SI AVVICINA LA NUOVA STAGIONE ARTISTICA
La nuova stagione artistica sarà svelata il 9 settembre 2024 con due prestigiosi cartelloni che......
04ott21:00BENEDETTO LUPO, PIANOFORTESolisti
È in Kreisler, il musicista geniale e frustrato dei “Racconti fantastici” di Hoffmann, che il giovane Schumann si identifica; è pensando a lui e a Clara che, nella primavera del
È in Kreisler, il musicista geniale e frustrato dei “Racconti fantastici” di Hoffmann, che il giovane Schumann si identifica; è pensando a lui e a Clara che, nella primavera del 1839, scrive di getto il ciclo di 8 Fantasie per pianoforte che titolerà “Kreisleriana” e che alla fine non dedicherà a Clara ma “al suo amico F. Chopin”. Anche Brahms, vent’anni dopo, quando troverà accoglienza umana e artistica in casa Schumann, si identificherà con il kappelmeister Kreisler, firmandosi spesso “Johann Kreisler jr.” nei manoscritti, nelle lettere e persino in calce allo statuto redatto per il coro femminile di Amburgo, che dirigerà per alcuni anni. Poi, improvvisamente, smetterà di firmarsi in questo modo; eppure, nell’estate del 1892, quando termina le Sette Fantasie e scrive i Tre intermezzi, Brahms sembra, soprattutto nelle Fantasie, voler tornare ad una scrittura quasi lacerante nella densità e nella violenza delle emozioni, utilizzando per quest’unica volta il termine “fantasia” in tutta la sua produzione pianistica e ricordando, nello slancio appassionato e negli estremi emotivi, gli schumanniani “Fantasiestücke” e le otto fantasie di Kreisleriana. Anche il pezzo che costituisce quasi geometricamente il “cuore” delle sette Fantasie brahmsiane op.116, il no. 4, rappresenta un momento di altissima emozione, col suo incedere sospeso, la dolcezza pudica e le inflessioni a volte dolorose; un pezzo che Brahms aveva intitolato “Notturno”, salvo poi optare per il più neutro “intermezzo”. Clara, probabile dedicataria delle Fantasie brahmsiane, pubblicate non a caso senza alcuna dedica ufficiale, scriveva a Brahms che, in queste Fantasie, trovava tutto; poesia, passione, estasi, intimità. Non è inverosimile che Brahms, abituato sin da giovanissimo a dediche e ad allusioni tematiche più o meno criptiche, abbia scelto il numero d’opera 116 per queste Fantasie in modo tutt’altro che casuale; sono sette Fantasie e non otto come in Kreisleriana op.16 di Schumann, ma quell’unità che manca è forse quella aggiunta al 16 per arrivare a 116; probabile segno di un legame tra le due serie di fantasie o allusione anche a quell’età avanzata e a quel senso di struggente commiato dalla vita che affiora spesso tra le pieghe appassionate di quest’opera, manifestandosi con ancor più lacerante evidenza nei contemporanei Intermezzi op.117, la cui ninna nanna iniziale esprime dolore e senso di abbandono. Di sicuro l’infanzia di Brahms non è stata delle più semplici ed è inevitabile notare il contrasto con la semplicità e la tenerezza schumanniana delle Kinderszenen, dove Schumann ancora una volta riesce ad essere più personaggi alla volta, un po’ bambino e un po’ poeta, rimanendo in ogni momento pienamente se stesso.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Fantasien
R. Schumann
Kinderszenen op.15
R. Schumann
Kreisleriana op.16
J. Brahms
3 Intermezzi op.117
J. Brahms
Fantasien op.116
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Gino Saladini, autore e voce narrante Marco Guidolotti, sassofoni e clarinetto Felice Tazzini, pianoforte Francesco Pierotti, contrabbasso Valerio Vantaggio, batteria Uno spettacolo di teatro canzone dove la musica jazz si fa tutt’uno con la pittura
Gino Saladini, autore e voce narrante
Marco Guidolotti, sassofoni e clarinetto
Felice Tazzini, pianoforte
Francesco Pierotti, contrabbasso
Valerio Vantaggio, batteria
Uno spettacolo di teatro canzone dove la musica jazz si fa tutt’uno con la pittura di Vincent Van Gogh. La vita del grande pittore, raccontata in forma di monologo, scandita da brani jazz di grande impatto emotivo, mentre alle spalle scorre un video con le immagini dei quadri del grande artista olandese.
Lo scrittore Gino Saladini e il quartetto di Marco Guidolotti portano l’ascoltatore nel particolare mondo di Vincent Van Gogh, attraversando la sua vita con musiche originali e pagine tratte dal repertorio del jazz dei primi anni del Novecento. Saranno proiettate immagini e video di otto grandi opere di vincent Van Gogh, animate con un programma di effettistica multimediale ed accompagnate dalla musica del quartetto.
