DA LUNEDI’ SONO IN VENDITA GLI ABBONAMENTI PER LA STAGIONE TEATRALE
Da lunedì 18 settembre, saranno in vendita gli abbonamenti della stagione teatrale. Si parte con......
Cigno Nero Carola Puddu Cigno Bianco Roberta De Simone Coreografia e Regia Fabrizio Monteverde Musiche Pëtr Il'ič Čajkovskij Assitente alle Coreografie Azzurra Schena Lighting design Emanuele De Maria Costumi Santi Rinciari Tra le suggestioni di
Cigno Nero Carola Puddu
Cigno Bianco Roberta De Simone
Coreografia e Regia Fabrizio Monteverde
Musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij
Assitente alle Coreografie Azzurra Schena
Lighting design Emanuele De Maria
Costumi Santi Rinciari
Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di P. I. Cajkovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo. Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Cechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago. Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale. Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un Lago senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza straziante di sopravvivere al finale di una replica interminabile. Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.
La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso. Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 62 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Gabriele Strata, pianoforte Paolo Paroni, direttore L’Istituzione Sinfonica e Musicale del Friuli Venezia Giulia è sorta nel 2019 per volere della Regione Friuli Venezia Giulia, che ne è socio fondatore assieme
Gabriele Strata, pianoforte
Paolo Paroni, direttore
L’Istituzione Sinfonica e Musicale del Friuli Venezia Giulia è sorta nel 2019 per volere della Regione Friuli Venezia Giulia, che ne è socio fondatore assieme ad una serie di comuni del territorio ed enti privati. L’obiettivo dell’associazione è stato quello di dare vita alla FVG Orchestra, orchestra che raccoglie l’eredità di molteplici esperienze orchestrali regionali, al fine di creare una compagine riconosciuta anche a livello ministeriale (prima istanza ICO per il 2022) per rispondere alla numerosa richiesta di concerti in regione, ma con uno sguardo anche alle produzioni nazionali ed internazionali. L’organico stabile è di stampo beethoveniano (oltre 40 elementi) e sta venendo a mano a mano allargato. La FVG Orchestra porta avanti due principali obiettivi: servire tutto il territorio regionale divulgando la musica di qualità e rappresentare la regione fuori dai propri confini, diventando così messaggero di pace e cultura. La FVG Orchestra ha già intrapreso accordi con tutti i principali festival regionali che la vedranno presente nel prossimo triennio e sarà inoltre l’orchestra di tutti i concorsi regionali. La FVG Orchestra, nonostante il difficile biennio per quanto riguarda l’internazionalizzazione, è già stata ospitata per due volte a Budapest (2019, 2021), a Novi Sad (capitale della cultura europea 2022) e a Praga, appuntamenti realizzati in collaborazione con le Ambasciate e i locali Istituti Italiani di Cultura.
Gabriele Strata è nato a Padova nel 1999 e si è diplomato in pianoforte al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza sotto la guida di Riccardo Zadra e Roberto Prosseda. A soli 19 anni ha ottenuto il Master’s degree presso la prestigiosa Yale University sotto la guida di Boris Berman. Attualmente studia a Londra, alla Guildhall School of Music e a Roma, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha frequentato nel 2020 il Corso di Alto Perfezionamento tenuto da Lilya Zilberstein presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, conseguendo il Diploma di Merito. Nel 2018 si è aggiudicato il primo premio alla XXXV edizione del prestigioso “Premio Venezia”. Il pianista si esibisce con regolarità in Italia e all’estero: nelle stagioni più recenti ha suonato alla Berlin Philharmonie con la Berlin Symphony Orchestra, a Pechino, Shanghai e Shenzhen con la European Symphony Orchestra e a Venezia con l’Orchestra del Teatro La Fenice. Ha tenuto recital pianistici in alcune delle sale da concerto più importanti d’Europa, fra cui la Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro La Fenice di Venezia, la Philharmonic Hall di Bratislava, la Laeiszhalle di Amburgo, la Steinway Hall di Londra. Alcuni suoi concerti sono stati trasmessi su Rai Radio 3, Sky Classica HD e la portoghese Radio Antena 2.
Paolo Paroni, già Direttore Ospite Principale del New York City Ballet dal 2014, ha lavorato presso orchestre e teatri lirici di rilevanza internazionale quali l’Orchestra Filarmonica Slovena di Lubiana, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Bulgara di Sofia, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra barocca Capella Savaria, la Pannon Philharmonic, l’Orchestra e Coro della Radiotelevisione Croata di Zagabria, la Sofia Festival Orchestra. È appassionato cultore di prassi esecutive storiche e, nel contempo, convinto sostenitore e promotore di nuova musica. Stimato per la sua programmazione originale e l’abbattimento delle barriere tra diversi generi, ha collaborato con artisti internazionali di ogni estrazione stilistica e culturale. Tra i suoi maestri sono da annoverare Gilberto Serembe e Uroš Lajovic.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
P.I. Căjkovskji
Concerto n. 1 in Si bemolle min. op. 43 per pianoforte e orchestra
L. van Beethoven
Sinfonia n. 3 in Mi bemolle magg. op. 55 “Eroica”
20ott21:00TRIO PANTOUMMusica da Camera - Premio "Trio di Trieste" 2022
Virgile Roche, pianoforte Hugo Meder, violino Bo-Geun Park, violoncello Il “Pantoum” è una forma poetica originaria della Malesia arrivata in Francia con la moda dell’orientalismo nel XIX
Virgile Roche, pianoforte
Hugo Meder, violino
Bo-Geun Park, violoncello
Il “Pantoum” è una forma poetica originaria della Malesia arrivata in Francia con la moda dell’orientalismo nel XIX secolo, in cui due idee, una pittoresca e descrittiva, l’altra intima e sentimentale, si intrecciano costantemente.
