GIOELE DIX: LINK PER L’ACQUISTO DEI BIGLIETTI
I link per l’acquisto dei biglietti per lo spettacolo di Gioele Dix (“Ma per fortuna......
21feb21:00ALAN CLARK, PIANOFORTE
“THE LEGEND OF DIRE STRAITS“PROGETTI SPECIALI
Alan Clark presenta in concerto Backstory, disco realizzato in piano solo in cui ripercorre i brani registrati con i Dire Straits e con le tante grandi star della musica con
Alan Clark presenta in concerto Backstory, disco realizzato in piano solo in cui ripercorre i brani registrati con i Dire Straits e con le tante grandi star della musica con cui ha collaborato nel corso degli anni come Bob Dylan, Eric Clapton, Bee Gees, Tina Turner, Sting e Rod Stewart. Alan Clark, musicista classe 1952, è considerato una rarità nel mondo della musica rock per la sua scelta di suonare il pianoforte classico e le tastiere in brani dalle sonorità marcatamente rock. Con i Dire Straits, di cui è il primo e principale tastierista fino allo scioglimento, pubblica numerosi successi ed entra nella Rock&Roll Hall of Fame, mentre annovera collaborazioni con artisti leggendari come Bob Dylan, Eric Clapton, i Bee Gees, Tina Turner, Sting e Rod Stewart.
Nel 2021 ha pubblicato “Backstory” per Ponderosa Music Records: un lavoro minimale ed elegante che ripercorre i principali successi della strepitosa carriera dello storico tastierista dei Dire Straits. Alan Clark rivisita i brani principali a cui ha contribuito e li ricrea per solo pianoforte. Un appassionante viaggio musicale semplice, regale ed emozionante.
Dopo aver suonato per un anno in una band su una nave da crociera che navigava nei Caraibi, Alan Clark inizia la sua carriera musicale professionista e viene coinvolto in alcune band locali intorno a Newcastle, una delle quali includeva il cantante Brian Johnson che non molto tempo dopo si sarebbe unito agli AC/DC. Dopo di che entra a far parte degli Splinter – sotto contratto con l’etichetta Dark Horse di George Harrison – e suona in concerto e sull’ultimo disco di Gallagher e Lyle. Nel 1980, Alan Clark si unisce ai Dire Straits come primo tastierista per rimanere con la band fino allo scioglimento nei primi anni Novanta.
Da quel momento, Alan Clark diventa uno dei protagonisti più importanti della scena musicale internazionale: è tastierista e direttore musicale con Tina Turner e, alla fine degli anni Ottanta, è stato uno dei membri della band di Eric Clapton, una vera e propria all-star band in cui erano presenti anche Steve Ferrone, Nathan East, Greg Phillingaines e Ray Cooper.
Dall’inizio degli anni Novanta, dopo lo scioglimento dei Dire Straits, Alan Clark ha lavorato principalmente nel suo home-studio, producendo musica per film, serie televisive e documentari. In particolare, il tastierista ha coprodotto, suonato e scritto brani per i lavori recenti di Renato Zero.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
25feb21:00MA PER FORTUNA CHE C'ERA IL GABERdi e con Gioele Dix
di e con Gioele Dix da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Silvano Belfiore, pianoforte e Savino Cesario, chitarra Regia di Gioele Dix Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che
di e con Gioele Dix
da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Silvano Belfiore, pianoforte
e Savino Cesario, chitarra
Regia di Gioele Dix
Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti.”
In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. Ma per fortuna che c’era il Gaber è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Decisivo è stato per realizzarlo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia). In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
26 febbraio 2025 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
28feb21:00I FILARMONICI DI ROMAOrchestre e Complessi
Nicolò Cafaro, pianoforte L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma”, nasce per iniziativa del suo presidente, prof. Guido Casarano, che, con alcuni colleghi componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano, nel 1976 costituisce
Nicolò Cafaro, pianoforte
L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma”, nasce per iniziativa del suo presidente, prof. Guido Casarano, che, con alcuni colleghi componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano, nel 1976 costituisce l’“Associazione Orchestra da camera di Santa Cecilia”.