Marco Guidolotti è uno dei più interessanti sassofonisti del panorama musicale italiano. Nel 2010 si laurea in musica jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, con i maestri Paolo Damiani e Danilo Rea, con il massimo dei voti. Vanta collaborazioni internazionali con artisti come Ennio Morricone, Woody Allen, Andrea Bocelli, David Foster, Luis Bacalov, solo per citarne alcuni. Collabora stabilmente con la RAI e Mediaset, ed ha registrato più di 90 colonne sonore come solista per il cinema e la televisione italiana. Nel 2010 ha vinto il premio “Massimo Urbani”. Ha all’attivo diversi dischi come leader, tra cui un progetto dedicato a Gerry Mulligan, intitolato “‘S Wonderful”, con il quale si è esibito in alcuni teatri del mondo.
Gino Saladini, medico legale, criminologo, opinionista per Rai, Mediaset e Sky, è autore, insieme a Vincenzo Mastronardi, del thriller storico “Hypnos” (Sonzogno 2019). Ha pubblicato anche i romanzi “Omicidi a margine di qualcosa di magico – Sincro” (Gangemi 2004) e “L’uccisore” (Rizzoli 2015) e, insieme a Christian Lucidi, “Roma Giungla” per Marsilio editore nel 2020.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
18ott21:00ANDREI GAVRILOV, PIANOFORTESolisti
Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello
Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello stesso anno ha debuttato al Festival di Salisburgo sostituendo Sviatoslav Richter. Da allora ha avuto un’impressionante carriera internazionale che ha incluso esibizioni con le più grandi orchestre del mondo. Nel 1984 ha presentato con successo una petizione per la libertà a Mikhail Gorbaciov, diventando il primo artista sovietico a cui è stato concesso il permesso di rimanere in Occidente senza dover chiedere asilo politico. Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1985, si è esibito in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose con direttori quali Abbado, Haitink, Muti, Ozawa, Svetlanov, Tennstedt, Rattle e Neville Mariner, tra gli altri. È stato artista esclusivo EMI, vincendo numerosi premi internazionali. Nel 1998 Andrei Gavrilov è stato incluso nella collezione “Great Pianists of the Twentieth Century” di Philips. Tra i suoi successi c’è anche il Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana assegnatogli nel 1989, quando la giuria di critici musicali lo ha proclamato “il più grande pianista del mondo”. Tra il 1994 e il 2001 Andrei Gavrilov si è preso una pausa di 7 anni, durante i quali non ha tenuto quasi nessun concerto, dedicandosi agli studi di filosofia e religione e alla ricerca di nuove idee e nuovi approcci alla musica. Nel 2001 ha fatto il suo ritorno trionfale con una tournée in Russia dove ha suonato 4 concerti per pianoforte in una sola serata al Conservatorio di Mosca. Da allora si è esibito sempre più regolarmente in tutto il mondo, con un successo senza precedenti. Nel febbraio 2010 è stato invitato alla Sala d’Oro della Filarmonica di Vienna per suonare 4 concerti di fila. Nell’aprile 2013 Andrei Gavrilov ha realizzato il suo sogno di lunga data di dirigere lui stesso tutti i concerti per pianoforte. Nel 2019 Andrei Gavrilov ha fondato la propria etichetta discografica UCM con cui ha registrato la rivoluzionaria serie di registrazioni “consapevoli”, “Musica come coscienza vivente”.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J. S. Bach
Cinque Preludi e Fuga dal Clavicembalo ben temperato
M. Mussorgsky
Quadri di un’esposizione
S. Prokofiev
Sonata n 8
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
22ott21:00LA COSCIENZA DI ZENOdi Italo Svevo
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio Regia Paolo Valerio Adattamento Monica Codena e Paolo Valerio Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro
con Alessandro Haber e con Francesco Migliaccio
Regia Paolo Valerio
Adattamento Monica Codena e Paolo Valerio
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production
Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, “La Coscienza di Zeno” ha celebrato nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia lo porta in scena per la regia di Paolo Valerio in un nuovo allestimento – prodotto assieme a Goldenart Puroduction – nell’ambito di un ricco percorso di ricerca dedicato agli importantissimi giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio. La figura monumentale di Italo Svevo ed il suo straordinario romanzo psicanalitico vi rappresentano un momento di profondo, universale significato.
“La Coscienza di Zeno”, d’altra parte, possiede anche una propria vivace teatralità, per la sperimentazione di una scrittura innovativa e per il suo essere dominata dalla coinvolgente, complessa e attualissima figura di Zeno Cosini. Il romanzo infatti sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S cercando, per quella via, di risolvere il suo mal di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Il suo percepirsi inetto e malato, ed i suoi ostinati – ma mai del tutto convinti – tentativi di cambiare e guarire, portano Zeno ad attraversare l’esistenza intrecciando sorprendentemente quotidianità borghese ad episodi surreali ricchi di humour e di verità, e ad illuminazioni che possiedono una forza che ancora ci scuote.