È in riferimento a questa corrente di cultura letteraria e artistica, strettamente legata alla musica francese a cavallo tra Ottocento e Novecento, che nel 2016 Hugo Meder, Bo-Geun Park e Virgile Roche, all’inizio della loro carriera al Conservatoire National Supérieur de Paris, hanno fondato il Trio Pantoum, da allora affermatosi come uno dei più promettenti ensemble di musica da camera europea.
Sotto la direzione di Emmanuelle Bertrand e Michaël Hentz, i tre musicisti hanno poi iniziato un approfondito lavoro sul repertorio della Musica da camera per archi e pianoforte, che hanno avuto modo di eseguire nelle prestigiose classi del Trio Wanderer al Conservatoire à Rayonnement di Parigi dal 2018 al 2020, di Claire Désert e Ami Flammer al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris dal 2019 al 2021 e infine di François Salque e Louis Rodde dal 2021. Il Trio ha inoltre studiato con musicisti di fama internazionale come Günter Pichler, Irvine Arditti, Marc Coppey, Alexis Galpérine, Emmanuel Strosser, Jérôme Pernoo, Jonas Vitaud, Xavier Gagnepain o Olivier Charlier, e ha avuto la possibilità di incontrare membri dei Quartetti Ébène, Modigliani e Diotima durante le master class al “CNSMDP”, e anche di lavorare, grazie al programma ECMA (European Chamber Music Academy), con Hatto Beyerle (Quatuor Alban Berg), Johannes Meissl (Quatuor Artis), Antonio Meneses (Trio Beaux-Arts), Patrick Jüdt, membri dei Quartetti Talich e Škampa.
Nel 2021, il Trio è diventato “ECMA Aspirant-Ensemble”, il che lo porterà a perfezionarsi ulteriormente con i più grandi maestri europei e ad esibirsi in alcuni dei migliori palchi internazionali. Il Trio ha ricevuto in particolare un Terzo Premio (Primo Premio non assegnato) al “Joseph Joachim International Chamber Music Competition” di Weimar nel 2022, un Terzo Premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera, un Primo Premio all’unanimità alla “Fédération Nationale des Associations de Parents d’Élèves de Conservatoires” European Chamber Music Competition nel 2021, un Secondo Premio al “Illzach International Chamber Music” nel 2019, il Premio d’Onore del Concorso Internazionale “Léopold Bellan” nel 2021, il Primo Premio al Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” nel 2022, il Primo Premio ex aequo con il Trio Bohémo al ”International Joseph Haydn Chamber Music Competition” nel 2023 e, nello stesso anno, il Primo Premio e due premi speciali al “Lyon International Chamber Music Competition”, il Secondo Premio all’”Osaka International Chamber Music Competition & Festa”, il Secondo Premio al “Melbourne International Chamber Music Competition” e, infine, il Terzo Premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera. Il complesso è stato Resident ProQuartet-European Chamber Music Center e inoltre Roche, Meder e Park saranno artisti “in residence” presso la Queen Elisabeth Music Chapel (Belgio) dal 2022 al 2023.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F.J. Haydn
Trio Hob XV:28 in Mi magg.
H.W. Henze
Kammersonate
F. Schubert
Trio op.100 n.2 in Mi bemolle magg. D929
27ott21:00Milan Rehák, fisarmonica
Kristina Vocetková , violoncelloMusica da Camera
“PASIÓN” Omaggio ad Astor Piazzolla “Pasión” è una volata attraverso la vita del grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla: Kristina Vocetková e Milan Rehák interpretano la sua musica con
“PASIÓN”
Omaggio ad Astor Piazzolla
“Pasión” è una volata attraverso la vita del grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla: Kristina Vocetková e Milan Rehák interpretano la sua musica con una performance appassionata ed emozionante. Il Tango Nuevo, genere fondato da Piazzolla, arricchisce il tango tradizionale con elementi della musica classica e del jazz e rappresenta il terreno ideale per le evoluzioni musicali di due interpreti eclettici come Rehák e Vocetková. I due musicisti si misurano poi anche con le composizioni di José Bragato, il principale violoncellista di Piazzolla, e dell’attuale star della fisarmonica Gorka Hermosa, che mescola il tango con i ritmi dei Balcani.
Milan Rehák è uno dei fisarmonicisti cechi più interessanti e innovativi. Diplomato al Conservatorio di Praga e al Royal College of Music di Stoccolma, è stato anche insignito di titoli da parte di molti concorsi internazionali di fisarmonica. Oltre ai suoi progetti in solo, collabora con il violoncellista svedese Johannes Rydén e con la violoncellista ceca Kristina Vocetková. Il suo repertorio solista include composizioni originali per fisarmonica, pezzi barocchi, trascrizioni musicali virtuosistiche e arrangiamenti molto apprezzati dagli ascoltatori. Milan Rehák ha pubblicato sette dischi a proprio nome.
Kristina Vocetková è una delle violoncelliste ceche più promettenti della sua generazione. Specializzata in musica da camera, si dedica principalmente alla sua attività come solista e ai concerti con orchestre come la Brno Philharmonic o la Jaroslav Kocian chamber orchestra. Ha fondato il Duo Bohémo, con il violinista Matouš Peruška, e il Trio Bohémo, sempre con Matouš Peruška e con il pianista An Vojtek Kristina si è diplomata alla Liszt Ferenc Academy of Music di Budapest e ha ricevuto premi e riconoscimenti in vari concorsi a livello internazionale.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
30ott21:00UOMO E GALANTUOMOdi Eduardo De Filippo
con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses
di Eduardo De Filippo con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e la partecipazione di Ernesto Mahieux Regia Armando Pugliese Scene Andrea Taddei Musiche Paolo Coletta Costumi Silvia Polidori Luci Umile Vainieri Meccanismo comico straordinario, Uomo e Galantuomo di Eduardo
di Eduardo De Filippo
con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses
e la partecipazione di Ernesto Mahieux
Regia Armando Pugliese
Scene Andrea Taddei
Musiche Paolo Coletta
Costumi Silvia Polidori
Luci Umile Vainieri
Meccanismo comico straordinario, Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di “Mala Nova” di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. Poi gli intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera.
Una commedia dal sapore “scarpettiano”, in cui si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone; il perbenismo farisaico di nobili e borghesi; l’irriverente critica a un teatro declamatorio o sciatto e cialtronesco. Eduardo scrisse Uomo e galantuomo all’età di soli ventidue anni, ma aveva già lavorato a lungo con Eduardo Scarpetta. È una commedia che fa molto ridere, in cui è possibile ritrovare la grandezza di Eduardo, ancora agli inizi della sua drammaturgia. Tutte le scene si svolgono ruotando sul gioco dell’equivoco, sull’ambivalenza dettata dal riconoscimento e non-riconoscimento dei personaggi. Il cast è formato dagli attori che fanno parte della Compagnia di Geppy Gleijeses, che si sono uniti ai miei collaboratori storici per l’allestimento scenico: questo incontro è stato davvero proficuo. In particolare, con Geppy Gleijeses avevamo già lavorato più volte insieme: il nostro è un rapporto ormai collaudato, ci troviamo bene a collaborare e condividere le nostre avventure teatrali. Inoltre, la parola e il linguaggio di Eduardo De Filippo sicuramente ci uniscono: essendo tutti napoletani – attori e regista – ci si ritrova subito, nel senso di un’appartenenza culturale comune.
Armando Pugliese
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
31 ottobre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
03nov21:00TOMMASO BOGGIAN, pianoforteSolisti
Nato nel 1998, Tommaso Boggian ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con il padre. Dopo aver frequentato la Fondazione Musicale Masiero Centanin di Arquà
Nato nel 1998, Tommaso Boggian ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con il padre. Dopo aver frequentato la Fondazione Musicale Masiero Centanin di Arquà Petrarca (Pd), prosegue gli studi musicali presso il Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo sotto la guida di M.L. Macario e G.Silvestrini, diplomandosi a 17 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2020 consegue il Master di II livello in Pianoforte presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia con votazione 110 e lode sotto la guida di I. Lo Porto. Attualmente studia con i M° Alessandro Taverna presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola e Lilya Zilberstein presso l’Universität f̈ur Musik und Darstellende Kunst di Vienna.
È stato premiato in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali tra i quali “Premio Venezia”, “Bèla Bartòk-Vienna”, “Radovljica International Piano Competition”. Su invito del direttore d’orchestra John Axelrod, a settembre 2019 debutta con la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla suonando il Concerto n.1 di F. Liszt presso il Teatro de La Maestranza di Siviglia. Nel giugno 2023, ha eseguito il concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di R. Schumann con l’Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania), sotto la direzione del M. Ovidiu Balan.
Ha suonato per il Museo Teatrale del Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Palazzo delle Prigioni di Venezia, Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania), Teatro SkienIbsenhuset di Skien (Norvegia), Roter Salon (Vienna), Teatro de La Maestranza di Siviglia (Spagna).
Suona regolarmente con il violoncellista Pietro Silvestri nel Duo del Giglio. Ha insegnato presso il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova.
Concerto realizzato in collaborazione con
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Sonata n. 3 K 281 in Si bemolle magg.
F. Chopin
Scherzo n. 4 op. 54 in Mi magg. Barcarolle op. 60 in Fa diesis magg.
S. Prokofiev
Sonata n. 6 op. 82 in La magg.
09nov21:00CHRIS POTTER TRIOJAZZ'N FALL 2023
CHRIS POTTER TRIO Chris Potter sax tenore James Francies pianoforte, tastiere Eric Harland batteria La ricerca di una sintesi tra esperienza e novità viene naturalmente condotta anche dai musicisti appartenenti alle generazioni
CHRIS POTTER TRIO
Chris Potter sax tenore
James Francies pianoforte, tastiere
Eric Harland batteria
La ricerca di una sintesi tra esperienza e novità viene naturalmente condotta anche dai musicisti appartenenti alle generazioni più recenti. Un’esplorazione che si anima della possibilità di riprendere la lezione dei maestri – sia attraverso l’ascolto che attraverso strette collaborazioni – e dei tanti linguaggi della musica di oggi. Un’attitudine che vede in Chris Potter un esempio quasi scolastico. Il sassofonista, infatti, ha esordito come un vero e proprio prodigio in giovanissima età, ha suonato con i talenti più interessanti della sua generazione, ha poi condiviso il palco con musicisti come Dave Holland, Herbie Hancock e via dicendo. Ha portato così nella sua musica tradizioni e attualità, in un contesto espressivo in cui trovano posto naturalmente sonorità acustiche ed elettriche, sguardi alla letteratura più consolidata del jazz e aperture verso la fusion e la world music. I suoi progetti più recenti testimoniano questo percorso in maniera evidente: “There is a tide” è un lavoro per big band realizzato in realtà da solo, in studio, durante il lockdown; “Got the keys to the Kingdom” è un quartetto all star che rilegge brani tradizionali del blues e del gospel e brani di Parker, Strayhorn e Jobim con il più classico dei quartetti in uno dei luoghi più iconici del jazz, il Village Vanguard di New York; Circuits, il trio con cui lo ascolteremo a Pescara, rappresenta la pulsione più aperta verso l’improvvisazione, con una formazione senza basso, con le tastiere di James Francies a colorare di suoni e intuizioni le armonie e la forza e l’esperienza di Eric Harland a gestire la dimensione ritmica, con i sassofoni di Chris Potter a tessere una tela melodica che prende spunto dalla storia del jazz per proiettarla ancora una volta nel presente e, poi, verso il futuro.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
10nov21:00RICHARD GALLIANO
“PASSION GALLIANO”JAZZ'N FALL 2023
Richard Galliano fisarmonica Richard Galliano è stato tra i musicisti che hanno dato una dimensione moderna alla fisarmonica nel jazz. La tradizione come punto di partenza per dare vita
Richard Galliano fisarmonica
Richard Galliano è stato tra i musicisti che hanno dato una dimensione moderna alla fisarmonica nel jazz. La tradizione come punto di partenza per dare vita a nuove possibilità, la modernità come riferimento per un percorso in continua evoluzione. “Passion Galliano” offre al fisarmonicista lo spazio per potersi confrontare – nella dimensione del concerto in solo – con tutti i riferimenti e le ispirazioni che hanno attraversato la sua musica. La valse musette, il tango, l’opera, la musica per il cinema, la canzone, naturalmente, il jazz, il senso per l’improvvisazione e la grande maestria tecnica si sintetizzano nella lettura personale e appassionata di Galliano, una lettura sempre convincente, emozionale e carica di significato, una lettura che, in qualche modo, rende anche omaggio alla figura del suo stesso protagonista, come a sottolineare la misura e le coordinate del contributo portato nel corso della sua carriera al jazz e allo strumento.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
13nov21:00CAMPOBASSO, MANZONI & PAOLI
“NON CI RESTA CHE RIDERE”PROGETTI SPECIALI
La Commedia Americana da Buster Keaton a Woody Allen Progetto Multimediale Mauro Manzoni sassofoni Federica Orlandini voce Mauro Campobasso chitarra Daniele D’Alessandro clarinetto Daniele Mencarelli contrabbasso e
La Commedia Americana da Buster Keaton a Woody Allen
Progetto Multimediale
Mauro Manzoni sassofoni
Federica Orlandini voce
Mauro Campobasso chitarra
Daniele D’Alessandro clarinetto
Daniele Mencarelli contrabbasso e basso elettrico
Walter Paoli batteria
La commedia e il cinema comico americano: un territorio straordinariamente ricco, fertile e sfaccettato e, inoltre, estremamente divertente come campo d’azione per la reinvenzione con nuove musiche e suoni.
La comicità è sempre stata vista come un intrattenimento, un gioco leggero e rilassante per allontanarsi dalla realtà. Un luogo dell’arte talvolta snobbato dagli intellettuali e rivalutato in seguito da nuove generazioni di cineasti e critici. Eppure, alcuni dei più grandi maestri hanno utilizzato le grammatiche del cinema comico, graffiando talvolta in maniera feroce.
Sulla base di quest’idea e come sempre alla ricerca di un metatesto per i propri progetti multimediali (dopo i lavori dedicati al cinema di Kubrick, Chaplin, Hitchcock, Leone e Fellini), Mauro Campobasso e Mauro Manzoni, questa volta affiancati nella leadership dal loro inossidabile partner Walter Paoli, propongono una nuova stimolante produzione, dedicata appunto al cinema comico americano.
Seguendo lo stile ormai peculiare della formazione, le immagini sono connesse tra loro in un flusso di montaggio che, attraverso una serie di strategie narrative, fonde in un unico film, in una sorta di grande blob cinefilo, il materiale preso in esame. In questo caso, non ci sarà un solo regista a farla da padrone ma si esplorerà la galassia del cinema comico, nei suoi vari generi e sottogeneri. Si partirà dalle prodezze ginniche ed estreme di Buster Keaton, passando per Jerry Lewis e Mel Brooks, per Peter Bogdanovich e lo slapstick dei cartoon della Warner Bros per arrivare infine a Billy Wilder e Woody Allen.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
14nov21:00RON CARTER FOURSIGHTJAZZ'N FALL 2023
Ron Carter contrabbasso Renée Rosnes pianoforte Jimmy Greene sax tenore Payton Crossley batteria Uno dei risultati più rilevanti nella carriera di un musicista è, forse, proprio non
Ron Carter contrabbasso
Renée Rosnes pianoforte
Jimmy Greene sax tenore
Payton Crossley batteria
Uno dei risultati più rilevanti nella carriera di un musicista è, forse, proprio non aver bisogno di presentazioni. I musicisti con cui ha suonato, le formazioni con cui ha stabilito, via via negli anni, nuove frontiere per il jazz, fanno di Ron Carter uno dei principali artefici della storia di questa musica. Vero e proprio cardine di una formazione imprescindibile come il Miles Davis Quintet, è stato il contrabbassista presente in lavori fondamentali quali Empyrean Isles, Maiden Voyage e Speak Like a Child di Herbie Hancock, Speak No Evil di Wayne Shorter, Red Clay di Freddie Hubbard, Out There e Far Cry di Eric Dolphy, Hermeto di Hermeto Pascoal, Viva Emiliano Zapata di Gato Barbieri e tantissimi altri. Un’esperienza riportata nei suoi lavori come leader, una discografia articolata in oltre sessant’anni e dove trova spazio – a fianco delle riletture e degli omaggi alla figura di Miles Davis – una visione elegante e, per certi aspetti, cameristica del jazz, un approccio che tiene conto delle tradizioni e delle radici più profonde del blues, un’intenzione sempre curiosa verso le possibilità di rinnovare i linguaggi e aperta nei confronti dei musicisti delle generazioni più giovani. In qualche modo, è il tratto che caratterizza anche Foursight, formazione in cui si ritrovano musicisti appartenenti a generazioni diverse e capaci di imbastire un discorso, allo stesso tempo, lirico e ricco di energia, di tenere insieme suggestioni intellettuali, spinte virtuosistiche e flusso melodico. Rispetto per la storia e senso della novità, in pratica.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
17nov21:00SANTIAGO CAÑÓN-VALENCIA, violoncelloSolisti - BBC Next Generation Artist 2022
Vincitore della Medaglia d’argento e del “Premio del pubblico” al XVI Concorso Internazionale Ciajkovskij 2019, dello Starker Foundation Award 2018 e terzo premio al prestigioso Concorso Internazionale
Vincitore della Medaglia d’argento e del “Premio del pubblico” al XVI Concorso Internazionale Ciajkovskij 2019, dello Starker Foundation Award 2018 e terzo premio al prestigioso Concorso Internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles 2017, Santiago Cañón-Valencia è considerato uno dei violoncellisti più promettenti della sua generazione.
Nato a Bogotà nel 1995, ha avuto tra i suoi più importanti mentori musicali Henryk Zarzycki in Colombia, James Tennant in Nuova Zelanda, e Andres Diaz negli Stati Uniti. Attualmente, prosegue la sua formazione con Wolfgang Emanuel Schmidt alla Kronberg Academy per giovani solisti.
Cañón-Valencia è un vero appassionato di musica. Ha interpretato la prima mondiale del Concerto per violoncello di Carlos Izcaray con la Alabama Symphony Orchestra, del Concerto per violoncello di Jorge Pinzon “Rapsodia a los 4 Elementos” al Festival Internazionale della Musica di Cartagena 2019 e della prima colombiana del Concerto per violoncello n. 2 di Ginastera con l’Orchestra sinfonica nazionale della Colombia oltre che la prima del Concerto per violoncello di Gulda a Auckland, in Nuova Zelanda, con la Auckland Chamber Orchestra.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J.S. Bach
Suite n. 2 in Re min. BWV 1008
G. Crumb
Sonata per violoncello solo
D. Ponce de León
La Ruta de la Mariposa (composto per Santiago Cańón-Valencia)
S. Cañón-Valencia
Ascenso Hacia lo Profundo
21nov21:00LA SIGNORA OMICIDIdi William Arthur Rose
con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini
di William Arthur Rose con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini Regia Guglielmo Ferro Dal celebre racconto di William Arthur Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale de
di William Arthur Rose
con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini
Regia Guglielmo Ferro
Dal celebre racconto di William Arthur Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale de “La Signora Omicidi“.
È una commedia ricca di humour e di divertenti intrighi, situazioni ambigue ed equivoci esilaranti, ambientato in una Londra anni ‘50, che fa da sfondo all’improbabile incontro tra Louise Wilberforce, arzilla e svampita affittacamere, il misterioso Professor Marcus, presunto musicista, in realtà capobanda di un pericoloso gruppo di malviventi che Louise Wilberforce finirà per smascherare. Nei panni della svampita e arzilla Signora Omicidi, la bravissima Paola Quattrini diretta da Guglielmo Ferro.
“La Signora Omicidi” è un vero e proprio classico della commedia, con le sue tinte noir e con le battute imprevedibilmente macabre colorate del tipico humour britannico. Il personaggio della complice involontaria in una grossa rapina e la banda di malviventi che si finge un quintetto d’archi ben si adattano a creare gli equivoci e le gag che animano la trama della commedia.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
22 novembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Javier Comesaña, violino Premio Jascha Heifetz 2021 Matteo Giuliani Diez, pianoforte Nato a Siviglia nel 1999, definito dalla Hannoversche Allgemeine Zeitung "un musicista aperto e intelligente, capace di trovare nuovi modi
Javier Comesaña, violino
Premio Jascha Heifetz 2021
Matteo Giuliani Diez, pianoforte
Nato a Siviglia nel 1999, definito dalla Hannoversche Allgemeine Zeitung “un musicista aperto e intelligente, capace di trovare nuovi modi di fare musica”, Javier Comesaña è il vincitore del sesto Concorso Internazionale Jascha Heifetz per violinisti e del Prinz von Hessen-Preis, organizzato dall’Accademia Kronberg. Nel settembre 2021 si è anche affermato al Concorso Internazionale di Violino Joseph Joachim di Hannover. I suoi ex insegnanti sono Yuri Managadze e Sergey Teslya. Sotto l’insegnamento di Marco Rizzi, ha fatto il suo bachelor alla Scuola Superiore di Musica Reina Sofia di Madrid e ha seguito le masterclass condotte, tra gli altri, da Micaela Martin, Silvia Marcovici, Miriam Fried e Christoph Poppen. Si è distinto nel 2019 e nel 2021 come lo studente più eccezionale del suo corso. Come camerista, si è esibito con diverse formazioni in sale come l’Auditorium Nazionale della Musica, il Teatro Real e il Casino de Madrid. Nel 2021 ha ricevuto, da Sua Maestà la Regina Sofia di Spagna, il Diploma come Most Outstanding group con pianoforte grazie alla sua interpretazione del Quintetto per pianoforte in La Maggiore “La Trota” di Schubert. Come solista, ha suonato sotto la direzione di direttori come David Afkham, Pablo Gonzalez, Andrew Manze, Alvaro Albiach, Modestas Barkauskas, Ivan Monighetti o Borja Quintas e con orchestre come la NDR Radiophilarmonie, l’Orquesta Nacional de España di Madrid, la Lithuanian National Symphony Orchestra, la Camerata Bern e la Freixenet Symphony Orchestra.
Javier Comesaña suona attualmente uno strumento di Giovanni Battista Guadagnini del 1765, generosamente prestato dalla Fritz Behrens Stiftung.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
E. Granados
Sonata per violino
C. Debussy
Sonata n. 3 in Sol min per violino e pianoforte, L 148
I. Stravinsky
Divertimento per violino e pianoforte da “Le baiser de la fée”
O.Messiaen
Thème et variations per violino e pianoforte
O. Respighi
Sonata per violino e pianoforte in Si min. P. 110
01dic21:00QUARTETTO MIRUSMusica da Camera
Federica Vignoni violino Massimiliano Canneto violino Riccardo Savinelli viola Luca Bacelli violoncello Costituitosi nel 2008, il Quartetto Mirus nasce all’interno del progetto SIXE della Federazione Cemat di Roma. Dopo il perfezionamento all’Accademia
Federica Vignoni violino
Massimiliano Canneto violino
Riccardo Savinelli viola
Luca Bacelli violoncello
