novembre, 2018
22nov21:00INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D”Progetti speciali

Dettaglio evento
INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D” Fantasia dantesca/lisztiana per trio e terzine dantesche di e con Luigi Maio “il Musicattore”® e Piero Binchi, violino Alfonso Patriarca, fagotto Annamaria Piva, pianoforte Inferno da Camera
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INFERNO DA CAMERA DANTE IN “3D”
Fantasia dantesca/lisztiana per trio e terzine dantesche
di e con Luigi Maio “il Musicattore”®
e
Piero Binchi, violino
Alfonso Patriarca, fagotto
Annamaria Piva, pianoforte
Inferno da Camera è una fantasia teatral cameristica che vede Luigi Maio, nelle vesti di Musicattore®, dialogare con un Trio composto da Pianoforte, Violino e Fagotto. Ad esso Maio affida una partitura dove, alla recitazione di alcuni suggestivi passi dell’Inferno dantesco, alterna brani da lui composti in stile lisztiano/paganiniano e citazioni originali delle opere più emblematiche di Franz Liszt, di cui Maio ha curato la riscrittura per trio: alla “bufera infernal che mai non resta”, farà eco il turbinio cromatico della “Dante Symphonie”. Alle malizie di Malebranche e Barattieri risponderanno gli sberleffi dell’Allegro scherzando del “Concerto n. 1” o della “Mephisto Polka”. Ai sospiri di Ulisse si uniranno i singhiozzi dell’incipit del “Concerto n. 2”.
Le grida rabbiose del “mal seme d’Adamo” cozzeranno contro la solennità della “Totentanz”. Sarà concessa anche qualche ironica ‘intrusione’: una Barcarola in minore à la Offenbach accompagnerà la remata di Caronte, mentre quel ‘folletto’ di Gianni Schicchi, azzannando rabbioso i compagni di pena, addolcirà un po’ il suo mordente nelle pagine dell’omonima opera di Puccini, di cui il genovese Musicattore® ne canterà l’aria unendo la sua voce baritonale alla personale riduzione strumentale del brano pucciniano… L’intento, infine, è quello di offrire nuovamente al pubblico più trasversale un gioco ludico e didattico, la prima mappa teatral-musicale dell’Inferno dantesco (o la prima mappa dantesca della musica classica) in cui Liszt fa quasi le veci di Virgilio e dove la poesia dell’Alighieri si sposa alle note di un artista romantico in perpetua oscillazione tra Dante, Goethe e Paganini.
Con Inferno da Camera Luigi Maio è stato ospite all’Ambasciata Italiana a Londra, ha ricevuto il Premio del Centro Internazionale di Studi Italiani, nonché la definizione di «Dante in “3D”» da parte del noto medievista Prof. Mosetti-Casaretto, il quale afferma che: «è la prima volta che mi capita di assistere a uno spettacolo, in cui non ci si limita a leggere la Commedia, ma la si recita come una partitura drammatica: ciò significa che a ciascun personaggio viene data una singola espressività, ogni personaggio viene rilevato per così dire in “3D” perché intagliato e definito “a tutto tondo”; scontornato espressivamente dalla parte narrativa del testo, emerge quindi come voce singola e, dunque, come persona individuale e come anima».
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
Ora
(Giovedì) 21:00
Dove
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE