ottobre 2017
20ott21:00MAV SIMPHONY ORCHESTRA DI BUDAPESTOrchestre e Complessi
Andrea Vitiello, direttore Laura Bortolotto, violino Amedeo Cicchese, violoncello Francesca Leonardi, pianoforte La MAV Symphony Orchestra è stata fondata nel 1945 dalle Ferrovie dello
Andrea Vitiello, direttore
Laura Bortolotto, violino
Amedeo Cicchese, violoncello
Francesca Leonardi, pianoforte
La MAV Symphony Orchestra è stata fondata nel 1945 dalle Ferrovie dello Stato Ungherese, tra le più grandi aziende in Ungheria. Composta da novanta musicisti professionisti, la MAV è attualmente tra le migliori formazioni orchestrali ungheresi. Negli ultimi decenni ha sviluppato un ampio repertorio che spazia dal Barocco ai compositori contemporanei. L’orchestra suona nelle sale da concerto più importanti d’Ungheria come la Liszt Music Academy e il Palazzo delle Arti dove, oltre ai concerti sinfonici, esegue regolarmente concerti di musica da camera.
Nel corso della sua attività, l’orchestra ha consolidato numerosi rapporti con direttori d’orchestra e solisti di fama internazionale. Negli ultimi decenni i concerti della MAV sono stati diretti da János Ferencsik, Ken-Ichiro Kobayashi, Franco Ferrara, Uri Mayer, Hans Swarowsky, Carlo Zecchi, Moshe Atzmon, Kurt Masur, Herbert Blomsted, James Levine, Irwin Hoffman, Gabor Takacs-Nagy e Yuri Symonov. Tra i solisti che hanno suonato con l’orchestra Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Kiri Te Kanawa, Lucia Aliberti, Lazar Berman, Jeanne-Marie Darre, Endre Gertler, Tsuyoshi Tsutsumi, Ruggiero Ricci, David Geringas, Jevgeni Bushkov, Dudu Fischer, Fujiko Hemming, Alexander Markov, Tamas Vasary, Zoltan Kocsis, Dezso Ranki, Miklos Perényi, Jen Jandó.
L’Orchestra ha suonato nelle principali sale concertistiche europee, oltre che in Giappone e in Cina. Numerose le partecipazioni a festival europei quali Vienna, Salonicco, Roma, Assisi. Nel 1988 si è esibita per Papa Giovanni Paolo II nella sua residenza estiva di Castelgandolfo. Dal 2010 direttore artistico e musicale dell’Orchestra è Gábor Takács-Nagy.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
L.V. Beethoven
Overture da “Le creature di Prometeo” op. 43
Triplo concerto in do magg. op. 56 per violino, violoncello, pianoforte e orchestra
R. Schumann
Sinfonia n. 2 in do magg. op. 61
23ott21:00TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTEil musical
Testo Howard Lindsay e Russel Crouse Musica Richard Rodgers Liriche Oscar Hammerstein II Compagnia dell’Alba con Carolina Ciampoli, Gabriele de Guglielmo, Fabrizio Angelini e i ragazzi Von
Testo Howard Lindsay e Russel Crouse
Musica Richard Rodgers
Liriche Oscar Hammerstein II
Compagnia dell’Alba con Carolina Ciampoli, Gabriele de Guglielmo, Fabrizio Angelini e i ragazzi Von Trapp
Scene Gabriele Moreschi
Regia e coreografie Fabrizio Angelini
Tutti insieme appassionatamente è un film musicale diretto da Robert Wise e tratto dalla celebre commedia musicale teatrale The Sound of Music di Rodgers e Hammerstein, ispirata a La famiglia Trapp (The Story of the Trapp Family Singers), romanzo autobiografico di Maria Augusta Von Trapp.
Il film, una delle pellicole più viste al cinema, ha avuto un grande successo anche grazie alle musiche di Richard Rodgers, tra cui la famosissima My favorite Things. Tra i brani si ricordano Quindici anni, quasi sedici, Edelweiss, Le cose che amo di più, Il suono della musica e due classici per l’infanzia come Do-Re-Mi e Il pastore solo. Il film è stato candidato a dieci Oscar, vincendone cinque: migliore film, regia, colonna sonora, montaggio e sonoro.
In Italia il musical è stato portato sulle scene dalla Compagnia della Rancia per la regia di Saverio Marconi nella stagione 2005-06 con Michelle Hunziker e Luca Ward e nella stagione 2006-07 con Alberta Izzo e Davide Calabrese.
La trama – Maria è una novizia cresciuta in un convento di Salisburgo alla fine degli anni Trenta. Il suo carattere esuberante spinge la Madre superiora a mandarla come istitutrice nella casa del Capitano Von Trapp, vedovo, per badare ai suoi sette figli. Maria riesce a creare un legame molto forte con i bambini grazie anche alla musica e contemporaneamente si innamora del capitano. Anche lui si accorge di provare gli stessi sentimenti e decide di rompere il fidanzamento con la baronessa Elsa Schraeder e di sposare Maria. Durante la loro luna di miele, però, l’Austria viene annessa nei territori della Germania nazista. Il capitano Von Trapp, tornato a casa, riceve l’ordine di servire la marina tedesca: ma l’amor di patria prevale su tutto, e il capitano organizza la fuga della famiglia in Svizzera con l’aiuto fondamentale delle suore del convento.
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
24 ottobre 2017 17:00
novembre 2017
03nov21:00I SOLISTI DELLA CAMERATA STRUMENTALE “CITTà DI PRATO”Orchestre e Complessi
Elisa Cozzini, flauto Michela Francini, oboe Francesco Giardino, clarinetto Christian Galasso, fagotto Fabrizio Rosati, corno Il gruppo cameristico nasce nel 1998 anno di costituzione
Elisa Cozzini, flauto
Michela Francini, oboe
Francesco Giardino, clarinetto
Christian Galasso, fagotto
Fabrizio Rosati, corno
Il gruppo cameristico nasce nel 1998 anno di costituzione dell’Orchestra Camerata Strumentale «Città di Prato» ed è formato dalle sue prime parti soliste.
Nel corso degli anni il quintetto si è esibito nei più prestigiosi teatri italiani e stranieri sotto la direzione dei Maestri Riccardo Muti, Roberto Abbado, Bruno Bartoletti, Alessandro Pinzauti, Piero Bellugi, Franco Rossi, Jonathan Webb ed ha collaborato con solisti di fama internazionale come Boris Belkin, Murray Perahia, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Louis Lortie, Tibor Kovacs, ecc.
Ha eseguito numerosissimi concerti per importanti Associazioni, Festival e Teatri in Italia (Amici della Musica di Firenze, Maggio Musicale Fiorentino, Serate Musicali di Milano, Accademia Musicale Chigiana di Siena, Amici della Musica di Palermo, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Morlacchi di Perugia, Ravenna Festival) e all’estero: Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, Inghilterra, riscuotendo ovunque successo di critica e di pubblico. Inoltre i Solisti, singolarmente, collaborano con le più importanti Orchestre Italiane: Orchestra Filarmonica e del Teatro alla Scala di Milano, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestre dei Teatri Comunali di Firenze e Bologna, Orchestra dell’Opera di Roma, Orchestra Regionale della Toscana ORT, Orchestra del Teatro Bellini di Catania, OSI Orchestra della Svizzera Italiana, Mahler Chamber Orchestra.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
Miniature sinfoniche
G. Rossini
Ouverture da L’Italiana in Algeri
O. Respighi
Quintetto in sol min.
P.I. Ciaikovskij
Suite da Lo Schiaccianoci
F. Farkas
Serenade
P. Taffanel
Quintetto
D. Milhaud
La cheminée du Roi René
J. Ibert
Trois Pièces brèves
G. Gershwin
Suite da Porgy and Bess
06nov21:00RICHARD GALLIANO, fisarmonica
RON CARTER, contrabbassoJAZZ'N FALL 2017
Due veri e propri mostri sacri del jazz mondiale: Ron Carter e Richard Galliano sono due figure estrememante conosciute e amate dal pubblico. L'altissimo profilo delle loro storie
Due veri e propri mostri sacri del jazz mondiale: Ron Carter e Richard Galliano sono due figure estrememante conosciute e amate dal pubblico. L’altissimo profilo delle loro storie musicali è testimoniato dal valore dei dischi realizzati e dall’elenco davvero sterminato e prezioso delle loro collaborazioni.
Si incontrano sul filo delle melodie, affrontano standard e canzoni in una dimensione cameristica attenta a cogliere tutte le sfumature del repertorio, mettono insieme libertà espressiva, curiosità e senso della storia.