Costituitosi nel 2008, il Quartetto Mirus nasce all’interno del progetto SIXE della Federazione Cemat di Roma. Dopo il perfezionamento all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona con B. Giuranna, viene scelto come Quartetto residente al Festival Autunno Musicale di Como. Nel 2010, viene selezionato da Walter Levin (Quartetto La Salle) alla Hochschule fur Musik di Basilea e nel 2013 conclude il Master in Musica da Camera con Oliver Wille presso la Hochschule fur Musik di Hannover. Nel 2009, viene premiato al “Concorso Internazionale di Musica da Camera G. Papini” mentre l’anno seguente vince il premio Nuove Carriere “Rec & Play”, indetto dal CIDIM di Roma. Nel 2011, al Concorso di Musica da Camera “B. Pergamenschikow”, patrocinato dalla Hochschule fur Musik “Hanns Eisler” di Berlino, ottiene il primo riconoscimento all’estero. Il suo debutto è avvenuto al Bologna Festival del 2009. Da allora, ha tenuto concerti presso le più prestigiose istituzioni italiane ed estere. Ha pubblicato per Tactus, suonato in diretta radiofonica per la NDR Tedesca e Rai Radio3 dai Concerti del Quirinale e collaborato con M. Brunello, il Quartetto Kuss, M. Perrotta, T. Lonquich, C. Zavalloni e M. Montalbetti. Dal 2018, partecipa al progetto Floema della Fondazione Promusica di Pistoia con incontri di musica da camera e dal 2020 viene promosso dal CIDIM per la Circuitazione Musicale in Italia. I membri del Quartetto Mirus fanno parte dell’Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L. V. Beethoven
Quartetto op.95 “Serioso”
I. Stravinski
3 Pezzi per Quartetto d’Archi
F.Schubert
Quartetto in Re min. D810 “La morte e la Fanciulla”
08dic21:00ANNA KRAVTCHENKO, pianoforteSolisti
«Poche pianiste vantano un tocco così luminoso, lieve eppure tagliente. Ideale per padroneggiare il registro pianistico acuto come lo vuole Liszt (e Chopin, altro suo autore elettivo), di
«Poche pianiste vantano un tocco così luminoso, lieve eppure tagliente. Ideale per padroneggiare il registro pianistico acuto come lo vuole Liszt (e Chopin, altro suo autore elettivo), di cui sa musicalmente indirizzare anche forza torrenziale e gusto per la complessità tematica. Ma della Kravtchenko incantano ancor più autorità, naturalezza esecutiva e scioltezza interpretativa.»
(Angelo Foletto, La Repubblica)
Definita dal quotidiano olandese Het Parool “il miracolo della tastiera”, Anna Kravtchenko si impone nel panorama del pianismo internazionale dopo aver vinto all’ unanimità il primo premio al prestigioso Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” nel 1992, a soli 16 anni. Nel corso della sua carriera ha suonato per le maggiori istituzioni musicali europee e si è esibita, inoltre, in Giappone, in Sud Africa, negli Stati Uniti ed in Canada.
Nel 2006 ha registrato un cd per la Decca Records, con un programma interamente dedicato a Chopin. Nello stesso anno Anna Kravtchenco ha vinto negli USA l’International Web Concert Hall Competition. Il suo ultimo CD per Decca Records dedicato a Liszt è stato recensito con cinque stelle ed ha ricevuto l’assegnazione del titolo “Cd del mese” sulle principali riviste italiane.
Dopo essere stata docente per quindici anni presso l’Accademia Pianistica di Imola, dal 2013, Anna Kravtchenko è docente di pianoforte al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.
Ha studiato all’Accademia di Imola dove era stata amessa “Ad Honorem”.
(Venerdì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
J. Brahms
Sonata n. 3 in Fa min. op. 5
W. A. Mozart
Sonata n.18 in Re magg. K576
Sergej Prokof’ev
Sonata n. 2 in Re min. op.14
12dic21:00TRAPPOLA PER TOPIdi Agatha Christie, con Lodo Guenzi
di Agatha Christie con Lodo Guenzi Regia Giorgio Gallione Costumi Francesca Marsella Scene Luigi Ferrigno Musiche Paolo Silvestri Luci Antonio Molinaro Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta “Trappola
di Agatha Christie
con Lodo Guenzi
Regia Giorgio Gallione
Costumi Francesca Marsella
Scene Luigi Ferrigno
Musiche Paolo Silvestri
Luci Antonio Molinaro
Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta “Trappola per topi” di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità.
Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente British, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino. Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa. In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. Come sempre: metodo e follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico.
Giorgio Gallione
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 dicembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
15dic21:00CLARISSA BEVILACQUA, violino
DAVIDE RANALDI, pianoforteSolisti
Clarissa Bevilacqua violino Premio Mozart Salisburgo 2020 Davide Ranaldi pianoforte Premio Venezia 2021 Violinista capace di appassionare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità e all’abilità tecnica sorprendente, “Clarissa Bevilacqua possiede quella
Clarissa Bevilacqua violino
Premio Mozart Salisburgo 2020
Davide Ranaldi pianoforte
Premio Venezia 2021
Violinista capace di appassionare il pubblico grazie alla sua spiccata musicalità e all’abilità tecnica sorprendente, “Clarissa Bevilacqua possiede quella rara qualità da star che è difficile da descrivere, ma impossibile da non notare”, afferma il direttore d’orchestra Terry Lowry. Ha debuttato al Pritzker Pavilion di Chicago davanti a migliaia di persone a soli nove anni. Da allora si è esibita in recital da solista e in concerti in tutto il mondo. Si è esibita come solista con la Mozarteum Orchestra Salzburg nel concerto di apertura della Mozart- woche 2023 e ha registrato in prima mondiale il concerto di Augusta Read Thomas con la BBC National Orchestra of Wales. Ha suonato con organici prestigiosi come, tra le altre, la Thailand Philharmonic Orchestra, El Sistema Orchestra e la Filarmonica Arturo Toscanini. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, si è aggiudicata il Primo Premio assoluto, Premio del Pubblico e Premio Speciale Bärenreiter al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo – sola italiana nella storia della competizione. È Young Artist della Classically Connected Organization di New York e Affiliate Artist del Guarneri Hall Program di Chicago. Si è laureata con lode e menzione all’età di sedici anni. Nel 2021 ha conseguito il Master of Music in Violin Performance al Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal. Attualmente studia alla Hochschule f̈ur Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Antje Weithaas. Clarissa Bevilacqua ha pubblicato il suo album di debutto “Dream Catcher” con Nimbus Records, dedicato all’integrale per violino solo di Augusta Read Thomas e al suo Concerto per violino n. 3: “Juggler in Paradise” con la BBC National Orchestra of Wales. A quattordici anni diventa la più giovane violinista ad esibirsi regolarmente con la preziosa collezione Stradivari del Museo del Violino di Cremona. Suona un violino di Zosimo Bergonzi, Cremona c. 1748, per gentile concessione della Guarneri Hall NFP e di Darnton & Hersh Fine Violins di Chicago.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Z. Kodály
Adagio for Violin and Piano
E. Elgar
Sonata per Violino e Pianoforte in Mi Min., Op. 82
A. Dvorák
Romantic Pieces, Op. 75, B 150
M. Ravel
Sonata for Violin and Piano No. 2
di Federico Fellini, Tonino Guerra e Tullio Pinelli con Monica Guerritore e Claudio Casadio Adattamento e Regia Monica Guerritore Costumi Walter Azzini Scenografie Giovanni Licheri/Alida Cappellini È Natale. Pippo e Amelia in arte Ginger e Fred,
di Federico Fellini, Tonino Guerra e Tullio Pinelli
con Monica Guerritore e Claudio Casadio
Adattamento e Regia Monica Guerritore
Costumi Walter Azzini
Scenografie Giovanni Licheri/Alida Cappellini
È Natale.
Pippo e Amelia in arte Ginger e Fred, due ex ballerini famosi un tempo, sono stati invitati ad esibirsi nello Show natalizio di una televisione privata. L’invito a due vecchie glorie serve alla Produzione solo per riempire lo spazio che chiamano “rigatteria d’antan”. Ma Amelia e Pippo non lo sanno e hanno accettato per ritrovare forse la magia di un tempo o forse un sentimento che si erano negati in gioventù.
Nelle ore che precedono lo Show i due vengono sballottati e travolti da un caravanserraglio di personaggi improbabili, sosia, dilettanti allo sbaraglio, affamati che aspirano a un attimo di felicità. Amelia e Pippo in quel contenitore sgargiante e vociante appaiono come due essenze pure e spaesate…
E poi tocca a loro.
Sono finalmente in scena: parte la musica, iniziano con i loro primi meravigliosi passi ma salta la luce nello studio e lo spettacolo si interrompe ed è lì che seduti al buio, uno accanto all’altro, Fellini fa dire a Fred quello che lui stesso vuole dire a noi, al pubblico, al mondo: “Siamo due fantasmi che vengono dal buio e nel buio se ne vanno…”
Il loro mondo fatto di Incanto, come la luna di carta che Fred ha chiesto al macchinista di far apparire magicamente durante il ballo, non c’è più.
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
19 dicembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Da lunedì 18 settembre, saranno in vendita gli abbonamenti della stagione teatrale. Si parte con......
Saranno presto online i programmi della nuova Stagione Artistica della Società del Teatro e della......
Anche quest’anno avremo una doppia e prestigiosissima inaugurazione per la Stagione Musicale della Società del......
La passione come motore, l’entusiasmo come “carburante”. Stagione dopo stagione, la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” si è sempre più identificata in questo motto e per tanti motivi. Per la qualità, eroica e pionieristica, delle persone che l’hanno fatta nascere – Ennio Flaiano, in primis, che fu il presidente della primissima stagione – e per il valore delle stagioni proposte sia in campo teatrale che musicale.
Promuovere cultura in una città senza un teatro e senza auditorium: una città in cui la domanda è sempre stata forte e l’offerta, alla metà degli anni Sessanta, pressoché inesistente e, soprattutto, “dormiente”. La missione della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” ha colto subito nel segno: un impegno personale e un’abnegazione assoluta hanno portato alcune rivoluzioni anche nella scena nazionale dello spettacolo italiano, con la coesistenza nelle stagioni musicali del jazz a fianco della classica e, soprattutto, spettacoli e concerti di qualità assoluta sin dalla partenza.
E non è un caso che dalle esperienze di quei concerti – imprevedibili, unici e storici nella loro grandiosità – sia scaturita la … [VAI ALLA PAGINA]
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