ottobre 2023
Cigno Nero Carola Puddu Cigno Bianco Roberta De Simone Coreografia e Regia Fabrizio Monteverde Musiche Pëtr Il'ič Čajkovskij Assitente alle Coreografie Azzurra Schena Lighting design Emanuele De Maria Costumi Santi Rinciari Tra le suggestioni di
Cigno Nero Carola Puddu
Cigno Bianco Roberta De Simone
Coreografia e Regia Fabrizio Monteverde
Musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij
Assitente alle Coreografie Azzurra Schena
Lighting design Emanuele De Maria
Costumi Santi Rinciari
Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di P. I. Cajkovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo. Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Cechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago. Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale. Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un Lago senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza straziante di sopravvivere al finale di una replica interminabile. Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.
La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso. Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 62 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Gabriele Strata, pianoforte Paolo Paroni, direttore L’Istituzione Sinfonica e Musicale del Friuli Venezia Giulia è sorta nel 2019 per volere della Regione Friuli Venezia Giulia, che ne è socio fondatore assieme
Gabriele Strata, pianoforte
Paolo Paroni, direttore
L’Istituzione Sinfonica e Musicale del Friuli Venezia Giulia è sorta nel 2019 per volere della Regione Friuli Venezia Giulia, che ne è socio fondatore assieme ad una serie di comuni del territorio ed enti privati. L’obiettivo dell’associazione è stato quello di dare vita alla FVG Orchestra, orchestra che raccoglie l’eredità di molteplici esperienze orchestrali regionali, al fine di creare una compagine riconosciuta anche a livello ministeriale (prima istanza ICO per il 2022) per rispondere alla numerosa richiesta di concerti in regione, ma con uno sguardo anche alle produzioni nazionali ed internazionali. L’organico stabile è di stampo beethoveniano (oltre 40 elementi) e sta venendo a mano a mano allargato. La FVG Orchestra porta avanti due principali obiettivi: servire tutto il territorio regionale divulgando la musica di qualità e rappresentare la regione fuori dai propri confini, diventando così messaggero di pace e cultura. La FVG Orchestra ha già intrapreso accordi con tutti i principali festival regionali che la vedranno presente nel prossimo triennio e sarà inoltre l’orchestra di tutti i concorsi regionali. La FVG Orchestra, nonostante il difficile biennio per quanto riguarda l’internazionalizzazione, è già stata ospitata per due volte a Budapest (2019, 2021), a Novi Sad (capitale della cultura europea 2022) e a Praga, appuntamenti realizzati in collaborazione con le Ambasciate e i locali Istituti Italiani di Cultura.
Gabriele Strata è nato a Padova nel 1999 e si è diplomato in pianoforte al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza sotto la guida di Riccardo Zadra e Roberto Prosseda. A soli 19 anni ha ottenuto il Master’s degree presso la prestigiosa Yale University sotto la guida di Boris Berman. Attualmente studia a Londra, alla Guildhall School of Music e a Roma, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha frequentato nel 2020 il Corso di Alto Perfezionamento tenuto da Lilya Zilberstein presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, conseguendo il Diploma di Merito. Nel 2018 si è aggiudicato il primo premio alla XXXV edizione del prestigioso “Premio Venezia”. Il pianista si esibisce con regolarità in Italia e all’estero: nelle stagioni più recenti ha suonato alla Berlin Philharmonie con la Berlin Symphony Orchestra, a Pechino, Shanghai e Shenzhen con la European Symphony Orchestra e a Venezia con l’Orchestra del Teatro La Fenice. Ha tenuto recital pianistici in alcune delle sale da concerto più importanti d’Europa, fra cui la Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro La Fenice di Venezia, la Philharmonic Hall di Bratislava, la Laeiszhalle di Amburgo, la Steinway Hall di Londra. Alcuni suoi concerti sono stati trasmessi su Rai Radio 3, Sky Classica HD e la portoghese Radio Antena 2.
Paolo Paroni, già Direttore Ospite Principale del New York City Ballet dal 2014, ha lavorato presso orchestre e teatri lirici di rilevanza internazionale quali l’Orchestra Filarmonica Slovena di Lubiana, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Bulgara di Sofia, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra barocca Capella Savaria, la Pannon Philharmonic, l’Orchestra e Coro della Radiotelevisione Croata di Zagabria, la Sofia Festival Orchestra. È appassionato cultore di prassi esecutive storiche e, nel contempo, convinto sostenitore e promotore di nuova musica. Stimato per la sua programmazione originale e l’abbattimento delle barriere tra diversi generi, ha collaborato con artisti internazionali di ogni estrazione stilistica e culturale. Tra i suoi maestri sono da annoverare Gilberto Serembe e Uroš Lajovic.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
P.I. Căjkovskji
Concerto n. 1 in Si bemolle min. op. 43 per pianoforte e orchestra
L. van Beethoven
Sinfonia n. 3 in Mi bemolle magg. op. 55 “Eroica”
20ott21:00TRIO PANTOUMMusica da Camera - Premio "Trio di Trieste" 2022
Virgile Roche, pianoforte Hugo Meder, violino Bo-Geun Park, violoncello Il “Pantoum” è una forma poetica originaria della Malesia arrivata in Francia con la moda dell’orientalismo nel XIX
Virgile Roche, pianoforte
Hugo Meder, violino
Bo-Geun Park, violoncello
Il “Pantoum” è una forma poetica originaria della Malesia arrivata in Francia con la moda dell’orientalismo nel XIX secolo, in cui due idee, una pittoresca e descrittiva, l’altra intima e sentimentale, si intrecciano costantemente.
È in riferimento a questa corrente di cultura letteraria e artistica, strettamente legata alla musica francese a cavallo tra Ottocento e Novecento, che nel 2016 Hugo Meder, Bo-Geun Park e Virgile Roche, all’inizio della loro carriera al Conservatoire National Supérieur de Paris, hanno fondato il Trio Pantoum, da allora affermatosi come uno dei più promettenti ensemble di musica da camera europea.
Sotto la direzione di Emmanuelle Bertrand e Michaël Hentz, i tre musicisti hanno poi iniziato un approfondito lavoro sul repertorio della Musica da camera per archi e pianoforte, che hanno avuto modo di eseguire nelle prestigiose classi del Trio Wanderer al Conservatoire à Rayonnement di Parigi dal 2018 al 2020, di Claire Désert e Ami Flammer al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris dal 2019 al 2021 e infine di François Salque e Louis Rodde dal 2021. Il Trio ha inoltre studiato con musicisti di fama internazionale come Günter Pichler, Irvine Arditti, Marc Coppey, Alexis Galpérine, Emmanuel Strosser, Jérôme Pernoo, Jonas Vitaud, Xavier Gagnepain o Olivier Charlier, e ha avuto la possibilità di incontrare membri dei Quartetti Ébène, Modigliani e Diotima durante le master class al “CNSMDP”, e anche di lavorare, grazie al programma ECMA (European Chamber Music Academy), con Hatto Beyerle (Quatuor Alban Berg), Johannes Meissl (Quatuor Artis), Antonio Meneses (Trio Beaux-Arts), Patrick Jüdt, membri dei Quartetti Talich e Škampa.
Nel 2021, il Trio è diventato “ECMA Aspirant-Ensemble”, il che lo porterà a perfezionarsi ulteriormente con i più grandi maestri europei e ad esibirsi in alcuni dei migliori palchi internazionali. Il Trio ha ricevuto in particolare un Terzo Premio (Primo Premio non assegnato) al “Joseph Joachim International Chamber Music Competition” di Weimar nel 2022, un Terzo Premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera, un Primo Premio all’unanimità alla “Fédération Nationale des Associations de Parents d’Élèves de Conservatoires” European Chamber Music Competition nel 2021, un Secondo Premio al “Illzach International Chamber Music” nel 2019, il Premio d’Onore del Concorso Internazionale “Léopold Bellan” nel 2021, il Primo Premio al Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” nel 2022, il Primo Premio ex aequo con il Trio Bohémo al ”International Joseph Haydn Chamber Music Competition” nel 2023 e, nello stesso anno, il Primo Premio e due premi speciali al “Lyon International Chamber Music Competition”, il Secondo Premio all’”Osaka International Chamber Music Competition & Festa”, il Secondo Premio al “Melbourne International Chamber Music Competition” e, infine, il Terzo Premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera. Il complesso è stato Resident ProQuartet-European Chamber Music Center e inoltre Roche, Meder e Park saranno artisti “in residence” presso la Queen Elisabeth Music Chapel (Belgio) dal 2022 al 2023.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F.J. Haydn
Trio Hob XV:28 in Mi magg.
H.W. Henze
Kammersonate
F. Schubert
Trio op.100 n.2 in Mi bemolle magg. D929
27ott21:00Milan Rehák, fisarmonica
Kristina Vocetková , violoncelloMusica da Camera
“PASIÓN” Omaggio ad Astor Piazzolla “Pasión” è una volata attraverso la vita del grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla: Kristina Vocetková e Milan Rehák interpretano la sua musica con
“PASIÓN”
Omaggio ad Astor Piazzolla
“Pasión” è una volata attraverso la vita del grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla: Kristina Vocetková e Milan Rehák interpretano la sua musica con una performance appassionata ed emozionante. Il Tango Nuevo, genere fondato da Piazzolla, arricchisce il tango tradizionale con elementi della musica classica e del jazz e rappresenta il terreno ideale per le evoluzioni musicali di due interpreti eclettici come Rehák e Vocetková. I due musicisti si misurano poi anche con le composizioni di José Bragato, il principale violoncellista di Piazzolla, e dell’attuale star della fisarmonica Gorka Hermosa, che mescola il tango con i ritmi dei Balcani.
