il Gruppo e-Motion di Francesca La Cava, con il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara, con i Licei Coreutici di Pescara e Teramo, con l’Accademia Nazionale Danza di Roma e con il Collettivo di Drammaturgia della Danza, creato da Anouscka Brodacz, presenta un nuovo progetto per celebrare Gabriel Fauré nel centenario dalla scomparsa.
Nel corso dell’anno accademico sono stati coinvolti anche alcuni allievi dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma nella creazione coreografica di alcuni brani di Faurè, musicista molto legato alla dazna e algli aspetti coreografici della composizione. Un lavoro coordinato dalla Docente Francesca La Cava che ha sviluppato una ricerca coreografica e drammaturgica in relazione alla musica del grande compositore francese.
Il Gruppo Alhena ha spesso promosso progetti coreografici legati alla musica come “6 Pianos & Dancers” (2019/2021) con musiche da Bach a Reich.
Gabriel Fauré fu allievo di Niedermeyer e Saint-Saëns, fu poi organista a Rennes e a Parigi. Volontario di guerra nel 1870, al suo ritorno a Parigi insegnò alla scuola Niedermeyer; fu organista in molte chiese e maestro di cappella (1877) alla Madeleine. Nel 1896, ha preso il ruolo di Massenet come insegnante di composizione al conservatorio e, nel 1905, è subentrato a Dubois come direttore; nello stesso anno entrò all’Institut de France. Lasciò il conservatorio nel 1920. Fauré fu uno dei maestri più importanti della Francia dei suoi tempi, mostrando i caratteri di un’arte saldamente nazionale e capace insieme di superare la tradizione all’interno di una produzione che spazia in lavori d’ogni genere dalla musica da camera al teatro, dal balletto alle Mélodies per canto e pianoforte e a pagine di argomento sacro.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
febbraio 2025
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek con Serra Yilmaz, Tosca D’aquino e Erik Torelli e con Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi e Fabio Zarrella Scene Luigi Ferrigno Costumi Monica Gaetani Luci Pasquale Mari Regia
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’aquino e Erik Torelli
e con Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi e Fabio Zarrella
Scene Luigi Ferrigno
Costumi Monica Gaetani
Luci Pasquale Mari
Regia di Ferzan Ozpetek
Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica Presenza. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine vaganti, e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi: Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi e Fabio Zarrella saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
5 febbraio 2025 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
07feb21:00QUARTETTO INDACOMusica da Camera - Premio Osaka 2023
Eleonora Matsuno, violino Ida Di Vita, violino Jamiang Santi, viola Cosimo Carovani, violoncello Premio Osaka 2023 Il Quartetto Indaco nasce nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di Piero Farulli e
Eleonora Matsuno, violino
Ida Di Vita, violino
Jamiang Santi, viola
Cosimo Carovani, violoncello
Premio Osaka 2023
Il Quartetto Indaco nasce nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni, ed è oggi considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione: Paolo Viola dice del quartetto che è formato da “musicisti che hanno raggiunto un magnifico suono e un amalgama esemplare, e che sono entrati a pieno titolo nel gotha dei più importanti Quartetti italiani”. Il quartetto è vincitore dell’Osaka International Chamber Music Competition 2023 (MK Award e String Quartet Biennale Award): è il primo quartetto italiano nella storia, ad aggiudicarsi un riconoscimento così grande tra le competizioni riconosciute dalla federazione internazionale dei concorsi.
Particolarmente apprezzato dal pubblico per la sua straordinaria comunicativa, il Quartetto Indaco riceve da sempre ottime recensioni dalla critica specializzata. Le qualità artistiche del quartetto sono messe in rislato da un vasto repertorio, dal classico al contemporaneo, con una particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo. Inoltre, il Quartetto Indaco svolge un’approfondita ricerca sugli autori italiani e si dedica alla diffusione di nuovi linguaggi musicali. l quartetto è dedicatario di molteplici lavori di compositori come Giovanni Sollima, Alessandro Solbiati, Giovanni Bietti, Nicola Sani e nel 2020 ha eseguito il brano “Via Lucis delle Ombre” per quartetto concertante ed orchestra d’archi nella stagione orchestrale di Milano Classica.