“La Coscienza di Zeno” è stata sempre interpretata da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Alberto Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione
Nota di Regia
Come scrive Giorgio Strehler, “La Coscienza di Zeno” è «una pietra nel cuore di tutti i triestini» e per me è una sfida davvero particolare. Ho affrontato questo lavoro privilegiando fortemente la narrazione di Svevo: ho voluto racchiudere in questa esperienza teatrale alcune pagine che trovo straordinarie, indimenticabili, costruendo un altro Zeno accanto all’Io narrante. Quindi Zeno – interpretato da Alessandro Haber – si racconta e si rivive attraverso il corpo di un altro attore. Zeno ci rivela l’inciampo, l’umanità… E anche il personaggio di Alessandro Haber s’intreccia a questa inettitudine e talvolta, durante lo spettacolo, si sovrappone l’uomo all’attore, per sottolineare “l’originalità della vita”.
Zeno ci appartiene, racconta di noi, della nostra fragilità, della nostra ingannevole coscienza, della voce che ci parla e che nessuno sente e che ci suggerisce la vita. Attraverso l’occhio scrutatore del Dottor S. ho cercato di restituire la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, immersa nell’atmosfera della sua Trieste e di tutti gli straordinari personaggi che la vivono. Un immaginario il cui respiro cerebrale dialoga con il mondo dell’arte, con la psicoanalisi e dove ho cercato di rendere con forza la dialettica fra “esterno e interno” nella spietata analisi che Zeno fa della propria esistenza, lasciando costantemente aperta una finestra sul proprio mondo interiore.
Grazie a tutti gli attori, ai collaboratori e grazie alla passione di Alessandro Haber, il nostro spettacolo vorrebbe essere proprio così, come dice Zeno Cosini: «La vita non è né bella né brutta, ma è originale. La vita mi pareva tanto nuova come se l’avessi vista per la prima volta con i suoi corpi gassosi fluidi e solidi. Se la raccontassimo a qualcuno che non ci fosse abituato rimarrebbe senza fiato dinanzi all’enorme costruzione priva di scopo. Mi avrebbe domandato: ma come l’avete sopportata? E dopo essersi informato di ogni singolo dettaglio, da quei corpi celesti appesi lassù perché si vedano ma non si tocchino, fino al mistero che circonda la morte, avrebbe certamente esclamato: Molto originale!»
Paolo Valerio
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
23 ottobre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
25ott21:00NORTH CZECH PHILARMONIC TEPLICEOrchestre e Complessi
Alfonso Scarano, direttore Giulia Rimonda, violino L’atto di fondazione della Severoceská Filharmonie Teplice, la più importante orchestra stabile del nord della Repubblica Ceca, è datato febbraio 1838. Nella sua lunga storia ha
Alfonso Scarano, direttore
Giulia Rimonda, violino
L’atto di fondazione della Severoceská Filharmonie Teplice, la più importante orchestra stabile del nord della Repubblica Ceca, è datato febbraio 1838. Nella sua lunga storia ha avuto ospiti importanti personalità della scena musicale, da Eugen d’Albert a Richard Strauss, da Ferruccio Busoni a Emil Sauer, da Pablo de Sarasate a Eugene Ysaye e Fritz Kreisler. Sono centinaia i concerti eseguiti nei centri culturali delle principali città europee. Nell’autunno del 2013 la Severoceská Filharmonie Teplice è stata impegnata in un lungo tour in Asia e nella primavera 2017 è stata protagonista di un lungo tour in Sud America. Dal 1964 la Severoceská Filharmonie Teplice è anche responsabile del Festival Ludwig van Beethoven in ricordo delle regolari visite del compositore alle famose terme della città, dove scrisse tra l’altro alcune delle sue più famose sinfonie. Dal 1997 al 2012 il canadese Charles Olivieri Munroe è stato Chief Conductor. Nel 2013 l’italiano Alfonso Scarano è stato nominato Chief Conductor, posizione che ha mantenuto fino al 2018
Nata a Torino nel 2002, Giulia Rimonda ha debuttato nel 2023 all’Anfiteatro Richelieu di Parigi e alla Royal Opera House di Muscat. La violinista ha già vinto numerosi premi tra cui il Premio Giovanna Maniezzo e il Premio Roscini-Padalino, ed è stata artista in residenza presso la Società dei Concerti di Milano. Attualmente è allieva di Boris Garlitsky a Parigi. Ha iniziato gli studi con il padre all’età di 4 anni e si è diplomata a 17 anni con lode e menzione d’onore, studiando parallelamente con Pavel Berman alla Fondazione Accademia Perosi di Biella, all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, all’Accademia Chigiana di Siena e Accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo. Ha partecipato a masterclass con Leonidas Kavakos, Gil Shaham e Sergey Khachatryan. Suona un violino Domenico Montagnana del 1720 che alterna con un Dario Vernè del 1983 intitolato “Al tuo cammino”, donatole dalla famiglia Vernè.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L. V. Beethoven
Egmont, ouverture in Fa min., op. 84 per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe
M. Bruch
Concerto in Sol min per violino e orchestra n. 1, op. 26