Milan Rehák è uno dei fisarmonicisti cechi più interessanti e innovativi. Diplomato al Conservatorio di Praga e al Royal College of Music di Stoccolma, è stato anche insignito di titoli da parte di molti concorsi internazionali di fisarmonica. Oltre ai suoi progetti in solo, collabora con il violoncellista svedese Johannes Rydén e con la violoncellista ceca Kristina Vocetková. Il suo repertorio solista include composizioni originali per fisarmonica, pezzi barocchi, trascrizioni musicali virtuosistiche e arrangiamenti molto apprezzati dagli ascoltatori. Milan Rehák ha pubblicato sette dischi a proprio nome.
Kristina Vocetková è una delle violoncelliste ceche più promettenti della sua generazione. Specializzata in musica da camera, si dedica principalmente alla sua attività come solista e ai concerti con orchestre come la Brno Philharmonic o la Jaroslav Kocian chamber orchestra. Ha fondato il Duo Bohémo, con il violinista Matouš Peruška, e il Trio Bohémo, sempre con Matouš Peruška e con il pianista An Vojtek Kristina si è diplomata alla Liszt Ferenc Academy of Music di Budapest e ha ricevuto premi e riconoscimenti in vari concorsi a livello internazionale.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
30ott21:00UOMO E GALANTUOMOdi Eduardo De Filippo
con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses
di Eduardo De Filippo con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e la partecipazione di Ernesto Mahieux Regia Armando Pugliese Scene Andrea Taddei Musiche Paolo Coletta Costumi Silvia Polidori Luci Umile Vainieri Meccanismo comico straordinario, Uomo e Galantuomo di Eduardo
di Eduardo De Filippo
con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses
e la partecipazione di Ernesto Mahieux
Regia Armando Pugliese
Scene Andrea Taddei
Musiche Paolo Coletta
Costumi Silvia Polidori
Luci Umile Vainieri
Meccanismo comico straordinario, Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di “Mala Nova” di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. Poi gli intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera.
Una commedia dal sapore “scarpettiano”, in cui si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone; il perbenismo farisaico di nobili e borghesi; l’irriverente critica a un teatro declamatorio o sciatto e cialtronesco. Eduardo scrisse Uomo e galantuomo all’età di soli ventidue anni, ma aveva già lavorato a lungo con Eduardo Scarpetta. È una commedia che fa molto ridere, in cui è possibile ritrovare la grandezza di Eduardo, ancora agli inizi della sua drammaturgia. Tutte le scene si svolgono ruotando sul gioco dell’equivoco, sull’ambivalenza dettata dal riconoscimento e non-riconoscimento dei personaggi. Il cast è formato dagli attori che fanno parte della Compagnia di Geppy Gleijeses, che si sono uniti ai miei collaboratori storici per l’allestimento scenico: questo incontro è stato davvero proficuo. In particolare, con Geppy Gleijeses avevamo già lavorato più volte insieme: il nostro è un rapporto ormai collaudato, ci troviamo bene a collaborare e condividere le nostre avventure teatrali. Inoltre, la parola e il linguaggio di Eduardo De Filippo sicuramente ci uniscono: essendo tutti napoletani – attori e regista – ci si ritrova subito, nel senso di un’appartenenza culturale comune.
Armando Pugliese
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
31 ottobre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
novembre 2023
03nov21:00TOMMASO BOGGIAN, pianoforteSolisti
Nato nel 1998, Tommaso Boggian ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con il padre. Dopo aver frequentato la Fondazione Musicale Masiero Centanin di Arquà
Nato nel 1998, Tommaso Boggian ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con il padre. Dopo aver frequentato la Fondazione Musicale Masiero Centanin di Arquà Petrarca (Pd), prosegue gli studi musicali presso il Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo sotto la guida di M.L. Macario e G.Silvestrini, diplomandosi a 17 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2020 consegue il Master di II livello in Pianoforte presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia con votazione 110 e lode sotto la guida di I. Lo Porto. Attualmente studia con i M° Alessandro Taverna presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola e Lilya Zilberstein presso l’Universität f̈ur Musik und Darstellende Kunst di Vienna.
È stato premiato in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali tra i quali “Premio Venezia”, “Bèla Bartòk-Vienna”, “Radovljica International Piano Competition”. Su invito del direttore d’orchestra John Axelrod, a settembre 2019 debutta con la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla suonando il Concerto n.1 di F. Liszt presso il Teatro de La Maestranza di Siviglia. Nel giugno 2023, ha eseguito il concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di R. Schumann con l’Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania), sotto la direzione del M. Ovidiu Balan.
Ha suonato per il Museo Teatrale del Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Palazzo delle Prigioni di Venezia, Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania), Teatro SkienIbsenhuset di Skien (Norvegia), Roter Salon (Vienna), Teatro de La Maestranza di Siviglia (Spagna).
Suona regolarmente con il violoncellista Pietro Silvestri nel Duo del Giglio. Ha insegnato presso il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova.
Concerto realizzato in collaborazione con
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Sonata n. 3 K 281 in Si bemolle magg.
F. Chopin
Scherzo n. 4 op. 54 in Mi magg. Barcarolle op. 60 in Fa diesis magg.
S. Prokofiev
Sonata n. 6 op. 82 in La magg.
09nov21:00CHRIS POTTER TRIOJAZZ'N FALL 2023
CHRIS POTTER TRIO Chris Potter sax tenore James Francies pianoforte, tastiere Eric Harland batteria La ricerca di una sintesi tra esperienza e novità viene naturalmente condotta anche dai musicisti appartenenti alle generazioni
CHRIS POTTER TRIO
Chris Potter sax tenore
James Francies pianoforte, tastiere
Eric Harland batteria
La ricerca di una sintesi tra esperienza e novità viene naturalmente condotta anche dai musicisti appartenenti alle generazioni più recenti. Un’esplorazione che si anima della possibilità di riprendere la lezione dei maestri – sia attraverso l’ascolto che attraverso strette collaborazioni – e dei tanti linguaggi della musica di oggi. Un’attitudine che vede in Chris Potter un esempio quasi scolastico. Il sassofonista, infatti, ha esordito come un vero e proprio prodigio in giovanissima età, ha suonato con i talenti più interessanti della sua generazione, ha poi condiviso il palco con musicisti come Dave Holland, Herbie Hancock e via dicendo. Ha portato così nella sua musica tradizioni e attualità, in un contesto espressivo in cui trovano posto naturalmente sonorità acustiche ed elettriche, sguardi alla letteratura più consolidata del jazz e aperture verso la fusion e la world music. I suoi progetti più recenti testimoniano questo percorso in maniera evidente: “There is a tide” è un lavoro per big band realizzato in realtà da solo, in studio, durante il lockdown; “Got the keys to the Kingdom” è un quartetto all star che rilegge brani tradizionali del blues e del gospel e brani di Parker, Strayhorn e Jobim con il più classico dei quartetti in uno dei luoghi più iconici del jazz, il Village Vanguard di New York; Circuits, il trio con cui lo ascolteremo a Pescara, rappresenta la pulsione più aperta verso l’improvvisazione, con una formazione senza basso, con le tastiere di James Francies a colorare di suoni e intuizioni le armonie e la forza e l’esperienza di Eric Harland a gestire la dimensione ritmica, con i sassofoni di Chris Potter a tessere una tela melodica che prende spunto dalla storia del jazz per proiettarla ancora una volta nel presente e, poi, verso il futuro.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
10nov21:00RICHARD GALLIANO
“PASSION GALLIANO”JAZZ'N FALL 2023
Richard Galliano fisarmonica Richard Galliano è stato tra i musicisti che hanno dato una dimensione moderna alla fisarmonica nel jazz. La tradizione come punto di partenza per dare vita
Richard Galliano fisarmonica
Richard Galliano è stato tra i musicisti che hanno dato una dimensione moderna alla fisarmonica nel jazz. La tradizione come punto di partenza per dare vita a nuove possibilità, la modernità come riferimento per un percorso in continua evoluzione. “Passion Galliano” offre al fisarmonicista lo spazio per potersi confrontare – nella dimensione del concerto in solo – con tutti i riferimenti e le ispirazioni che hanno attraversato la sua musica. La valse musette, il tango, l’opera, la musica per il cinema, la canzone, naturalmente, il jazz, il senso per l’improvvisazione e la grande maestria tecnica si sintetizzano nella lettura personale e appassionata di Galliano, una lettura sempre convincente, emozionale e carica di significato, una lettura che, in qualche modo, rende anche omaggio alla figura del suo stesso protagonista, come a sottolineare la misura e le coordinate del contributo portato nel corso della sua carriera al jazz e allo strumento.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
13nov21:00CAMPOBASSO, MANZONI & PAOLI
“NON CI RESTA CHE RIDERE”PROGETTI SPECIALI
La Commedia Americana da Buster Keaton a Woody Allen Progetto Multimediale Mauro Manzoni sassofoni Federica Orlandini voce Mauro Campobasso chitarra Daniele D’Alessandro clarinetto Daniele Mencarelli contrabbasso e
La Commedia Americana da Buster Keaton a Woody Allen
Progetto Multimediale
Mauro Manzoni sassofoni
Federica Orlandini voce
Mauro Campobasso chitarra
Daniele D’Alessandro clarinetto
Daniele Mencarelli contrabbasso e basso elettrico
Walter Paoli batteria
La commedia e il cinema comico americano: un territorio straordinariamente ricco, fertile e sfaccettato e, inoltre, estremamente divertente come campo d’azione per la reinvenzione con nuove musiche e suoni.
La comicità è sempre stata vista come un intrattenimento, un gioco leggero e rilassante per allontanarsi dalla realtà. Un luogo dell’arte talvolta snobbato dagli intellettuali e rivalutato in seguito da nuove generazioni di cineasti e critici. Eppure, alcuni dei più grandi maestri hanno utilizzato le grammatiche del cinema comico, graffiando talvolta in maniera feroce.
Sulla base di quest’idea e come sempre alla ricerca di un metatesto per i propri progetti multimediali (dopo i lavori dedicati al cinema di Kubrick, Chaplin, Hitchcock, Leone e Fellini), Mauro Campobasso e Mauro Manzoni, questa volta affiancati nella leadership dal loro inossidabile partner Walter Paoli, propongono una nuova stimolante produzione, dedicata appunto al cinema comico americano.
Seguendo lo stile ormai peculiare della formazione, le immagini sono connesse tra loro in un flusso di montaggio che, attraverso una serie di strategie narrative, fonde in un unico film, in una sorta di grande blob cinefilo, il materiale preso in esame. In questo caso, non ci sarà un solo regista a farla da padrone ma si esplorerà la galassia del cinema comico, nei suoi vari generi e sottogeneri. Si partirà dalle prodezze ginniche ed estreme di Buster Keaton, passando per Jerry Lewis e Mel Brooks, per Peter Bogdanovich e lo slapstick dei cartoon della Warner Bros per arrivare infine a Billy Wilder e Woody Allen.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
14nov21:00RON CARTER FOURSIGHTJAZZ'N FALL 2023
Ron Carter contrabbasso Renée Rosnes pianoforte Jimmy Greene sax tenore Payton Crossley batteria Uno dei risultati più rilevanti nella carriera di un musicista è, forse, proprio non
Ron Carter contrabbasso
Renée Rosnes pianoforte
Jimmy Greene sax tenore
Payton Crossley batteria
Uno dei risultati più rilevanti nella carriera di un musicista è, forse, proprio non aver bisogno di presentazioni. I musicisti con cui ha suonato, le formazioni con cui ha stabilito, via via negli anni, nuove frontiere per il jazz, fanno di Ron Carter uno dei principali artefici della storia di questa musica. Vero e proprio cardine di una formazione imprescindibile come il Miles Davis Quintet, è stato il contrabbassista presente in lavori fondamentali quali Empyrean Isles, Maiden Voyage e Speak Like a Child di Herbie Hancock, Speak No Evil di Wayne Shorter, Red Clay di Freddie Hubbard, Out There e Far Cry di Eric Dolphy, Hermeto di Hermeto Pascoal, Viva Emiliano Zapata di Gato Barbieri e tantissimi altri. Un’esperienza riportata nei suoi lavori come leader, una discografia articolata in oltre sessant’anni e dove trova spazio – a fianco delle riletture e degli omaggi alla figura di Miles Davis – una visione elegante e, per certi aspetti, cameristica del jazz, un approccio che tiene conto delle tradizioni e delle radici più profonde del blues, un’intenzione sempre curiosa verso le possibilità di rinnovare i linguaggi e aperta nei confronti dei musicisti delle generazioni più giovani. In qualche modo, è il tratto che caratterizza anche Foursight, formazione in cui si ritrovano musicisti appartenenti a generazioni diverse e capaci di imbastire un discorso, allo stesso tempo, lirico e ricco di energia, di tenere insieme suggestioni intellettuali, spinte virtuosistiche e flusso melodico. Rispetto per la storia e senso della novità, in pratica.
(Martedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
17nov21:00SANTIAGO CAÑÓN-VALENCIA, violoncelloSolisti - BBC Next Generation Artist 2022
Vincitore della Medaglia d’argento e del “Premio del pubblico” al XVI Concorso Internazionale Ciajkovskij 2019, dello Starker Foundation Award 2018 e terzo premio al prestigioso Concorso Internazionale
Vincitore della Medaglia d’argento e del “Premio del pubblico” al XVI Concorso Internazionale Ciajkovskij 2019, dello Starker Foundation Award 2018 e terzo premio al prestigioso Concorso Internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles 2017, Santiago Cañón-Valencia è considerato uno dei violoncellisti più promettenti della sua generazione.
Nato a Bogotà nel 1995, ha avuto tra i suoi più importanti mentori musicali Henryk Zarzycki in Colombia, James Tennant in Nuova Zelanda, e Andres Diaz negli Stati Uniti. Attualmente, prosegue la sua formazione con Wolfgang Emanuel Schmidt alla Kronberg Academy per giovani solisti.
Cañón-Valencia è un vero appassionato di musica. Ha interpretato la prima mondiale del Concerto per violoncello di Carlos Izcaray con la Alabama Symphony Orchestra, del Concerto per violoncello di Jorge Pinzon “Rapsodia a los 4 Elementos” al Festival Internazionale della Musica di Cartagena 2019 e della prima colombiana del Concerto per violoncello n. 2 di Ginastera con l’Orchestra sinfonica nazionale della Colombia oltre che la prima del Concerto per violoncello di Gulda a Auckland, in Nuova Zelanda, con la Auckland Chamber Orchestra.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J.S. Bach
Suite n. 2 in Re min. BWV 1008
G. Crumb
Sonata per violoncello solo
D. Ponce de León
La Ruta de la Mariposa (composto per Santiago Cańón-Valencia)
S. Cañón-Valencia
Ascenso Hacia lo Profundo
21nov21:00LA SIGNORA OMICIDIdi William Arthur Rose
con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini
di William Arthur Rose con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini Regia Guglielmo Ferro Dal celebre racconto di William Arthur Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale de
di William Arthur Rose
con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini
Regia Guglielmo Ferro
Dal celebre racconto di William Arthur Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale de “La Signora Omicidi“.
È una commedia ricca di humour e di divertenti intrighi, situazioni ambigue ed equivoci esilaranti, ambientato in una Londra anni ‘50, che fa da sfondo all’improbabile incontro tra Louise Wilberforce, arzilla e svampita affittacamere, il misterioso Professor Marcus, presunto musicista, in realtà capobanda di un pericoloso gruppo di malviventi che Louise Wilberforce finirà per smascherare. Nei panni della svampita e arzilla Signora Omicidi, la bravissima Paola Quattrini diretta da Guglielmo Ferro.
“La Signora Omicidi” è un vero e proprio classico della commedia, con le sue tinte noir e con le battute imprevedibilmente macabre colorate del tipico humour britannico. Il personaggio della complice involontaria in una grossa rapina e la banda di malviventi che si finge un quintetto d’archi ben si adattano a creare gli equivoci e le gag che animano la trama della commedia.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
22 novembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Javier Comesaña, violino Premio Jascha Heifetz 2021 Matteo Giuliani Diez, pianoforte Nato a Siviglia nel 1999, definito dalla Hannoversche Allgemeine Zeitung "un musicista aperto e intelligente, capace di trovare nuovi modi
Javier Comesaña, violino
Premio Jascha Heifetz 2021
Matteo Giuliani Diez, pianoforte
Nato a Siviglia nel 1999, definito dalla Hannoversche Allgemeine Zeitung “un musicista aperto e intelligente, capace di trovare nuovi modi di fare musica”, Javier Comesaña è il vincitore del sesto Concorso Internazionale Jascha Heifetz per violinisti e del Prinz von Hessen-Preis, organizzato dall’Accademia Kronberg. Nel settembre 2021 si è anche affermato al Concorso Internazionale di Violino Joseph Joachim di Hannover. I suoi ex insegnanti sono Yuri Managadze e Sergey Teslya. Sotto l’insegnamento di Marco Rizzi, ha fatto il suo bachelor alla Scuola Superiore di Musica Reina Sofia di Madrid e ha seguito le masterclass condotte, tra gli altri, da Micaela Martin, Silvia Marcovici, Miriam Fried e Christoph Poppen. Si è distinto nel 2019 e nel 2021 come lo studente più eccezionale del suo corso. Come camerista, si è esibito con diverse formazioni in sale come l’Auditorium Nazionale della Musica, il Teatro Real e il Casino de Madrid. Nel 2021 ha ricevuto, da Sua Maestà la Regina Sofia di Spagna, il Diploma come Most Outstanding group con pianoforte grazie alla sua interpretazione del Quintetto per pianoforte in La Maggiore “La Trota” di Schubert. Come solista, ha suonato sotto la direzione di direttori come David Afkham, Pablo Gonzalez, Andrew Manze, Alvaro Albiach, Modestas Barkauskas, Ivan Monighetti o Borja Quintas e con orchestre come la NDR Radiophilarmonie, l’Orquesta Nacional de España di Madrid, la Lithuanian National Symphony Orchestra, la Camerata Bern e la Freixenet Symphony Orchestra.
Javier Comesaña suona attualmente uno strumento di Giovanni Battista Guadagnini del 1765, generosamente prestato dalla Fritz Behrens Stiftung.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
E. Granados
Sonata per violino
C. Debussy
Sonata n. 3 in Sol min per violino e pianoforte, L 148
I. Stravinsky
Divertimento per violino e pianoforte da “Le baiser de la fée”
O.Messiaen
Thème et variations per violino e pianoforte
O. Respighi
Sonata per violino e pianoforte in Si min. P. 110
dicembre 2023
01dic21:00QUARTETTO MIRUSMusica da Camera
Federica Vignoni violino Massimiliano Canneto violino Riccardo Savinelli viola Luca Bacelli violoncello Costituitosi nel 2008, il Quartetto Mirus nasce all’interno del progetto SIXE della Federazione Cemat di Roma. Dopo il perfezionamento all’Accademia
Federica Vignoni violino
Massimiliano Canneto violino
Riccardo Savinelli viola
Luca Bacelli violoncello
Costituitosi nel 2008, il Quartetto Mirus nasce all’interno del progetto SIXE della Federazione Cemat di Roma. Dopo il perfezionamento all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona con B. Giuranna, viene scelto come Quartetto residente al Festival Autunno Musicale di Como. Nel 2010, viene selezionato da Walter Levin (Quartetto La Salle) alla Hochschule fur Musik di Basilea e nel 2013 conclude il Master in Musica da Camera con Oliver Wille presso la Hochschule fur Musik di Hannover. Nel 2009, viene premiato al “Concorso Internazionale di Musica da Camera G. Papini” mentre l’anno seguente vince il premio Nuove Carriere “Rec & Play”, indetto dal CIDIM di Roma. Nel 2011, al Concorso di Musica da Camera “B. Pergamenschikow”, patrocinato dalla Hochschule fur Musik “Hanns Eisler” di Berlino, ottiene il primo riconoscimento all’estero. Il suo debutto è avvenuto al Bologna Festival del 2009. Da allora, ha tenuto concerti presso le più prestigiose istituzioni italiane ed estere. Ha pubblicato per Tactus, suonato in diretta radiofonica per la NDR Tedesca e Rai Radio3 dai Concerti del Quirinale e collaborato con M. Brunello, il Quartetto Kuss, M. Perrotta, T. Lonquich, C. Zavalloni e M. Montalbetti. Dal 2018, partecipa al progetto Floema della Fondazione Promusica di Pistoia con incontri di musica da camera e dal 2020 viene promosso dal CIDIM per la Circuitazione Musicale in Italia. I membri del Quartetto Mirus fanno parte dell’Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
I. Stravinski
3 Pezzi per Quartetto d’Archi
L. V. Beethoven
Quartetto op.95 “Serioso”
F.Schubert
Quartetto in Re min. D810 “La morte e la Fanciulla”
08dic21:00ANNA KRAVTCHENKO, pianoforteSolisti
«Poche pianiste vantano un tocco così luminoso, lieve eppure tagliente. Ideale per padroneggiare il registro pianistico acuto come lo vuole Liszt (e Chopin, altro suo autore elettivo), di
«Poche pianiste vantano un tocco così luminoso, lieve eppure tagliente. Ideale per padroneggiare il registro pianistico acuto come lo vuole Liszt (e Chopin, altro suo autore elettivo), di cui sa musicalmente indirizzare anche forza torrenziale e gusto per la complessità tematica. Ma della Kravtchenko incantano ancor più autorità, naturalezza esecutiva e scioltezza interpretativa.»
(Angelo Foletto, La Repubblica)
Definita dal quotidiano olandese Het Parool “il miracolo della tastiera”, Anna Kravtchenko si impone nel panorama del pianismo internazionale dopo aver vinto all’ unanimità il primo premio al prestigioso Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” nel 1992, a soli 16 anni. Nel corso della sua carriera ha suonato per le maggiori istituzioni musicali europee e si è esibita, inoltre, in Giappone, in Sud Africa, negli Stati Uniti ed in Canada.
Nel 2006 ha registrato un cd per la Decca Records, con un programma interamente dedicato a Chopin. Nello stesso anno Anna Kravtchenco ha vinto negli USA l’International Web Concert Hall Competition. Il suo ultimo CD per Decca Records dedicato a Liszt è stato recensito con cinque stelle ed ha ricevuto l’assegnazione del titolo “Cd del mese” sulle principali riviste italiane.
Dopo essere stata docente per quindici anni presso l’Accademia Pianistica di Imola, dal 2013, Anna Kravtchenko è docente di pianoforte al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.
Ha studiato all’Accademia di Imola dove era stata amessa “Ad Honorem”.
(Venerdì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
J. Brahms
Sonata n. 3 in Fa min. op. 5
P. I. Ciaikovski
Le Stagioni op . 37b
12dic21:00TRAPPOLA PER TOPIdi Agatha Christie, con Lodo Guenzi
di Agatha Christie con Lodo Guenzi Regia Giorgio Gallione Costumi Francesca Marsella Scene Luigi Ferrigno Musiche Paolo Silvestri Luci Antonio Molinaro Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta “Trappola
di Agatha Christie
con Lodo Guenzi
Regia Giorgio Gallione
Costumi Francesca Marsella
Scene Luigi Ferrigno
Musiche Paolo Silvestri
Luci Antonio Molinaro
Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta “Trappola per topi” di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità.
Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente British, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino. Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa. In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. Come sempre: metodo e follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico.
Giorgio Gallione
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 dicembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
Paquale Allegretti Gravina violino Mashimo Wataru pianoforte Il duo "Claude" nasce nel Settembre del 2021 nella classe del Maestro Marco Zuccarini presso l'Accademia Internazionale di Imola, ed è costituito dal pianista Wataru
Paquale Allegretti Gravina violino
Mashimo Wataru pianoforte
Il duo “Claude” nasce nel Settembre del 2021 nella classe del Maestro Marco Zuccarini presso l’Accademia Internazionale di Imola, ed è costituito dal pianista Wataru Mashimo, laureato con lode e menzione accademica in Imola e premiato al 29th Clara Haskil Competition, e dal violinista Pasquale Allegretti Gravina, laureato con lode e menzione presso conservatorio di Cosenza e Vincitore del Mimas Competition di Procida, capitale mondiale della cultura 2022.
Nonostante la sua giovane età, la formazione viene già invitata ad esibirsi in importanti festival e stagioni musicali come l’ EstOvest Festival di Torino, Palazzo Cerio di Capri, “Etruria Classica” di Piombino. A Maggio del 2023 il duo Claude è premiato al concorso internazionale di musica da camera “Gasparo da Salò” di Brescia, e viene selezionato al “Quartet and Chamber Music Forum”, manifestazione promossa dal “Roero Cultural Events” in collaborazione con il Delian Quartet per compiere una serie di concerti in Italia e in Germania.
Il Duo è invitato regolarmente ad esibirsi nella stagione dell’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. In particolare, nel 2023, il loro nome è affiancato a quello di interpreti del calibro di Pinchas Zukerman, Boris Belkin, Alessandro Taverna.
Tra le collaborazioni cameristiche spiccano quelle con Francesco Dillon e Renaud Dejardin. Oltre al proseguimento degli studi di Musica da Camera con il Maestro Marco Zuccarini, sia Pasquale che Wataru continuano il loro percorso di studio solistico con i maestri Boris Belkin, Leonid Margarius e Ingrid Fliter.
È stato selezionato dalla Fondazione Accademia Internazionale Incontri con il Maestro di Imola per prendere parte al progetto Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo, iniziativa istituita in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Ottorino Respighi
5 Pezzi per Violino e Pianoforte
Claude Debussy
Sonata per violino e pianoforte in Sol minore n.3 L.140
Gabriel Fauré
Sonata n.1 Op.13 per violino e pianoforte in La maggiore
Nino Rota
Improvviso “Un diavolo sentimentale”
LO SPETTACOLO “GINGER & FRED” È STATO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI PER L’INDISPONIBILITÀ TEMPORANEA A CAUSA DI MOTIVI DI SALUTE DI MONICA GUERRITORE. NEI PROSSIMI GIORNI VERRANNO FISSATE LE
LO SPETTACOLO “GINGER & FRED” È STATO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI PER L’INDISPONIBILITÀ TEMPORANEA A CAUSA DI MOTIVI DI SALUTE DI MONICA GUERRITORE. NEI PROSSIMI GIORNI VERRANNO FISSATE LE NUOVE DATE PER LE REPLICHE
di Federico Fellini, Tonino Guerra e Tullio Pinelli
con Monica Guerritore e Pietro Bontempo
Adattamento e Regia Monica Guerritore
Costumi Walter Azzini
Scenografie Maria Grazia Iovine
È la vigilia di Natale.
Nel piazzale deserto entra in scena un gruppo personaggi spaesati. Chi regge la testina con la parrucca, chi la valigia con l’abito di scena, chi un cilindro da frac avvolto in carta velina, gli attrezzi del mestiere. Sullo sfondo s’intravede la vetrata di un albergo e l’insegna luminosa di una discoteca anni ‘80, qualche lampadina colorata ricorda una festa che è finita. I nostri protagonisti, tra loro Ginger e Fred, scritturati come ospiti per lo show di Natale di una televisione privata, sono emozionati per la serata che li porterà sotto le luci dei riflettori. Quello che non sanno è che, derubricati alla voce “materiale di varia umanità”, sono necessari a mandare avanti l’ingranaggio spietato della televisione commerciale, riempiendo i buchi tra una pubblicità e l’altra. Nella notte, e poi in sala trucco, prima che il teatro stesso, pubblico compreso, diventi lo studio dello show e il Presentatore, come il Domatore di un circo, faccia entrare le bestie ammaestrate, questa piccola umanità fatta di personaggi bizzarri e imperiosi, pavidi e coraggiosi, si imporrà, intenerendo il pubblico per la realtà delle loro vite fatte di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni, menzogne e confessioni improvvise, tutto comico e tragico allo stesso tempo, nell’esaltazione di un giorno “straordinario”. Per Amelia e Pippo, Ginger e Fred, è diverso: era il loro talento a essere ammirato, a brillare sotto le luci dei riflettori, erano loro a emanare luce. Sono qui per ritrovare quel filo nascosto che aveva tessuto la trama della loro coppia artistica e forse anche intima a cui, per l’età, per le convenzioni, Ginger ha voluto rinunciare lasciando Fred solo e ferito. Si ritrovano qui e cercheranno di riannodare quel filo, ritrovare la luce ma forse quello che troveranno sarà la solidarietà umana; una vicinanza che in quella notte, e poi nell’attesa del grande momento, lega tra loro la gente semplice. E poi, sì, balleranno, e per un momento saranno di nuovo insieme… come nel ricordo, in quel tempo passato che non c’è più.
FELLINI NELLO SPETTACOLO
La morte in quinta dell’Ospite d’Onore, l’Ammiraglio/eroe, interrompe bruscamente lo show. La sua mesta commemorazione è una citazione della morte del clown nel film I Clown, scena che fu girata nello studio 5 di Cinecittà, là dove poi fu allestita anche la camera ardente del Regista. Si separeranno ancora Ginger e Fred. «Perché Ginger e Fred non possono restare insieme?» chiederà Fred a Ginger. E lei risponderà «Non lo so. Federico ha voluto così».
Perché? Perché il loro mondo fatto di incanto, come la luna di carta che Fred ha chiesto al macchinista di far apparire magicamente durante il ballo, non c’è più. Sono solo “materiale di varia umanità” usata per riempire il tempo tra una pubblicità e l’altra.
“È nell’osservazione di questo piccolo popolo, nella comprensione, nella partecipazione alle loro vite disvelate durante le ore di attesa, nella loro umanizzazione prima di essere usati come ‘caricature’ e spediti al massacro, che emerge la pietas che spinge Fellini a scrivere e dirigere Ginger & Fred.
Il mondo di Fellini è illusione e suggestione. La scena non descrive ma allude, indica uno spazio ‘altro’: le luci di una festa finita da tempo, le insegne di una discoteca riminese, l’Eden Rock. È quello il mondo che accoglie Ginger e Fred. E che ne racconta la fine”.
Monica Guerritore
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
19 dicembre 2023 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
gennaio 2024
12gen21:00FERNANDO CAIDA GRECO, violoncello
MARCO GRISANTI, pianoforteSolisti
Nato a Buenos Aires nel 1978, Fernando Caida Greco è cresciuto alla scuola di Ivan Monighetti e Rocco Filippini ed è stato definito da quest’ultimo «un solista eccezionalmente
Nato a Buenos Aires nel 1978, Fernando Caida Greco è cresciuto alla scuola di Ivan Monighetti e Rocco Filippini ed è stato definito da quest’ultimo «un solista eccezionalmente autorevole e un musicista perfetto e completo.». Ha debuttato a sedici anni con il Concerto in Re Maggiore di Haydn e ha vinto prestigiosi premi in concorsi internazionali. Nel 2002 ha ottenuto il primo premio assoluto al Concorso “V. Bucchi” di Roma, riconoscimento che lo ha portato ad esibirsi nelle più rilevanti stagioni concertistiche. I suoi molteplici interessi lo portano a spaziare dal Barocco alle Avanguardie. Fernando Caida Greco suona un violoncello C. A. Miremont del 1880.
Marco Grisanti è oggi considerato uno dei più raffinati cameristi italiani, con un repertorio ricco di oltre trecento brani eseguiti in pubblico al fianco di celebri artisti come Uto Ughi, Paolo Ghidoni e i Premi “Paganini” Lenuta Ciulei e Sayaka Shoji. Come pianista, ha collaborato per quasi tre lustri con i Corsi di Perfezionamento e con il Coro stabile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. All’Accademia Chigiana di Siena è stato l’unico pianista collaboratore di Uto Ughi: con il violinista si è inoltre esibito, in diretta televisiva, al Senato per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e le più alte cariche dello Stato. La critica francese ha definito la sua incisione della Sonata Op.94 di Prokofiev con il flautista Andrea Oliva «una delle più belle del panorama di oggi». È Professore di Musica da Camera presso il Conservatorio di Campobasso.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
C. Saint Saens
Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte
F. Poulenc
Sonata per violoncello e pianoforte
C. Franck
Sonata per violoncello e pianoforte
16gen21:00I DUE PAPIdi Anthony McCartencon
Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
di Anthony McCarten con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo Regia Giancarlo Nicoletti Scene Alessandro Chiti Costumi Vincenzo Napolitano/Alessandra Menè Disegno Luci e Fonico David Barittoni Dall’autore premio Oscar per “Bohemian Rhapsody”, “L’ora più buia” e “La
di Anthony McCarten
con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
Regia Giancarlo Nicoletti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Vincenzo Napolitano/Alessandra Menè
Disegno Luci e Fonico David Barittoni
Dall’autore premio Oscar per “Bohemian Rhapsody”, “L’ora più buia” e “La teoria del tutto” arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film Netflix di grande successo.
Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, “I Due Papi” è stato accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi.
Il testo teatrale di Anthony McCarten – incalzante e profondo, avvincente e ironico – è stato adattato per il cinema e nominato come miglior sceneggiatura agli Oscar, e ai Golden Globe; la produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – è firmata dal regista Giancarlo Nicoletti, vincitore del Premio Nazionale “Franco Enriquez” per la Miglior Regia. L’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia.
Non fatevi ingannare dal titolo, perché “I Due Papi” non vuole tediare con nessuna soporifera dissertazione teologica. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
17 gennaio 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
18gen21:00I SOLISTI AQUILANIOrchestre e Complessi
Giuliano Carmignola, violino Daniele Orlando, violino Annoverato fra i più grandi violinisti attivi nel panorama internazionale, Giuliano Carmignola, nato a Treviso, ha studiato con il padre, con
Giuliano Carmignola, violino
Daniele Orlando, violino
Annoverato fra i più grandi violinisti attivi nel panorama internazionale, Giuliano Carmignola, nato a Treviso, ha studiato con il padre, con Luigi Ferro e successivamente con Nathan Milstein e Franco Gulli all’Accademia Musicale Chigiana e con Henryk Szeryng al Conservatorio di Ginevra. Ha iniziato la carriera come solista sotto la guida di direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Maag e Giuseppe Sinopoli esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto. Significativa è stata la sua collaborazione con i Virtuosi di Roma negli anni Settanta, seguita successivamente con i Sonatori della Gioiosa Marca, la Venice Baroque Orchestra, l’Orchestra Mozart, l’Orchestre des Champs Elysees, Kammer- orchester Basel, il Giardino Armonico e l’Academy of Ancient Music. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti come il Diapason D’Or e lo Choc du Monde. Giuliano Carmignola è stato insignito del titolo di Accademico della Reale Accademia Filarmonica di Bologna e di Accademico di Santa Cecilia.
A soli 17 anni Daniele Orlando ha debuttato come solista con il Concerto di Cajkovskij diretto da Donato Renzetti che ha scritto di lui: «Dotato di una straordinaria musicalità e di una tecnica virtuosa, il Concerto da lui suonato è stato esemplare sia dal punto di vista tecnico che nel temperamento dimostrato…. credo senza ombra di dubbio che Daniele Orlando sia una delle scoperte più importanti tra le nuove generazioni di solisti.» Ha eseguito, fra gli altri, l’integrale dei lavori per violino e orchestra di Mozart e l’integrale dei Concerti Brandeburghesi in veste di direttore e solista al Ravello Festival e il concerto grosso di Bacalov. Dal 2014 Daniele Orlando è violino di spalla dei Solisti Aquilani.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Vivaldi
Concerto in Mi min. per violino, archi e basso continuo RV 281
Concerto in La min. per 2 violini, archi e basso continuo RV 523
Concerto in Sol magg. RV 149 per archi e basso continuo
Concerto in Re magg. per violino, archi e basso continuo RV 232
J.S. Bach
Concerto in Re min. per due violini, archi e basso continuo BWV 1043
26gen21:00ANA VIDOVIC, chitarraSolisti
Ana Vidovic è riconosciuta a livello mondiale per il suo incantevole suono, la sua tecnica impeccabile, il fraseggio ben definito e la profonda musicalità. Ha al suo attivo
Ana Vidovic è riconosciuta a livello mondiale per il suo incantevole suono, la sua tecnica impeccabile, il fraseggio ben definito e la profonda musicalità. Ha al suo attivo più di 1000 concerti da quando è salita sul palco per la prima volta nel 1988 (a 8 anni) e la sua carriera internazionale comprende recital nelle principali capitali del mondo. Vincitrice di un numero considerevole di premi in concorsi internazionali, tra cui primi premi all’Albert Augustine Memorial Competition a Bath (Gran Bretagna), il concorso Fernando Sor a Roma e il Francisco Tárrega International Guitar Competition a Benicassim (Spagna).
La Mel Bay Publications ha pubblicato due DVD dedicati ad Ana Vidovic: il primo, Guitar Artistry in Concert è un viaggio musicale tra Torroba, Piazzolla, Villa-Lobos e il secondo, Guitar Virtuoso, contiene opere di Bach, Torroba, Paganini e Walton. Nata in una piccola città vicino a Zagabria (Croazia), è stata la più giovane allieva della prestigiosa Accademia Musicale Nazionale di Zagabria all’età di 13 anni. Dopo aver guadagnato consensi in tutta Europa, è stata invitata a studiare al Peabody Conservatory con il leggendario chitarrista Manuel Barrueco.
Ana Vidovic è una delle chitarriste più famose del mondo ed è stata una delle poche bambine prodigio nella storia della chitarra. Suona uno strumento di Jim Redgate di cui ha detto “Quando l’ho provata la prima volta, immediatamente ho saputo che questo sarebbe stato il mio strumento per molto tempo.”
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J.S. Bach
Suite n. 1 per violoncello solo in Sol magg., BWV 1007 (arr. V. Despalj)
J.S. Bach
Sonata n. 1 per violino solo in Sol min., BWV 1001 (arr. M. Barrueco)
M. Giuliani
Gran Sonata Eroica op. 150
A. Barrios Mangoré
La Catedral
D. Scarlatti
Sonata in Re min. K 213 Sonata in La magg. K 322 Sonata in Mi magg. K 380
M. Giuliani
Grande Ouverture op. 61
F. Sor
Introduzione e Variazioni su un tema di Mozart op. 9
30gen21:00QUASI AMICIdal film “Intouchables”
con Massimo Ghini e Paolo Ruffini
dal film “Intouchables” di E. Toledano e O. Nakache con Massimo Ghini e Paolo Ruffini Regia Alberto Ferrari Costumi Stefano Giovani Scene Roberto Crea Video Robin studio Luci Pietro Sperduti Quasi Amici è una storia importante, di quelle
dal film “Intouchables”
di E. Toledano e O. Nakache
con Massimo Ghini e Paolo Ruffini
Regia Alberto Ferrari
Costumi Stefano Giovani
Scene Roberto Crea
Video Robin studio
Luci Pietro Sperduti
Quasi Amici è una storia importante, di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale. Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura di Quasi amici è affascinante perché permette di dilatare, in drammaturgia teatrale, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio. Emozioni che devono irrobustirsi però con parole e simboli precisi sul palcoscenico per poter rimandare tutti noi a un immaginario condiviso con il quale far dialogare il proprio. Ed è straordinario raccontare ancora più nell’intimità delle parole, degli scambi, delle svolte narrative, delle luci, dei movimenti, che solo una drammaturgia teatrale può cogliere e restituire, dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri.
Un uomo molto agiato, ricco, molto ricco, troppo ricco, intelligente, affascinante; un uomo che vive di cultura e con la cultura vive, che si muove e conquista e soddisfa il proprio ego narcisistico con il cervello più che con il corpo. Un uomo a cui il destino ha voluto, per contrappasso, relegare a solo cervello, facendolo precipitare con il parapendio e fratturandogli la quarta vertebra cervicale e riprendendosi il corpo. Quel corpo, che era solo un bagaglio della mente, ora nell’assenza, diventa il fantasma di un’identità da inseguire e recuperare. E un altro uomo che entra ed esce di galera, sin da ragazzino, svelto, con una sua intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada e nei film di serie b. Ma decisamente smart. Un uomo che preferisce porre il suo corpo avanti a tutto e lasciare il cervello quieto nelle retrovie. Un corpo che, da subito, ha cercato di farsi strada nelle periferie degradate, in cui un’incertezza diventa come in natura, essenziale per determinare il proprio posto nella catena alimentare. Un predatore che in realtà è una preda delle proprie debolezze. Un uomo che si ̀e privato della carica del cervello che avrebbe potuto essere per lui determinante. Questi due uomini si incontrano per un caso e questo caso farà sì che diventino uno per l’altro indissolubili, l’uno indispensabile alla vita dell’altro e lenitivo alla ferita fatale che ognuno ha dentro di sé.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
31 gennaio 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
febbraio 2024
02feb21:00YING LI, pianoforteSolisti - Premio Mormone Milano 2021
La pianista Ying Li ha vinto nel 2021 il Premio Internazionale Antonio Mormone e lo Young Concert Artists Susan Wadsworth International Auditions. È stata premiata in numerosi concorsi
La pianista Ying Li ha vinto nel 2021 il Premio Internazionale Antonio Mormone e lo Young Concert Artists Susan Wadsworth International Auditions. È stata premiata in numerosi concorsi internazionali quali Sarasota Artist Series Piano Competition, Brevard Music Festival, International Liszt Piano Competition for Young Pianists ed è stata finalista del Concorso Internazionale di Montréal.
Ha suonato come solista con importanti orchestre quali Philadelphia Orchestra, Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, Orchestra da Camera di Mantova, New Jersey Symphony, collaborando con direttori quali Lina Gonzalez-Granados, Xian Zhang e Eric Jacobsen. Si è esibita al Teatro alla Scala, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, al Parco della Musica a Roma, al Teatro Donizetti di Bergamo per il Festival Pianistico, al Verbier Festival e alla Merkin Hall di New York e recentemente ha debuttato alla Carnegie Hall – Zankel Hall e al Kennedy Center’s Terrace Theater di Washington. Ying Li è un’appassionata camerista e come tale si è esibita al Ravinia Festival, al La Jolla Music Society e al Great Lakes Chamber Music Festival.
Ying Li ha iniziato gli studi musicali a 5 anni al Conservatorio Centrale di Pechino. Si è trasferita nel 2012 a Philadelphia per studiare al Curtis Institute of Music con Jonathan Biss e Seymour Lipkin. Dopo il diploma nel 2019, ha ottenuto il Master of Music alla Juilliard School di New York sotto la guida di Robert McDonald con cui continua a perfezionarsi nell’ambito dell’Artist Diploma Pro-gram.
Il suo CD di debutto per Decca è dedicato a Mozart e Bartók.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Couperin
Soeur Monique
Le Tic-Toc-Choc ou Les Maillotins
M. Ravel
Le Tombeau de Couperin
S. Prokofiev
Romeo and Juliet selections: Juliet as a young girl, Mercutio, Montagues and Capulets
F. Liszt
Ballade no.2 in B minor
B. Bartok
Sonata for piano
di W. Douglas-Home and M. G. Sauvajon con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli Regia Claudio “Greg” Gregori “L’Anatra all’Arancia” è il classico feuilletton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una
di W. Douglas-Home and M. G. Sauvajon
con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli
Regia Claudio “Greg” Gregori
“L’Anatra all’Arancia” è il classico feuilletton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabbochetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo poco a poco e il cinismo lascia spazio ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. “L’Anatra all’Arancia” è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarcene.
Al centro del racconto una coppia sposata da 15 anni il cui rapporto, più che dal logorio della routine, è messo in crisi dalla personalità del marito, inaffidabile, incline al tradimento, alle bugie, all’infantilismo. Esasperata, lei finisce per innamorarsi di un altro uomo, tutto all’opposto del marito, di animo nobile, gentile e attendibile, che ai suoi occhi di donna tormentata e nervosa appare l’uomo dei sogni con cui rifarsi una vita. Punto sul vivo, il marito studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro, in cui la moglie e il suo amante staranno assieme a lui ed alla sua segretaria. Il tutto sotto gli occhi di una sempre più interdetta cameriera. Sarà un fine settimana di adulterio o di gelosie?
L’imprevedibile piano, che al principio sembra a tutti sgangherato, è ricco di imprevisti e colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo istante. Una vicenda leggera e piacevole che conquista lo spettatore con la simpatia dei personaggi, le soluzioni effervescenti e mai banali, i dialoghi gustosi e irresistibili ma mai privi di eleganza.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
7 febbraio 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
09feb21:00QUARTETTO ERIDANOMusica da Camera
Davide Torrente violino Sofia Gimelli violino Carlo Bonicelli viola Chiara Piazza violoncello Il Quartetto Eridàno si è formato nel 2016 al Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto
Davide Torrente violino
Sofia Gimelli violino
Carlo Bonicelli viola
Chiara Piazza violoncello
Il Quartetto Eridàno si è formato nel 2016 al Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di Claudia Ravetto e Manuel Zigante, conseguendo il Diploma Accademico di II livello in Musica da Camera. Attualmente si sta perfezionando con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona e con Adrian Pinzaru, violinista del Quartetto Delian, presso l’Accademia di Musica di Pinerolo grazie al sostegno della borsa di studio “Open Source”. Dal 2019 frequenta il Corso di alto perfezionamento musicale di Quartetto d’Archi e Musica da Camera tenuto da Clive Greensmith presso l’Accademia Chigiana di Siena. Nello stesso anno è stato invitato a far parte della rete di promozione di giovani ensemble da camera e valorizzazione di dimore storiche “Le Dimore del Quartetto”. Ha seguito Corsi e Master Classes con diversi docenti e musicisti di primo piano tra cui S. Bernardini, S. Braconi, S. Rowland Jones, A. Farulli, A. Repetto, O. Wille e Quartetto Adorno. È stato selezionato nel 2019 dal Quartetto di Venezia per il workshop “Research-led Performance: i quartetti di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero”, per il quale ha ricevuto una borsa di studio dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Concerto realizzato in collaborazione con
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Quartetto per archi in Re min. K 421
F. Mendelssohn-Bartholdy
Quartetto per archi in La minore Op. 13 n. 2
16feb21:00DUO CARDAROPOLI-FERROMusica da Camera
Gennaro Cardaropoli violino Alberto Ferro pianoforte Gennaro Cardaropoli è nato a Salerno nel 1997 ed è considerato uno dei migliori giovani talenti italiani di oggi. Il suo debutto discografico con
Gennaro Cardaropoli violino
Alberto Ferro pianoforte
Gennaro Cardaropoli è nato a Salerno nel 1997 ed è considerato uno dei migliori giovani talenti italiani di oggi. Il suo debutto discografico con la Warner Classics è del 2019, in coppia con il pianista Alberto Ferro. Il duo viene invitato regolarmente nelle principali stagioni cameristiche italiane. Cardaropoli si è esibito come solista con l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Zhang Xian, l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Arturo Tamayo e al Festival di Brescia e Bergamo sotto la direzione di Alessandro Bonato. Si è esibito in prestigiosi teatri e sale da concerto in Italia e in Europa, anche grazie al progetto “Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena.
Nato a Gela nel 1996, Alberto Ferro ha iniziato gli studi musicali con la madre a 7 anni e ha tenuto il suo primo recital a 13. Nel 2018 si è diplomato presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania sotto la guida di Epifanio Comis. Ha frequentato corsi di perfezionamento con pianisti di fama internazionale, come Michel Béroff, Leslie Howard e Vladimir Ashkenazy. Ha ottenuto premi in concorsi nazionali e internazionali. nel 2017 ha tenuto un recital presso la Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale nella rassegna “I Concerti del Quirinale” in diretta su Rai Radio 3 alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Dal 2015 è uno degli artisti sostenuti dal CIDIM, che ha realizzato la produzione di un CD per l’etichetta Suonare Records. Ha pubblicato incisioni solistiche e cameristiche per altre importanti etichette, tra cui Brilliant, Warner e Da Vinci. E’ docente di pianoforte al Conservatorio Statale di Musica “A. Corelli” di Messina.
Concerto realizzato in collaborazione con
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Edvard Grieg
Sonata n. 2 op. 13 in Sol maggiore
Maurice Ravel
Tzigane
Robert Schumann/Fritz Kreisler
Fantasia op. 131 in Do maggiore
Henryk Wieniawski
Thème original varié op. 15
23feb21:00MELANIA GIGLIO in
“EDITH PIAF: L’USIGNOLO NON CANTA PIÙ”PROGETTI SPECIALI
Regia di Daniele Salvo Siamo nel 1960, nell’appartamento di Édith Piaf. Una serie di eventi si sono susseguiti nella vita di questa piccola donna: lutti, incidenti, amori,
Regia di Daniele Salvo
Siamo nel 1960, nell’appartamento di Édith Piaf. Una serie di eventi si sono susseguiti nella vita di questa piccola donna: lutti, incidenti, amori, liti, solitudine, alcol, gioie, successi e canzoni.
Tutto si è abbattuto sull’usignolo come un uragano. L’usignolo non canta più. L’artrite l’ha resa gobba, l’alcol e i medicinali l’hanno resa gonfia e senza capelli, i lutti hanno ferito la sua voglia di vivere. Ma improvvisamente qualcuno bussa alla sua porta e arriva a profanare questo “buio”. È Bruno Coquatrix, l’impresario dell’Olympia.
Lo spettacolo ripercorre attraverso un testo inedito e mai rappresentato i giorni che precedettero la storica esibizione di Édith Piaf sul palco dell’Olympia, dalla fine del 1960 sino alla primavera del 1961.