Ospite di festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia, il Quartetto si esibisce regolarmente anche in Germania, Svizzera Francia, Irlanda, Kuwait, Lettonia, Svezia, Portogallo, Spagna e Olanda. Dal 2017 prende parte al progetto internazionale “Le Dimore del Quartetto” e dallo stesso anno è quartetto in residence dell’orchestra Milano Classica e del Festival Paesaggi Musicali Toscani.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Sulla Natura
F. J. Haydn
Quartetto op. 33 no.3 in Do magg., Hob.III:39
A. L. Dvorák
Selezione di 3 “Cipressi”
J. Brahms
Quartetto op. 67 n. 3 in Si bem. magg.
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
14feb21:00PETRA CANTA BRECHT
Omaggio a MilvaPROGETTI SPECIALI
Petra Magoni, voce Andrea Dindo, pianoforte Musiche di Kurt Weill Testi di Bertolt Brecht (versione in italiano) Nel 1995 l’apoteosi di un incontro, quello tra Milva e Giorgio Strehler. Lei ignora chi sia Brecht e
Petra Magoni, voce
Andrea Dindo, pianoforte
Musiche di Kurt Weill
Testi di Bertolt Brecht
(versione in italiano)
Nel 1995 l’apoteosi di un incontro, quello tra Milva e Giorgio Strehler. Lei ignora chi sia Brecht e tanto meno conosce “I canti della libertà”, ma accoglie la sfida ardua proposta dal grande regista.
Giorgio Strehler, il regista colosso del Piccolo, l’ha voluta in un provino, ne rimane stregato al punto da offrirle dopo soli 10 giorni la presenza nel recital di poesie e canzoni di Bertolt Brecht che segnerà per sempre la sua parte più colta e amata. Diventa una delle più rilevanti attrici italiane, anzi la maggior interprete Brechtiana. Confessava come fosse tutto inedito per lei, un mondo lontano, come lo straniamento che Strehler le chiedeva di interpretare, per il quale lei si sentiva «rivoltata”. Si tratta di momenti estratti dall’ “Opera da tre soldi”, ballate e song, e si divide in tre parti tematiche: Ballate, Guerra, Figure femminili. Nella prima, l’ironia e la forza moralizzatrice di Brecht sbeffeggiano i vizi di una società che ci appare ben poco diversa da quella attuale. Tragicamente, il ripetersi della storia è suggerito anche nella seconda parte, in cui i brani musicali sono puntellati da scene di guerra antiche e attuali. Strazio e passione si fanno più intime nella terza parte, dove a parlare sono donne forti e fragili. Decine di tematiche, di personaggi, di costumi di scena, che Milva indossò con la nonchalance dell’istrione.