F. Mendelssohn Bartholdy
Sinfonia n. 3 in La min. per orchestra “Scozzese”, op. 56 (MWV N 18)
Antonin Dvorak
Czech Suite in Re magg., Op. 39, B 93
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
di Tommaso Mattei (da William Shakespeare) con Alessandro Preziosi e Nando Paone Opere in scena Michelangelo Pistoletto Regia Alessandro Preziosi “Ho immaginato un Re non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un
di Tommaso Mattei (da William Shakespeare)
con Alessandro Preziosi e Nando Paone
Opere in scena Michelangelo Pistoletto
Regia Alessandro Preziosi
“Ho immaginato un Re non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un passo anagraficamente dalla morte, ma piuttosto spinto dalle circostanze e dalla trama a cercare nella maturità, e non nell’età, il tassello conclusivo della propria vita. L’impazienza che accompagna il rocambolesco circolo di eventi in cui Re Lear travolge prima di tutto sé stesso e quindi gli altri, mi ha suggerito di creare uno spazio mentale teatralmente e scenicamente reso materico dalle opere in scena”.
Alessandro Preziosi
Aspettando Re Lear è un adattamento da Shakespeare con un evidente richiamo a Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno spettacolo sul difficile rapporto tra padri e figli, sulla relazione tra Uomo e Natura e sulla perdita e il ritrovamento dei valori. Nello spettacolo si parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine di caos dentro e fuori, “l’unico ordine possibile” per Michelangelo Pistoletto. E in scena ci sono le opere e i costumi del maestro, costumi iconici realizzati dal collettivo Fashion B.E.S.T. con materiali sostenibili, come anche delle musiche composte da Giacomo Vezzani sono ispirate ad opere dell’artista. Parlando di questa commistione multidisciplinare tra arte contemporanea e teatro, commenta Alessandro Preziosi in veste di regista: “A teatro ho condiviso la messa in scena dei presupposti del Terzo Paradiso, la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la Natura. L’uomo deve cercare di non essere debitore alla Natura di ciò che indossa: il senso dell’abito, del superfluo, dello stretto necessario sono tematiche di Michelangelo Pistoletto che porto a teatro. L’uomo nella sua nudità trova sé stesso, e così anche noi attori durante lo spettacolo veniamo privati dei vestiti, per farci vedere per quello che siamo” L’adattamento di Tommaso Mattei, si concentra sul momento chiave della tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga alla mercè degli eventi atmosferici dopo disastro combinato con ognuna delle “amate” figlie.
Lear, accompagnato dal conte di Kent, sotto le mentite spoglie del servo Caio, e dal fedele Fool, a sua volta “interpretato” con arguzia della figlia Cordelia amorevolmente impegnata a farlo rinsavire, sembra assistere inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale fino all’inaspettato finale.
Re Lear è la metafora della condizione umana: caduta e creazione. Ama solo sé stesso, la mancanza d’amore l’ha portato alla follia e alla solitudine; vaga in una landa di nulla con cui il sovrano senza più corona dovrà fare i conti. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade “dopo che il vecchio cade”.
A pagare le conseguenze della “cecità” dei padri, dovranno essere i figli?
Sul palcoscenico ad accompagnare gli attori alcune opere di Michelangelo Pistoletto, materiali di scena per raccontare il rapporto tra padri e figli, la relazione tra tradizione e innovazione, tra uomo e natura. È il caso, parola cardine della filosofia pistolettiana, l’artefice dell’incontro tra Michelangelo Pistoletto e Alessandro Preziosi complice la mostra personale del maestro biellese “Infinity” presso il Chiostro del Bramante di Roma. Michelangelo Pistoletto è nato a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. Precursori e protagonista dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967) a partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
30 ottobre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
01nov21:00THE SWINGERS ORCHESTRAJAZZ'N FALL 2024
Paolo Tomelleri, clarinetto Bepi D’Amato, clarinetto Emilio Soana, tromba Rudy Migliardi, trombone Giulio Visibelli, sax tenore Gabriele Comeglio, sax alto Enrico Lazzarini, contrabbasso Stefano Caniato, pianoforte Claudio Bonora, batteria Delio Barone, chitarra La nuova edizione di Jazz’n Fall si sviluppa
Paolo Tomelleri, clarinetto
Bepi D’Amato, clarinetto
Emilio Soana, tromba
Rudy Migliardi, trombone
Giulio Visibelli, sax tenore
Gabriele Comeglio, sax alto
Enrico Lazzarini, contrabbasso
Stefano Caniato, pianoforte
Claudio Bonora, batteria
Delio Barone, chitarra
La nuova edizione di Jazz’n Fall si sviluppa attraverso un omaggio alle grandi figure della storia del jazz. Capiscuola e “Unsung Heroes”, musicisti presenti nei lavori più importanti e nell’immaginario collettivo di questa musica e personaggi non meno importanti anche se messi ingiustamente in secondo piano da alterne fortune e dal susseguirsi delle diverse correnti.
