08ott21:00UTO UGHI, violino
BRUNO CANINO, pianoforteSolisti
Uto Ughi, uno dei massimi violinisti viventi, si è avvicinato alla musica all'età di cinque anni; a sette ha eseguito la Ciaccona dalla Partita n. 2 di J.S. Bach;
Uto Ughi, uno dei massimi violinisti viventi, si è avvicinato alla musica all’età di cinque anni; a sette ha eseguito la Ciaccona dalla Partita n. 2 di J.S. Bach; a dodici è stato scritto di lui che era un concertista artisticamente e tecnicamente maturo. La sua formazione è con George Enescu a Parigi e Corrado Romano a Ginevra. Ha iniziato le sue grandi tournées europee esibendosi nelle più importanti capitali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony, la Philadelphia, la New York Philharmonic, la Washington Symphony e molte altre, sotto la direzione di maestri quali Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Frühbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Prêtre, Rostropovic, Sanderling, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
T.A. Vitali
Ciaccona in sol min.
J. Brahms
Sonata in la magg. n. 2
M. De Falla
Suite popolare spagnola
M. Ravel
Tzigane
15ott21:00MEMORIEOmaggio ad Astor Piazzolla 1921-2021
LAURA MORANTE voce narrante ENSEMBLE LUMIÈRE Marco Fabbri bandoneón Massimo Repellini violoncello Stefano Giavazzi pianoforte in MEMORIE liberamente tratta dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin drammaturgia e arrangiamenti Marco Fabbri Voce registrata
LAURA MORANTE voce narrante
ENSEMBLE LUMIÈRE
Marco Fabbri bandoneón
Massimo Repellini violoncello
Stefano Giavazzi pianoforte
in
MEMORIE
liberamente tratta dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin
drammaturgia e arrangiamenti Marco Fabbri
Voce registrata Daniel Ernesto Gasparini
Laura Morante, grande interprete del teatro italiano, accompagnata da un ensemble di tre musicisti, ci conduce nell’universo più intimo del grande Astor Piazzolla, uno dei compositori contemporanei più eseguiti al mondo, considerato uno dei padri del tango argentino.
“…debbo dire la verità più assoluta. Potrei raccontare una storia di angeli ma non sarebbe la vera storia. La mia è di diavoli, mescolata con angeli e con un pò di meschinità: bisogna avere un pò di tutto per andare avanti nella vita…”.
Queste parole di Piazzolla sono tratte dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin. In questo libro-intervista il Piazzolla uomo svela il Piazzolla artista. Le sue parole, i suoi aneddoti, la sua vita ripercorrono gran parte della storia musicale argentina ed internazionale del ‘900. Egli si dà con sincerità, raccontando in prima persona, come se stesse suonando il suo bandoneon. Il personaggio che incarna Piazzolla e dà voce alle sue parole è un angelo. Quell’angelo a cui Astor ha dedicato una intera suite. La vita di questo genio viene inserita in una partitura musicale, come se fosse un canto melodico, a volte in assolo o all’unisono con altri strumenti dell’ensemble, a volte contrappuntato o inseguito dalle sue stesse melodie o dalle note di altri compositori con cui Astor ha collaborato durante la sua carriera artistica. Memorie è come una macchina del tempo che permette al pubblico, che già apprezza le opere di Piazzolla, di conoscere anche il lato umano dell’uomo, le sue paure, le gioie, le ambizioni, i sogni… da quando era “pibe” a pochi giorni prima della grave malattia.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
22ott21:00ORCHESTRA SINFONICA DELLA RADIO-TELEVISIONE DI KIEVOrchestre e Complessi
Giuseppe Andaloro pianoforte Volodymyr Sheiko direttore L’Orchestra Sinfonica della Radio-Televisione di Kiev ha al suo attivo oltre 85 anni di attività e di grandi successi in tournée realizzate in tutto
Giuseppe Andaloro pianoforte
Volodymyr Sheiko direttore
L’Orchestra Sinfonica della Radio-Televisione di Kiev ha al suo attivo oltre 85 anni di attività e di grandi successi in tournée realizzate in tutto il mondo. Il 5 ottobre 1929 è iniziata l’attività concertistica dell’Orchestra, con 45 musicisti stabili che proposero al pubblico di Kharkov (la precedente capitale dell’Ucraina) un ciclo con le sinfonie ed i poemi sinfonici composti da P.I Ciajkovskij. In seguito fu trasferita a Kiev ed i musicisti stabili divennero 60. Nel corso della sua pluridecennale attività, l’Orchestra è stata diretta dai più importanti direttori russi (da O. Klimov a G. Rozhdestvenskiy), e si è contraddistinta per il rilievo dato nella conservazione e valorizzazione delle tradizioni musicali dell’Europa orientale, con un archivio che comprende più di 10.000 incisioni di composizioni orchestrali effettuate a Kiev in uno dei più grandi studi di registrazione a livello europeo. L’incessante attività istituzionale in patria ed oltre confine, e la partecipazione a vari prestigiosi Festival musicali (proponendo anche brani in prima esecuzione assoluta), ha consentito all’Orchestra di Kiev di raggiungere lo status di migliore compagine strumentale dell’Ucraina.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
G. Gerhswin
Concerto in Fa per pianoforte e orchestra, Rhapsody in blue per pianoforte e orchestra
M. Gould
American salute
A. Dvorak
Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo”
29ott21:00ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETOOrchestre e Complessi
Anna Tifu violino Marco Angius direttore Fondata nel 1966, in oltre 50 anni di attività l’Orchestra di Padova e del Veneto si è affermata come una delle principali orchestre italiane.
Anna Tifu violino
Marco Angius direttore
Fondata nel 1966, in oltre 50 anni di attività l’Orchestra di Padova e del Veneto si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale attiva in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione e per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Dal 1983 la direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affidata negli anni a Peter Maag, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello, Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. Nella sua lunga vita artistica l’O.P.V. annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano Accardo, Argerich, Ashkenazy, Barbirolli, Bashmet, Buchbinder, Campanella, Carmignola, Chailly, Gavazzeni, Gutman, Hewitt, Lonquich, Lupu, Maisky, Marriner, Mullova, Mustonen, Mutter, Perahia, Perlman, Quarta, Rampal, Richter, Rostropovich, Ughi, Vegh, Zimerman. Negli ultimi anni l’Orchestra si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti. Nella Stagione 2015/2016, su ideazione di Marco Angius, l’O.P.V. ha ospitato Salvatore Sciarrino come compositore in residenza realizzando il primo ciclo di Lezioni di suono per Rai5, esperienza che si è poi rinnovata nella Stagione 2016/2017 con Ivan Fedele. Sempre nel 2016, l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica. L’O.P.V. è protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette. O.P.V. è sostenuta dal Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
G. Mahler
Adagietto per archi
A. Zambon
Un guardare senza confini
(Brano vincitore del Concorso “Francesco Agnello” 2021)
M. Richter
Vivaldi – The Four Seasons Recomposed
03nov21:00RICHARD GALLIANO, fisarmonica e bandoneónOmaggio ad Astor Piazzolla 1921-2021
Richard Galliano (Le Cannet, Francia, 1950) è un rinomato e pluripremiato fisarmonicista jazz francese. Tra i suoi idoli e mentori non si può non ricordare Astor Piazzolla che lo
Richard Galliano (Le Cannet, Francia, 1950) è un rinomato e pluripremiato fisarmonicista jazz francese. Tra i suoi idoli e mentori non si può non ricordare Astor Piazzolla che lo avvicina al mondo del tango, da cui Galliano parte per poi rivitalizzarlo inserendo una sensibilità più contemporanea.
Galliano inizia a suonare la fisarmonica fin dalla giovane età, anche se successivamente si avvicina al trombone, studia composizione all’Accademia di Nizza e si innamora del jazz di Miles Davis e Clifford Brown. Nel 1973 si trasferisce a Parigi dove entra nell’Orchestra di Claude Nougaro, nella quale rimane fino al 1976, collaborando nel mentre con jazzisti del calibro di Joe Zawinul e Ron Carter. Una volta conosciuto Astor Piazzolla inizia la sua opera di rivisitazione della tradizione jazz e nel 1993 firma un contratto con l’etichetta Dreyfus. Questo gli permette non solo di pubblicare album come Viaggio (1993), Laurita (1995), New York Tango (1996), ma anche di raggiungere il successo sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2001 Galliano pubblica Gallianissimo! The Best Of, una compilation che contiene brani presi da tutti i suoi album precedenti, e Face to Face, un disco in collaborazione con il pianista e cantante francese Eddy Louiss. Dopo tre anni pieni di concerti in tutto il mondo, nel 2004 pubblica Blues sur Seine, insieme al violoncellista Jean-Charles Capon, seguito da Ruby, My Dear (2005) in cui suona insieme al bassista Larry Grenadier ed al batterista Clarence Penn in una formazione chiamata The New York Trio. Galliano torna come solista nell’album del 2007 Solo, a cui segue l’anno successivo Mare Nostru creato insieme a Paolo Fresu, Jan Lundgren e Luz Negra, nel quale presenta una profonda esplorazione della musica da tango, primo amore del fisarmonicista. I progetti successivi sono invece uno studio del fisarmonicista sulla musica classica: Bach (2010), Rota (2011), Vivaldi (2013) e Mozart (2016). Il 2016 è anche l’anno della pubblicazione di New Jazz Musette per Ponderosa Music & Art, in cui conduce un quartetto formato da Philippe Aerts, Andrè Ceccarelli e Sylvain Luc (chitarra). Nel 2018 Galliano si unisce all’organista Thierry Escaich pubblicando Aria, mentre nel 2019 realizza Tributo a Michel Legrand insieme al Prague String Quartet.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
05nov21:00CLAIRE HUANGCI, pianoforteSolisti
Premio “Geza Anda” Zurigo 2018
Nel corso degli anni la giovane pianista americana di origine cinese Claire Huangci si è pienamente affermata, lasciandosi alle spalle il ruolo di bambina prodigio. Claire affasciana il pubblico
Nel corso degli anni la giovane pianista americana di origine cinese Claire Huangci si è pienamente affermata, lasciandosi alle spalle il ruolo di bambina prodigio. Claire affasciana il pubblico con il “radioso virtuosismo, la sensibilità artistica, l’empatia e la drammaturgia sonora” (Salzburger Nachrichten). La sua carriera è iniziata all’età di nove anni ed è stata la più giovane ad ottenere il Secondo Premio al Concorso ARS di Monaco di Baviera (2011). Ha studiato al Curtis Institute di Philadelphia, si è successivamente perfezionata con Arie Vardi all’Università di Hannover, dove dal 2016 lavora come sua assistente. La musica di Chopin ha dato una svolta alla sua carriera nel 2009, quando vinse il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale Chopin di Darmstadt, seguito nel 2010 dal Concorso Chopin di Miami. Da allora ha dato prova di una inusuale versatilità affrontando un vasto repertorio che comprende anche molta musica contemporanea. Si è esibita con importanti orchestre in tutto il mondo. Il suo debutto discografico del 2013, con musiche di Ciaikowskij e Prokofiev, pubblicato per Berlin Classics, ha ottenuto importanti riconoscimenti dalla stampa specializzata mondiale. Il secondo album è dedicato ad alcune delle Sonate di Domenico Scarlatti. Il disco ha ottenuto il German Record Critics’ Award and “Editor’s Choice” da Grammophone Magazine. Nel 2018 vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale “Geza Anda” di Zurigo.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Beethoven/Liszt
Sinfonia Pastorale in fa magg. n. 6 op. 68
F. Schubert
Sonata in si bem. magg. D960
09nov21:00BRUNO BIRIACO & SAXES MACHINEJAZZ'N FALL 2021 - The Charlie Parker Centennial
BRUNO BIRIACO & SAXES MACHINE Gianni Oddi sax alto e soprano Filiberto Palermini sax alto Gianni Savelli sax tenore Massimiliano Filosi sax tenore Marco Guidolotti sax baritono Ettore Carucci pianoforte Massimo Moriconi basso Bruno Biriaco batteria Charlie Parker
BRUNO BIRIACO & SAXES MACHINE
Gianni Oddi sax alto e soprano
Filiberto Palermini sax alto
Gianni Savelli sax tenore
Massimiliano Filosi sax tenore
Marco Guidolotti sax baritono
Ettore Carucci pianoforte
Massimo Moriconi basso
Bruno Biriaco batteria
Charlie Parker è nato nel 1920 e il cartellone musicale celebra questa ricorrenza con un filo rosso che parte da Jazz ‘n Fall e si ritrova poi nei concerti della stagione. Parker è stato uno dei giganti della storia del jazz, un musicista capace, come pochi, di indirizzarne l’evoluzione. Ripercorrere la sua figura e la sua musica significa, in pratica, confrontarsi con le possibilità più radicate nel linguaggio del jazz e con le altrettanto possibili nuove direzioni da far prendere alla musica. Una dimensione acustica, legata al blues e alle fondamenta della musica afroamericana e pronta a scattare in avanti, ad elaborare (a rielaborare di continuo, per essere più precisi…) le canzoni di Broadway e farne dei nuovi standard e a concepire nuove sintesi come, ad esempio, nei progetti realizzati con gli archi. Una visione lucida animata da inventiva, virtuosismo, carisma: Charlie Parker rappresenta una pietra angolare del percorso del jazz, un termine di paragone per ogni interprete che volesse seguire o smarcarsi dalla sua lezione.
Cinque sassofoni più ritmica. Questa la formula dei Saxes Machine, formazione concepita da Bruno Biriaco alla fine degli anni settanta – subito dopo, quindi, l’esperienza vissuta dal batterista con il Perigeo – e che oggi rappresenta il terreno per l’incontro tra jazzisti italiani appartenenti a generazioni diverse e, di conseguenza, porta sul palco una sintesi naturale tra diverse maniere di intendere il jazz e la musica di improvvisazione. L’organico dei Saxes Machine si pone a metà strada tra il piccolo combo e la big band e annovera i sassofoni di Gianni Oddi, Filiberto Palermini, Gianni Savelli, Massimo Filosi e Marco Guidolotti, insieme alla ritmica formata da Ettore Carucci al pianoforte, Massimo Moriconi al basso e dallo stesso Biriaco alla batteria. Sin dagli anni settanta, Bruno Biriaco ha collaborato con i musicisti statunitensi e con i più rappresentativi alfieri del jazz italiano come, tra gli altri, Gianni Basso, Nunzio Rotondo, Frank Rosolino, Chet Baker, Johnny Griffin, Slide Hampton e George Coleman. Insieme a Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Claudio Fasoli e Tony Sidney, è stato protagonista del Perigeo, una esperienza tra le più importanti del jazz e, in generale, della musica italiana: formazione con cui ha registrato sei dischi e si è imposto all’attenzione del pubblico internazionale. Oltre alle esperienze jazzistiche, Bruno Biriaco collabora sin dagli anni Ottanta con la RAI, per la quale ha curato le musiche di scena e le colonne sonore di tantissimi programmi.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
JOHN SCOFIELD chitarra DAVE HOLLAND contrabbasso Charlie Parker è nato nel 1920 e il cartellone musicale celebra questa ricorrenza con un filo rosso che parte da Jazz 'n Fall e si ritrova
JOHN SCOFIELD
chitarra
DAVE HOLLAND
contrabbasso
Charlie Parker è nato nel 1920 e il cartellone musicale celebra questa ricorrenza con un filo rosso che parte da Jazz ‘n Fall e si ritrova poi nei concerti della stagione. Parker è stato uno dei giganti della storia del jazz, un musicista capace, come pochi, di indirizzarne l’evoluzione. Ripercorrere la sua figura e la sua musica significa, in pratica, confrontarsi con le possibilità più radicate nel linguaggio del jazz e con le altrettanto possibili nuove direzioni da far prendere alla musica. Una dimensione acustica, legata al blues e alle fondamenta della musica afroamericana e pronta a scattare in avanti, ad elaborare (a rielaborare di continuo, per essere più precisi…) le canzoni di Broadway e farne dei nuovi standard e a concepire nuove sintesi come, ad esempio, nei progetti realizzati con gli archi. Una visione lucida animata da inventiva, virtuosismo, carisma: Charlie Parker rappresenta una pietra angolare del percorso del jazz, un termine di paragone per ogni interprete che volesse seguire o smarcarsi dalla sua lezione.
John Scofield e Dave Holland sono le stelle della rassegna con il loro nuovo incontro musicale, questa volta in duo. Nelle loro rispettive carriere, il chitarrista statunitense e il contrabbassista britannico hanno cercato la sintesi tra evoluzioni personali e richiami alle tradizioni. Hanno dato vita a progetti seminali – tra i tantissimi, ad esempio, Gateway con Jack deJohnette e John Abercrombie oppure il quintetto di inizio millennio per quanto riguarda Holland; il quartetto con Joe Lovano, l’incontro con Martin Medeski & Wood e Uberjam per quanto riguarda Scofield – e vantano collaborazioni di spessore assoluto, da Miles Davis a Pat Metheny, passando per Kenny Barron, Anthony Braxton, Charles Mingus, Brad Mehldau, giusto per fare qualche nome. Soprattutto – nonostante due carriere lunghe, solide, variegate – resta immutata per entrambi l’intenzione di spingersi avanti in maniera creativa e di trovare nel dialogo e nell’interplay la strada per continuare a fare evolvere il jazz e a metterlo in relazione con altri mondi musicali. Il concerto straordinario tenuto qualche anno fa da Dave Holland – insieme a Zakir Hussain e Chris Potter – sul palco di Jazz ‘n Fall è una testimonianza del tutto evidente e fresca di questo atteggiamento.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
11nov21:00DADO MORONI - DANNY GRISSET
PIANOFORTIJAZZ'N FALL 2021 - THE CHARLIE PARKER CENTENNIAL
Dado Moroni Danny Grissett pianoforti “Yardbird Suite for Pianos: A Parker Celebration” Charlie Parker è nato nel 1920 e il cartellone musicale celebra questa ricorrenza con un filo rosso che parte
Dado Moroni
Danny Grissett
pianoforti
“Yardbird Suite for Pianos: A Parker Celebration”
Charlie Parker è nato nel 1920 e il cartellone musicale celebra questa ricorrenza con un filo rosso che parte da Jazz ‘n Fall e si ritrova poi nei concerti della stagione. Parker è stato uno dei giganti della storia del jazz, un musicista capace, come pochi, di indirizzarne l’evoluzione. Ripercorrere la sua figura e la sua musica significa, in pratica, confrontarsi con le possibilità più radicate nel linguaggio del jazz e con le altrettanto possibili nuove direzioni da far prendere alla musica. Una dimensione acustica, legata al blues e alle fondamenta della musica afroamericana e pronta a scattare in avanti, ad elaborare (a rielaborare di continuo, per essere più precisi…) le canzoni di Broadway e farne dei nuovi standard e a concepire nuove sintesi come, ad esempio, nei progetti realizzati con gli archi. Una visione lucida animata da inventiva, virtuosismo, carisma: Charlie Parker rappresenta una pietra angolare del percorso del jazz, un termine di paragone per ogni interprete che volesse seguire o smarcarsi dalla sua lezione.
L’omaggio al genio di Charlie Parker torna nel cartellone della Stagione anche con il concerto di Dado Moroni e Danny Grissett. Il titolo scelto per il loro duo, “Yardbird Suite for Pianos”, spiega in maniera chiara ed esplicita l’idea alla base del loro incontro. Un dialogo senza confini, l’improvvisazione legata in maniera solida e fertile alle tradizioni del jazz, i temi composti o resi celebri da Charlie Parker come filo narrativo. Due pianisti di grande esperienza, legati da una lunga amicizia e da una visione musicale per molti versi simile, due maniere di utilizzare il pianoforte e i linguaggi del jazz per raccontare emozioni e per trasmettere l’energia dello swing. Danny Grissett è uno statunitense che ha scelto di vivere in Europa, Dado Moroni è un europeo che ha vissuto per lungo tempo negli Stati Uniti… un incrocio che chiarisce meglio di tanti altri aspetti la voglia e l’intenzione di entrambi i protagonisti del duo di intrecciare l’omaggio al grande sassofonista con un continuo scambio di idee musicali e con la voglia di esplorare ogni singola sfaccettatura del suono del pianoforte.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
12nov21:00DAVIDE ALOGNA, Violino
COSTANTINO CATENA, PIANOFORTEMusica da Camera
Il violinista palermitano Davide Alogna ha una formazione eclettica ed internazionale. Si è diplomato con il massimo dei voti in violino e in pianoforte presso i Conservatori di Como
Il violinista palermitano Davide Alogna ha una formazione eclettica ed internazionale. Si è diplomato con il massimo dei voti in violino e in pianoforte presso i Conservatori di Como e Ferrara e si è perfezionato al Conservatorio di Parigi. Vanta importanti debutti solistici, tra i quali il Teatro alla Scala di Milano, Carnegie Hall di New York, la Suntory Hall di Tokyo, la Smetana Hall di Praga e la Philarmonie di Berlino. Ha suonato da solista con orchestre come la Filarmonica Toscanini, La Scala Chamber Orchestra, la New York Chamber Orchestra, North Czech Philhar-monic, la Munchen Kammerphilharmonie. Scelto più volte come artista copertina dalle più importanti riviste specialistiche Suonare News e Amadeus, ha inciso per le più importanti etichette discografiche quali Brillant Classic e Naxos. Dal 2019 è artista Warner classics. Davide Alogna è uno dei più attivi musicisti per lo studio, la riscoperta e la diffusione del repertorio del Novecento italiano. Il suo lavoro ha permesso di riportare in vita diverse opere di Respighi, Fano, Omizzolo, Castelnuovo-Tedesco, Wolf-Ferrari attraverso prime esecuzioni nazionali e mondiali, registrazioni e pubblicazioni. Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, tra cui nel 2009 il primo premio al concorso de la Citè Universitaire de Paris e l’INAEM di Spagna.
“Pianista di un tipo ormai raro nella sua generazione, in lui sfolgora anzitutto l’arte del cantare sulla tastiera con invenzioni di fraseggio che ne dimostrano la squisita intelligenza musicale”: definito con queste parole da Carlo Vitali sulla rivista Amadeus, Costantino Catena è stato ospite di importanti istituzioni concertistiche in vari paesi europei, in Australia, negli U.S.A., in Russia, in Giappone. Recording Artist per la casa discografica giapponese Camerata Tokyo – per la quale sta registrando l’integrale delle opere pianistiche di Robert Schumann- ha inciso numerosi CD fra cui le Sonate per violino e pianoforte di Wolf-Ferrari insieme al violinista Davide Alogna, CD copertina di Suonare News del mese di luglio/agosto 2020.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Sonata n. 1 op. 12 in re magg.
M. Castelnuovo-Tedesco
Lento-grave e triste dal Terzo concerto per violino e pianoforte op. 102
E. Wolf-Ferrari
Sonata n. 1 in sol min.
P. de Sarasate
Introduzione e tarantella
19nov21:00GUIDO RIMONDA, violino
RAMIN BAHRAMI, pianoforteSolisti
Guido Rimonda è una delle personalità musicali più complete ed affascinanti dell’odierno panorama violinistico italiano. I suoi concerti e CD hanno ricevuto consenso unanime da parte di pubblico e
Guido Rimonda è una delle personalità musicali più complete ed affascinanti dell’odierno panorama violinistico italiano. I suoi concerti e CD hanno ricevuto consenso unanime da parte di pubblico e critica. Nel 1992 crea la Camerata Ducale e nel 1998 è tra i promotori del Viotti Festival, assumendone il ruolo di Direttore musicale. Parallelamente alla stagione concertistica piemontese si esibisce all’estero e nelle più importanti sale concertistiche italiane. Nel 2012 è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici. È presente a diverse trasmissioni tv e nel dicembre 2017 nella trasmissione Voyager Roberto Giacobbo dedica a Guido Rimonda e ai suoi studi su Viotti e sull’evoluzione del violino. Per la casa discografica DECCA Universal ha inciso l’integrale dei concerti per violino di Viotti e altri progetti discografici: “Le violon noir”, “Voice of peace” e “Haydn concertos”. Suona lo Stradivari del 1721 “J.M. Leclair” (Le Noir).
Ramin Bahrami è considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Dopo l’esecuzione dei Concerti di Johann Sebastian Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: «un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale» (Leipziger Volkszeitung). I suoi cd sono best-seller e riscuotono sempre successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk. Le sue registrazioni vengono regolarmente trasmesse dalle maggiori emittenti internazionali. Ha scritto due libri per Mondadori e un terzo edito da Bompiani dal titolo Nonno Bach. È stato insignito del premio Mozart Box per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, gli è stato conferito il Premio Città di Piacenza Giuseppe Verdi dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Muti, Cura, Nucci e Pizzi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L’integrale delle Sonate per violino e tastiera di Johann Sebastian Bach
parte I
Sonata n. 1 in si min. BWV 1014
Sonata n. 2 in la magg. BWV 1015
Sonata n. 3 in mi magg. BWV 1016
22nov21:00EMANUIL IVANOV, PIANOFORTESolisti - Premio “F. Busoni” 2019
Nato nel 1998 in Bulgaria, Emanuil Ivanov ha studiato con Galina Daskalova e con Atanas Kurtev. Vincitore assoluto della 62° edizione del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, attualmente si
Nato nel 1998 in Bulgaria, Emanuil Ivanov ha studiato con Galina Daskalova e con Atanas Kurtev. Vincitore assoluto della 62° edizione del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, attualmente si sta perfezionando al Birmingham Royal Conservatory sotto la guida di Pascal Nemirovski e Anthony Hewitt. Negli anni passati, giovanissimo, ha vinto numerosi concorsi quali il Vivapiano, Scriabin-Rachmaninoff, Viktor Merzhanov, Pavel Serebryakov, Liszt-Bartók, Young virtuosos e Jeunesses International Music Competition Dinu Lipatti a Bucarest, il secondo premio al Concorso Chopin di San Pietroburgo e il secondo premio al Concorso Casagrande, dove ha conquistato anche il premio del pubblico. Ha partecipato ai corsi di perfezionamento di Dmitri Bashkirov, Dmitri Alexeev, Andrzej Jasinski, Vladimir Ovchinnikov, Ludmil Angelov, Pavel Egorov, e molti altri. Emanuil Ivanov si è esibito da solo e con orchestra in Bulgaria, Francia e Polonia. Nel 2016 ha partecipato al festival Moscow meets friends. Nel 2017 ha suonato con il noto pianista bulgaro Ludmil Angelov al Palazzo Reale di Varsavia e ha debuttato alla Bulgaria Hall di Sofia con la Classic FM Symphony Orchestra diretta da Grigor Palikarov. Le prossime due stagioni vedranno il giovane pianista impegnato in recital e in veste di solista con orchestra nei centri musicali più importanti in Europa e Asia, quali Londra, Monaco di Baviera, Milano, Roma, Vienna, San Pietroburgo, Hong Kong, Tokyo, Beijing, e in molte altre capitali.
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J.P. Rameau
Selezione di brani da definire
J. Brahms
Variazioni su un tema di Haendel
F. Liszt
Trois études de concert S. 144
Réminiscences de Norma S. 394
26nov21:00CUARTETO LATINOAMERICANOOrchestre e Complessi
Saúl e Arón Bitrán violini Javier Montiel viola Alvaro Bitrán violoncello Il Cuarteto Latino-americano, nato in Messico nel 1982 su iniziativa dei tre fratelli Bitrán con il violista Javier Montiel, è
Saúl e Arón Bitrán violini
Javier Montiel viola
Alvaro Bitrán violoncello
Il Cuarteto Latino-americano, nato in Messico nel 1982 su iniziativa dei tre fratelli Bitrán con il violista Javier Montiel, è riconosciuto a livello internazionale come il più autorevole interprete della musica latino-americana contemporanea e non solo, vantando più di 200 composizioni per quartetto d’archi in repertorio. Già nominato nel 2002 a due Grammy Awards (l’Oscar della Musica Americana) per “best chamber music” e “best latin music” con il sesto volume dell’integrale dei 17 quartetti per archi di Villa-Lobos (registrati per l’etichetta Dorian), il Cuarteto è risultato vincitore nel 2012 del Latin Grammy per “best classical recording” con il CD “Brasileiro, works of Mignone”. La discografia completa è di oltre 70 CD, a testimonianza della varietà e vastità dei programmi proposti nell’ambito di applaudite tournèe in tutto il mondo. Il Cuarteto si è esibito su ribalte prestigiose quali il Teatro alla Scala di Milano, il Kennedy Center di New York, il Santa Fe Chamber Musica Festival e l’Ojai Festival. Cospicua e singolare anche l’attività come quartetto solista in produzioni con orchestra, fra le quali la Los Angeles Philharmonic diretta da Esa-Pekka Salonen, la Seattle Symphony diretta da Gerard Schwarz, la National Arts Center Orchestra in Ottawa, l’Orquesta Filarmonica de la Ciudad de México, la Dallas Symphony, la Simon Bolivar Orquesta de Venezuela. Rilevanti pure le collaborazioni con artisti di fama internazionale: i pianisti Santiago Rodriguez, Cyprien Katsaris, Rudolph Buchbinder, i chitarristi Narciso Yepes, Sharon Isbin, Manuel Barrueco. Al Cuarteto è stata attribuita per la terza volta per il periodo 2009-2011 la sovvenzione di “Mexico en Escena” dal Governo messicano. A livello di didattica musicale, il Cuarteto è stato “residente” alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh dal 1987 fino al 2008.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Tribute to the Americas
H. Villa-Lobos
Quartetto n. 5
S. Revueltas
Musica de Feria
L. Brouwer
Quartetto n. 3
A. Ginastera
Quartetto n. 2 op. 26
06dic21:00ROMA TRE ENSEMBLEMusica da Camera
Elisa Eleonora Papandrea violino Ilaria Immacolata Metta violino Lorenzo Rundo viola Marco Simonacci violoncello Matteo Bevilacqua pianoforte Roma Tre Orchestra, fondata nel 2005, è la prima orchestra universitaria nata a Roma e nel Lazio, orientata all’impegno e
Elisa Eleonora Papandrea violino
Ilaria Immacolata Metta violino
Lorenzo Rundo viola
Marco Simonacci violoncello
Matteo Bevilacqua pianoforte
Roma Tre Orchestra, fondata nel 2005, è la prima orchestra universitaria nata a Roma e nel Lazio, orientata all’impegno e all’eccellenza, volta alla diffusione della grande musica soprattutto tra le nuove generazioni.L’Associazione organizza concerti di musica da camera e sinfonici presso le sedi di Ateneo, il Teatro Palladium e in importanti altri luoghi della cultura di Roma tra i quali il Teatro di Villa Torlonia, l’Accademia di Danimarca, i Musei Civici di Roma. Da anni collabora con solisti di livello internazionale come Gianluca Cascioli, Maurizio Baglini, Roberto Prosseda, Alessandra Ammara, Emanuele Arciuli, Ilia Kim, Gloria Campaner, Roman Rabinovich, Silvia Chiesa,l’attore Claudio Amendola, il coreografo Bill T. Jones, lo scrittore Alessandro Baricco, le cantanti Daniela Mazzucato e Veronika Dzhioeva, il compositore Premio Oscar Dario Marianelli e i direttori quali, fra gli altri, Gunter Neuhold, Yoram David, Bruno Weinmeister, Donato Renzetti, Luciano Acocella, Francesco Lanzillotta, Marcello Bufalini. Dal 2013 al 2017 direttore musicale dell’orchestra è stato Luigi Piovano, primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dal 2006 al 2011 Pietro Mianiti. L’attività a livello cameristico è molto intensa: prime parti dell’orchestra si esibiscono regolarmente, anche all’estero, in programmi cameristici che spaziano dal repertorio classico alla musica da film.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Richard Wagner e i wagneriani
R. Wagner
Idillio di Sigfrido (versione per quintetto con pianoforte di A. Pringsheim)
Preghiera dall’op. “Rienzi” per violoncello e pianoforte
E. Wolf-Ferrari
Tre pezzi per pianoforte op. 14
Quintetto per pianoforte e archi in re bem. magg. op. 6
09dic21:00SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTOASTOR
UN SECOLO DI TANGOOmaggio ad Astor Piazzolla 1921-2021
Musica di Astor Piazzolla Concerto di Danza con Mario Stefano Pietrodarchi bandoneón e fisarmonica e i danzatori del Balletto di Roma Musiche originali e arrangiamenti Luca Salvadori Coreografie Valerio Longo Lighting
Musica di Astor Piazzolla
Concerto di Danza con
Mario Stefano Pietrodarchi bandoneón e fisarmonica
e i danzatori del Balletto di Roma
Musiche originali e arrangiamenti Luca Salvadori
Coreografie Valerio Longo
Lighting design Carlo Cerri
Costumista Silvia Califano
Regia Carlos Branca
La Compagnia del Balletto di Roma inizia un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla, autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual’è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni. Astor è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci sveleranno la fragilità dell’uomo Piazzola, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata. In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, Valerio Longo porterà otto danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri e abbracci saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón. A disegnare i contorni dei protagonisti saranno i costumi di Silvia Califano, assidua collaboratrice del Balletto di Roma e dei principali teatri italiani ed esteri.
La parola chiave sarà “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo.
A dirigere tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto sarà la maestria e l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla.
Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
10dic20:00QUARTETTO DI VENEZIAMusica da Camera
Andrea Vio violino Alberto Battiston violino Mario Paladin viola Angelo Zanin violoncello Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: “È un complesso che spicca con risalto
Andrea Vio violino
Alberto Battiston violino
Mario Paladin viola
Angelo Zanin violoncello
Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: “È un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato”. Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l’elogio più bello sembra quello formulato sul “Los Angeles Times” da Daniel Cariaga: “questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto”. Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del Quartetto Italiano sotto la guida del M° Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del Quartetto Vegh, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il Quartetto di Venezia ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo, tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC e Accademia Filarmonica Romana. Ha avuto l’onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana. Il repertorio è estremamente ricco ed include opere raramente eseguite come i quartetti di G.F. Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica). La vasta produzione discografica include 19 CD per la Decca, Naxos, Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Navona, Koch. Ultime produzioni sono l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la Decca in tre cd e per la Naxos con musiche di Casella e Turchi. Il Quartetto di Venezia ha ottenuto la nomination ai Grammy Award per il CD Navona “Ritornello” con musiche di Curt Cacioppo. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI.
(Venerdì) 20:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J. Brahms
Quartetto in do min. n.1 op. 51
F.J. Haydn
Quartetto in mi bem. magg. n. 2 op. 33
“The joke”
P.I. Ciaikowsky
Quartetto in re magg. n. 1 op. 11
13dic21:00GERSHWIN SUITEProgetti speciali
MARCO GUIDOLOTTI QUARTET Marco Guidolotti sax e clarinetto Felice Tazzini pianoforte Francesco Pierotti contrabbasso Valerio Vantaggio batteria con Gino Saladini voce narrante in GERSHWIN SUITE progetto multimediale, con immagini e video, dedicato alla vita e alle musiche di George
MARCO GUIDOLOTTI QUARTET
Marco Guidolotti sax e clarinetto
Felice Tazzini pianoforte
Francesco Pierotti contrabbasso
Valerio Vantaggio batteria
con Gino Saladini voce narrante
in GERSHWIN SUITE
progetto multimediale, con immagini e video, dedicato alla vita e alle musiche di George Gershwin
Una storia vera, quella di un artista che ha cambiato le sorti della musica mondiale, un ponte di connessione tra la musica accademica ed il jazz. Un racconto della sua vita, con aneddoti divertenti e a volte toccanti, un’esperienza intima ed entusiasmante! La sua vita, scritta e raccontata da Gino Saladini, con immagini e video inediti della New York degli anni ‘20 e ‘30 che scorrono dietro al quartetto jazz guidato da Marco Guidolotti al sax baritono e clarinetto, Felice Tazzini al pianoforte, Francesco Pierotti al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria. È il musicista forse più rappresentativo del Novecento, l’artista che ha saputo offrire una sintesi unica ed irripetibile fra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile, fondendole in una miscela di immenso fascino. Un ritratto del genere non può che fare riferimento al nome di George Gershwin, il sublime compositore celebre anche per i suoi complessi di inferiorità. Lui che utilizzava musiche plebee come il jazz o la canzone, percepita come un incolmabile gap con la tradizione europea, in una sorta di continua rincorsa all’accettazione della sua arte da parte dei “veri” compositori. Adorando Maurice Ravel con tutta l’anima, si narra che un giorno andò dal Maestro per chiedere lezioni ma si sentì rispondere: “Perché vuol diventare un mediocre Ravel, quando è già un ottimo Gershwin?”
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
17dic21:00SIX PIANOS & DANCERSProgetti speciali - Serata Fabbrini
Progetto di Anouscka Brodacz e Simona Ampolo Rella al pianoforte: Simona Ampolo Rella, Cristiana Arena, Sara Comborowska, Stefano D’Onofrio, Claudio Filippini, Giacinto Sergiacomo alla danza: Stefania Bucci, Regina Salvatore
Progetto di Anouscka Brodacz e Simona Ampolo Rella
al pianoforte: Simona Ampolo Rella, Cristiana Arena, Sara Comborowska, Stefano D’Onofrio, Claudio Filippini, Giacinto Sergiacomo
alla danza: Stefania Bucci, Regina Salvatore, Simonetta D’Intino, Simona Di Marcoberardino, Manuele Giovannelli, Maristella Mezzapesa, Laura Petrini, Consuelo Rizzardo, Ilaria Carla Silverii, Cristina Squartecchia
Il progetto Six Pianos si sviluppa dal gennaio 2019 con un laboratorio di Drammaturgia della Danza con professionisti della danza contemporanea, per la creazione di coreografie sulle musiche scelte dal M° Simona Ampolo Rella. La scelta ruota sulle molteplici sonorità e suggestioni di più pianoforti in sala e le sue combinazioni possibili, e concluderà con i sei pianoforti dell’opera di S. Reich. La presenza di 6 pianisti, tra i quali Claudio Filippini, e quindi anche dell’improvvisazione jazz, offre varietà e completezza alla performance che, con la danza, fa di questa serata un avvenimento unico. La scelta scenografica è ispirata dalla installazione dei pianoforti da parte di Steve Reich.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J.S. Bach
III Concerto Brandeburghese, 1° movimento
S. Rachmaninov
Valzer e romance
A. Dvorak
Danze Slave, n. 1
L. Dallapiccola
Inni
S. Reich
Six Pianos
14gen21:00GENNARO CANNAVACCIUOLO
IN "YVES MONTAND, UN ITALIANO A PARIGI"Progetti speciali
con Dario Perini pianoforte Andrea Tardioli sax-clarino Flavia Ostini contrabbasso Antonio Donatone batteria Movimenti coreografici Roberto Croce Scenografie Eva Sgrò Luci Michele Lavanga Voci registrate Patrizia Loreti, Marco Mete Regia Gennaro Cannavacciuolo Un vero e
con
Dario Perini pianoforte
Andrea Tardioli sax-clarino
Flavia Ostini contrabbasso
Antonio Donatone batteria
Movimenti coreografici Roberto Croce
Scenografie Eva Sgrò
Luci Michele Lavanga
Voci registrate Patrizia Loreti, Marco Mete
Regia Gennaro Cannavacciuolo
Un vero e proprio “docu-recital” che, partendo dagli albori toscani dell’artista, arriva sino ai suoi trionfi parigini. Una vita lunga 70 anni. Le canzoni più significative scandiscono le fasi salienti della sua vita e della sua carriera, costellate da straordinari successi e da impegni politici non indifferenti. Canzoni che hanno fatto storia come Les feuilles mortes, A Paris, Sous le ciel de Paris, C’est si bon, La bicyclette, C’est à l’aube, Je suis venu à pied, Bella ciao, Mon manège à moi et Paris canaille, solo per citarne alcune. Attraverso la musica Gennaro Cannavacciuolo ripercorre la vita fuori dal comune di Montand, all’anagrafe Ivo Livi: dagli esordi difficoltosi come figlio di immigrati poveri, costretto a lavori umili, fino all’approdo all’Olympia di Parigi e, successivamente, al Metropolitan di New York. Dalle donne amate negli anni come Edith Piaf, Simone Signoret, Marilyn Monroe e Carole Amiel al periodo di Hollywood, con l’incontro con Costa-Gavras, Renais, Lelouch, Godard, Romy Schneider. La struttura del recital è quella del teatro-canzone dove brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti raccontano la vita di Montand e ne introducono le canzoni.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
21gen21:00ENSEMBLE DA CAMERA "L. D’ANNUNZIO"Musica da Camera
Stefania Franchini violino Renato Marchese violino Stefano Morgione viola Massimo Magri violoncello Roberto Della Vecchia contrabbasso Stefano Bellante clarinetto Carlo Torlontano corno Alfonso Patriarca fagotto L’Ensemble da Camera “Luisa D’Annunzio” è una formazione composta da docenti del Conservatorio caratterizzata da estrema versatilità. L’organico,
Stefania Franchini violino
Renato Marchese violino
Stefano Morgione viola
Massimo Magri violoncello
Roberto Della Vecchia contrabbasso
Stefano Bellante clarinetto
Carlo Torlontano corno
Alfonso Patriarca fagotto
L’Ensemble da Camera “Luisa D’Annunzio” è una formazione composta da docenti del Conservatorio caratterizzata da estrema versatilità. L’organico, costituito nella formazione originale da un doppio quintetto di archi e fiati con pianoforte e integrato all’occorrenza da altri strumenti, consente formazioni che vanno dal quartetto e quintetto d’archi al quartetto e quintetto di fiati passando attraverso diverse compagini miste (con o senza pianoforte) senza limitazioni di genere e di epoca. La duttilità della formazione permette l’esecuzione di un repertorio vastissimo che comprende composizioni di autori sia classici che del XX secolo, come ad esempio il settimino op. 20 di Ludvig van Beethoven, l’Histoire du soldat e il concerto per pianoforte di Igor Stravinsky, il ciclo dei Lieder eines fahrenden Gesellen e Das Lied von der Erde di Gustav Mahler e la Serenata op. 16 di Johannes Brahms.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Schubert
Ottetto in Fa magg. D 803
28gen21:00EsTRIOMusica da Camera
EsTRIO Laura Gorna violino Cecilia Radic violoncello Laura Manzini pianoforte Laura Gorna, Cecilia Radic e Laura Manzini hanno saputo raccogliere e reinterpretare la tradizione della grande scuola italiana della Fondazione Stauffer, Accademia
EsTRIO
Laura Gorna violino
Cecilia Radic violoncello
Laura Manzini pianoforte
Laura Gorna, Cecilia Radic e Laura Manzini hanno saputo raccogliere e reinterpretare la tradizione della grande scuola italiana della Fondazione Stauffer, Accademia Chigiana e Scuola di Fiesole; infatti sin dal suo esordio nel 2005 EsTrio si è immediatamente imposto all’attenzione del pubblico e della critica come una delle migliori formazioni cameristiche italiane. EsTrio ha all’attivo numerosi concerti per le maggiori stagioni concertistiche italiane; per alcune di queste associazioni, EsTrio ha eseguito gli integrali della musica da camera di Schumann e Mendelssohn. L’esperienza internazionale delle musiciste si estende ben oltre i confini europei: dal Giappone agli Stati Uniti, dal Sud America al Medio Oriente, al fianco di strumentisti quali Salvatore Accardo, David Finckel, Bruno Canino, Rainer Kussmaul, Bruno Giuranna, Toby e Gary Hoffmann, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Come solista EsTrio ha interpretato, fra gli altri, il triplo concerto di Beethoven e il “Concerto dell’Albatro” di Ghedini. Molto attivo nella musica contemporanea, ha ottenuto un grande successo con la prima esecuzione assoluta di “Lassù le stelle si accorgano di te…” di Adriano Guarnieri nel dicembre 2013. Da sempre attento al mondo femminile nelle sue varie declinazioni, EsTrio si è particolarmente impegnato nella ricerca e valorizzazione delle compositrici, portando a conoscenza del grande pubblico numerosi brani pressoché sconosciuti. L’eclettismo e il desiderio di sperimentazione spingono EsTrio a collaborare anche con artisti provenienti da esperienze espressive eterogenee, quali il teatro, la coreografia, il jazz. EsTrio ha inciso per Fonè ed è recentemente uscito per Decca un CD dedicato ai Trii di Mendelssohn.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L. Boulanger
D’un Soir Triste per Trio
G. Gershwin/J. Heifetz
Porgy and Bess – Suite per violino e pianoforte
A. Piazzola
Verano Porteño per violino, violoncello e pianoforte
N. Boulanger
Vers la vie nouvelle per piano solo
Trois Pièces per violoncello e pianoforte
L. Bernstein
Trio per pianoforte, violino e violoncello
04feb21:00MICHELE MARCO ROSSI, VioloncelloSolisti
Apprezzato dai più grandi musicisti contemporanei, Michele Marco Rossi ha già in repertorio prime esecuzioni e collaborazioni che spaziano dalle nuove generazioni di compositori emergenti alle grandi firme internazionali:
Apprezzato dai più grandi musicisti contemporanei, Michele Marco Rossi ha già in repertorio prime esecuzioni e collaborazioni che spaziano dalle nuove generazioni di compositori emergenti alle grandi firme internazionali: da I. Fedele a K. Penderecki, da S. Sciarrino a C. Bauckholt, K. Huber, E. Morricone, H.Lachenmann. Diplomato al Conservatorio di Perugia con il massimo dei voti e la lode, segue corsi di musicisti come E. Bronzi, F. Dillon, D. Roccato, G. Pichler (Alban Berg Quartet), Quartetto di Cremona, Trio di Parma. Approfondisce il repertorio contemporaneo con Ensemble Modern come vincitore della borsa di studio per la International Ensemble Modern Academy a Francoforte e con Lucas Fels (Arditti Quartet), e si diploma nuovamente con il massimo dei voti e la lode ai Corsi di Alto Perfezionamento di Santa Cecilia sotto la guida di G. Sollima. Le performances per violoncello solo, i lavori in Ensemble e come solista con orchestra, insieme ai nuovi progetti teatrali costituiscono il centro della sua attività, che coinvolge festival e sale come Biennale di Venezia, Auditorium Parco della Musica di Roma, Cité de la Musique Strasbourg, Ravello Festival, Accademia Filarmonica Romana, Ravenna Festival, Festival dei Due Mondi di Spoleto. Membro fondatore del MobileBeats Ensemble, gruppo residente in Germania dedito alla nuova musica, porta avanti anche progetti di musica antica, spettacoli di teatro d’avanguardia, realizzando ogni anno nuovi programmi e proposte poliedriche.
Roots of Traces
A collegare ogni brano ci saranno interventi parlati con aneddoti, vicende e citazioni che, introducendo ogni pezzo, costituiranno il filo conduttore del concerto. I brani sono presi dal grande repertorio moderno e contemporaneo, con musiche che vanno da Fedele a Gubaidulina, da Ronchetti a Penderecki, Donatoni, Prokofiev, Berio, Schnittke, Harvey, Xenakis tra gli altri, e con prime esecuzioni di giovani compositori e musiche scritte appositamente per questo spettacolo. I pezzi di teatro musicale accanto alla “musica assoluta”, i lavori a cavallo tra la modernità e la contemporaneità accostati alle musiche di avanguardia e sperimentazione costituiscono il nucleo del programma.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
11feb21:00FILIPPO GAMBA, PianoforteSolisti
Nel giugno 2000 Wladimir Ashkenazy premia Filippo Gamba in una luminosa vittoria al Concours Géza Anda di Zurigo. Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival
Nel giugno 2000 Wladimir Ashkenazy premia Filippo Gamba in una luminosa vittoria al Concours Géza Anda di Zurigo. Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival al Next Generation di Dortmund, dalle Settimane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford, Lockenhaus e Cracovia. Si esibisce a Berlino Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene. Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Sinfoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e della City of Birmingham, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon e Vladimir Ashkenazy. Nato a Verona e diplomato al Conservatorio della sua città nella classe di Renzo Bonizzato, oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea e tiene Masterclass d’interpretazione pianistica. Importanti, nella sua formazione, sono stati gli incontri con Maria Tipo e Homero Francesch. La sua attività discografica è cominciata con l’incisione di due Concerti mozartiani diretti da Vladimir Ashkenazy e da Camil Marinescu. Ha inciso due CD per la Sony e due CD per la Decca con Humoreske & Davidsbuendlertaenze di Schumann e l’integrale delle Bagatelle di Beethoven. Di quest’ultimo Filippo Gamba frequenta da sempre anche il grande repertorio, tanto che dal 2015 è impegnato nell’esecuzione integrale delle 32 Sonate in alcuni Teatri italiani, a Trieste, Vercelli, Vicenza.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Sonata in mi magg. op. 109
Sonata in la bem. magg. op.110
J. Brahms
Intermezzi op.117
Fantasie op.116
18feb20:00PHILIP CATHERINE
PAULO MORELLO TRIOJAZZ'N FALL 2021
PHILIP CATHERINE PAULO MORELLO TRIO featuring SVEN FALLER Philip Catherine chitarra Paulo Morello chitarra Sven Faller basso MANOIR DE MES RÊVES «Philip Catherine è uno degli ultimi romantici del jazz. Philip Catherine non
PHILIP CATHERINE
PAULO MORELLO TRIO
featuring
SVEN FALLER
Philip Catherine chitarra
Paulo Morello chitarra
Sven Faller basso
MANOIR DE MES RÊVES
«Philip Catherine è uno degli ultimi romantici del jazz. Philip Catherine non suona la musica: è la Musica».