Ha tenuto concerti sotto la direzione, fra gli altri, di Sawallisch, Pretre, Metha, Zecchi e Menuhin e con solisti come Milstein, Menuhin, Stefanato, Asciolla, Campanella, Vasary, Gazzelloni, Szeryng, Rostropovic. Attualmente svolge un’intensa attività con Uto Ughi e offre un repertorio assai vasto che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, eseguito con formazioni diverse.
Collabora con le più importanti società concertistiche prendendo parte ad iniziative di alto senso umanitario promosse da Amnesty International, dall’Associazione per la Ricerca sul Cancro, dalla Croce Rossa e dalla FAO. Ha registrato per la Discoteca di Stato e per la Radiotelevisione Italiana. Con Uto Ughi ha inciso l’integrale dei concerti per violino di Mozart e sei Concerti di Vivaldi. Ha effettuato importanti tournée all’estero.
Nel 1983 è stata insignita in Campidoglio della medaglia d’oro “Per la lodevole attività concertistica ad alto livello, sia in Italia che all’estero” e nel 1986 di una targa da parte del Parlamento Europeo che dice testualmente: «All’Orchestra I Filarmonici di Roma che ha elevato ai massimi livelli l’espressione della musica italiana nel mondo intero.»
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W. A. Mozart
Divertimento per archi n. 3 in Fa magg., K 138
G. Rossini
Dalle sei sonate a quattro, Sonata III in Do magg.
F. Chopin
Concerto n. 1 in Mi min. per pianoforte e orchestra, Op. 11
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Bustric, voce recitante Debora Brunialti, pianoforte Paola Biondi, pianoforte Musiche dai film di Walt Disney La pulce è un animale assai piccolo e per lo più invisibile: quale occasione migliore del Circo delle Pulci
Bustric, voce recitante
Debora Brunialti, pianoforte
Paola Biondi, pianoforte
Musiche dai film di Walt Disney
La pulce è un animale assai piccolo e per lo più invisibile: quale occasione migliore del Circo delle Pulci per creare un Circo Magico.
“Il Circo delle Pulci” nacque storicamente nell’Ottocento è una forma di spettacolo popolare, che meraviglia e stupisce ancora più di un normale circo in quanto ad esibirsi nei vari ruoli di acrobata, funambolo o fachiro sono proprio loro…. le pulci. Certo è difficilissimo vederle, soprattutto da lontano, per questo serve la magia che per definizione mostra l’impossibile diventare reale e alla domanda legittima: «Ma le pulci esistono?!?» ovvero «C’è il trucco?!?» Si può rispondere, altrettanto legittimamente: «Se non c’è trucco è incredibile, ma se il trucco c’è… Lo è ancor di più!»
Il Circo delle Pulci è gioco di prospettive tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande: può accadere che se una pulce si tuffa in una tazzina di caffè tanto piccola per noi, ma grande come un mare per lei… che la scena si trasformi in abisso marino, svelandone segreti e misteri.
Magia di trucchi semplici eppure incomprensibili e sorprendenti, piccoli colpi di genio che suscitano nel pubblico la meraviglia. Gioco comico di sorprese che senza mai perdere la leggerezza e quel senso dell’assurdo tipici del teatro di Bustric, a cui, se il teatro è volontaria sospensione dell’incredulità, il pubblico volontariamente si abbandona.
Buon divertimento!
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
18mar21:00MISTERO BUFFOdi Dario Fo e Franca Rame
con Matthias Martelli
di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli Regia di Eugenio Allegri Produzione Teatro Stabile di Torino Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione
di Dario Fo e Franca Rame
con Matthias Martelli
Regia di Eugenio Allegri
Produzione Teatro Stabile di Torino
Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest’opera straordinaria: l’attore solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza.
Laureato in storia presso l’Università di Bologna e diplomato alla Performing Arts University di Torino, calca i palcoscenici in Italia ed Europa con Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, con la regia di Eugenio Allegri, co-prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Scrive e interpreta diversi monologhi per importanti Teatri Stabili italiani, fra cui “Raffaello, il figlio del vento” (2020) spettacolo sulla vita del pittore Raffaello Sanzio co-prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria, e “Dante, fra le fiamme e le stelle (2021), in cui il racconto della vita di Dante si interseca con frammenti della Vita nuova e della Divina Commedia. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile di Torino e Fondazione TRG Onlus, si avvale della consulenza scientifica del professor Alessandro Barbero e del Presidente dell’Accademia della Crusca, professor Claudio Marazzini.
Dal 2022, porta sul palco dei teatri italiani “Fred!”, spettacolo sull’opera di Fred Buscaglione con la regia di Arturo Brachetti, la produzione di Enfi Teatro – Teatro Parioli e Teatro Stabile di Torino. Ha vinto i premi Alberto Sordi, Locomix e Uanmensciò con “Il Mercante di Monologhi” (2017) da lui scritto e interpretato, con oltre 300 repliche all’attivo. Ha vinto il Premio Nazionale di Cultura Frontino-Montefeltro per “le qualità attoriali acclamate dal successo di pubblico e dal favorevole giudizio espresso dalla critica e per i suoi meritevoli risultati raggiunti nel campo delle arti teatrali”. È protagonista di Pierino e il Lupo di Sergej Prokofiev insieme all’orchestra del Teatro Regio di Torino. Ha messo in scena diverse conferenze performative, fra cui The Universal language of Dario Fo, presentata a marzo 2023 alla Chapman University di Los Angeles.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
19 marzo 2025 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
21mar21:00ANDREA ROBERTO, CHITARRASolisti
«Quando ho scoperto la straordinaria musicalità di Andrea ho capito che stavo assistendo alla nascita di un artista davvero eccezionale» Sergio Assad Andrea Roberto inizia lo studio della chitarra all’età di 4
«Quando ho scoperto la straordinaria musicalità di Andrea ho capito che stavo assistendo alla nascita di un artista davvero eccezionale»
Sergio Assad
Andrea Roberto inizia lo studio della chitarra all’età di 4 anni con il padre. Nel 2004, è ammesso al conservatorio “U. Giordano” di Foggia nella classe del M° Sandro Torlontano: con il chitarrista pescarese, Andrea Roberto inizia un percorso didattico che lo porta ad ottenere, all’età di 14 anni, il diploma con lode e menzione. Decide poi di seguire il M° Aniello Desiderio sia a Napoli che all’Accademia Internazionale di Koblenz in Germania. Completa gli studi al Conservatorio di Maastricht (Paesi Bassi) con il maestro Carlo Marchione. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti che lo hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo. Nel 2017, registra il suo debutto discografico, “El Viaje de la guitarra italiana” con l’etichetta spagnola JSG Guitar Records, ricevendo favorevoli consensi dalla critica. David Russell ha osservato: «L’attraente fraseggio melodico di Andrea abbinato ad un livello impressionante di difficoltà tecnica, gli ha fatto guadagnare un posto di rilievo nella comunità della chitarra classica». Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche quali Radio Vaticana, Radio Hoy por hoy di Albacete (Spagna) e Radio Cuernavaca (Messico). Nel 2019 trionfa al prestigioso Parkening International Guitar Competition tenutosi presso la Pepperdine University Malibu in California conquistando la medaglia d’oro, il Premio Jack Marshall nonché l’apprezzamento di Parkening che ha proclamato: «Il talento musicale di Andrea, il suo carattere eccellente e l’etica del lavoro serviranno da ispirazione ai chitarristi classici attuali e futuri». Da allora è stato invitato come assistente del professor Thomas Patterson presso l’Università dell’Arizona a Tucson. Attualmente è docente di chitarra classica presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M. Giuliani
Rossiniana no.5 op.123
M. Castelnuovo-Tedesco
Escarraman: A Suite of Spanish dances from XVI century (after Cervantes) op. 177
I. Albeniz
Cordoba
Sevilla
J.S. Bach
Suite BWV 997
J. Rodrigo
Tres piezas españolas
F. Tarrega
Variazioni sul carnevale di Venezia
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
28mar21:00QUARTETTO KLIMTMusica da Camera
Matteo Fossi, pianoforte Duccio Ceccanti, violino Edoardo Rosadini, viola Jacopo Di Tonno, violoncello Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera italiani
Matteo Fossi, pianoforte
Duccio Ceccanti, violino
Edoardo Rosadini, viola
Jacopo Di Tonno, violoncello
Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera italiani più longevi e interessanti. Fin dalla sua fondazione si è esibito in numerosi concerti, arrivando presto a partecipare a prestigiosi Festival in Italia e all’estero. Dal 1997 il quartetto ha frequentato per due anni i corsi speciali di alto perfezionamento tenuti dal Trio di Milano a Fiesole; dal 2000 ha studiato per diversi anni con il M° Pier Narciso Masi. Nell’aprile 1998 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Gaetano Zinetti”.