Artie Shaw e Benny Goodman hanno segnato l’epoca dello swing come vere e proprie superstar. Artefici insieme della definizione di un vocabolario espressivo pronto ad attingere tanto ai ritmi afroamericani quanto alle soluzioni melodiche provenienti dai diversi folklori europei. Un vocabolario che viene ripreso da The Swingers Orchestra in un omaggio concepito nel senso più tradizionale e con la lunga esperienza maturata dai suoi membri nel corso del tempo: musicisti come Paolo Tomelleri o Emilio Soana fanno parte delle prime generazioni di jazzisti italiani e hanno maturato un vocabolario estremamente solido e concreto, prendendo le mosse dai dischi arrivati in Italia dopo la guerra. Più giovane è senz’altro Bepi D’Amato che, allo stesso modo, ha preso i maestri del clarinetto statunitense – Goodman e Shaw, certo, ma anche Sydney Bechet, Tony Scott e Buddy De Franco – come numi tutelari per costruire la sua voce e il suo stile musicale.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
04nov21:00CHRISTIAN MCBRIDE TRIOJAZZ'N FALL 2024
Christian McBride Remembering Ray Brown with Benny Green and Greg Hutchinson Christian McBride, contrabbasso Benny Green, pianoforte Greg Hutchinson, batteria Christian McBride si concentra sulla musica e sulla figura artistica di Ray Brown trovando
Christian McBride Remembering Ray Brown with Benny Green and Greg Hutchinson
Christian McBride, contrabbasso
Benny Green, pianoforte
Greg Hutchinson, batteria
Christian McBride si concentra sulla musica e sulla figura artistica di Ray Brown trovando una sintesi tra l’approccio classico del piano trio e la sua forte personalità musicale. Una traiettoria rivolta a trovare agganci tra passato e presente per proiettare verso il futuro alcuni degli elementi centrali del jazz. Ray Brown è stato protagonista di una carriera fondamentale nella storia del jazz, al fianco di uno spettro estremamente ampio di musicisti che va dai mostri sacri agli alfieri del be-bop e ai grandi direttori d’orchestra, un percorso che si è aperto infine, con la fortunata serie di dischi “Some of my best friends are…”, ai musicisti delle generazioni successive come Roy Hargrove, Joshua Redman, Nicholas Payton, Ulf Wakenius, il nostro Dado Moroni e, appunto, Benny Green e Gregory Hutchinson che ritroviamo al fianco di Christian McBride. Un testimone raccolto in maniera naturale da McBride che, dal canto suo, ha suonato con i grandi maestri venuti alla ribalta a partire dagli anni Sessanta, con lo stesso Ray Brown e con i grandi nomi della musica internazionale come Sting, James Brown, Paul McCartney, The Roots e Queen Latifah. Percorsi, collaborazioni, idee e intuizioni che, oltre a certificare il valore di entrambi i contrabbassisti, stabiliscono un filo unitario, utile per far evolvere i linguaggi del jazz verso nuove possibilità espressive.