La loro collaborazione rappresenta ormai un sodalizio solido al quale i due musicisti tornano con continuità da oltre trentacinque anni. All’inizio degli anni Novanta, hanno pubblicato “Panamanhattan” per la Dreyfus Jazz. Quest’anno, invece, hanno dato alle stampe “An Evening with… Richard Galliano & Ron Carter”, per la In & Out, tornando per la seconda volta a registrare dal vivo le emozioni e la forza espressiva dei loro concerti: Galliano e Carter rivelano in questo modo quanto sia intensa l’interazione tra le linee della fisarmonica e del contrabbasso. Due giganti che non hanno timore di dialogare, contaminare vicendevolmente il proprio suono e di esplorare nuovi territori musicali.
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
07nov21:00UN BORGHESE PICCOLO PICCOLOtratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
con Massimo Dapporto e Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Coniglio, Federico Rubino Musiche originali Nicola Piovani Scene Giuseppe Di Pasquale Costumi Sandra Cardini Adattamento e regia
con Massimo Dapporto
e Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Coniglio, Federico Rubino
Musiche originali Nicola Piovani
Scene Giuseppe Di Pasquale
Costumi Sandra Cardini
Adattamento e regia Fabrizio Coniglio
Perché riprendere un capolavoro del passato e riproporlo nel nostro tempo? Una semplice spinta commerciale o forse una storia tremendamente attuale?
Un borghese piccolo piccolo è un romanzo straordinario di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto, in un secondo tempo, il capolavoro cinematografico di Monicelli. Il romanzo, che diverge dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di agghiacciante attualità. La peculiarità del romanzo è la tinta grottesca, che si cerca di ripercorrere nell’adattamento di Fabrizio Coniglio, con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Quella che metteremo in scena sarà infatti una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti esilarante. Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano.
La Scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro Teatro: Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
8 novembre 2017 17:00
10nov21:00ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO “L. d’annunzio” DI PESCARAOrchestre e Complessi
Roberto Molinelli, direttore Alexander Romanovsky, pianoforte Premio “F. Busoni” 2001 Nato ad Ancona, Roberto Molinelli ha studiato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, diplomandosi in viola
Roberto Molinelli, direttore
Alexander Romanovsky, pianoforte
Premio “F. Busoni” 2001
Nato ad Ancona, Roberto Molinelli ha studiato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, diplomandosi in viola con il massimo dei voti e la lode. Ha suonato come solista con orchestre, in duo con il pianoforte ed in numerose formazioni cameristiche, vincendo premi in concorsi nazionali e internazionali ed esibendosi in alcune delle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere. Ha effettuato registrazioni discografiche e radiofoniche. Ha inciso, fra l’altro, in prima registrazione assoluta i Drei Phantasiestücke op. 43 di Carl Reinecke, per viola e pianoforte. Le sue incisioni hanno ottenuto ottime critiche su periodici italiani ed esteri, tra cui “Piano Time” (Italia), “Diapason” (Francia), “Fanfare” (U.S.A.), “The clarinet” (U.S.A.). Ha collaborato con orchestre sinfoniche e da camera italiane come prima viola solista, è stato Direttore artistico dell’Orchestra da Camera di Bologna.
È docente di viola al Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara. È fondatore e direttore dell’Ensemble Opera Petite, un gruppo che esegue arie liriche e opere intere rispettando l’effetto della sonorità di un’orchestra, grazie alle sue elaborazioni e trascrizioni di famose opere. In veste di compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra collabora con artisti italiani e stranieri, tra i quali Andrea Bocelli, Sara Brightman, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Federico Mondelci, Enrico Dindo, realizzando arrangiamenti e lavori inediti.
È autore di brani che abbracciano i generi musicali più svariati (classico sinfonico o da camera, jazz, pop, colonne sonore). Molte sue première sono state eseguite in sedi illustri in Italia e all’estero riscuotendo sempre un ampio successo di pubblico e di critica. In occasione delle celebrazioni del Centenario per Maria Montessori 1907-2007, la sua Opera “Montessoriana” è stata da lui diretta e rappresentata in Svezia, Stati Uniti d’America e in Italia, a Roma, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
P.I. Ciaikovskij
Concerto n. 1 in si bem. min. op. 23 per pianoforte e orchestra
R. Molinelli
Mediterrussian Suite per pianoforte e orchestra
A. Dvorak
Sinfonia n. 9 in mi min. op. 95 “Dal Nuovo Mondo”
17nov21:00ALBERTO FERRO, pianoforteSolisti - Premio Venezia 2015 - 2° Premio F. Busoni 2015
Nato nel 1996, Alberto Ferro si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania sotto la
Nato nel 1996, Alberto Ferro si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania sotto la guida del M° Epifanio Comis. Tra i numerosi premi vinti in concorsi internazionali spiccano il 2° premio al Verona International Piano Competition 2014 e all’Aarhus International Piano Competition 2015; il 2° premio, il premio del pubblico e il premio per il più̀ giovane finalista italiano all’International Piano Competition “A. Speranza” di Taranto 2015; il 2° premio, il premio della critica e il premio speciale Haydn al Concorso “F. Busoni” di Bolzano 2015; il 1° premio al Concorso Pianistico Nazionale “Premio Venezia” 2015; il 6° premio e il premio del pubblico al Queen Elisabeth International Piano Competition di Bruxelles 2016. Durante una masterclass con Vladimir Ashkenazy nel 2012, è stato apprezzato dal grande maestro russo per l’esecuzione di varie composizioni di Rachmaninov.
Alberto ha tenuto numerosi recital in quasi tutta Europa: al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, al Teatro La Fenice di Venezia, al Künstlerhaus e alla Herkulessaal di Monaco, al Flagey e al Bozar di Bruxelles, alla Filarmonica di Lussemburgo, al Musikgymnasium Schloss Belvedere di Weimar, al Gewandhaus di Lipsia. Ha suonato con importanti orchestre tra cui l’Aarhus Symfoniorkester, la Kammerphilharmonie München, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestre Royal de Chambre de Wallonie e l’Orchestre National de Belgique. Attualmente si perfeziona presso l’Accademia Pianistica Siciliana di Catania con Epifanio Comis.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Chopin
Ballata n. 4 in fa min. op. 52
Barcarola in fa diesis magg. op. 60
C. Debussy
Pour le Piano
M. Ravel
La Valse
I. Stravinskij
Trois mouvements de Petrouchka
23nov21:00CYRILLE AIMÉE QUARTET
PESCARA JAZZ ENSEMBLEJAZZ'N FALL 2017
CYRILLE AIMÉE QUARTET Cyrille Aimé́e, voce e looper Hila Kulik, pianoforte Wayne Tucker, tromba Matteo Bartone, contrabbasso PESCARA JAZZ ENSEMBLE Max Ionata, sax Giulio Gentile, pianoforte Giancarlo Alfani, chitarra
CYRILLE AIMÉE QUARTET
Cyrille Aimé́e, voce e looper
Hila Kulik, pianoforte
Wayne Tucker, tromba
Matteo Bartone, contrabbasso
PESCARA JAZZ ENSEMBLE
Max Ionata, sax
Giulio Gentile, pianoforte
Giancarlo Alfani, chitarra
Maurizio Rolli, contrabbasso
Marcello Di Leonardo, batteria
Cresciuta in Francia, da padre francese e madre domenicana, Cyrille Aimée ha sempre tenuto presente nella costruzione del suo percorso tanto la tradizione che le tendenze più moderne, le derive elettroniche e gli spunti della world music. Arrivata all’attenzione generale sin dai suoi esordi con la vittoria in alcuni prestigiosissimi premi internazionali – come la Montreux Jazz Festival’s Vocal Competition e Sarah Vaughn International Jazz Vocal Competition, ha consolidato la sua figura artistica con coerenza e senza strappi, grazie ad una discografia che conta già diversi titoli e, soprattutto, ad una musica eseguita con grande convinzione.
Il Pescarajazz Ensemble è una delle positive conseguenze della presenza di Jazz’n Fall, del festival estivo e delle rassegne invernali della Società del Teatro e della Musica: si è prodotto il terreno ideale per far fiorire una quantità di musicisti di jazz nella nostra città – e, in generale, in Abruzzo – capaci di affermarsi a livello italiano ed internazionale. Questa formazione – dalla line up aperta – raccoglie alcuni tra i rappresentanti di questa scena e, negli ultimi anni, grazie alla programmazione del CIDIM, si è esibita con grande riscontro di critica e di pubblico in giro per il mondo nei concerti organizzati dagli Istituti di Cultura Italiani all’Estero e nelle rassegne più prestigiose in Italia e fuori dai confini.