Questo racconto, arricchito da canzoni eseguite rigorosamente dal vivo (tra le altre l’Accordéoniste, La vie en rose, Milord), vuole essere un omaggio a una delle voci più belle e struggenti della canzone moderna.
Melania Giglio è attrice e cantante. Si è diplomata alla Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Parallelamente ha continuato a lavorare sulla sua grande passione, vale a dire la voce parlata e cantata, esplorando le tecniche e le scuole di pensiero più diverse.
Ha collaborato con il compositore e foniatra Marco Podda e con il regista teatrale Daniele Salvo, collaborazioni che le hanno permesso di esplorare appieno tutte le sue potenzialità vocali e di divenire uno dei timbri più inconfondibili del panorama teatrale nazionale.
Ha recitato con importantissimi maestri italiani e stranieri come Luca Ronconi, Peter Greenaway, Giuseppe Patroni Griffi, Ugo Pagliai, Serena Sinigaglia, Franco Branciaroli, Giorgio Albertazzi e Massimo Venturiello.
Al cinema è apparsa nel film di Roberta Torre “Riccardo va all’inferno” (2017) ed è stata la voce cantata della Regina Marissa nel film d’animazione “Il Principe d’Egitto” prodotto dalla Dreamworks.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
marzo 2024
01mar21:00GIANLUCA GUIDI in
“SINATRA: THE MAN & HIS MUSIC”PROGETTI SPECIALI
Racconto in prosa e musica di Gianluca Guidi e Tiziana D'Anella con musica dal vivo eseguita da Stefano Sabatini pianoforte Dario Rosciglione contrabbasso Marco Rovinelli batteria Una produzione: Palcoscenico
Racconto in prosa e musica di Gianluca Guidi e Tiziana D’Anella
con musica dal vivo eseguita da
Stefano Sabatini pianoforte
Dario Rosciglione contrabbasso
Marco Rovinelli batteria
Una produzione: Palcoscenico Italiano
Regia: Gianluca Guidi
Produttore esecutivo: Tiziana D’Anella
Francis Albert Sinatra, più comunemente noto come “Frank”, nacque a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915. Una vita tra le più longeve della storia musicale mondiale, che ha accompagnato, con la sua voce, oltre quattro generazioni. L’uomo Sinatra, controverso per molti aspetti, capace di incantare sul palcoscenico milioni di persone in tutto il mondo.
Gli autori più importanti della Canzone Americana, autori come Cole Porter, George Gershwin, Richard Rodgers, Sammy Cahn, sono destinati all’immortalità anche grazie alla prodigiosa carriera di Sinatra, che è stato e rimarrà la più straordinaria voce pop che il mondo abbia ascoltato.
Bing Crosby ebbe a dire “…di voci come quelle di Sinatra ne nasce una ogni secolo… purtroppo io sono capitato nello stesso secolo suo…”
È quindi doveroso, a più di un secolo dalla sua nascita, celebrarlo in Italia, per mano, o meglio “per voce”, di chi ne è rimasto incantato fin da bambino, complici anche i numerosi dischi ben in vista nello studio della casa in cui viveva da piccolo.
Accompagnato da un trio di famosi jazzisti, Gianluca Guidi percorre un vero e proprio viaggio musicale in onore del grande artista, incantando il pubblico, dopo aver conquistato negli ultimi anni spettatori di ogni età nel ruolo di Don Silvestro nel celeberrimo musical “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini.
In questo racconto in prosa e musica, gli aneddoti sulla vita di Sinatra, dai rapporti con la famiglia Kennedy alle tormentate relazioni amorose, si intrecciano con le curiosità e con l’immancabile (in questo caso un cameo) presenza “virtuale” nei racconti del papà di Gianluca, Johnny Dorelli, che dopo aver vissuto per più di un decennio a New York negli anni d’oro del dopoguerra, incise, una volta tornato in Italia, numerosi brani di Sinatra tradotti in italiano.
Una celebrazione ad un Mito dovuta. Per chi ne ha conosciuto l’epoca e il mondo e per le generazioni più giovani.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
08mar21:00ACCADEMIA DI SANTA SOFIAOrchestre e Complessi
Andrea Oliva, flauto “Andrea Oliva è uno dei migliori flautisti della sua generazione, una stella brillante nel mondo del flauto”: così Sir James Galway descrive Andrea Oliva, dal 2003
Andrea Oliva, flauto
“Andrea Oliva è uno dei migliori flautisti della sua generazione, una stella brillante nel mondo del flauto”: così Sir James Galway descrive Andrea Oliva, dal 2003 primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Si è esibito in alcune fra le più importanti sale di tutto il mondo come la Carnegie Hall di New York, il Museo d’Arte Contemporanea di Londra in presenza della Regina Elisabetta e la Bunka Kaikan Hall di Tokyo. Già membro effettivo dell’Orchestra Giovanile Gustav Mahler, ha frequentato l’Accademia Herbert von Karajan ed è stato invitato, a soli 23 anni, come Primo flauto ospite dai Berliner Philharmonike. Invitato personalmente da C. Abbado, ha suonato da primo flauto nell’Orchestra Mozart di Bologna. Nel 2012 ha eseguito la prima nazionale del concerto per flauto e orchestra di M. A. Dalbavie diretto da M. Honeck. È membro e fondatore del “Quintetto di fiati Italiano” e de “I Cameristi di Santa Cecilia”. Andrea Oliva suona un flauto Muramatsu 14k all gold SR appositamente progettato per lui.
Dopo molti anni nei quali l’Accademia di Santa Sofia ha proposto interessanti e molto seguite stagioni concertistiche, si è però venuta sempre più consolidando l’idea di dare una forma nuova a questa brillante organizzazione artistica.Il fine è quello di creare qualcosa che resti e progredisca nel tempo, qualcosa che possa essere, oltre che strumento di divulgazione della cultura musicale, anche motivo di crescita artistica per giovani strumentisti. La realizzazione di questa idea è stata resa possibile dalla convinta partecipazione di elementi di alta professionalità, quali Marco Serino, prestigioso violinista al quale abbiamo affidato la funzione di “konzertmeister”, Francesco Solombrino, violista di notevoli qualità, Gianluca Giganti, già primo violoncello del Maggio musicale fiorentino e del San Carlo di Napoli, e Gianluigi Pennino contrabbassista.A loro è toccato anche il delicato compito di selezionare giovani strumentisti – l’organico è di 13 archi ai quali si aggiunge un clavicembalo – e di curare la preparazione dei programmi sia con il preventivo studio individuale che con la successiva fase d’assieme. Il complesso ha presentato, nei cinque anni di attività, lavori molto impegnativi, che vanno dal ciclo “I concerti brandeburghesi” alle sinfonie giovanili di Mendelssohn, passando per ampie fasce di repertorio classico e romantico. L’Orchestra da camera “Accademia di Santa Sofia” dà vita a tre stagioni concertistiche in sedi diverse: la prima stagione è quella che viene effettuata a Napoli, nella prestigiosa sala del Teatro Diana, che ha una capienza di 900 posti, quasi sempre esauriti per i nostri concerti. Il programma viene poi presentato a Benevento, nella Chiesa di San Bartolomeo, anche qui con vasto concorso di pubblico. A queste due stagioni concertistiche autonome si è aggiunta, dal 2020, la stagione a Roma, nella elegante cornice cinquecentesca della sala della Dante Alighieri. E’ un’attività molto impegnativa, interrotta bruscamente dal Covid-19, ma che ben presto riprenderà con rinnovata energia, consentendoci anche, come già per il passato, di ospitare importanti solisti che troveranno nel nostro complesso un valido sostegno artistico. Il complesso si è anche cimentato con successo in lavori del ‘900 e contemporanei, alcuni in prima esecuzione assoluta. Memorabile è stata l’esecuzione di un programma dedicato al rock, ovviamente opportunamente trascritto per la nostra formazione.Altrettanto notevole un programma interamente dedicato a Vivaldi, così come un excursus nel mondo del cinema con le più famose colonne sonore trascritte per orchestra da camera. Attività preliminare alla programmazione è la ricerca musicologica ed il lavoro di trascrizione che spesso si rende necessario, rendendo così il complesso completamente autosufficiente.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
R. Bellafronte
La nuit blanche Concerto per flauto e archi
(prima esecuzione assoluta)
A. Vivaldi
Concerto per flauto e archi in Re Magg RV 429
D. Shostakovich
Chamber Symphony in C minor, Op. 110 A
C.F.E. Bach
Concerto per flauto e archi in Re minore
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
12mar21:00IL PADRE DELLA SPOSAdi Caroline Francke
con Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi
di Caroline Francke con Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi e con Martina Difonte, Roberto M. Iannone, Marcella Lattuca, Lucandrea Martinelli, Gaetano Aronica Regia Gianluca Guidi Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia
di Caroline Francke
con Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi
e con Martina Difonte, Roberto M. Iannone, Marcella Lattuca, Lucandrea Martinelli, Gaetano Aronica
Regia Gianluca Guidi
Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia che, oltre a possedere un’azienda, ha una bella figlia ventiduenne che sta per convolare a nozze, figlia a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso. La ragazza sta per sposare Ludo, rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straniante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà il prezzo esorbitante del matrimonio che costerà all’uomo una piccola fortuna.
Tutto ciò e l’ansia di una sorta di sindrome del nido vuoto al maschile faranno sì che l’uomo assuma bizzarri atteggiamenti facendo preoccupare tutto il parentado. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico, richiestissimo e costosissimo organizzatore di matrimoni Boris e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre, che tra una figuraccia e l’altra finirà addirittura in prigione, ma tutto ciò avrà lo scopo di rendere l’esagitato padre della sposa più consapevole che la figlia ormai adulta sta per sposare l’uomo che ama.