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
08nov21:00TONY PANCELLA, UNSUNG HEROES 5ET
SPECIAL GUEST MAX IONATAJAZZ'N FALL 2024
Tony Pancella, pianoforte Max Ionata, sax tenore Fabio Della Cuna, sax tenore Jordan Corda, vibrafono Pietro Pancella, contrabbasso Cesare Mangiocavallo, batteria La scelta di Tony Pancella riflette diverse dinamiche tra quelle citate prima. Con alcuni dei
Tony Pancella, pianoforte
Max Ionata, sax tenore
Fabio Della Cuna, sax tenore
Jordan Corda, vibrafono
Pietro Pancella, contrabbasso
Cesare Mangiocavallo, batteria
La scelta di Tony Pancella riflette diverse dinamiche tra quelle citate prima. Con alcuni dei suoi “unsung heroes” ha suonato, con altri ha costruito rapporti di amicizia, altri ancora sono stati oggetto di studio e ammirazione. Il pianista realizza questo nuovo progetto con un quintetto formato da giovani musicisti e con la presenza come ospite di uno dei protagonisti più solidi e importanti del panorama italiano, vale a dire il sassofonista Max Ionata. Nella musica proposta da Pancella si incrociano le possibilità timbriche dell’incontro tra sassofoni, pianoforte e vibrafono, la propulsione ritmica messa al servizio di una visione complessiva coerente e ricercata, la scelta di un repertorio capace di attraversare le diverse stagioni della storia del jazz per rendere omaggio a musicisti meno celebrati ma non per questo meno significativi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
12nov21:00MCCOY TYNER LEGENDS BANDJAZZ'N FALL 2024
Avery Sharpe, contrabbasso Antonio Faraò, pianoforte Ronnie Burrage, batteria Chico Freeman, sassofoni Steve Turre, trombone McCoy Tyner non è solamente stato il pianista del quartetto storico di John Coltrane e il musicista che ha
Avery Sharpe, contrabbasso
Antonio Faraò, pianoforte
Ronnie Burrage, batteria
Chico Freeman, sassofoni
Steve Turre, trombone
McCoy Tyner non è solamente stato il pianista del quartetto storico di John Coltrane e il musicista che ha disegnato in modo funzionale e creativo gli aspetti armonici di un discorso unico ed estremamente seminale per le evoluzioni del jazz. Nella sua lunga e fertile carriera, terminata di fatto con la sua scomparsa avvenuta nel marzo 2020, ha portato poi avanti con coerenza e personalità gli spunti scaturiti dall’esperienza con Coltrane, alla ricerca di una sintesi tra lirismo ed energia, tra riflessione e spinte verso le avanguardie. Avery Sharpe, Antonio Faraò, Ronnie Burrage, Chico Freeman e Steve Turre si confrontano con la grande eredità lasciata dal pianista nelle sue composizioni originali così come nelle sue interpretazioni e nei suoi interventi come sideman, mettendo in gioco stile e caratteristiche espressive, percorsi ormai consolidati con maturità e spessore interpretativo. Una vera e propria all star band in cui si intrecciano approcci diversi alla musica di improvvisazione in una condivisione pensata e realizzata nel nome delle esperienze compiute al fianco del pianista statunitense.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
15nov21:00ARSENII MOON, PIANOFORTESolisti - Premio Busoni 2023
Arsenii Mun è il vincitore assoluto del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023. Il pianista si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di
Arsenii Mun è il vincitore assoluto del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023. Il pianista si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di verdetto uìnanime della giuria, caso piuttosto raro visto che questo riconoscimento non veniva concesso da quasi tre decenni. Inoltre, è stato votato online da una stragrande maggioranza di spettatori da tutto il mondo, aggiudicandosi il Premio del Pubblico.
Arsenii Moon è nato a San Pietroburgo nel 1999. All’età di sei anni ha iniziato a studiare pianoforte con Elena Zyabreva. Nel periodo 2010-2017 ha studiato con Alexander Sandler, inizialmente presso la Scuola Secondaria Speciale di Musica del Conservatorio Statale Rimsky-Korsakov di San Pietro-burgo e successivamente presso il conservatorio stesso. Attualmente è iscritto alla Juilliard School of Music di New York, dove prosegue la sua formazione con Sergei Babayan. Nel 2009 ha debuttato con un’orchestra sinfonica alla Filarmonica di San Pietroburgo e nel 2014 ha tenuto il suo primo recital alla Mozarthaus di Vienna.
Il pianista si è esibito sotto la guida di importanti direttori, quali Valery Gergiev, Stanislav Kochanovsky, Mei-Ann Chen e Ian Hobson. Ha suonato al Festival internazionale di musica Yuri Bashmet di Minsk, al Festival internazionale di pianoforte Mariinsky e ai festival Larisa Gergieva and Friends (Vladikavkaz). Fino al 2022, ha suonato regolarmente nella sua città natale San Pietroburgo. Si è presentato con l’Orchestra da Camera di Tallinn, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica di Stato Novaya Rossiya, l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra dell’Ermitage, l’Orchestra Sinfonica di Fort Worth, l’Orchestra del Minnesota e l’Orchestra Sinfonica del Nord. Si è esibito in importanti sedi in Russia (Sala Concerti del Teatro Mariinsky). A partire dal 2022, ha suonato in molte città americane ed europee, tra cui il Centro Krannert per le Arti dello Spettacolo nell’Illinois e la Salle Cortot di Parigi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Programma da definire
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Compagnia Corrado Abbati Adattamento e regia di Corrado Abbati Se ancora oggi La Vedova Allegra è uno degli spettacoli più rappresentati al mondo, se ancora oggi riempie i teatri, se ancora oggi
Compagnia Corrado Abbati
Adattamento e regia di Corrado Abbati
Se ancora oggi La Vedova Allegra è uno degli spettacoli più rappresentati al mondo, se ancora oggi riempie i teatri, se ancora oggi il pubblico si diverte e applaude con calore, qualcosa di speciale deve avere. Costruita su una fertilissima inventiva musicale, con brani iconici come la marcia “Donne, donne eterni dei…”, poggia sulla simpatia di un testo intriso di tematiche che ancora oggi sono tanto care al pubblico: potere, denaro, gelosie, amore. Una vedova miliardaria viene spinta al matrimonio dalla ragione di stato, ma lei sceglierà l’amore, proprio come nelle cronache mondane di oggi.
Questa moderna edizione si fa forte dell’innato senso teatrale e di quella narrativa dinamica che contraddistinguono gli spettacoli di Corrado Abbati, nonché di una colorata e attuale messinscena che mette in risalto l’eleganza delle musiche di Lehár con le sue tinte cangianti e romantiche e l’indiavolato tripudio ritmico.
All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Anna Glavari, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova e questo per conservare i milioni di dote della signora, in patria. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione per una simile impresa ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo ma lui non ne vuole sapere. Tra Danilo e Anna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane mogliettina di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne ed a sostituirla con Anna.
La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Anna e Danilo il loro reciproco amore. La patria è salva. D’ora in poi la signora Glavari non sarà più “La vedova allegra” ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
20 novembre 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 7 Ottobre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
22nov21:00CYRUS CHESTNUT TRIOJAZZ'N FALL 2024
Cyrus Chestnut, pianoforte Peter Washington, contrabbasso Lewis Nash, batteria Nella stessa scia, si inserisce infine il percorso tracciato da Cyrus Chestnut. I grandi maestri del pianoforte, una formazione semplicemente basilare nella storia del
Cyrus Chestnut, pianoforte
Peter Washington, contrabbasso
Lewis Nash, batteria
Nella stessa scia, si inserisce infine il percorso tracciato da Cyrus Chestnut. I grandi maestri del pianoforte, una formazione semplicemente basilare nella storia del jazz come il piano trio, un approccio del tutto spontaneo e naturale alle tante anime della musica afroamericana. Un dialogo, quello innescato da Chestnut, rivolto tanto ai nomi più illustri quanto ai “musician’s musicians”, musicisti che esercitano un’influenza tanto sottile quanto preziosa, nelle pieghe più intime, il lavoro dei musicisti che li seguono nel tempo. Un trio solido quello di Chestnut, completato da due campioni della scena jazz attuale come il contrabbassista Peter Washington e il batterista Lewis Nash, un trio abile nel portare la sua voce e i risultati del dialogo che si diceva sopra in un repertorio vario che abbraccia gli spiritual e i Beatles, gli standard e gli accenti del blues e del latin jazz.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
26nov21:00MICHAEL BARENBOIM, VIOLINO
NATALIA PEGARKOVA-BARENBOIM, PIANOFORTESolisti
Nato a Parigi e cresciuto a Berlino, Michael Barenboim ha studiato musica alla Hochschule di Rostock e filosofia all’Università Paris-Sorbonne. Accanto al grande repertorio, coltiva un forte interesse per la
Nato a Parigi e cresciuto a Berlino, Michael Barenboim ha studiato musica alla Hochschule di Rostock e filosofia all’Università Paris-Sorbonne. Accanto al grande repertorio, coltiva un forte interesse per la musica contemporanea grazie anche alla profonda relazione con Pierre Boulez, che ha affiancato in numerose collaborazioni nei suoi ultimi anni di vita.
La sua esecuzione del Concerto per violino di Schönberg con i Wiener Philharmoniker, poi inciso con il padre Daniel sul podio, ha coinciso con la prima esecuzione del capolavoro da parte della prestigiosa orchestra austriaca.
Si è esibito in veste di solista con realtà come Gürzenich-Orchester Köln per il concerto inaugurale della Stagione, BBC Philharmonic Orchestra, Philharmonia Orchestra, Orchestre Philharmonique du Luxembourg, Komische Oper Berlin, Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, Orchestre Philharmonique de Nice, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, la Filarmonica della Scala, la Los Angeles Chamber Orchestra, Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz.
Il repertorio cameristico è centrale nell’attività di Michael Barenboim, si esibisce infatti regolarmente con artisti come Elena Bashkirova, Daniel Hope, Pinchas Zukerman, Jörg Widmann con cui è frequentemente invitato da festival quali Rheingau Musik, Beethovenfest Bonn, Lucerne, Jerusalem e Verbier. Più recentemente insieme al padre ha inciso i cicli delle sonate di Mozart per violino e pianoforte e dei trii di Beethoven con il violoncellista austro-persiano Kian Soltani.