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
24nov21:00MELISSA ALDANA QUARTET
GREGOIRE MARET QUARTETJAZZ'N FALL 2017
MELISSA ALDANA QUARTET Melissa Aldana, sax Sam Harris, pianoforte Pablo Menares, contrabbasso Craig Weiner, batteria Omaggio a Toots Thielemans “Between a smile and a tear” GREGOIRE MARET QUARTET feat. Antonio Faraò
MELISSA ALDANA QUARTET
Melissa Aldana, sax
Sam Harris, pianoforte
Pablo Menares, contrabbasso
Craig Weiner, batteria
Omaggio a Toots Thielemans
“Between a smile and a tear”
GREGOIRE MARET QUARTET
feat. Antonio Faraò
Melissa Aldana è ormai una figura di assoluto rilievo nel panorama della nuova generazione. Come nel caso di Cyrille Aimée, la sua storia non parte dagli Stati Uniti: la sassofonista è infatti nata in Cile ed è arrivata al jazz, sviluppando passo dopo passo una parabola artistica dove il riferimento alla storia si combina con la propria personalità ed alcuni “esotismi”, si rafforza grazie alle collaborazioni con i grandi nomi e si conferma con la presenza ormai sicura e in prima fila nei più importanti festival internazionali. Il grande sassofonista Sonny Rollins ha avuto parole davvero speciali: «Melissa is the best young jazz saxophone player I’ve heard in a very long time.»
Dopo aver suonato nel 2011 a Pescara Jazz con Cassandra Wilson, Gregoire Maret torna a Pescara con il suo Omaggio a Toots Thielemans insieme ad una formazione europea che vede all’opera i nostri Antonio Faraò al pianoforte e Roberto Gatto alla batteria e il contrabbassista polacco Robert Kubiszyn: un progetto nato proprio grazie all’invito rivolto all’armonicista da Jazz ‘n Fall. Un programma, dunque, tutto da scoprire: Maret unisce nella sua musica espressione e tecnica in una simbiosi espressiva perfetta con lo strumento che lo rende uno tra i più importanti eredi del grande Toots Thielemans e, di sicuro, quello in grado di proiettare l’armonica verso il futuro.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
dicembre 2017
01dic21:00OPTER ENSEMBLEOrchestre e Complessi
Guglielmo Pellarin, corno Francesco Lovato, violino Federico Lovato, pianoforte La particolare formazione, il continuo lavoro di ricerca e riscoperta svolto sul repertorio per tale organico oltre
Guglielmo Pellarin, corno
Francesco Lovato, violino
Federico Lovato, pianoforte
La particolare formazione, il continuo lavoro di ricerca e riscoperta svolto sul repertorio per tale organico oltre al numero sempre crescente di composizioni dedicate a questo gruppo rendono l’Opter Ensemble un importante punto di riferimento nel panorama musicale italiano. Nell’ambito della stagione concertistica 2016 dell’Ex Novo Ensemble, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, l’Opter Ensemble ha eseguito in prima assoluta il Trio di F. Schweizer, commissionato per l’evento; il concerto, nel cui programma vi erano musiche di Ligeti e V. Williams, è stato registrato per RAI Radio 3.
Tra le opere dedicate all’Ensemble vi sono gli arrangiamenti di D. Zanettovich e F. Francescato, rispettivamente della Serenata op. 11 di J. Brahms e del poema sinfonico “Till Eulenspiegels lustige Streiche” op. 28 di R. Strauss, oltre a “Punctus contra Rhythmus” della compositrice azera G. Mirzayeva e al già citato trio di F. Schweizer. Numerose sono le partecipazioni a rassegne musicali e stagioni concertistiche di rilievo, come I concerti del Quirinale di Radio3, Dilsberger Kammermusiktage, Festival Mezzano Romantica, Ascoli Piceno Festival, Vacanze Musicali di Sappada.
Nel 2016 l’Opter Ensemble è stato selezionato da CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica) e CRUP (Fondazione Friuli) per il progetto “Friuli in Musica”, che sta generosamente sostenendo l’attività e la promozione dell’ensemble con concerti in Italia, Turchia, Albania e Germania, Svezia e Giappone.
Con il sostegno di FONDAZIONE FRIULI
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
“Waldhorn: la voce della natura”
W.A. Mozart
Quintetto in mi bem. magg. per corno ed archi K 407 (trascrizione Ernst Naumann)
R. Strauss
Till Eulenspiegels lustige Streiche op.28 (trascrizione Francesca Francescato)
J. Brahms
Trio per corno, violino e pianoforte in mi bem. magg. op. 40
06dic21:00IVO POGORELICH, pianoforteSolisti
Nato nel 1958 a Belgrado, Ivo Pogorelich ha iniziato la sua educazione musicale all’età di sette anni, continuando poi gli studi a Mosca, prima alla Scuola Centrale di
Nato nel 1958 a Belgrado, Ivo Pogorelich ha iniziato la sua educazione musicale all’età di sette anni, continuando poi gli studi a Mosca, prima alla Scuola Centrale di Musica e poi al Conservatorio Ciajkovskij. Nel 1976 inizia dei corsi intensivi con la famosa pianista e pedagoga georgiana Alice Kezeradze, con la quale si sposerà poco tempo dopo mantenendo un profondo legame professionale fino alla sua scomparsa nel 1996. Dopo aver vinto da giovanissimo vari concorsi fra cui il “Casagrande” in Italia nel 1978, raggiunge la consacrazione come uno dei protagonisti del panorama musicale internazionale con la controversia provocata dalla sua eliminazione dalla finale della Warsaw International Music Competition nel 1980, e il successivo clamoroso abbandono della giuria da parte di Martha Argerich, persuasa della genialità del giovane artista.
In seguito al trionfale debutto al Carnegie Hall di New York nel 1981, Ivo Pogorelich ha suonato negli Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Giappone e Cina, America Latina ed Israele con i più grandi direttori e le più prestigiose orchestre del mondo. Si è dedicato anche al sostegno della carriera artistica dei giovani musicisti e alla promozione della cultura musicale: nel 1986 ha fondato in Croazia l’Associazione dei Giovani Musicisti, nel 1988 ha inaugurato il Bad Wörishofen Festival in Germania, nel 1993 la Competizione Internazionale per Piano Solo “Ivo Pogorelich” a Pasadena, in California.
Dal 1982 ha realizzato per la Deutsche Grammophon una serie di incisioni che gli hanno permesso di guadagnare la fama di uno dei migliori musicisti di tutti i tempi. Di lui il Los Angeles Times ha scritto: “Pogorelich è comparabile a Horowitz. Ha suonato ogni nota con una tale esattezza, emozione ed espressione. Ci è sembrato di sentire un’orchestra intera. Ha suonato duecento anni in anticipo rispetto al suo tempo”.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M. Clementi
Sonatina n. 4 op. 36 in fa magg.
J. Haydn
Sonata in re magg. Hob. XVI:37
L.V. Beethoven
Sonata n. 23 op. 57 in fa min. “Appassionata”
F. Chopin
Ballata n. 3 in la bem. magg. op. 47
F. Liszt
Études d’exécution transcendante (nn. 10, 8 e 5) G 139
M. Ravel
La Valse – Poème chorégraphique (trascrizione per piano di Maurice Ravel)
11dic21:00ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESEI Concerti e le Sinfonie di Johannes Brahms
Ulrich Windfuhr, direttore Chloë Hanslip, violino Umberto Clerici, violoncello L’Istituzione Sinfonica Abruzzese, fondata nel 1970, è una delle 13 Istituzioni Concertistico-Orchestrali italiane riconosciute dallo Stato.
Ulrich Windfuhr, direttore
Chloë Hanslip, violino
Umberto Clerici, violoncello
L’Istituzione Sinfonica Abruzzese, fondata nel 1970, è una delle 13 Istituzioni Concertistico-Orchestrali italiane riconosciute dallo Stato. Protagonista della rinascita della vitalità musicale della propria Regione e del centro Italia, l’ISA opera una vasta e significativa azione culturale attraverso la sua Orchestra. Rapidamente guadagnata un’importante considerazione tra le principali strutture di produzione musicale del Paese, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese ha finora tenuto oltre tremila concerti raggiungendo, in oltre 30 anni di ininterrotta attività, un rilevante livello artistico. È spesso ospite di importanti istituzioni musicali sia in Italia che all’estero.
Hanno collaborato con l’Orchestra direttori di chiara fama quali, tra gli altri, Carlo Zecchi, Gianluigi Gelmetti, Bruno Aprea, Piero Bellugi, Donato Renzetti, Philippe Bender, Mario Gusella, André Bernard, e solisti del calibro di Vladimir Ashkenazy, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Maurice Andrè, Nina Beilina, Severino Gazzelloni, Rudolf Firkusny, Leonid Kogan, Pierre Amoyal, Paul Tortellier, Gabriel Tachinò, Bruno Canino, Enrico Rava, Michele Campanella, Maria Tipo, Boris Petrushansky, Massimo Quarta, Barbara Hendricks, Mario Brunello, Enrico Dindo, Rocco Filippini, David Geringas, Angelo Persichilli, Marzio Conti, Milva, Andrea Bocelli, Amii Stewart, Salvatore Accardo, Ilya Grubert, Sylvano Bussotti, Uto Ughi, Antonella Ruggiero, etc.
L’Orchestra ha inciso numerosi CD per importanti case discografiche e registrato per la RAI numerose prime esecuzioni assolute che importanti compositori contemporanei hanno dedicato all’Ensemble.
(Lunedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
J. Brahms
Doppio Concerto per violino, violoncello e orchestra in la min. op. 102
Sinfonia n. 4 in mi min. op. 98
12dic21:00L’ANATRA ALL’ARANCIAdal testo “The Secretary Bird” di William Douglas Home
versione francese Marc Gilbert Sauvajon traduzione Luca Barbareschi con Luca Barbareschi e Chiara Noschese e con Gerardo Maffei, Margherita Laterza e la partecipazione di Ernesto
versione francese Marc Gilbert Sauvajon
traduzione Luca Barbareschi
con Luca Barbareschi e Chiara Noschese
e con Gerardo Maffei, Margherita Laterza
e la partecipazione di Ernesto Mahieux
Scene Tommaso Ferraresi
Costumi Silvia Bisconti
Luci Iuraj Saleri
Dramaturgia Nicoletta Robello Bracciforti
Regia Luca Barbareschi
L’anatra all’arancia è una bellissima storia universale di un uomo e di una donna e di come il protagonista si inventi un modo per riconquistare la moglie che lo ha tradito e che amava, architettando un piano per dimostrarle che lui è il suo unico amore anche dopo 25 anni – racconta Luca Barbareschi.
Spettacolo cult del teatro comico, titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale, la pièce viene proposta in questa stagione in una moderna edizione, impreziosita da un cast di primi nomi: Luca Barbareschi – che firma anche la regia – Chiara Noschese, Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza animeranno l’ingranaggio della commedia sostenendo il ritmo e la vorticosa energia dello spettacolo con la precisione di una partitura musicale.
Questa commedia ha una profondità ed un’intelligenza straordinarie – spiega il regista – ha la stessa potenza di “Chi ha paura di Virginia Woolf?” ma, a differenza del testo di Albee, ha una struttura narrativa molto divertente, che aiuta a veicolare concetti profondi con la risata. Ho riadattato la scrittura usando due grandi scienze, la psicologia e l’antropologia, studiando atteggiamenti, movimenti e nevrosi che caratterizzano le nostre abitudini.
Gilberto e Lisa sono una coppia sposata da venticinque anni; più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento, vittima del proprio essere un clown che finisce per stancare chi gli sta intorno. Esasperata, Lisa si innamora di Volodia, tutto l’opposto del marito, un russo di animo nobile, un romantico sognatore che ha scelto di trascorrere la sua vita in Lucania. Punto sul vivo, Gilberto studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro, in cui Lisa e il suo amante staranno insieme a lui e alla sua attraente segretaria, Chanel Pizziconi, un misto tra scemenza e genialità. Il tutto sotto gli occhi di un sempre più interdetto cameriere, un cechoviano personaggio che, come una sorta di fantasma, si aggira per la casa e si rivelerà il deus ex machina della storia.
L’imprevedibile piano di Gilberto, che al principio sembra sgangherato, è ricco di imprevisti e colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo istante. Una vicenda leggera e piacevole che conquista lo spettatore con la simpatia dei personaggi, le soluzioni effervescenti e mai banali, i dialoghi gustosi e irresistibili ma mai privi di eleganza e, naturalmente, l’interpretazione degli attori che in simili gioielli della concezione comica trovano un banco di prova per nulla scontato.
Ciò che muove il meccanismo di questa storia è l’incomprensione, l’egoismo, non la gelosia. Parliamo di una macchina perfetta, di dialoghi d’autore, in cui si scandaglia l’animo umano e le complesse dinamiche di coppia – prosegue Barbareschi. E aggiunge, l’happy ending arriva benefico dopo due ore di spettacolo durante le quali la psicologia maschile e quella femminile permettono al pubblico di identificarsi con i protagonisti. Una volta riconosciuti i propri errori e quelli del partner, Gilberto e Lisa affermano ‘noi due non sarà mai perfetto lo sai, ma sarà noi due’.
La commedia, scritta nei primi anni Settanta, è opera dello scozzese Williams Douglas Home, poi adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon. Del 1973 è un’edizione rimasta storica, diretta e interpretata da Alberto Lionello al cui fianco recitava Valeria Valeri. Celebre è anche la versione cinematografica che vantava l’interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti, nei panni della coppia protagonista con la regia di Luciano Salce.
Non ho voluto rifarmi ai vecchi modelli ma sicuramente mi ritrovo negli straordinari artisti che prima di me hanno affrontato questi ruoli, per tempi comici e per il sottile cinismo. Sono felice di mantenere la tradizione riprendendo un modello che è diventato un cult. Del resto la comicità è una medicina meravigliosa per elaborare il “dolore”.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
13 dicembre 2017 17:00
13dic21:00SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTOIL LAGO DEI CIGNIBALLETTO DI SAN PIETROBURGO
Direttore artistico Timur Gareev Musiche di P.I. Ciaikovskij Coreografie M. Petipa Il Balletto di San Pietroburgo “Classical Ballet Tradition” o anche anticamente chiamato “Balletto sul Neva”
Direttore artistico Timur Gareev
Musiche di P.I. Ciaikovskij
Coreografie M. Petipa
Il Balletto di San Pietroburgo “Classical Ballet Tradition” o anche anticamente chiamato “Balletto sul Neva” è una storica compagnia privata fondata a San Pietroburgo nel 1877. Nasce per volontà di nobili borghesi russi con lo scopo di divulgare la grande tradizione del balletto classico. Il corpo di ballo è formato da 38 ballerini provenienti dalle migliori accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa e Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. Il repertorio della Compagnia include tutti i titoli classici della danza: Lo Schiaccianoci, Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Cenerentola, Romeo e Giulietta, Carmen. Il Balletto di San Pietroburgo è stato protagonista di numerose tournée internazionali riscuotendo ovunque grande apprezzamento di pubblico e di critica. L’attuale direttore artistico della Compagnia è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk.
I costumi e le scenografie sono state create appositamente per il tour italiano sulla base dei canoni artistici del grande Teatro Imperiale Russo. Le scenografie e le coreografie rispettano le regole tecniche e grafiche della classica produzione di Marius Petipa, impegnando a tal fine i migliori scenografi russi di questi ultimi anni.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
gennaio 2018
12gen21:00I SOLISTI AQUILANIOrchestre e Complessi
Darko Brlek, clarinetto Darko Brlek ha studiato con Miha Gunzk all’Accademia di Ljubljana dove si è diplomato con il massimo dei voti, perfezionandosi in seguito con Alois Brandhofer
Darko Brlek, clarinetto
Darko Brlek ha studiato con Miha Gunzk all’Accademia di Ljubljana dove si è diplomato con il massimo dei voti, perfezionandosi in seguito con Alois Brandhofer e con Bela Kovacs. Vincitore di numerosi concorsi, è stato primo clarinetto dell’Orchestra dell’Opera di Ljubljana e poi direttore dell’Opera e Balletto Nazionale Sloveno. Svolge un’intensa attività concertistica come solista, con il suo ensemble Trio Luwigana fondato nel 1993 e in svariate formazioni cameristiche. Si è esibito in Italia, Austria, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Lituania, Bulgaria, Jugoslavia, Macedonia, Turchia, Russia, Stati Uniti e Messico.
Ha lavorato con numerosi artisti di fama internazionale tra cui Anton Nanut, Piérre Amoyal, Uto Ughi, Lovro Pogoreli. In veste di solista si è esibito con orchestre quali Orchestra Sinfonica della Radio Slovena, Deutsches Kammerorchester, Mannheim Kammerorchester, Orchestra da Camera di Mosca, Orchestra Sinfonica di Stato Messicana, Orchestra Sinfonica di Stato Lituana. Darko Brlek viene spesso invitato a tenere Master Classes in patria e all’estero. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e registrazioni per la Radio e Televisione Slovena, per le radio nazionali di Francia e Spagna, per HSR, RAI, ORF, SRT e per la televisione messicana.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
W.A. Mozart
Divertimento per archi n. 2 in si bem. magg. K 137
K.M. Von Weber
Quintetto per clarinetto op. 34 (vers. per piccola orchestra d’archi)
F. Schubert
Quartetto “La morte e la fanciulla” (vers. per orchestra d’archi)
Nato nel 1994 a Gorizia in una famiglia di musicisti, Alexander Gadjiev ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con sua madre proseguendo successivamente gli
Nato nel 1994 a Gorizia in una famiglia di musicisti, Alexander Gadjiev ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con sua madre proseguendo successivamente gli studi con suo padre Siavush Gadjiev, noto didatta russo, concludendoli presso il Conservatorio B. Maderna di Cesena. Si è esibito per la prima volta in pubblico a soli 10 anni. Nel 2013 ha eseguito con grande successo alla Fenice di Venezia il Concerto op. 35 di Shostakovich per la prestigiosa bacchetta di Iurij Temirkanov. Di rilevante importanza il recital tenuto a Parigi nel 2012 presso il Centro Culturale Italiano nell’ambito della Rassegna musicale “Suona Italiano” e l’esibizione nello splendido Museo dell’Ara Pacis di Roma nel 2013.
Affermatosi in diversi concorsi giovanili, nel giugno 2012 ha vinto la IX edizione del “Premio delle Arti” di Trieste, nel novembre 2014 la XXX edizione del prestigioso Premio Venezia, rassegna alla quale possono partecipare solo i diplomati eccellenti dei Conservatori italiani. Nel giugno 2014 ha raggiunto la fase semifinale del prestigioso “Gina Bachauer International Artists Piano Competition”, tenutosi a Salt Lake City negli USA.
Dopo alcuni mesi, a seguito di una selezione su 56 candidati operata da una giuria presieduta da Andrea Bonatta, ha partecipato assieme ad altri 5 pianisti provenienti da tutto il mondo, ad una master class con Arie Vardi presso la prestigiosa Eppan Piano Academy. Nel 2015 ha partecipato alla fase finale del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni e del Tchaikovsky di Mosca. Nel dicembre 2015 ha vinto il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale Hamamatsu in Giappone, dove la Giuria, presieduta da Akiko Ebi e formata, tra gli altri, da Martha Argerich, lo ha decretato vincitore selezionandolo tra 449 musicisti partecipanti. A seguito di tale importante vittoria, è stato invitato a tenere due lunghe tournée nelle principali città e sale del Giappone, per la durata complessiva di oltre due mesi.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Berg
Sonata in si min. op.1
F. Chopin
Preludio in do diesis min. op. 45
Barcarola in fa diesis magg. op.60
J. Brahms
Variazioni in la min. op. 35 su un tema di Paganini (Capriccio 24) – Primo Libro
P.I. Chaikovsky
Variazioni op.19 n. 6
S. Prokofiev
Sonata n. 6 in la magg. op. 82
24gen21:0010 PICCOLI INDIANI ...E NON RIMASE NESSUNO!due atti di Agatha Christie
con Giulia Morgani, Pierluigi Corallo, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Carlo Simoni Progetto artistico Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant
con Giulia Morgani, Pierluigi Corallo, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Carlo Simoni
Progetto artistico Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant
Scene Alessandro Chiti
Costumi Adele Bargilli
Regia Ricard Reguant
Siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti per vari motivi sono stati invitati su una bellissima isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affisse agli specchi una poesia “Dieci piccoli indiani”. La filastrocca parla di come muoiono, uno dopo l’altro, tutti i dieci indiani. Una serie di morti misteriose infonde il terrore negli ospiti dell’isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una scioccante conclusione. L’assassino si nasconde tra di loro. Forse il romanzo più cupo della scrittrice probabilmente a causa proprio degli echi della guerra che di li a poco si sarebbero fatti sentire. Ma è grazie a questa cupezza che la scrittrice da sfogo ad una vicenda piena di intrigo e suspense che trova il suo apice in un finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti. L’uso della filastrocca infantile, ribadisce il clima angosciante che pervade tutto il romanzo e che si manifesta tra i due poli contraddittori della colpa e dell’innocenza. La stessa filastrocca come definisce il critico inglese Falzon “E’ un’arma a doppio taglio, aiuta a creare quell’atmosfera magica e surreale, quella regressione infantile verso una vacanza nell’irrazionale e allo stesso tempo scandisce, con il suo ritmo inesorabile, la minaccia di morte che incombe su ciascun personaggio. Tutti professionisti sicuri di se e della solida posizione sociale che viene messa in discussione dal preciso momento in cui sbarcano sull’isola”. Nel 1943 la Christie si accinge ad adattare il romanzo per il palcoscenico che rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale differisce dal romanzo nel finale, in quanto, la Christie non voleva dare al pubblico un finale cosi altamente drammatico specie in quegli anni, cosi decise di cambiarlo con un lieto fine ma pensandolo oggi risulta un po’ deludente e frettolosamente pasticciato. Per questo motivo per la prima volta nella storia della commedia e in accordo con la Aghata Christie Limited, siamo riusciti ad ottenere il finale come nel romanzo del 1939 con lo stesso svolgimento mozzafiato che siamo certi incontrerà i favori del pubblico e renderà giustizia ad un adattamento operato dalla stessa Christie degno dei migliori drammaturghi teatrali.
(Mercoledì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
25 gennaio 2018 17:00
26gen21:00KAZAKH WIND QUINTETOrchestre e Complessi
Zhanat Yermanov, clarinetto Suluzhan Elubaeva, flauto Asem Nusipova, oboe Manarbek Sabitov, corno Talgat Sapabekov, fagotto solista ospite, FIORENZO PASCALUCCI, pianoforte Il Kazakh
Zhanat Yermanov, clarinetto
Suluzhan Elubaeva, flauto
Asem Nusipova, oboe
Manarbek Sabitov, corno
Talgat Sapabekov, fagotto
solista ospite, FIORENZO PASCALUCCI, pianoforte
Il Kazakh Wind Quintet è stato costituito nel 1997 dal clarinettista Yermanov Zhanat, vincitore di numerosi concorsi internazionali e docente del Kurmangazy Kazakh National Conservatory. Dal 2004 il quintetto fa parte della Filarmonica Statale del Kazakhistan. I componenti sono tutti vincitori in concorsi nazionali ed internazionali. Il quintetto è il primo ensemble da camera del continente asiatico ad essere stato invitato due volte al Concorso Internazionale Henri Tomasi di Marsiglia, aggiudicandosi il diploma d’onore. Il loro repertorio è molto vario e comprende compositori di diverse epoche e stili, dal barocco fino ad oggi. Il quintetto collabora costantemente con artisti di fama internazionale quali Michel Letieg, Francois Lele, David Walter, Oruell Nikole, Frederic Baron, Jean Gien Kejras, Poll Meer, Armand Angster, Yana Thomson, Kolin Karr, Andre Kazalet, Grigory Zhislin, Vasily Lobanov, Kioko Khashimoto, Anna Kasjan. Zhanat Yermanov, fondatore del quintetto, ha fatto diverse trascrizioni della musica popolare kazaka per quintetto a fiati che spesso sono eseguite nei loro concerti oltre a composizioni di autori kazaki quali Adil Bestubaev, Balnur Kadurbekova, Kuat Shildebaev, Bakhtiar Amanzholov, Yerbolat Andosov, Bakira Bayakhunova. Notevole è l’attività concertistica sia in patria sia all’estero.
Solista ospite il pianista Fiorenzo Pascalucci, vincitore di numerosi riconoscimenti fra cui “Premio Venezia” 2008 (Giuria presieduta da Maria Tipo), “Premio Nuove Carriere” Roma 2012, “Premio Rina Sala Gallo” Monza 2014. Si è esibito, come solista, nelle più prestigiose sale del mondo e con importanti orchestre dirette da affermati direttori. Dal 2012 all’attività concertistica affianca con passione quella didattica.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
F. Danzi
Quintetto n. 2 op. 56 in g-moll
W.A. Mozart
Quintetto KV 452 per pianoforte e quartetto di fiati
F. Poulenc
Sextuor – sestetto per pianoforte e quintetto di fiati
J. Ibert
Trois pièces brèves
E. Andosov
Celebration piece
febbraio 2018
02feb21:00PACIFIC QUARTET VIENNAOrchestre e Complessi
Yuta Takase, violino Eszter Major, violino Chin-Ting Huang, viola Sarah Weilenmann, violoncello Con una forte dedizione che li guida fin dalla loro costituzione, il
Yuta Takase, violino
Eszter Major, violino
Chin-Ting Huang, viola
Sarah Weilenmann, violoncello
Con una forte dedizione che li guida fin dalla loro costituzione, il Pacific Quartet Vienna, formazione multiculturale (i suoi componenti provengono da Svizzera, Taiwan e Giappone) sta raccogliendo entusiastici consensi non solo in Europa ma anche in Asia, facendosi apprezzare per il calore del loro suono e la notevole sensibilità che li contraddistingue. Invitati da importanti Istituzioni Internazionali quali il Festival di Lucerna, di Kalkalpen, di Niksic, dal Musikverein di Vienna, dalla Wigmore Hall di Londra, il Quartetto ha conseguito nel 2015 il primo premio al Concorso Haydn di Vienna, meritando altresì il premio come miglior interprete delle musiche di Haydn. Nel corso del 2016 la formazione ha sottoscritto un contratto con la casa discografica austriaca Gramola, grazie anche al supporto della Radio Svizzera, per la quale è uscito il loro primo CD.