Lo spettacolo si presenta come una divertente comedy piena di gag riuscite e momenti coinvolgenti con alcune situazioni, allo stesso tempo, divertenti e tenere.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 marzo 2024 17:00
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
15mar21:00ORCHESTRA LA FILHARMONIEOrchestre e Complessi - Nima Keshavarzi, direttore
Nima Keshavarzi, direttore Enrico Bronzi, violoncello Fondata nel 2016, La Filharmonie si presenta come polo di attrazione e di aggregazione per tutti coloro che, a vario titolo, operano nei settori
Nima Keshavarzi, direttore
Enrico Bronzi, violoncello
Fondata nel 2016, La Filharmonie si presenta come polo di attrazione e di aggregazione per tutti coloro che, a vario titolo, operano nei settori della musica, dell’arte e dello spettacolo. L’entusiasmo e la giovane età dei musicisti si uniscono a un profilo professionale già prestigioso, che vanta esperienze con alcune delle più importanti formazioni orchestrali nazionali e internazionali. La Filharmonie affronta flessibilmente la musica sinfonica e cameristica, il teatro musicale, l’opera e il balletto, la musica applicata e le nuove forme espressive. La sua Stagione di Opera, Balletto e Concerti a Firenze e su tutto il territorio toscano è frutto di una costante ricerca di elementi innovativi in dialogo con il grande repertorio lirico-sinfonico. Grandi nomi del mondo dello spettacolo hanno affiancato i giovani professori d’orchestra nelle stagioni concertistiche. Una particolare attenzione è rivolta alla musica contemporanea con numerose première e nuove commissioni ad autori affermati o emergenti di oggi. La Filharmonie è sostenuta dal Ministero della Cultura e premiata come migliore start-up culturale in Toscana nel contesto Smart&Coop 18/2017. Ne è direttore artistico Giulio Arnofi, direttore musicale Nima Keshavarzi e gode della prestigiosa collaborazione del M° Roberto Abbado in qualità di direttore ospite e consulente artistico onorario.
Nima Keshavarzi si dedica con passione alla lirica quanto al repertorio sinfonico e ha collaborato con alcuni tra i maggiori teatri lirici italiani ed europei quali il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, Palau de les Arts di Valencia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Regio di Parma – Festival Verdi, il Rossini Opera Festival. E’ direttore ospite della Tehran Symphony Orchestra, dell’Orchestra Nazionale Iraniana, della Camerata Strumentale Città di Prato e ha assistito Zubin Mehta e Roberto Abbado. Co-fondatore e direttore musicale de La Filharmonie – Orchestra Filarmonica di Firenze; ha diretto l’orchestra fin dal suo esordio nel 2016 a Firenze ottenendo un entusiasmante successo di pubblico e di critica. Persiano d’origine, si è formato in violino, composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di Firenze, alla Royal Conservatory di Bruxelles e all’Accademia Chigiana di Siena.
Violoncellista e direttore d’orchestra, Enrico Bronzi si è esibito in tutte le più importanti sale da concerto del mondo, collaborando con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica, Camerata Salzburg e Tapiola Sinfonietta. L’attività da solista di Enrico Bronzi si affianca a quella con il Trio di Parma, ensemble che ha fondato nel 1990 e si arricchisce con la didattica; dal 2007, infatti, è professore all’Universität Mozarteum Salzburg. Enrico Bronzi è anche un divulgatore in ambito musicale e si contraddistingue per la sua capacità di trasmettere in modo semplice, ma mai banale. È direttore artistico di numerosi festival, quali: Festival internazionale di musica di Portogruaro, Società dei Concerti di Trieste, Nei Suoni dei Luoghi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L. Boccherini
Sinfonia N.4 in Re magg. Op.21 G.496
F. J. Haydn
Concerto n. 2 in Re magg. per violoncello ed orchestra
W.A. Mozart
Sinfonia N.29 in La magg. K.201
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
22mar21:00NICOLÒ CAFARO, pianoforteSolisti
Nicolò Cafaro, classe 2000, si avvicina allo studio del pianoforte sin da giovanissimo, all’età di 7 anni. Dal 2011 è allievo di Graziella Concas presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di
Nicolò Cafaro, classe 2000, si avvicina allo studio del pianoforte sin da giovanissimo, all’età di 7 anni. Dal 2011 è allievo di Graziella Concas presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania e frequenta a tutt’oggi il biennio accademico di 2° livello in pianoforte ove ha già conseguito la laurea con il massimo dei voti e la lode. Si afferma in numerosi importanti concorsi pianistici nazionali ed internazionali tra cui si citano il 19° Concorso Nazionale Giulio Rospigliosi ; il 6° Concorso “Giovani Musicisti Città di Treviso” ; e a 15 anni è finalista, primo fra gli italiani, al 1° Concorso Internazionale “Vladimir Krajnev Moscow International Piano Competition” di Mosca. A 19 anni vince il 6° premio al “62° Ferruccio Busoni International Piano Competition” di Bolzano. Ha partecipato alle masterclass tenute dai maestri: Benedetto Lupo, J. Achucarro, A. Lebedev, I. Kaltchev, B. Berezovsky, J.E. Bavouzet, C. Katsaris. Dall’età di 12 anni è seguito anche dal M° Leonid Margarius, e dal 2017 frequenta i corsi di “Alto Perfezionamento” tenuti dal maestro presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola.
Nicolò tiene il suo primo recital pubblico a 12 anni, e ad oggi vanta già una fitta attività concertistica, esibendosi in oltre 50 recitals e concerti per pianoforte e orchestra per importanti teatri e istituzioni musicali, tra i quali: Accademia Filarmonica di Messina; Teatro Electra di Iglesias e Palazzo Siotto di Cagliari per il festival di Musica Classica e Contemporanea “Corde D’Autunno”; Associazione Mozart Italia, con il recital “Matinèe in Casa Mozart” in Rovereto; Associazione “Amici di Verdi” presso lo storico Salone di Casa Barezzi in Busseto (PR); Il 36° Festival “Mario Ghislandi”; “Associazione Dino Ciani”; 32^Rassegna Internazionale Musica Moderna e contemporanea Traiettorie 22” a Parma; “Associazione Amici della Musica di Padova” con il recital tenuto presso la Sala dei Giganti dell’ università; “Accademia dei Concordi di Rovigo” presso la Sala Oliva; Piano City Milano 2023, Salone D’Onore Triennale Milano; Teatro Olimpico Vicenza, per la rassegna “Settimane Musicali”; Teatro La Fenice di Venezia, Sala Grande; “Amici della Musica Toti dal Monte”, a Mogliano Veneto; Chiostro Basilica Santo Stefano a Bologna, per “Bologna Festival I Nuovi Interpreti”. Il pianista Cafaro è ritenuto dalla critica musicale interprete già maturo, sensibile, con una spiccata predilezione per il virtuosismo e in possesso di un vasto repertorio. Nicolò inoltre, si è esibito come solista in numerosi concerti per pianoforte e orchestra presso alcuni prestigiosi palcoscenici, tra i quali si ricordano: Teatro Sangiorgi (CT) col Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven; Teatro Massimo Bellini (CT) con il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 in si bemolle minore, op.23 di Čajkovskij, e il concerto n° 3 op. 26 di S. Prokofiev; il Teatro “U. Giordano” di Foggia, concerto n° 21 K467 di W.A. Mozart; Il Teatro “Goldoni” di Livorno, concerto n° 3 op. 37 di L.V. Beethoven; il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, concerto n°1 Op. 23 di P.I. Tchaikovsky. Recentissima è la sua affermazione al teatro La Fenice di Venezia, vincendo la 38^ edizione del concorso pianistico “Premio Venezia 2022”.
Ad aprile di quest’anno, ha debuttato sul mercato discografico pubblicando per la rivista “Suonare News” il suo primo CD, una incisione solistica con all’interno le musiche di F. Chopin e J. Brahms.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Chopin
Notturno Op. 27 n°2
Notturno Op. 62 n°2
Valzer Op. 34 n° 2
Ballata n° 1 Op.23
F. Busoni
Sonatina n° 6 Fantasia Super Carmen
S. Rachmaninov
Sonata n° 2 Op. 36
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.
aprile 2024
Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese in collaborazione con il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila Pasquale Veleno, direttore Martina Tragni, soprano Coro Dell'Accademia Coro Della Virgola Pasquale Veleno, maestro dei cori La
Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese
in collaborazione con il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila
Pasquale Veleno, direttore
Martina Tragni, soprano
Coro Dell’Accademia
Coro Della Virgola
Pasquale Veleno, maestro dei cori
La figura geniale e poliedrica del compositore tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy ha ispirato il progetto del Maestro Pasquale Veleno e dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con un programma che unisce fede e sinfonismo con una travolgente forza espressiva e narrativa. In un sensazionale viaggio musicale attraverso la sua più monumentale sinfonia e due opere sacre assai significative, tra i colori dell’orchestra sinfonica e le atmosfere del coro a cappella, permeato di afflato evocativo e perfezione stilistica, traspare la vena felice e ottimistica che contraddistingueva la sua penna. Egli è l’uomo moderno che crede in Dio, guarda a lui con fiducia, e in lui cerca l’ispirazione profonda per i suoi capolavori.
La sensibilità d’animo e la fede autentica di Mendelssohn si riflettono perciò negli adattamenti dei Salmi, adattamenti che mettono in risalto anche le istanze – estetiche e semantiche del Romanticismo. Una lettura che guarda da una parte all’antica polifonia rinascimentale e alle possibilità espressive del contrappunto e dall’altra riprende le evoluzioni più vicine al periodo storico del compositore. Una traiettoria che Mendelssohn conduce secondo una visione certamente personale ma sempre aperta al confronto continuo con le tradizioni dei repertori sacri, una traiettoria che giungerà poi a sviluppi successivi con gli interventi dei grandi compositori dell’Ottocento.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Mendelssohn Bartholdy
Sinfonia n. 3 op. 56 in La min. “Scozzese”
Mottetto op. 78 n.2 “Richte mich, Gott” (Salmo n. 43) per doppio coro misto a cappella
Salmo n. 42 “Wie Der Hirsch schreit nach frischern Wasser” per soli, coro e orchestra
Biglietti in vendita dal 15 Ottobre 2023 presso la sede della Società del Teatro e della Musica, nei punti vendita TICKETONE o direttamente online.