In parallelo alla carriera di solista, collabora in qualità di violino principale con la West-Eastern Divan Orchestra ed è protagonista attivo di numerosi progetti didattici. Insegna regolarmente musica da camera alla Barenboim-Said Academy, di cui è recentemente stato nominato direttore, e tiene masterclass in Italia, Spagna, Australia e Nuova Zelanda.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M. Ravel
Sonata Postuma
G. Fauré
Berceuse, Romance, Andante
L. Boulanger
3 Stücke
E. Chausson
Pièce op. 39 (viola and piano)
H. Vieuxtemps
Sonata per Viola
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
29nov21:00CLARISSA BEVILACQUA, VIOLINO
MARINA CONSONNI, PIANOFORTESolisti
Clarissa Bevilacqua è una violinista capace di incantare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità, contagiosa ed ispiratrice, e all’abilità tecnica sorprendente. Il suo album di debutto “Dream Catcher” ha
Clarissa Bevilacqua è una violinista capace di incantare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità, contagiosa ed ispiratrice, e all’abilità tecnica sorprendente. Il suo album di debutto “Dream Catcher” ha riscosso lusinghieri riconoscimenti a livello internazionale ed è stato raccomandato da Gramophone Magazine e The Strad, che hanno elogiato il suo modo di suonare come “splendidamente elevato” ed “elegante e spigliato”. Ha debuttato al Pritzker Pavilion di Chicago di fronte a diecimila persone quando aveva nove anni e da allora si è esibita in recital da solista e concerti in tutto il mondo. Come solista, Clarissa ha suonato con Orchestre Philarmonique de Monte-Carlo, BBC National Orchestra of Wales, Thailand Philharmonic Orchestra, Filarmonica Arturo Toscanini, El Sistema Orchestra e al concerto di apertura della Mozartwoche 2023 con la Mozarteum Orchestra Salzburg. Ha ricevuto il Primo Premio, il Premio del Pubblico e il Premio Speciale Bärenreiter al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo. Nel 2023 vince il prestigioso concorso Classeek Ambassador Program acquisendo il diritto di far parte del loro roster di artisti per la stagione 2023-2024. È anche Affiliate Artist del Guarneri Hall Program di Chicago. Clarissa ha pubblicato il suo album di debutto per la Nimbus Records, con le opere complete per violino solo di Augusta Read Thomas e il Concerto per violino n. 3 “Juggler in Paradise” con la BBC National Orchestra of Wales diretta da Vimbayi Kaziboni. Clarissa è la direttrice artistica del DYNAMIKfest, un festival di musica da camera classica e contemporanea nel cuore di Salisburgo, in Austria. Clarissa ha conseguito il Bachelor of Music all’età di sedici anni, laureandosi con lode. Ha completato poi il Master of Music in Violin Performance alla Mozarteum University di Salisburgo con Pierre Amoyal. La sua attuale mentore è Antje Weithaas, presso la Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino. A quattordici anni è stata la violinista più giovane ad essere selezionata per esibirsi regolarmente con la preziosa collezione di strumenti storici del Museo del Violino di Cremona. Oggi suona un violino di Zosimo Bergonzi, Cremona c.1748, per gentile concessione di Guarneri Hall NFP e Darnton & Hersh Fine Violins, Chicago.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
C. Schumann
3 Romanze, Op. 22
R. Schumann
Sonata per Violino n. 1 op. 105
L. Janacek
Sonata per Violino
C. Debussy
Sonata per Violino in Sol min.
F. Waxman
Carmen Fantasie
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
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La passione come motore, l’entusiasmo come “carburante”. Stagione dopo stagione, la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” si è sempre più identificata in questo motto e per tanti motivi. Per la qualità, eroica e pionieristica, delle persone che l’hanno fatta nascere – Ennio Flaiano, in primis, che fu il presidente della primissima stagione – e per il valore delle stagioni proposte sia in campo teatrale che musicale.
Promuovere cultura in una città senza un teatro e senza auditorium: una città in cui la domanda è sempre stata forte e l’offerta, alla metà degli anni Sessanta, pressoché inesistente e, soprattutto, “dormiente”. La missione della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” ha colto subito nel segno: un impegno personale e un’abnegazione assoluta hanno portato alcune rivoluzioni anche nella scena nazionale dello spettacolo italiano, con la coesistenza nelle stagioni musicali del jazz a fianco della classica e, soprattutto, spettacoli e concerti di qualità assoluta sin dalla partenza.
E non è un caso che dalle esperienze di quei concerti – imprevedibili, unici e storici nella loro grandiosità – sia scaturita la … [VAI ALLA PAGINA]
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