Nel 2016 il Quartetto è stato premiato con l’August Pickhardt Prize dalla città di Basilea. Gli interessi artistici della formazione si stanno sviluppando anche attorno ai compositori della prima e seconda Scuola Viennese, attraverso scambi culturali fra l’Austria, Svizzera e Asia, ambiti territoriali nei quali spesso il Quartetto si esibisce. Una particolare attenzione è posta dai membri del Pacific al rapporto fra i giovani ascoltatori e la musica da camera, attraverso concerti e incontri nelle scuole, nel corso dei quali vengono presentati anche ritratti di compositori contemporanei, accostando così il nuovo all’antico. Nel 2017 per la casa discografica austriaca Gramola è uscito il loro secondo CD, accolto da entusiastici consensi.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
R. Schumann
Quartetto in la magg. n. 3 op. 41
A. Webern
6 Bagatelle op. 9
C. Debussy
Quartetto in sol min. op. 10
08feb21:00SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTOBALLET FLAMENCO ESPAÑOLBalletto
con Juan Manuel Carrillo e Luis Ortega BOLERO DI RAVEL La fusione di due stili, la danza spagnola e il flamenco, portato alla sua dimensione massima. Uno spettacolare
con Juan Manuel Carrillo e Luis Ortega
BOLERO DI RAVEL
La fusione di due stili, la danza spagnola e il flamenco, portato alla sua dimensione massima. Uno spettacolare connubio di forza e attenzione al dettaglio. Carico di movimento tra ritmo e luci.
ZAPATEADO DE MOZART
Questo zapateado, adattato con il chitarrista Jeronimo Maya e composto in tono minore, segue la tradizione dei grandi concertisti di chitarra flamenca (come ricordano la zapateado in Re Sabicas o le percussioni di PacoPac Luica) e propone la sua personale versione espressiva di chitarra solista.
Viene interpretato da uno o due solisti, ricco di ritmo, accenti e battute di arresto. Dalle note al virtuosismo del gioco di gambe e di luci.
FLAMENCO LIVE
Coreografia ispirata all’unione di due elementi imprescindibili del Flamenco. Da un lato gli elementi estetici (costumi) e dall’altra gli elementi espressivi (significato, ritmo, sentimento). Si trasmette così la più tradizionale essenza del Flamenco, creando un ponte con gli aspetti più moderni di quest’arte. Elementi predominanti sono il ritmo e la vivacità come si può vedere in occasioni diverse: “Le gioie di Cordoba”, “Seguiriya”, “Farruca”, “Solea solea por Buleria”, “Tangos”, “Bulerias”…
(Giovedì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
09feb21:00NELLO SALZA ENSEMBLEOrchestre e Complessi
Nello Salza, tromba e flicorno Simone Salza, sax Vincenzo Romano, pianof. e arr.ti David Medina, basso Gianfranco Romano, batteria “Una Tromba da Oscar”
Nello Salza, tromba e flicorno
Simone Salza, sax
Vincenzo Romano, pianof. e arr.ti
David Medina, basso
Gianfranco Romano, batteria
“Una Tromba da Oscar” è uno spettacolo musicale esclusivo, in cui la tromba, in veste di protagonista, ripercorre le più affascinanti ed indimenticabili colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema, della televisione e del musical Italiano, proponendo così al pubblico un repertorio unico e mai presentato in forma di concerto. Il tutto, reso ancora più interessante da aneddoti, notizie e curiosità di vita musicale vissuta, raccontati dall’artista Nello Salza, interprete di oltre 400 colonne sonore in qualità di I Tromba solista e definito dalla critica “La Tromba del Cinema Italiano” per la sua trentennale attivita nel panorama cinematografico, televisivo e teatrale.
La melodia, dunque, estrapolata dal film ed eseguita nei concerti attraverso un suggestivo spettacolo musicale che coinvolge ed avvicina il pubblico alla musica da film e che si apprezza anche al di là della proiezione cinematografica. Lo spettacolo è stato eseguito nei più importanti Teatri internazionali, in location quali Città del Vaticano, Auditorium di Roma, Thailand Cultural Center di Bangkok, Teatro di Salonicco, Cina, Sibiu Festival Cultura Europea, Firenze Palazzo della Signoria.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
E. Morricone
La lettera di Lincoln (Premio Oscar 2016 per The Hateful Eight)
N. Salza
Una Tromba intorno al mondo (document. O.N.U. The Earth: Our Home)
N. Piovani
La Vita è Bella
E. Morricone
Western Suite (films di Sergio Leone)
Metti una sera a cena
Cinema Paradiso Suite
Suite da C’era una volta in America
H. Mancini
The Days of Wine and Roses
The Pink Phanter
B. Conti
Rocky
N. Rota
Il Padrino
G. Barbieri
Ultimo Tango a Parigi
A. Piazzolla
Libertango
P. Daniele
Quando
C. Corea
Spain
“Albertone il Trasformista” – Omaggio ad Alberto Sordi
N. Piovani
Marchese del Grillo
P. Umiliani
Il vigile
A.F. Lavagnino
Ladro lui, ladra lei
P. Piccioni
Il Medico della Mutua
13feb21:00MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOWscritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si
con la Jazz Company
diretta da Gabriele Comeglio
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico.
Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
(Martedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
14 febbraio 2018 17:00
16feb21:00TRIO DEBUSSY & FRIENDSPaolo Conte Chamber Music - Confusion mental fin de siècle
Antonio Valentino, pianoforte Piergiorgio Rosso, violino Francesca Gosio, violoncello Massimo Pitzianti, bandoneon, fisarmonica, clarinetto Daniele Di Gregorio, percussioni Jino Touche, contrabbasso Il più
Antonio Valentino, pianoforte
Piergiorgio Rosso, violino
Francesca Gosio, violoncello
Massimo Pitzianti, bandoneon, fisarmonica, clarinetto
Daniele Di Gregorio, percussioni
Jino Touche, contrabbasso
Il più grande e noto cantautore italiano scrive musica strumentale per i suoi amati musicisti e l’ensemble italiano più longevo d’Italia, il Trio Debussy.
Il progetto, nato nel 2009 in occasione del ventennale del Trio Debussy, con il titolo “Confusion mentale fin de siècle”, in questi anni si è ulteriormente sviluppato grazie alla vena creativa di Paolo Conte, che ha scritto per l’ensemble 10 brani originali.
«Un pò con la scusa che la letteratura per trio è limitata, un pò perché i miei musicisti mi vogliono bene, un pò per la mia incoscienza, mi trovo ad essere l’autore del secondo tempo del concerto del Trio Debussy che festeggia il ventennale della sua fondazione. Questo trio, onore e vanto di Torino è tutto sensibilità e seduzione interpretativa, risultato di una sbalorditiva tecnica strumentale e di una esemplare unione umana e culturale.
Belli da sentire, belli da vedere, belli da conoscere.
L’averli incontrati e l’essere diventato loro amico sono per me privilegi impagabili.
Per la realizzazione di questo concerto devo affettuosamente ringraziare i miei fedeli scudieri Daniele di Gregorio, Jino Touche e soprattutto Massimo Pitzianti alla cui meticolosa maestria sono dovuti gli adattamenti strumentali – e spirituali – che l’occasione ha richiesto.
Se per la mia musica vale sempre la mia vecchia definizione, che tanto era piaciuta ai francesi, di “confusion mentale fin de siècle”, il Trio Debussy e i suoi ospiti ci sguazzino dentro come pesci felici, portando ordine e disordine, spruzzi e cavalloni – viva la musica.»
Paolo Conte
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
M.Pitzianti
Hommage a Paolo Conte
G. Faurè
Trio in re min. op 120
P. Conte
Ouverture alla russa
Largo sonata per O.R.
Trittico
Max (rielaborazione di Daniele Di Gregorio) 1. Tema di Max – 2. La follia
Madeleine
Correntone della gaggìa
Azzurro
Onda su onda
Sudamerica
22feb21:00DON CHISCIOTTEda Miguel de Cervantes
con Peppe Barra e Nando Paone Adattamento Maurizio De Giovanni Musiche Patrizio Trampetti Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta Regia Alessandro Maggi Pietra miliare del romanzo
con Peppe Barra e Nando Paone
Adattamento Maurizio De Giovanni
Musiche Patrizio Trampetti
Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
Regia Alessandro Maggi
Pietra miliare del romanzo moderno, il capolavoro della letteratura mondiale di Miguel de Cervantes “Don Chisciotte”, nella riscrittura di Maurizio De Giovanni, già autore di numerosi racconti e romanzi e padre del commissario Lojacono de “I bastardi di Pizzofalcone”, va in scena, con gli esplosivi ed eclettici Nando Paone e Peppe Barra nei panni del bizzarro hidalgo spagnolo e del suo fido scudiero Sancho.
Un viaggio inconsueto, ironico e profondo, alla ricerca di una identità posseduta e ogni volta riscoperta nell’immaginario del romantico e nobile principio del bene contro il male, combattuto ad ogni costo, a colpi di duro sarcasmo e disarmante coraggio.
E’ la bizzarra impresa dell’eroe “senza macchia e senza paura” che, fedele alla sua incontrastata passione per la lettura che lo ha indotto alla follia, si decide a rivivere di persona tutte le gesta eroiche che la letteratura gli ha suggerito. Accompagnato da Sancho, concreto e pragmatico personaggio che egli designa suo compagno di avventure, intraprende un viaggio di passione e idealismo in cui utopia e realtà rappresentano i confini di un mondo tragico e comico al tempo stesso, grottesco, folle e appassionato.
Nel caotico, dolorante, esilarante e fecondo scenario di un secondo dopoguerra, immaginato dalla penna di De Giovanni, i personaggi muovono i loro passi, riflettono sulle proprie realtà, si configurano come presenze salvifiche di un incontrastato mondo marcio, in un gioco di immaginazione e roboante creatività.
Con la regia di Alessandro Maggi, di forte visione evocativa e ricca di suggestioni, lo spettacolo si propone come una sottile inchiesta che conduce acutamente ad una riflessione su sé stessi e sul mondo tout court, attraversato, ieri come oggi e domani, da perenni e universali controversie che, in ogni epoca, si fanno specchio della società contemporanea.
(Giovedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
23 febbraio 2018 17:00
23feb21:00ORCHESTRA DA CAMERA «F. BUSONI»Orchestre e Complessi
Massimo Belli, direttore L’Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni”, complesso storico fondato nel 1965 da Aldo Belli è una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel
Massimo Belli, direttore
L’Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni”, complesso storico fondato nel 1965 da Aldo Belli è una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra. Nel 2008 è stata riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia “organismo di interesse regionale” ed è composta da affermati strumentisti vincitori di importanti concorsi internazionali, che possono vantare una lunga esperienza concertistica nel campo solistico e cameristico e tramandano la civiltà musicale del Trio di Trieste e del Quartetto Italiano di cui sono stati allievi. Nel 2005 e nel 2010 per festeggiare il 40° e 45° anniversario dell’orchestra, si sono tenuti alcuni concerti al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro Verdi di Pordenone con la partecipazione straordinaria del violinista Salvatore Accardo.
Il concerto celebrativo per il 50° anniversario, fatto in collaborazione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, ha avuto come ospite il violinista Domenico Nordio. Per tale occasione la Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato un volume sull’orchestra relativo alla promozione dell’immagine della Regione a livello internazionale. L’orchestra si è posta all’attenzione del pubblico e della critica suonando in Austria, Slovenia, Croazia, Germania, Svizzera, Russia, Tunisia e Italia, con solisti d’eccezione quali, fra gli altri, Salvatore Accardo, Ivry Gitlis, Domenico Nordio. Da sempre attenta alla diffusione della musica contemporanea ha al suo attivo molte prime esecuzioni assolute di compositori quali Nieder, Sofianopulo, Margola, Conti, Viozzi, Coral, Dott, Visnoviz, Bellini, Glass ecc., alcune delle quali dedicate alla Busoni.
Il 30 ottobre 2013 la Busoni ha tenuto, come rappresentante dell’Italia, il concerto inaugurale al Festival Internazionale Silver Lyre di San Pietroburgo, ottenendo un grande successo. L’orchestra ha inciso numerosi CD che hanno avuto larga diffusione.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
C. de Beriot
Scenes de Ballet op. 100
N. Paganini
Le streghe
A. Bazzini
Fantasia su “La Traviata” di G. Verdi
P.I. Ciaikowski
Andante
Elegia in memoria di Samarin
L. Janacek
Idillio
marzo 2018
02mar21:00ACCORDI DISACCORDI, Hot Italian SwingJazz
Alessandro Di Virgilio, chitarra Dario Berlucchi, chitarra Elia Lasorsa, contrabbasso Accordi Disaccordi è un progetto italiano - nato nel 2012 - molto attivo nel panorama
Alessandro Di Virgilio, chitarra
Dario Berlucchi, chitarra
Elia Lasorsa, contrabbasso
Accordi Disaccordi è un progetto italiano – nato nel 2012 – molto attivo nel panorama swing nazionale ed internazionale. Il suo genere si orienta su un repertorio gipsy jazz, riproponendo in chiave moderna i classici della migliore musica jazz e manouche degli anni 30. Allo stesso modo vengono scritti numerosi inediti e riarrangiamenti di alcuni brani più moderni, anche pop e non propriamente jazz, secondo una personalissima interpretazione che la band stessa ama definire “hot Italian swing”, con una continua ispirazione allo stile del celebre chitarrista Django Reinhardt. Il trio ha all’attivo due album, “Bouncing Vibes” del 2013 e “Swing Avenue” del 2015 nei quali si trova il miglior resoconto del loro repertorio e della loro inedita produzione. Il primo è interamente suonato in trio, mentre il secondo vede la presenza, in alcuni brani, anche di un violoncello, di un sassofono e di un clarinetto. In concerti live vantano diverse collaborazioni con artisti del calibro di Florin Niculescu, Gonzalo Bergara, Adrien Moignard, Jérémie Arranger, Matt Holborn e numerosi altri.
A metà 2016 hanno prodotto un nuovo CD dal titolo “Live Tracks”: una raccolta di alcune registrazioni live in studio, con numerosi e importanti ospiti, a testimonianza della spiccata anima sperimentale del trio. In soli quattro anni hanno suonato in più di 400 concerti, compresa la partecipazione alle ultime quattro edizioni di Umbria Jazz Festival e Torino Jazz Festival, a due edizioni del Festival Django Reinhardt di Samois-sur-Seine, al Pennabilli Django Festival 2015, al Bentivoglio Manouche Festival 2016 di Bologna e al Festival Jazz di Mosca nel 2014 e 2015. In Russia hanno suonato in oltre 70 diverse città e location, durante quattro differenti tour.
A novembre 2016 son stati ospiti dell’Antibes Jazz Festival – Jammin’ Juan in rappresentanza dell’Umbria Jazz Festival e della IJFO, come una delle più promettenti giovani promesse europee. Nei prossimi mesi è prevista l’uscita del quarto album di soli brani originali eseguiti dal vivo. In questi quattro anni hanno riscosso un incredibile successo di vendite, con tutti e tre i CD giunti alla seconda ristampa, e ricevuto ottimi riscontri da parte della critica e dagli addetti ai lavori, che non hanno mancato di indicarli come giovane promessa dello swing italiano ed europeo.
Concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
05mar21:00QUELLO CHE NON HOcon Neri Marcorè
con Neri Marcorè e Giua, Pietro Guarracino, Vieri Sturlini (voci e chitarre) Canzoni di Fabrizio De Andrè Arrangiamenti musicali Paolo Silvestri Scene e costumi Guido
con Neri Marcorè
e Giua, Pietro Guarracino, Vieri Sturlini (voci e chitarre)
Canzoni di Fabrizio De Andrè
Arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
Scene e costumi Guido Fiorato
Drammaturgia e regia Giorgio Gallione
“Quello che non ho” è un affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro canzone, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza del futuro.
Ispirazione principale di questo percorso sono le canzoni di De Andrè (in particolare del concept album “Le nuvole”) e le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico “La rabbia”) che raccontano di una “nuova orrenda preistoria”, che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea.
Ci serviremo per questo di storie emblematiche, quasi parabole del presente, che raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco.
Come può un artista, un intellettuale, raccontare a chi non l’ha vissuto cosa è stato il nostro tempo? Una volta chiesero a un direttore d’orchestra, Furtwangler: “Quanto dura il concerto di Mozart che lei dirigerà stasera?” E il direttore rispose: “Per lei dura quarantadue minuti… per chi ama la musica dura da 300 anni!”
Stiamo producendo orrori e miserie, ma anche un tempo fatto di opere meravigliose, quadri, musica, libri, parole. Eredità e testimonianza della civiltà umana sono le frasi di Leonardo “seguiamo la fantasia esatta”, di Mozart “siamo allievi del mondo”, di Rameau “trovo sacro il disordine che è in me”, di Monet “voglio un colore che tutti li contenga”, di Fabrizio De Andrè “vado alla ricerca di una goccia di splendore”, fino alle utopiche provocazioni di Pasolini “è venuta ormai l’ora di trasformarsi in contestazione vivente”.
Così viaggiando “in direzione ostinata e contraria” si favoleggia del Sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica (grande 2 volte e mezzo l’Italia) che galleggia al largo delle Hawaii; di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (…dopo Neanderthal); di surreali, realissime interrogazioni parlamentari che lamentano la scomparsa di Clarabella (?!) dai gadget dell’acqua minerale; di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation, di economia in “decrescita felice” che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro…), costruendo così un mosaico variegato di storie canzone che si muove tra satira, racconto e suggestione poetica.
Nelle ultime stagioni Neri Marcorè ha molto frequentato il teatro musicale, esplorando tra l’altro Gaber e i Beatles e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Con “Quello che non ho” siamo di fronte a un reinventato esempio di teatro canzone (sostenuto e arricchito in scena da tre chitarristi/cantanti dal talento virtuosistico) che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato prova a costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali.