In questo omaggio a quel glorioso evento Petra Magoni e Andrea Dindo ci guidano a loro volta nell’esplorazione di un’umanità a caccia di redenzioni, facendoci penetrare in essa grazie alla potenza della voce, della musica, della presenza scenica, elementi essenziali nel repertorio brechtiano. Da queste note e da queste parole emerge una estrema passione civile dell’autore tedesco, nella denuncia delle miserie di una società attraversata da viltà e violenza. In questo omaggio il fuoco sacro dell’arte e della passione, civile e umana, brilla nei musicisti di oggi ancora di rosso vivo, come la proverbiale chioma di Milva.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
21feb21:00ALAN CLARK, PIANOFORTE
“THE LEGEND OF DIRE STRAITS“PROGETTI SPECIALI
Alan Clark presenta in concerto Backstory, disco realizzato in piano solo in cui ripercorre i brani registrati con i Dire Straits e con le tante grandi star della musica con
Alan Clark presenta in concerto Backstory, disco realizzato in piano solo in cui ripercorre i brani registrati con i Dire Straits e con le tante grandi star della musica con cui ha collaborato nel corso degli anni come Bob Dylan, Eric Clapton, Bee Gees, Tina Turner, Sting e Rod Stewart. Alan Clark, musicista classe 1952, è considerato una rarità nel mondo della musica rock per la sua scelta di suonare il pianoforte classico e le tastiere in brani dalle sonorità marcatamente rock. Con i Dire Straits, di cui è il primo e principale tastierista fino allo scioglimento, pubblica numerosi successi ed entra nella Rock&Roll Hall of Fame, mentre annovera collaborazioni con artisti leggendari come Bob Dylan, Eric Clapton, i Bee Gees, Tina Turner, Sting e Rod Stewart.
Nel 2021 ha pubblicato “Backstory” per Ponderosa Music Records: un lavoro minimale ed elegante che ripercorre i principali successi della strepitosa carriera dello storico tastierista dei Dire Straits. Alan Clark rivisita i brani principali a cui ha contribuito e li ricrea per solo pianoforte. Un appassionante viaggio musicale semplice, regale ed emozionante.
Dopo aver suonato per un anno in una band su una nave da crociera che navigava nei Caraibi, Alan Clark inizia la sua carriera musicale professionista e viene coinvolto in alcune band locali intorno a Newcastle, una delle quali includeva il cantante Brian Johnson che non molto tempo dopo si sarebbe unito agli AC/DC. Dopo di che entra a far parte degli Splinter – sotto contratto con l’etichetta Dark Horse di George Harrison – e suona in concerto e sull’ultimo disco di Gallagher e Lyle. Nel 1980, Alan Clark si unisce ai Dire Straits come primo tastierista per rimanere con la band fino allo scioglimento nei primi anni Novanta.
Da quel momento, Alan Clark diventa uno dei protagonisti più importanti della scena musicale internazionale: è tastierista e direttore musicale con Tina Turner e, alla fine degli anni Ottanta, è stato uno dei membri della band di Eric Clapton, una vera e propria all-star band in cui erano presenti anche Steve Ferrone, Nathan East, Greg Phillingaines e Ray Cooper.
Dall’inizio degli anni Novanta, dopo lo scioglimento dei Dire Straits, Alan Clark ha lavorato principalmente nel suo home-studio, producendo musica per film, serie televisive e documentari. In particolare, il tastierista ha coprodotto, suonato e scritto brani per i lavori recenti di Renato Zero.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
25feb21:00MA PER FORTUNA CHE C'ERA IL GABERdi e con Gioele Dix
di e con Gioele Dix da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Silvano Belfiore, pianoforte e Savino Cesario, chitarra Regia di Gioele Dix Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che
di e con Gioele Dix
da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Silvano Belfiore, pianoforte
e Savino Cesario, chitarra
Regia di Gioele Dix
Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti.”
In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. Ma per fortuna che c’era il Gaber è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Decisivo è stato per realizzarlo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia). In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
26 febbraio 2025 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
28feb21:00I FILARMONICI DI ROMAOrchestre e Complessi
Nicolò Cafaro, pianoforte L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma”, nasce per iniziativa del suo presidente, prof. Guido Casarano, che, con alcuni colleghi componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano, nel 1976 costituisce
Nicolò Cafaro, pianoforte
L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma”, nasce per iniziativa del suo presidente, prof. Guido Casarano, che, con alcuni colleghi componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano, nel 1976 costituisce l’“Associazione Orchestra da camera di Santa Cecilia”.
Ha tenuto concerti sotto la direzione, fra gli altri, di Sawallisch, Pretre, Metha, Zecchi e Menuhin e con solisti come Milstein, Menuhin, Stefanato, Asciolla, Campanella, Vasary, Gazzelloni, Szeryng, Rostropovic. Attualmente svolge un’intensa attività con Uto Ughi e offre un repertorio assai vasto che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, eseguito con formazioni diverse.
Collabora con le più importanti società concertistiche prendendo parte ad iniziative di alto senso umanitario promosse da Amnesty International, dall’Associazione per la Ricerca sul Cancro, dalla Croce Rossa e dalla FAO. Ha registrato per la Discoteca di Stato e per la Radiotelevisione Italiana. Con Uto Ughi ha inciso l’integrale dei concerti per violino di Mozart e sei Concerti di Vivaldi. Ha effettuato importanti tournée all’estero.
Nel 1983 è stata insignita in Campidoglio della medaglia d’oro “Per la lodevole attività concertistica ad alto livello, sia in Italia che all’estero” e nel 1986 di una targa da parte del Parlamento Europeo che dice testualmente: «All’Orchestra I Filarmonici di Roma che ha elevato ai massimi livelli l’espressione della musica italiana nel mondo intero.»
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W. A. Mozart
Divertimento per archi n. 3 in Fa magg., K 138
G. Rossini
Dalle sei sonate a quattro, Sonata III in Do magg.
F. Mendelssohn-Bartholdy
Sinfonia n. 10 in Si min. per archi, MWV n. 10
F. Chopin
Concerto n. 1 in Mi min. per pianoforte e orchestra, Op. 11
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
marzo 2025
Bustric, voce recitante Debora Brunialti, pianoforte Paola Biondi, pianoforte Musiche dai film di Walt Disney La pulce è un animale assai piccolo e per lo più invisibile: quale occasione migliore del Circo delle Pulci
Bustric, voce recitante
Debora Brunialti, pianoforte
Paola Biondi, pianoforte
Musiche dai film di Walt Disney
La pulce è un animale assai piccolo e per lo più invisibile: quale occasione migliore del Circo delle Pulci per creare un Circo Magico.
“Il Circo delle Pulci” nacque storicamente nell’Ottocento è una forma di spettacolo popolare, che meraviglia e stupisce ancora più di un normale circo in quanto ad esibirsi nei vari ruoli di acrobata, funambolo o fachiro sono proprio loro…. le pulci. Certo è difficilissimo vederle, soprattutto da lontano, per questo serve la magia che per definizione mostra l’impossibile diventare reale e alla domanda legittima: «Ma le pulci esistono?!?» ovvero «C’è il trucco?!?» Si può rispondere, altrettanto legittimamente: «Se non c’è trucco è incredibile, ma se il trucco c’è… Lo è ancor di più!»
Il Circo delle Pulci è gioco di prospettive tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande: può accadere che se una pulce si tuffa in una tazzina di caffè tanto piccola per noi, ma grande come un mare per lei… che la scena si trasformi in abisso marino, svelandone segreti e misteri.
Magia di trucchi semplici eppure incomprensibili e sorprendenti, piccoli colpi di genio che suscitano nel pubblico la meraviglia. Gioco comico di sorprese che senza mai perdere la leggerezza e quel senso dell’assurdo tipici del teatro di Bustric, a cui, se il teatro è volontaria sospensione dell’incredulità, il pubblico volontariamente si abbandona.
Buon divertimento!
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
18mar21:00MISTERO BUFFOdi Dario Fo e Franca Rame
con Matthias Martelli
di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli Regia di Eugenio Allegri Produzione Teatro Stabile di Torino Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione
di Dario Fo e Franca Rame
con Matthias Martelli
Regia di Eugenio Allegri
Produzione Teatro Stabile di Torino
Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest’opera straordinaria: l’attore solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza.
