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28mar21:00QUARTETTO KLIMTMusica da Camera
Matteo Fossi, pianoforte Duccio Ceccanti, violino Margherita Di Giovanni, viola Jacopo Di Tonno, violoncello Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera
Matteo Fossi, pianoforte
Duccio Ceccanti, violino
Margherita Di Giovanni, viola
Jacopo Di Tonno, violoncello
Costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Klimt è oggi uno dei gruppi da camera italiani più longevi e interessanti. Fin dalla sua fondazione si è esibito in numerosi concerti, arrivando presto a partecipare a prestigiosi Festival in Italia e all’estero. Dal 1997 il quartetto ha frequentato per due anni i corsi speciali di alto perfezionamento tenuti dal Trio di Milano a Fiesole; dal 2000 ha studiato per diversi anni con il M° Pier Narciso Masi. Nell’aprile 1998 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Gaetano Zinetti”.
Pochi mesi dopo la fondazione, il quartetto è stato invitato da “Encontre Internationale des Enseignements Artistiques” organizzato dall’Institute de le Marionette a Charleville-Meziéres (Francia), dal Festival dell’Orchestra Giovanile Italiana ad Aosta, dall’Ater Festival di Rimini e dal Festival “Elba Isola Musicale d’Europa”, dove ha attirato le attenzioni di Yuri Bashmet. Nell’aprile 2001 il Quartetto Klimt ha inaugurato la prima edizione de “I Concerti del Quirinale” di Roma. Nel luglio 2001 è stato invitato al prestigioso “Oleg Kagan Musikfest” di Kreuth in Germania e dal Festival di Santander in Spagna.
Da sempre attento alla promozione e alla divulgazione della musica contemporanea, il Quartetto Klimt è dedicatario di brani di compositori quali Alessandro Solbiati, Francesco Antonioni, Matteo D’Amico, Ivan Vandor, Giancarlo Cardini, Giorgio Gaslini.
I quattro musicisti del quartetto insegnano strumento, quartetto e musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole e dal 2012 sono invitati a tenere masterclass internazionali di musica da camera presso il Livorno Music Festival.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Tansman
Suite-Divertissement
J.Brahms
Quartetto n.3 in Do min. op.60
G. Faurè
Quartetto per pianoforte e archi in do minore op.15
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo. La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente
Magia, mistero ed incantesimi: questi sono gli ingredienti del programma proposto per questo concerto, che si preannuncia scoppiettante e vivo.
La musica riesce ad evocare riti ancestrali presenti profondamente nell’identità culturale dell’uomo, anche se spesso ridotti alla “damnatio memoriae” dal credo religioso che ha sempre visto, nei riti antichi un potenziale, quanto inarrivabile nemico.
La notte di San Giovanni sul Monte Calvo, schizzo sinfonico più semplicemente noto come “Una notte sul Monte Calvo” come come lasciato da Musorgskij (cercò variamente di utilizzarlo, senza mai riuscirvi) si articolava in quattro momenti: Il convegno delle streghe – II corteo di Satana – Trionfo di Satana – Sabba delle streghe. Rimskij-Korsakov riordinò il brano in sei episodi, aggiungendo un tranquillo finale dopo l’Allegro feroce.
La struttura della Fantasia da concerto è pertanto questa (non necessariamente indispensabile, però, alla comprensione della musica): Suoni sotterranei di voci sovrannaturali – Apparizione degli spiriti delle tenebre e di Satana – Trionfo di Satana e “Messa Nera” – Sabba -Suono della campana che disperde gli spiriti delle tenebre – Sorgere del giorno.
L’orchestra è piuttosto nutrita; la percussione include, con i timpani, piatti e grancassa; il tam-tam interviene nei momenti di esasperazione fonica e timbrica, ottenuta nel “crescendo” di una geniale sovrapposizione di strati sonori. Allo smalto timbrico si unisce la ricchezza armonica (cara a Musorgskij), per cui la Fantasia passa attraverso varie tonalità, prima di giungere al re maggiore del conclusivo Poco meno mosso, avviato dai rintocchi lunghi di una campana, risuonanti in un alone fonico assicurato da flauti, clarinetti, fagotti e violoncelli.