(Lunedì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
6 marzo 2018 17:00
09mar21:00LILYA ZILBERSTEIN, pianoforteSolisti
«Lilya è una pianista completa, naturalissima, grandissima. Per fortuna non era concorrente quando ho partecipato al concorso, sarebbe stato un osso troppo duro» Martha Argerich Lilya Zilberstein è
«Lilya è una pianista completa, naturalissima, grandissima. Per fortuna non era concorrente quando ho partecipato al concorso, sarebbe stato un osso troppo duro»
Martha Argerich
Lilya Zilberstein è salita alla ribalta internazionale nel 1987, vincendo il Concorso Busoni di Bolzano. Fu una vittoria sensazionale e ci vollero 5 anni prima che il Premio fosse nuovamente assegnato. Da allora la pianista, moscovita di nascita e tedesca d’adozione, non ha smesso di girare tutta l’Europa, l’America del Nord e del Sud e l’Asia. Ha cominciato lo studio del pianoforte a 5 anni con Ada Traub alla Scuola Gnessin di Mosca prima e all’Istituto Gnessin poi con Alexander Satz, fino al diploma nel 1988. Nel 1985 ha vinto il Concorso Russo e il Concorso Pan-Sovietico di Riga. è stata invitata dai Filarmonici di Berlino e Claudio Abbado per la prima volta nel 1991 e registrato per Deutsche Grammophon i Concerti n. 2 e 3 di Rachmaninov. Zilberstein ha suonato con molte altre orchestre prestigiose quali, fra le altre, la Chicago Symphony, Sinfonica Chaikovsky di Mosca, London Symphony, l’Orchestra della Scala a Milano. Oltre che con Abbado, ha suonato con molti importanti direttori fra cui Christoph Eschenbach, Vladimir Fedoseyev, James Levine.
Nel 1998 le è stato attribuito a Siena il Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana” e dal 2011 è titolare della classe di Pianoforte della prestigiosa Accademia senese. Lilya Zilberstein ha registrato 8 cd per Deutsche Grammophon, con programmi di pianoforte solo e con orchestre. Tra le numerose incisioni più recenti ricordiamo la Sonata di Brahms per due pianoforti con Martha Argerich per EMI.
Nel 2009 ha festeggiato i suoi primi venti anni di carriera con una lunga tournée europea in duo con Martha Argerich e la collaborazione con la famosa artista argentina continua tuttora ogni anno. Lilya Zilberstein è titolare della cattedra di pianoforte alla MDW-Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, all’Accademia Chigiana di Siena e tiene master-classes in tutto il mondo.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
A. Scriabin
Sonata n.3 in fa diesis minore op. 23
S. Rachmaninov
6 Moments Musicaux op.16
L.V. Beethoven
24 Variazioni in re magg. sull’arietta “Venni Amore” di Vincenzo Righini
Sonata in fa min. n. 23 op.57 “Appassionata”
23mar21:00PEPE ROMERO & LOS ROMEROSSolisti
Pepe, Celin, Lito e Celino Romero, chitarre Il grande Pepe Romero e la sua famiglia, la “royal family” della chitarra sono i protagonisti di una grande festa
Pepe, Celin, Lito e Celino Romero, chitarre
Il grande Pepe Romero e la sua famiglia, la “royal family” della chitarra sono i protagonisti di una grande festa dedicata alla musica per una, due e quattro chitarre.
Nato a Malaga nel 1944 e trasferitosi giovanissimo in California, Pepe Romero è qualcosa di più di uno dei migliori chitarristi della nostra epoca, è un pezzo importante della storia della chitarra. Suo padre Celedonio era un ottimo chitarrista, come anche i suoi fratelli Celin e Angel: tutti insieme hanno fondato nel 1960 un quartetto di chitarre, noto nel mondo intero come Los Romeros. Ritiratisi prima Celedonio e poi Angel, sono stati sostituiti da Celino e Lito, nipoti di Pepe: il gruppo è dunque formato ora da Celin, Pepe, Lito e Celino Romero. Tre generazioni di Romero hanno ispirato molti compositori a scrivere per la chitarra, tra cui Joaquín Rodrigo, Federico Moreno Torroba, Morton Gould, Francisco de Madina e Lorenzo Palomo. Rodrigo, l’autore del celeberrimo “Concierto de Aranjuez”, ha detto: “Los Romeros hanno sviluppato la tecnica della chitarra, fino al punto di far apparire facile ciò che è difficile. Sono, senza alcun dubbio, dei grandi maestri della chitarra”. Per le sue lunghe e illustri tradizioni chitarristiche, i Romeros sono stati definiti “The Royal Family of the Guitar” dalla stampa internazionale. Nel febbraio 2007, i Romeros sono stati insigniti del Recording Academy per i loro meriti professionali e soprattutto per il determinante contributo apportato alla musica classica. Se i Romero sono la famiglia reale, il re è indubbiamente Pepe, che ha una solida formazione classica (è stato invitato dalle principali istituzioni di musica classica, come festival di Salisburgo, London Symphony, Hamburger Philharmoniker, ecc.) ma ha nel proprio DNA anche una grande passione per il flamenco. Combinando lo stile e la tecnica di esecuzione di questi diversi tipi di musica, Pepe Romero si è forgiato uno stile personalissimo, caratterizzato dalla potenza del suono e dal vigore ritmico. Nel corso del concerto Los Romeros non suoneranno solo in quartetto, ma si esibiranno anche in brani solistici e daranno vita a due diversi duo, tra Pepe e Celino e tra Celino e Lito.
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE
aprile 2018
04apr21:00TEMPI NUOVIscritto e diretto da Cristina Comencini
con Ennio Fantastichini e Iaia Forte e Marina Occhionero e Nicola Ravaioli Scene Paola Comencini Costumi Antonella Berardi Tempi nuovi mette in scena un nucleo
con Ennio Fantastichini e Iaia Forte
e Marina Occhionero e Nicola Ravaioli
Scene Paola Comencini
Costumi Antonella Berardi
Tempi nuovi mette in scena un nucleo familiare investito dai cambiamenti veloci e sorprendenti della nostra epoca: elettronica, mutamento dei mestieri e dei saperi, nuove relazioni. Un terremoto che sconvolge comicamente la vita dei quattro personaggi: un padre, una madre e i due figli e li pone di fronte alle contraddizioni, alle difficoltà di un tempo in cui tutto ci appare troppo veloce per essere capito ma in cui siamo costretti a immergerci e a navigare a vista. Giuseppe è uno storico che vive circondato da migliaia di libri, carico di tutto ciò che ha studiato e scritto. Il figlio Antonio vola invece leggero nella sua epoca fatta di collegamenti rapidi e senza legami col passato, tranne quando deve scrivere il compito sulla resistenza e ha bisogno del sapere del padre. Sabina è la moglie di Giuseppe, una giornalista che ha seguito un corso di aggiornamento sull’elettronica, per imparare a dare una notizia in tre righe e non essere sbattuta fuori dal giornale, e si sente per questo, come ripete spesso al marito, moderna. Clementina è la figlia maggiore della coppia che vive fuori casa e che ha in serbo per i due genitori, che la credevano felicemente fidanzata con Davide, una notizia che metterà a dura prova la modernità di Sabina. Ma un grande colpo di scena prepara anche Giuseppe nel finale ai suoi familiari, perché non vuole essere l’unico a portare tutto il peso del passato e della Storia: “Volevate fare faticare solo me, portare tutto il peso di quegli oggetti con le pagine? Mentre voi tranquilli, leggeri, veloci, giovani… No, non ci sto!”
(Mercoledì) 21:00
TEATRO CIRCUS
Via Lanciano, 9 - 65122 Pescara
5 aprile 2018 17:00
06apr21:00NONA SINFONIALudwig Van Beethoven
per soli, coro e orchestra in re min. op. 125 ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE CORO DEL CONSERVATORIO «A. CASELLA» SCHOLA CANTORUM SAN SISTO CORALE NOVANTANOVE CORO «V. BASSO» CORO DELL’ACCADEMIA Li Keng, soprano Daniela
per soli, coro e orchestra in re min. op. 125
ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE
CORO DEL CONSERVATORIO «A. CASELLA»
SCHOLA CANTORUM SAN SISTO
CORALE NOVANTANOVE
CORO «V. BASSO»
CORO DELL’ACCADEMIA
Li Keng, soprano
Daniela Nineva, mezzosoprano
Riccardo Della Sciucca, tenore
David Maria Gentile, baritono
Maestri dei Cori:
Rosalinda Di Marco, Silvia Umile, Ettore Maria Del Romano, Giovanni Farina
Pasquale Veleno, direttore
Concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara e l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Braga” di Teramo
(Venerdì) 21:00
TEATRO MASSIMO
Via Caduta del Forte, 15 - 65121 Pescara PE