Laureato in storia presso l’Università di Bologna e diplomato alla Performing Arts University di Torino, calca i palcoscenici in Italia ed Europa con Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, con la regia di Eugenio Allegri, co-prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Scrive e interpreta diversi monologhi per importanti Teatri Stabili italiani, fra cui “Raffaello, il figlio del vento” (2020) spettacolo sulla vita del pittore Raffaello Sanzio co-prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria, e “Dante, fra le fiamme e le stelle (2021), in cui il racconto della vita di Dante si interseca con frammenti della Vita nuova e della Divina Commedia. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile di Torino e Fondazione TRG Onlus, si avvale della consulenza scientifica del professor Alessandro Barbero e del Presidente dell’Accademia della Crusca, professor Claudio Marazzini.
Dal 2022, porta sul palco dei teatri italiani “Fred!”, spettacolo sull’opera di Fred Buscaglione con la regia di Arturo Brachetti, la produzione di Enfi Teatro – Teatro Parioli e Teatro Stabile di Torino. Ha vinto i premi Alberto Sordi, Locomix e Uanmensciò con “Il Mercante di Monologhi” (2017) da lui scritto e interpretato, con oltre 300 repliche all’attivo. Ha vinto il Premio Nazionale di Cultura Frontino-Montefeltro per “le qualità attoriali acclamate dal successo di pubblico e dal favorevole giudizio espresso dalla critica e per i suoi meritevoli risultati raggiunti nel campo delle arti teatrali”. È protagonista di Pierino e il Lupo di Sergej Prokofiev insieme all’orchestra del Teatro Regio di Torino. Ha messo in scena diverse conferenze performative, fra cui The Universal language of Dario Fo, presentata a marzo 2023 alla Chapman University di Los Angeles.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
19 marzo 2025 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
21mar21:00ANDREA ROBERTO, CHITARRASolisti
«Quando ho scoperto la straordinaria musicalità di Andrea ho capito che stavo assistendo alla nascita di un artista davvero eccezionale» Sergio Assad Andrea Roberto inizia lo studio della chitarra all’età di 4
«Quando ho scoperto la straordinaria musicalità di Andrea ho capito che stavo assistendo alla nascita di un artista davvero eccezionale»
Sergio Assad
Andrea Roberto inizia lo studio della chitarra all’età di 4 anni con il padre. Nel 2004, è ammesso al conservatorio “U. Giordano” di Foggia nella classe del M° Sandro Torlontano: con il chitarrista pescarese, Andrea Roberto inizia un percorso didattico che lo porta ad ottenere, all’età di 14 anni, il diploma con lode e menzione. Decide poi di seguire il M° Aniello Desiderio sia a Napoli che all’Accademia Internazionale di Koblenz in Germania. Completa gli studi al Conservatorio di Maastricht (Paesi Bassi) con il maestro Carlo Marchione. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti che lo hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo. Nel 2017, registra il suo debutto discografico, “El Viaje de la guitarra italiana” con l’etichetta spagnola JSG Guitar Records, ricevendo favorevoli consensi dalla critica. David Russell ha osservato: «L’attraente fraseggio melodico di Andrea abbinato ad un livello impressionante di difficoltà tecnica, gli ha fatto guadagnare un posto di rilievo nella comunità della chitarra classica». Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche quali Radio Vaticana, Radio Hoy por hoy di Albacete (Spagna) e Radio Cuernavaca (Messico). Nel 2019 trionfa al prestigioso Parkening International Guitar Competition tenutosi presso la Pepperdine University Malibu in California conquistando la medaglia d’oro, il Premio Jack Marshall nonché l’apprezzamento di Parkening che ha proclamato: «Il talento musicale di Andrea, il suo carattere eccellente e l’etica del lavoro serviranno da ispirazione ai chitarristi classici attuali e futuri». Da allora è stato invitato come assistente del professor Thomas Patterson presso l’Università dell’Arizona a Tucson. Attualmente è docente di chitarra classica presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M. Giuliani
Rossiniana no.6 op.124
J. Rodrigo
Tres piezas Españolas
I. Albeniz
Cordoba
L. Brouwer
Sonata no.1
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
28mar21:00QUARTETTO KLIMTMusica da Camera
Matteo Fossi, pianoforte Duccio Ceccanti, violino Edoardo Rosadini, viola Jacopo Di Tonno, violoncello Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera italiani
Matteo Fossi, pianoforte
Duccio Ceccanti, violino
Edoardo Rosadini, viola
Jacopo Di Tonno, violoncello
Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera italiani più longevi e interessanti. Fin dalla sua fondazione si è esibito in numerosi concerti, arrivando presto a partecipare a prestigiosi Festival in Italia e all’estero. Dal 1997 il quartetto ha frequentato per due anni i corsi speciali di alto perfezionamento tenuti dal Trio di Milano a Fiesole; dal 2000 ha studiato per diversi anni con il M° Pier Narciso Masi. Nell’aprile 1998 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Gaetano Zinetti”.