Sono sei lenti rintocchi, dai quali si distacca una melopea dei violini (con sordina), poi interrotta da altri sei colpi della campana, sostenuti dall’area vibrazione dell’arpa. Dall’evanescenza del quarto rintocco di questa seconda serie, si libera il canto del clarinetto che, dopo il quinto suono della campana, cede il passo al flauto dischiudente, in sette battute, la limpida luminosità di uno spazio nel quale fanno in tempo, prima dell’ultimo rintocco, Modinka e Korsinka, a scambiarsi ancora un bagliore d’intesa.
La prima notte di Valpurga, per soli e coro, terminata nel 1841, fu uno dei progetti più esigenti e complessi di Felix Mendelssohn, pari in importanza, se non nella durata, ai due Oratori maggiori, il Paulus (1836) e l’Elijah (1846): e nel risultato è uno dei suoi capolavori. Lo stile della musica di Mendelssohn è drammatico e severo, e con gli accentuati contrasti tra un episodio e l’altro egli ottiene una tensione maggiore di quella del testo poetico. Ciò accade subito, sin dall’inizio sinfonico, nella mirabile transizione dalla bufera invernale al canto del tenore (“Es lacht der Mai”, “Sorride il maggio”), attraverso una splendida pagina strumentale, riccamente modulante, serena e a mano a mano più chiara: è la capacità che ha Mendelssohn di esaltare la propria fantasia poetica di fronte a un paesaggio notturno. I canti dei fedeli pagani (sacerdoti druidi e popolo) sono solenni ed entusiasti, espressione di eroica costanza anche di fronte al pericolo. Sicura è l’efficacia anche degli effetti imitativi e descrittivi, come la lesta e scattante invenzione strumentale sul sillabato dei guardiani pagani (Allegro leggero, n. 4) che si incitano l’un l’altro a disperdersi nascondendosi nei boschi. Il momento di massima intensità spirituale è la preghiera del sacerdote col coro (Andante maestoso, n. 3, la minore), una pagina religiosa non indegna affatto di un oratorio cristiano. Interrotta dalle esclamazioni di spavento dei militi cristiani (Allegro non troppo, n. 8, do minore), riconferma la sua forza nel fulgido do maggiore finale.
Tania Buccini
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Mendelssohn-Bartholdy
Die erste Walpurgisnacht, op. 60
(La prima notte di Valpurga)
Cantata per soli, coro e orchestra
M. Musorgskij
Una notte sul Monte Calvo
C. Saint-Saens
Danse Macabre op. 40
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 settembre 2024 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
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La passione come motore, l’entusiasmo come “carburante”. Stagione dopo stagione, la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” si è sempre più identificata in questo motto e per tanti motivi. Per la qualità, eroica e pionieristica, delle persone che l’hanno fatta nascere – Ennio Flaiano, in primis, che fu il presidente della primissima stagione – e per il valore delle stagioni proposte sia in campo teatrale che musicale.
Promuovere cultura in una città senza un teatro e senza auditorium: una città in cui la domanda è sempre stata forte e l’offerta, alla metà degli anni Sessanta, pressoché inesistente e, soprattutto, “dormiente”. La missione della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” ha colto subito nel segno: un impegno personale e un’abnegazione assoluta hanno portato alcune rivoluzioni anche nella scena nazionale dello spettacolo italiano, con la coesistenza nelle stagioni musicali del jazz a fianco della classica e, soprattutto, spettacoli e concerti di qualità assoluta sin dalla partenza.
E non è un caso che dalle esperienze di quei concerti – imprevedibili, unici e storici nella loro grandiosità – sia scaturita la … [VAI ALLA PAGINA]
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