La definizione usata da “Le Monde” coglie esattamente il senso del percorso artistico di una figura importante per la scena jazz europea sin dall’inizio degli anni Settanta e, in special modo, un riferimento per la chitarra. Philip Catherine è un interprete immediatamente riconoscibile per il suo stile capace di sintetizzare energia ed eleganza, una “firma”, allo stesso tempo, elettrica e vellutata. Restano memorabili i lavori registrati con il contrabbassista Niels Henning Oersted Pedersen e gli incontri con Chet Baker e Stéphane Grappelli. Negli anni più recenti si è mostrato attento mentore per giovani talenti come, ad esempio, il “nostro” Matteo Di Leonardo. Il format classico del Trio Manouche, con due chitarre e contrabbasso, è la formula scelta da Philip Catherine per questo suo nuovo progetto. Un format che unisce libertà, melodia e passione, una veste sonora che trova la sintesi tra il riferimento naturale alla figura di Django Reinhardt, lo sguardo alle tradizioni del blues e la possibilità di connessioni trasversali con altri linguaggi espressivi.
(Venerdì) 20:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
25feb21:00ZART QUARTETTMusica da Camera
ZArt Quartett Enrico Filippo Maligno violino Eoin Ducrot violino Manuel Nägeli viola Federica Ragnini violoncello Primo Premio concorso per quartetti d’archi “Sergio Dragoni” - Milano 2019 Lo ZArt Quartett nasce nel 2016 dalla forte passione
ZArt Quartett
Enrico Filippo Maligno violino
Eoin Ducrot violino
Manuel Nägeli viola
Federica Ragnini violoncello
Primo Premio concorso per quartetti d’archi “Sergio Dragoni” – Milano 2019
Lo ZArt Quartett nasce nel 2016 dalla forte passione di quattro giovani musicisti per la musica da camera e in particolare per il repertorio quartettistico. Grazie al generoso e fiducioso supporto dei Maestri Alessandro Moccia (Konzertmeister Champs Élysées) e Andrea Repetto (Quartetto di Torino) e alle esperienze personali cameristiche di ciascun componente, il quartetto ha acquisito un repertorio tale da permettergli di mettersi in gioco fin da subito. Il quartetto ha frequentato il Master di Quartetto presso il Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano nella classe del Maestro Repetto ed attualmente frequenta il Postgraduate course alla Hochschule for Musik Basel nella classe di Rainer Schmidt. Ha inoltre preso parte a masterclass con Eberhard Feltz, Lorenzo Coppola, Rainer Schmidt e Valentin Erben. Nel 2017 il quartetto è stato selezionato per il progetto “Le Dimore del Quartetto”. Nel 2019 il quartetto ha vinto la prima edizione del concorso per quartetto d’archi ‘Sergio Dragoni’ di Milano presso Casa Verdi. Nello stesso concorso ha ottenuto il premio del pubblico e il premio come migliore esecutore del pezzo contemporaneo ‘Aria’ di Silvia Colasanti commissionato per il concorso. Si è esibito per le stagioni della Filarmonica di Rovereto, della Società del Quartetto di Vicenza e del Colibrì Ensemble dove hanno eseguito con Giovanni Sollima il Quintetto di Schubert.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F.J. Haydn
Quartetto in si min. n. 2 op. 64
B. Bartok
Quartetto n. 3
R. Schumann
Quartetto in la minore n.1 Op. 41
04mar21:00NATIONAL CHAMBER ENSEMBLE KIEV
FRANCESCO DI ROSA, OboeMusica da Camera
L’insigne violinista e didatta russo Bohodar Kotorovych (1941-2009) ha fondato l’Orchestra da Camera Ucraina (in origine Kiev Soloists) nel 1996. Durante i primi 20 anni della sua storia questo
L’insigne violinista e didatta russo Bohodar Kotorovych (1941-2009) ha fondato l’Orchestra da Camera Ucraina (in origine Kiev Soloists) nel 1996. Durante i primi 20 anni della sua storia questo ensemble, formatosi con i migliori musicisti ucraini, è stato un importante ambasciatore della cultura musicale locale in tutto il mondo, proponendosi in molte tournée a livello internazionale. Dopo la scomparsa del fondatore, è sembrato quasi una logica naturale che il talento di Valeriy Sokolov, nativo dell’Ucraina e con un’apprezzata e riconosciuta attività concertistica, continuasse la tradizione dei Kiev Soloists. Di conseguenza nel 2017 Sokolov è stato nominato direttore principale ed artistico dell’Orchestra da Camera Ucraina, invitando musicisti del calibro di Gerard Causse, Jeremy Menuhin, Alexandar Madzar, Gary Hoffmann, Nikita Borisoglebsky, David Geringas per una serie di concerti nell’Auditorium della National Philarmonic Society a Kiev.
Considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, Francesco Di Rosa ricopre attualmente il ruolo di primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue. Dal 1994 al 2008 è stato Primo oboe solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Baremboim. Ha vinto il secondo premio al Concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988” ed altri 6 concorsi nazionali di musica da camera. Ha suonato nelle sale da concerto più prestigiose del mondo, è stato diretto dai più celebri Direttori (Abbado, Giulini, Muti, Chailly, Gatti, Boulez, Baremboim, Sawallisch, Pretre, Pappano, Maazel, Metha). Come camerista ha suonato con importanti ensemble: attualmente con il Quintetto di fiati Italiano e i Cameristi di Santa Cecilia. Unico oboista italiano ad aver suonato come primo oboe con i Berliner Philharmoniker.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
T. Albinoni
Concerto per oboe in re min. op. 9 n. 2
Myroslav Skoryk
Melody
Maxim Berezovsky
Sinfonia in C Maggiore
A. Vivaldi
Concerto per oboe in la min. RV 461
N. Rota
Concerto per archi
R. Bellafronte
Concerto n. 3 per oboe e archi
11mar21:00PINOCCHIO LIBERO TUTTIProgetti speciali
di e con BUSTRIC e il duo pianistico Paola Biondi Debora Brunialti “Bomba libero tutti!”... Era una parola magica, un grido lanciato dopo una corsa estenuante, toccando finalmente l’angolo della strada.
di e con BUSTRIC
e il duo pianistico
Paola Biondi
Debora Brunialti
“Bomba libero tutti!”… Era una parola magica, un grido lanciato dopo una corsa estenuante, toccando finalmente l’angolo della strada. Liberava tutti i concorrenti di un gioco da bambini, credo esista ancora. È partendo da questo ricordo infantile che nasce Pinocchio libero tutti. L’idea è che il personaggio di un racconto ne possa liberare altri, e poi altri ancora. Un gioco di storie fantastiche che divengono vere e possibili nel momento in cui Bustric le racconta e le interpreta. Un miscuglio di magia, pantomima, racconto e musica. Incredibile come questi ingredienti si armonizzino bene assieme: quale posto migliore della Fiaba per la Magia o quale luogo più adatto della Musica per la Pantomima? Bustric racconta e stupisce, stupendosi a sua volta. L’allenamento allo stupire è il vero scopo di questo spettacolo. Il pubblico adulto deve solo lasciarsi andare, pensare che è possibile. I bambini per loro natura hanno più facilità nel credere alle fiabe, ma saranno gli adulti che nel momento in cui entreranno nel gioco ne saranno i più colpiti e avranno grande soddisfazione. La storia di Pinocchio raccontata in massima parte con le musiche di Fiorenzo Carpi, le stesse che furono scritte per il film di Comencini, costituisce il nucleo centrale intorno al quale nascono piccole, grandi e nuove avventure. Insieme alle due fantastiche pianiste Paola Biondi e Debora Brunialti, Bustric ci guiderà in un mondo roccambolesco, fatto di passioni, invenzioni e sorprese.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Davide Cabassi è top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition 2005. Pianista versatile, di grande intelligenza musicale, ha un repertorio vastissimo; le sue caratteristiche sono la raffinata curiosità
Davide Cabassi è top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition 2005. Pianista versatile, di grande intelligenza musicale, ha un repertorio vastissimo; le sue caratteristiche sono la raffinata curiosità e una profonda passione per tutta la musica che va dal 700 a oggi compreso il repertorio jazzistico. Si esibisce con le maggiori orchestre europee e internazionali tra cui Filarmonica della Scala, Russian Chamber Orchestra, Orchestra della Radio Svizzera italiana di Lugano, collaborando con direttori come Gustav Kuhn, James Colon, Tito Ceccherini, Daniele Gatti e numerosi altri. Ha al suo attivo numerose registrazioni radiofoniche e televisive. È molto attivo in campo discografico: dopo il suo esordio nel 2006 con Dancing with the Orchestra per Sony BMG (che ha ricevuto il premio della critica della rivista Classic Voice come miglior album d’esordio) ha pubblicato numerosi album con musiche di Mussorgskij, Debussy, Bach, Beethoven, Brahms, Soler, Schumann, Clementi. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane ed internazionali quali la Carnegie Hall a New York, Rachmaninoff Hall a Mosca, Gasteig a Monaco di Baviera, Mozarteum a Salisburgo, Louvre e Salle Gaveau a Parigi. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano nella classe di Edda Ponti ha studiato alla International Piano Foundation di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, K. U. Schnabel, L. Fleisher, D. Bashkirov, R. Tureck, A. Weissenberg, e molti altri. Insegna nei conservatori italiani dal 2003: i suoi studenti risultano regolarmente vincitori di grandi concorsi nazionali ed internazionali. È regolarmente invitato nelle giurie di concorsi internazionali, nonché a tenere masterclass in tutto il mondo.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“Shakespeare in love”
L.V. Beethoven
Sonata in re min. n. 2 op. 31 “La Tempesta”
B. Smetana
Macbeth e le Streghe
C. Debussy
La danse de Puck
S. Prokofiev
10 pezzi da Romeo e Giulietta
25mar21:00VIKTORIA MULLOVA, violino
MISHA MULLOV-ABBADO, contrabbassoSolisti
Da Johann Sebastian Bach e la sua folta progenie (20 figli di cui un buon numero di musicisti) a Leopold Mozart e i suoi due bambini prodigio portati a
Da Johann Sebastian Bach e la sua folta progenie (20 figli di cui un buon numero di musicisti) a Leopold Mozart e i suoi due bambini prodigio portati a spasso in lungo e in largo per le corti di tutta l’Europa del ’700: il mitico Wolfgang Amadeus e la talentuosissima Nannerl, confinata non appena fattasi donna dal suo essere nata femmina in un più “consono” ruolo domestico.
Tanti sono nella storia i casi di genitori e figli in musica. In anni più recenti molti padri celebri hanno incontrato in concerto o in disco i propri figli di sangue (da Barenboim ad Ashkenazy, da Brendel a Pollini). Meno frequenti le storie di madri che si confrontino in pubblico con i loro ragazzi in un lessico famigliare fatto di note e suoni.
Lo ha fatto una donna e una musicista dalla personalità inconfondibile che certo non si allinea mai al consueto, la violinista russa Viktoria Mullova. Bella, e di una bellezza moderna e androgina, 62 anni, fu protagonista nel 1983 di una rocambolesca fuga dall’Unione Sovietica durante una tournée in Finlandia. Sfuggita al controllo del KGB, nascosta in Svezia riuscì poi a raggiungere l’Ambasciata americana e gli Stati Uniti con il suo compagno di allora, musicista come lei.
Da molti anni Viktoria Mullova vive in Europa, a Londra, con l’attuale marito, il violoncellista Matthew Barley insieme al quale spesso suona musica da camera avventurandosi in territori musicali poco consueti (e prevedibili) per lei, come la musica etnica.
Ha tre figli Misha, Katia e Nadia: «La musica è una parte così grande della mia vita che tutti i miei figli ne sono stati circondati da quando sono nati, anche prima che nascessero quando suonavo fino all’ottavo mese di gravidanza». Il maggiore dei tre, Misha, 30 anni, è compositore e contrabbassista jazz. Ed è il figlio avuto nel 1991 da Viktoria Mullova e Claudio Abbado, che al tempo della loro storia aveva quasi trent’anni anni più di lei e già tre figli.
Una gravidanza che interruppe bruscamente la relazione tra la giovane fascinosa interprete russa e uno dei più grandi direttori d’orchestra del nostro tempo. Misha Mullov-Abbado ha conosciuto suo padre quando aveva ormai 12 anni e padre e figlio si riavvicinarono davvero solo verso i suoi 20 anni, non molto tempo prima della scomparsa di Abbado.
Musicale certo anche per dna, Misha vivendo accanto a Viktoria è comunque cresciuto fra le note e ha trovato una propria strada, personale e autonoma. La sua musica del cuore è il jazz, l’improvvisazione e il suo strumento il contrabbasso.
La celebre madre è una stella del sonatismo classico, dei grandi Concerti solistici, della musica da camera (Bach, Beethoven, Brahms, Vivaldi, Mozart…) e i suoi violini sono uno Stradivari e un Guadagnini.
Insieme però Viktoria e Misha hanno realizzato un progetto dal titolo bellissimo: Music we Love, l’hanno portato in concerto – per quanto reso possibile dalla pandemia – e l’hanno inciso in un disco pubblicato dalla casa discografica Onyx.
La “musica che amano” va da Johann Sebastian Bach al Brasile tradizionale di Tico-Tico, dalle composizioni originali di Misha al jazz di John Mc Laughlin, da Antonio Carlos Jobim a Schumann. Molta di questa musica madre e figlio l’hanno suonata insieme per anni: «È molto eccitante suonare il programma che abbiamo creato insieme: pezzi meravigliosi che Misha ha scritto, arrangiamenti di pezzi di diversi generi, classica, jazz e canzoni popolari. Questi sono i brani che amiamo ascoltare e suonarli è stato davvero piacevole». Un’occasione per crescere insieme per “mamma” Viktoria:
«La nostra relazione è sempre stata molto forte. Cominciare a lavorare insieme però ha anche creato alcuni problemi, che abbiamo cercato di risolvere. È difficile combinare relazioni personali e professionali, ma alla fine tutti gli ostacoli nella vita ci aiutano a crescere se riusciamo a superarli con amore e umiltà».
Paola Molfino
da www.cocooners.com 19/03/2021
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Music We Love
Blue Deer, M. Mullov-Abbado
Brazil, M. Mullov-Abbado
Shir Lelo Shem, S. Chanoch
Caico, Trad. Brazilian
Sonata n. 1 in si min. mov. 1 e 2, J.S. Bach
Sonata per violino mov. 1, S. Prokofiev
Sabia, A.C. Jobim
Little Astronaut, M. Mullov-Abbado
Shanti Bell, M. Mullov-Abbado
O Silencio Das Estrellas, O.Lenine & D.Falcaõ
O Cabo Pitanga, L. De Freitas
Celestial Terrestrial Commuters, J.McLaughlin
Träumerei from Kinderszenen, R. Schumann
Tico-Tico No Fubá, Z. de Abreu