Pochi mesi dopo la fondazione, il quartetto è stato invitato da “Encontre Internationale des Enseignements Artistiques” organizzato dall’Institute de le Marionette a Charleville-Meziéres (Francia), dal Festival dell’Orchestra Giovanile Italiana ad Aosta, dall’Ater Festival di Rimini e dal Festival “Elba Isola Musicale d’Europa”, dove ha attirato le attenzioni di Yuri Bashmet. Nell’aprile 2001 il Quartetto Klimt ha inaugurato la prima edizione de “I Concerti del Quirinale” di Roma. Nel luglio 2001 è stato invitato al prestigioso “Oleg Kagan Musikfest” di Kreuth in Germania e dal Festival di Santander in Spagna.
Da sempre attento alla promozione e alla divulgazione della musica contemporanea, il Quartetto Klimt è dedicatario di brani di compositori quali Alessandro Solbiati, Francesco Antonioni, Matteo D’Amico, Ivan Vandor, Giancarlo Cardini, Giorgio Gaslini.
I quattro musicisti del quartetto insegnano strumento, quartetto e musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole e dal 2012 sono invitati a tenere masterclass internazionali di musica da camera presso il Livorno Music Festival.
Dal 2021, il violoncellista del quartetto è Jacopo Di Tonno.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Tansman
Suite-Divertissement
J.Brahms
Quartetto n.3 in Do min. op.60
R. Strauss
Quartetto in Do min. op.13
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
aprile 2025
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo. La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo.
La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente nell’identità culturale dell’uomo, anche se spesso ridotti alla “damnatio memoriae” dal credo religioso che ha sempre visto, nei riti antichi un potenziale, quanto inarrivabile nemico.
La notte di San Giovanni sul Monte Calvo, schizzo sinfonico più semplicemente noto come “Una notte sul Monte Calvo” come come lasciato da Musorgskij (cercò variamente di utilizzarlo, senza mai riuscirvi) si articolava in quattro momenti: Il convegno delle streghe – II corteo di Satana – Trionfo di Satana – Sabba delle streghe. Rimskij-Korsakov riordinò il brano in sei episodi, aggiungendo un tranquillo finale dopo l’Allegro feroce.
La struttura della Fantasia da concerto è pertanto questa (non necessariamente indispensabile, però, alla comprensione della musica): Suoni sotterranei di voci sovrannaturali – Apparizione degli spiriti delle tenebre e di Satana – Trionfo di Satana e “Messa Nera” – Sabba -Suono della campana che disperde gli spiriti delle tenebre – Sorgere del giorno.
L’orchestra è piuttosto nutrita; la percussione include, con i timpani, piatti e grancassa; il tam-tam interviene nei momenti di esasperazione fonica e timbrica, ottenuta nel “crescendo” di una geniale sovrapposizione di strati sonori. Allo smalto timbrico si unisce la ricchezza armonica (cara a Musorgskij), per cui la Fantasia passa attraverso varie tonalità, prima di giungere al re maggiore del conclusivo Poco meno mosso, avviato dai rintocchi lunghi di una campana, risuonanti in un alone fonico assicurato da flauti, clarinetti, fagotti e violoncelli.
Sono sei lenti rintocchi, dai quali si distacca una melopea dei violini (con sordina), poi interrotta da altri sei colpi della campana, sostenuti dall’area vibrazione dell’arpa. Dall’evanescenza del quarto rintocco di questa seconda serie, si libera il canto del clarinetto che, dopo il quinto suono della campana, cede il passo al flauto dischiudente, in sette battute, la limpida luminosità di uno spazio nel quale fanno in tempo, prima dell’ultimo rintocco, Modinka e Korsinka, a scambiarsi ancora un bagliore d’intesa.
L’apprendista stregone, scherzo sinfonico di Paul Dukas, si avvale delle movenze dello scherzo, in tempo di 9/8, e delle armonie create a partire dalla scala esatonale (a toni interi) per suggerire un clima tenebroso e misterioso.
La trama è molto semplice, ma profondamente istruttiva: un apprendista stregone, approfittando della temporanea assenza del suo maestro, compie un incantesimo in modo da non dover svolgere il lavoro che gli è stato ordinato. Ma a un certo punto la situazione gli sfugge di mano e, a causa dell’inesperienza, non riesce più ad annullare il sortilegio che ha messo in atto, al punto da venirne travolto. Per fortuna lo stregone ritorna e immediatamente riporta la situazione alla normalità, e quindi punisce con un colpo di scopa l’incauto apprendista. Questa trama anche soprattutto grazie alla musica di Dukas è divenuta celebre, al punto che ancora oggi il modo di dire “apprendista stregone” indica una situazione (di un singolo individuo o di una intera comunità, addirittura di una nazione) iniziata con faciloneria e troppa sicurezza e poi precipitata in un futuro incerto e denso di incognite.
La prima notte di Valpurga, per soli e coro, terminata nel 1841, fu uno dei progetti più esigenti e complessi di Felix Mendelssohn, pari in importanza, se non nella durata, ai due Oratori maggiori, il Paulus (1836) e l’Elijah (1846): e nel risultato è uno dei suoi capolavori. Lo stile della musica di Mendelssohn è drammatico e severo, e con gli accentuati contrasti tra un episodio e l’altro egli ottiene una tensione maggiore di quella del testo poetico. Ciò accade subito, sin dall’inizio sinfonico, nella mirabile transizione dalla bufera invernale al canto del tenore (“Es lacht der Mai”, “Sorride il maggio”), attraverso una splendida pagina strumentale, riccamente modulante, serena e a mano a mano più chiara: è la capacità che ha Mendelssohn di esaltare la propria fantasia poetica di fronte a un paesaggio notturno. I canti dei fedeli pagani (sacerdoti druidi e popolo) sono solenni ed entusiasti, espressione di eroica costanza anche di fronte al pericolo. Sicura è l’efficacia anche degli effetti imitativi e descrittivi, come la lesta e scattante invenzione strumentale sul sillabato dei guardiani pagani (Allegro leggero, n. 4) che si incitano l’un l’altro a disperdersi nascondendosi nei boschi. Il momento di massima intensità spirituale è la preghiera del sacerdote col coro (Andante maestoso, n. 3, la minore), una pagina religiosa non indegna affatto di un oratorio cristiano. Interrotta dalle esclamazioni di spavento dei militi cristiani (Allegro non troppo, n. 8, do minore), riconferma la sua forza nel fulgido do maggiore finale.
Tania Buccini
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Mendelssohn-Bartholdy
Die erste Walpurgisnacht, op. 60
(La prima notte di Valpurga)
Cantata per soli, coro e orchestra
M. Musorgskij
Una notte sul Monte Calvo
P. Dukas
L’apprendista stregone
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.