Pochi mesi dopo la fondazione, il quartetto è stato invitato da “Encontre Internationale des Enseignements Artistiques” organizzato dall’Institute de le Marionette a Charleville-Meziéres (Francia), dal Festival dell’Orchestra Giovanile Italiana ad Aosta, dall’Ater Festival di Rimini e dal Festival “Elba Isola Musicale d’Europa”, dove ha attirato le attenzioni di Yuri Bashmet. Nell’aprile 2001 il Quartetto Klimt ha inaugurato la prima edizione de “I Concerti del Quirinale” di Roma. Nel luglio 2001 è stato invitato al prestigioso “Oleg Kagan Musikfest” di Kreuth in Germania e dal Festival di Santander in Spagna.
Da sempre attento alla promozione e alla divulgazione della musica contemporanea, il Quartetto Klimt è dedicatario di brani di compositori quali Alessandro Solbiati, Francesco Antonioni, Matteo D’Amico, Ivan Vandor, Giancarlo Cardini, Giorgio Gaslini.
I quattro musicisti del quartetto insegnano strumento, quartetto e musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole e dal 2012 sono invitati a tenere masterclass internazionali di musica da camera presso il Livorno Music Festival.
Dal 2021, il violoncellista del quartetto è Jacopo Di Tonno.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Tansman
Suite-Divertissement
J.Brahms
Quartetto n.3 in Do min. op.60
G. Faurè
Quartetto per pianoforte e archi in do minore op.15
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo. La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo.
La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente nell’identità culturale dell’uomo, anche se spesso ridotti alla “damnatio memoriae” dal credo religioso che ha sempre visto, nei riti antichi un potenziale, quanto inarrivabile nemico.
La notte di San Giovanni sul Monte Calvo, schizzo sinfonico più semplicemente noto come “Una notte sul Monte Calvo” come come lasciato da Musorgskij (cercò variamente di utilizzarlo, senza mai riuscirvi) si articolava in quattro momenti: Il convegno delle streghe – II corteo di Satana – Trionfo di Satana – Sabba delle streghe. Rimskij-Korsakov riordinò il brano in sei episodi, aggiungendo un tranquillo finale dopo l’Allegro feroce.
La struttura della Fantasia da concerto è pertanto questa (non necessariamente indispensabile, però, alla comprensione della musica): Suoni sotterranei di voci sovrannaturali – Apparizione degli spiriti delle tenebre e di Satana – Trionfo di Satana e “Messa Nera” – Sabba -Suono della campana che disperde gli spiriti delle tenebre – Sorgere del giorno.
L’orchestra è piuttosto nutrita; la percussione include, con i timpani, piatti e grancassa; il tam-tam interviene nei momenti di esasperazione fonica e timbrica, ottenuta nel “crescendo” di una geniale sovrapposizione di strati sonori. Allo smalto timbrico si unisce la ricchezza armonica (cara a Musorgskij), per cui la Fantasia passa attraverso varie tonalità, prima di giungere al re maggiore del conclusivo Poco meno mosso, avviato dai rintocchi lunghi di una campana, risuonanti in un alone fonico assicurato da flauti, clarinetti, fagotti e violoncelli.
Sono sei lenti rintocchi, dai quali si distacca una melopea dei violini (con sordina), poi interrotta da altri sei colpi della campana, sostenuti dall’area vibrazione dell’arpa. Dall’evanescenza del quarto rintocco di questa seconda serie, si libera il canto del clarinetto che, dopo il quinto suono della campana, cede il passo al flauto dischiudente, in sette battute, la limpida luminosità di uno spazio nel quale fanno in tempo, prima dell’ultimo rintocco, Modinka e Korsinka, a scambiarsi ancora un bagliore d’intesa.
L’apprendista stregone, scherzo sinfonico di Paul Dukas, si avvale delle movenze dello scherzo, in tempo di 9/8, e delle armonie create a partire dalla scala esatonale (a toni interi) per suggerire un clima tenebroso e misterioso.
La trama è molto semplice, ma profondamente istruttiva: un apprendista stregone, approfittando della temporanea assenza del suo maestro, compie un incantesimo in modo da non dover svolgere il lavoro che gli è stato ordinato. Ma a un certo punto la situazione gli sfugge di mano e, a causa dell’inesperienza, non riesce più ad annullare il sortilegio che ha messo in atto, al punto da venirne travolto. Per fortuna lo stregone ritorna e immediatamente riporta la situazione alla normalità, e quindi punisce con un colpo di scopa l’incauto apprendista. Questa trama anche soprattutto grazie alla musica di Dukas è divenuta celebre, al punto che ancora oggi il modo di dire “apprendista stregone” indica una situazione (di un singolo individuo o di una intera comunità, addirittura di una nazione) iniziata con faciloneria e troppa sicurezza e poi precipitata in un futuro incerto e denso di incognite.
La prima notte di Valpurga, per soli e coro, terminata nel 1841, fu uno dei progetti più esigenti e complessi di Felix Mendelssohn, pari in importanza, se non nella durata, ai due Oratori maggiori, il Paulus (1836) e l’Elijah (1846): e nel risultato è uno dei suoi capolavori. Lo stile della musica di Mendelssohn è drammatico e severo, e con gli accentuati contrasti tra un episodio e l’altro egli ottiene una tensione maggiore di quella del testo poetico. Ciò accade subito, sin dall’inizio sinfonico, nella mirabile transizione dalla bufera invernale al canto del tenore (“Es lacht der Mai”, “Sorride il maggio”), attraverso una splendida pagina strumentale, riccamente modulante, serena e a mano a mano più chiara: è la capacità che ha Mendelssohn di esaltare la propria fantasia poetica di fronte a un paesaggio notturno. I canti dei fedeli pagani (sacerdoti druidi e popolo) sono solenni ed entusiasti, espressione di eroica costanza anche di fronte al pericolo. Sicura è l’efficacia anche degli effetti imitativi e descrittivi, come la lesta e scattante invenzione strumentale sul sillabato dei guardiani pagani (Allegro leggero, n. 4) che si incitano l’un l’altro a disperdersi nascondendosi nei boschi. Il momento di massima intensità spirituale è la preghiera del sacerdote col coro (Andante maestoso, n. 3, la minore), una pagina religiosa non indegna affatto di un oratorio cristiano. Interrotta dalle esclamazioni di spavento dei militi cristiani (Allegro non troppo, n. 8, do minore), riconferma la sua forza nel fulgido do maggiore finale.
Tania Buccini
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Mendelssohn-Bartholdy
Die erste Walpurgisnacht, op. 60
(La prima notte di Valpurga)
Cantata per soli, coro e orchestra
M. Musorgskij
Una notte sul Monte Calvo
C. Saint-Saens
Danse Macabre op. 40
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
I link per l’acquisto dei biglietti per lo spettacolo di Gioele Dix (“Ma per fortuna......
Per assistere a “Magnifica Presenza” di Ferzan Ozpetek, è necessario rispettare alcune semplici regole, richieste......
Giovedì 23 gennaio 2025, la nuova stagione del Kabala si apre con un concerto nel......
La passione come motore, l’entusiasmo come “carburante”. Stagione dopo stagione, la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” si è sempre più identificata in questo motto e per tanti motivi. Per la qualità, eroica e pionieristica, delle persone che l’hanno fatta nascere – Ennio Flaiano, in primis, che fu il presidente della primissima stagione – e per il valore delle stagioni proposte sia in campo teatrale che musicale.
Promuovere cultura in una città senza un teatro e senza auditorium: una città in cui la domanda è sempre stata forte e l’offerta, alla metà degli anni Sessanta, pressoché inesistente e, soprattutto, “dormiente”. La missione della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” ha colto subito nel segno: un impegno personale e un’abnegazione assoluta hanno portato alcune rivoluzioni anche nella scena nazionale dello spettacolo italiano, con la coesistenza nelle stagioni musicali del jazz a fianco della classica e, soprattutto, spettacoli e concerti di qualità assoluta sin dalla partenza.
E non è un caso che dalle esperienze di quei concerti – imprevedibili, unici e storici nella loro grandiosità – sia scaturita la … [VAI ALLA PAGINA]
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OLTRE 2000000 DI SPETTATORI